Non sei ancora stanca di piangerti addosso?

 

Smettere di piangersi addosso e avere disciplina, metodo e ordine nella propria vita è la sola via che conosco essere efficace per una donna che vuole ottenere il massimo sia in ambito personale che professionale.

Molte volte, le donne si sentono sopraffatte dalle difficoltà e tendono a lamentarsi o a sentirsi vittime. Tuttavia, piangersi addosso non porta a nulla di buono. Spesso vittime di sentimenti poco utili come la rabbia, la delusione, la solitudine, la malinconia etc. diventa quasi utopia percepire le opportunità che si presentano generalizzando lo stato di insoddisfazione all'intera esistenza: tutto fa schifo, tutto va male, nessuno mi capisce, etc.

Niente è tutto male o tutto bene. Ci sono sempre delle sfumature che ti danno indicazioni sulle possibili soluzioni, ma nel disordine, in assenza di disciplina e metodo, tutto è più complicato e confuso.

 Al contrario, avere disciplina, metodo e ordine aiuta a gestire le difficoltà e a trovare soluzioni creative.

Disciplina, metodo, ordine.

  • La disciplina implica avere una routine e seguirla, sia nella vita professionale che in quella privata. Essere disciplinata ti permette di organizzare il tempo e di fleggare progressi tangibili verso i tuoi obiettivi.
  • Il metodo consiste nel seguire un ordine specifico per fare qualcosa: è utile per dribblare in modo abile tra gli imprevisti e ottenere i risultati tanto desiderati.
  • L'ordine, inteso sia come ordine oggettivo che aiuta a ridurre lo stress e a fare le cose in modo costante sia ad avere un ordine mentale. Avere ordine mentale è fondamentale per pianificare i tuoi obiettivi in modo chiaro e motivante.

Avere uno scopo chiaro e una direzione nella vita è molto utile per focalizzarti su ciò che è importante e lavorare per raggiungere la TUA felicità. Avere ordine mentale implica avere una mente organizzata e concentrata su ciò che si stai facendo: ti aiuta a gestire meglio le emozioni, a prendere decisioni più facilmente e a fare progressi verso gli obiettivi.

Per avere ordine mentale è furbo imparare come adottare comportamenti e tecniche specifiche che ti aiutano a ridurre lo stress. Inizia a fare una lista delle cose da fare e stabilisci delle priorità in modo da avere una visione chiara delle tue responsabilità e delle tue attività.

Smettere di piangersi addosso e avere ordine mentale è la tua possibilità per vivere da Donna e non da Bambina: le donne trovano soluzioni, le bimbe piccole piangono e chiedono soluzioni agli adulti.

Punta su di Te

Investire su di te significa prendersi cura di te stessa, sia fisicamente che emotivamente e fare scelte che ti portano in alto nutrendo la tua  crescita personale e il tuo benessere. Ciò può includere l'istruzione, la cura della proprie emozioni e l'investimento in nuove opportunità e avventure. Una donna che fa questo tipo di investimento su se stessa dimostra forza di volontà e determinazione nel perseguire i suoi obiettivi e nel migliorarsi ogni giorno!

Se sei stanca di piangerti addosso e vuoi una vita migliore, smettila di dare la colpa al mondo:  può essere un buon inizio.

A volte, è facile sentirsi vittime delle circostanze e cercare colpevoli esterni per i nostri problemi. Tuttavia, dare la colpa agli altri non porta a nulla di buono e perdi opportunità a te favorevoli.

Invece di dare la colpa agli altri assumiti la responsabilità della tua vita e delle tue difficoltà. Fai chiarezza rispetto a cosa puoi fare per trovare la soluzione più efficace e per migliorare la tua situazione. Potrebbe essere necessario fare scelte difficili o uscire dalla tua zona di comfort, ma questo porta a una maggiore soddisfazione e felicità nel lungo termine.

Concentrarti su ciò che puoi controllare e lascia andare ciò che non puoi: tu non sei il centro del mondo!

Smettere di piangersi addosso e assumersi la responsabilità per la propria vita è il primo passo per vivere da DONNA!

Sei una donna che ama la lamentela?

La lamentela esiste per dare un senso alla tua insoddisfazione.

 Da dove nasce la lamentela?

  • Stress; 
  • insoddisfazione;
  • frustrazione;
  • senso di impotenza;
  • aspettative disilluse;
  • ansia;
  • etc….

A volte, le persone vivono nel lamento perché hanno bisogno di sfogare le proprie emozioni o perché cercano comprensione o supporto. Altre volte, si lamentano perché vogliono cambiare le cose che non vanno bene nella loro vita, ma non sanno come fare.

La lamentela può essere anche un modo per evitare di affrontare i problemi o per sfuggire alla responsabilità. In questi casi diventa un'abitudine che impedisce di fare progressi o di cambiare le cose.

Inoltre, la lamentela può essere anche un modo per attirare l'attenzione o per ottenere qualcosa dalle altre persone. Tuttavia, questo tipo di lamentela spesso crea e accentua tensioni e distanze tra le persone.

Il coraggio di scegliere Te stessa

Il coraggio di scegliere se stesse e di dare voce alla propria voce è un passo importante per una donna che vuole vivere in modo autentico e soddisfacente. A volte, le donne possono sentirsi sopraffatte dalle responsabilità o dalle aspettative degli altri e possono avere difficoltà a esprimere le proprie opinioni e i propri desideri.

Scegliere te stessa e dare voce alla tua voce è una forma di liberazione grazie alla quale affermi la tua identità per poi vivere in modo autentico.

L'espressione di te stessa ti porta a vivere uno stato di grande soddisfazione e felicità. Conoscere te stessa, scoprire quali sono i tuoi punti di forza e i tuoi valori ti guida nel trovare la tua strada nella vita e a diventare la donna che vuoi essere. Smettere di piangersi addosso è un modo per aiutarti a coltivare la tua autostima.  Fare scelte consapevoli ti farà sentire più sicura di te e ad allenare la fiducia in te stessa.

Fai cose che ti fanno sentire bene, come ad esempio fare attività che ti piacciono, prenderti cura della tua educazione emotiva o dedicare tempo alle tue conoscenze e alle tue passioni. Ciò ti farà sentire capace, soddisfatta, forte, consapevole!

Personalmente...

..mi ci è voluto poco tempo per capire che ognuna di noi è responsabile della propria vita e per comprendere che la mia sensazione di non sentirmi capita, amata, accolta, valorizzata e realizzata dipendevano esclusivamente da me, da quello che decidevo di fare o di credere. Le nostre convinzioni sono spesso il più grande limite ma la bella notizia è che puoi cambiarle e riprogrammare la tua mente! Nessuno è causa del male o del bene altrui. Ognuna di noi sceglie o non sceglie: anche la "non scelta è una scelta!"

E poi pretendiamo che gli altri si comportino esattamente come noi vogliamo dimenticando che anche loro forse si aspettano la stessa cosa e quindi chi ha torto e chi ha ragione?

Posso quindi lavorare sulle mie reazioni e sui miei pensieri?

Io non sono responsabile delle azioni altrui, ma sono responsabile delle reazioni che esprimo e che generano ulteriori reazioni.

Ciò che ho voluto fare investendo in me stessa è stato imparare come migliorare la mia comunicazione, il mio atteggiamento, il mio linguaggio, i miei pensieri e pensa un po': sono cambiate le mie decisioni, le mie azioni e di conseguenza le reazioni delle persone accanto a me!  E aggiungo che scindere ciò che è mia responsabilità da ciò che è responsabilità altrui ha fatto il resto!

Non puoi salvare il mondo ma partire da te stessa mi pare un buon inizio!

Posso agire su me stessa, posso dare il mio supporto, condividere la mia esperienza e magari esprimere un mio punto di vista ma poi ognuno è responsabile di sé: Tu hai tutte le risorse necessarie per evolvere nella tua magnifica esistenza. Puoi scoprire come fare ma sei tu a scegliere di farlo o di non farlo!

Quindi ho smesso di essere lo sfogatoio delle insoddisfazioni altrui, ho smesso di assumermi carichi di altre persone e di sentirmi in colpa quando le mie scelte non sono condivise: va bene! Non posso piacere a tutti! Ho smesso di agire in nome del dovere e scelgo il volere: io voglio è bene diverso da io devo! La mia mente si è allenata alla FELICITA' e oggi i miei sogni sono indipendenti da fattori esterni: sono una mia responsabilità!

Smettila di piangerti addosso

Puntare su di te e diventare una donna felice è un processo che richiede tempo e impegno, ma tutto prende forma in modo naturale quando cuore, mente e anima vivono in armonia alimentati da un terreno generoso e amorevole: te stessa.

Puoi fare tantissime cose per seminare la tua felicità:

  • impara a conoscere te stessa: conoscere le proprie abilità, i propri punti di forza e i propri limiti ti sostiene nel scegliere le opportunità più adatte a te stessa.
  • Sperimenta e impara: fai cose nuove e impara da esperienze positive e negative. Sviluppa nuove abilità e a nel mentre cresci come persona.
  • Trova modelli di riferimento. Guarda a donne che hanno raggiunto il successo in quei campi che tu desideri intraprendere: ISPIRATI, CHIEDI AIUTO E SUPPORTO MA RESTA TE STESSA.
  • Prenditi cura della tua salute emotiva: vivi di belle emozioni e stai con persone che ti fanno bene.

 

Fissa la tua sessione gratuita con me e capiamo insieme come valorizzare te stessa e dare luce al tuo potenziale!

Gloria Chairini, Mental coach per donne - cell.  3282560986

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https://chiarinigloria.it/donne-lavoro-e-felicita/


Paura di non piacere e di non sentirti all'altezza

La paura di non piacere e di non sentirti all'altezza tocca la vita di tantissime donne  in diversi ambiti.  Sentirti riconosciuta e apprezzata è un bisogno che appartiene all'essere umano e non solo: anche il tuo cagnolino o il tuo gatto manifestano proprio il bisogno di attenzione e di amore.

Viviamo in relazione con gli altri quotidianamente: fare una buona impressione, sentirsi  valorizzate e gratificate fa bene a tutte noi, nessuna esclusa. La paura di non piacere e di essere all’altezza attraversa la vita di ogni donna finché arriva il momento in cui decidi di cambiare e sperimentare finalmente la gioia di un'esistenza libera da aspettative o da sensi di colpa.

Per alcune donne l'opinione degli altri assume un'importanza decisamente maggiore rispetto a quella che dovrebbe avere e nei casi più estremi genera sentimenti di ansia e insicurezza. In genere quando si è  eccessivamente spaventate dalla critica la tendenza è quella di percepire gli altri come persone giudicanti e sempre pronti a puntare il dito.  La verità, però, è che almeno nella maggior parte dei casi, chi teme di essere giudicata in modo negativo è in realtà la prima a giudicarsi in modo molto critico . Il timore del giudizio è infatti particolarmente vivo in quelle donne che hanno bassa autostima, che si percepiscono cioè come inadeguate, meno capaci di altri o comunque per qualche motivo sbagliate. 

Tanto più infatti senti di essere inadeguata, tanto più darai importanza al giudizio negativo degli altri. 

Coloro che non si sentono all’altezza di fatto non lo sono realmente, ma ne sono talmente convinte da mettere in atto, in modo più o meno consapevole, una serie di comportamenti di evitamento per sfuggire al giudizio altrui.

  1. Cominciano ad evitare tutte quelle situazioni in cui ritengono di non essere all'altezza e in cui sono sicure di fare una pessima figura. 
  2. Altre fronteggiano il loro senso di inadeguatezza sviluppando dei rigidi criteri perfezionisti che si impegnano a rispettare nel tentativo di eccellere in almeno qualche ambito della propria vita.  Può accadere che per queste donne diventi difficile rinunciare al proprio perfezionismo, nonostante magari proprio a causa di questi rigidi criteri, vivano sotto pressione o trascurino altri ambiti importanti della propria vita.
  3. Altre ancora cercano di superare il loro senso di inadeguatezza sviluppando un atteggiamento di continua squalifica nei confronti delle persone con cui vivono o lavorano.  L'obiettivo è quello di nascondere il proprio senso di inadeguatezza facendo sentire inadeguate altre persone.

A quale categoria senti di appartenere?

Riconoscere da dove partire è il miglior modo per intraprendere un  processo di cambiamento efficace!

Nella vita di tutte noi si presentano momenti di difficoltà, insuccessi e perdite. Di fronte a queste situazioni puoi appartenere ad una specifica categoria:

  • coloro che soccombono, che perdono entusiasmo e motivazione;
  • coloro che si rialzano e riprendono a camminare con determinazione e coraggio.

Entrambi hanno paura di non piacere e di non sentirsi all'altezza, ma difronte a tale paura reagiscono in modo differente. La paura di non farcela esiste per insegnarci come agire meglio e non per bloccarci. Se vivi la paura come un freno, essa rappresenta una vera e propria trappola della tua mente e ti impedirà di vivere la magnificenza della tua vita.

Se invece la vivi come un’occasione per migliorarti e valorizzare la tua identità troverai la combinazione vincente per uscire dalla trappola e guardare il mondo e le sfide da una prospettiva completamente diversa.

A quale categorie scegli di appartenere?

Chi percepisce la paura di non essere all'altezza fa di tutto per sfuggire a questa sensazione: diventa imperativo evitare la critica, evitare il giudizio e molto spesso evitare anche il rifiuto: in molti casi, dietro alla paura del giudizio si nasconde  la paura di essere rifiutate qualora non si riesca a riflettere all'esterno una certa immagine di sé stessa.

Paura di non piacere e di non sentirti all'altezza, fiducia in te stessa, autostima, micaf, gloria chiarini
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Il problema, però, è che così facendo rischiamo di "perderci": concentrate nell'ottenere il riconoscimento e l'approvazione da parte degli altri ci si dimentica di quelli che sono i propri reali bisogni e desideri. 

Paura di non piacere e di non sentirti all'altezza: ma davvero?

Lo vedo ogni giorno nelle sessioni di coaching: stiamo assistendo ad una vera e propria epidemia di insicurezza in cui  donne capaci e che hanno tutta una serie di conferme nella loro vita, di fatto vivono una serie di paure:

  • la paura di esporsi e quindi la paura di poter essere giudicate dagli altri, 
  • la paura del rifiuto,
  • la paura dell'impopolarità e delle aspettative: se faccio quello che mi fa stare bene magari poi non sono capita, magari non mi sostengono, magari non mi aiutano e magari poi vengo lasciata sola o non considerata;
  • fino ad arrivare alla paura, dell'inadeguatezza che  è la più subdola perché se le prime paure fanno in qualche modo riferimento alla percezione che arriva  dall'esterno rispetto al giudizio espresso dagli altri e che potrebbe farci sentire sbagliate, nella paura dell'inadeguatezza il giudice è interno, è nostro ed è il peggior nemico di noi stesse.

Quindi in questo caso sentiamo  dall'interno quella voce che continua a dirci che non facciamo abbastanza, che non siamo abbastanza, fino ad arrivare a dirci che non ce la faremo senza il consenso e la benevolenza altrui.

Paura di non piacere, di non sentirti all'altezza e autostima.

Il timore del giudizio è particolarmente vivace in quelle donne che hanno bassa autostima.

L'autostima non si eredita per diritto di nascita né per dono divino. 

L'autostima va costruita: non possiamo nascere già sicure di essere all'altezza di quello che la vita ci proporrà perché se così fosse saremmo geniali!

Come possiamo a priori essere sicure che saremo in grado di studiare, di avere una famiglia, di laurearci, di lavorare e di fare qualunque cosa come camminare o andare in  bicicletta?

L'autostima ce la costruiamo affrontando gradatamente tutte le prove che la vita ci propone, ma senza cadere  e ponendoci obiettivi fattibili e motivanti!

Quindi l'idea è innanzitutto quella di concederci una costruzione graduale di prove in cui aprirci alla possibilità di cadere per poi imparare  a rialzarsi!

Paura di non piacere, di non sentirti mai abbastanza e fiducia.

La paura di non farcela o di non essere abbastanza è facilitata dalla mancanza di  fiducia in se stesse. Quando questi momenti di inadeguatezza si verificano, potresti sentire la voglia di arrenderti e di affogare nel tuo stesso senso di colpa. Nella vita possono accadere molte cose e spesso basta un episodio negativo per condizionare la visione del tuo futuro e farti percepire come inadeguata svalutando il tuo potenziale.

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Come superare la paura di non piacere e di non sentirti all’altezza?

Inizia a costruire la miglior immagine di te stessa: alimenta la fiducia in te e rinforza la tua autostima.

Il senso di inadeguatezza e la paura di non essere all’altezza è un sentimento che si vive in diverse circostanze della propria vita:  per esempio quando ci troviamo ad entrare in una qualche nuova realtà, un nuovo posto di lavoro, un gruppo di amici, una decisione diversa o un avvenimento improvviso. Sono condizioni nuove, particolari nelle quali ci sentiamo inadeguate, perché chiaramente non abbiamo ancora tutte quelle conoscenze, tutte quelle competenze e capacità necessarie per poter stare bene in quei particolari contesti.

Ci manca l'esperienza!

Hai mai pensato che la sensazione di non sentirti capace nasce più da una tua percezione interiore piuttosto che da situazioni esterne che potresti governare anziché esserne vittima se tu avessi maggiore autostima e più fiducia in te stessa?

Spesso incolpiamo gli altri delle nostre frustrazioni ma se fossimo noi per prime le artefici di quello che viviamo e delle sensazioni che ci tolgono sicurezza, importanza e unicità?

E se tu potessi creare un TUO MONDO INTERIORE dal quale trovare forza, sicurezza e gioia?

Scrivimi e scopri come! 

Ecco alcuni tra i tantissimi esercizi pratici con cui lavoro nelle sessioni di coaching quando ci sono donne che vogliono vincere queste paure e quindi con determinazione iniziano il proprio percorso trasformativo al fine di valorizzare sé stesse e quello che per ognuna di loro è veramente importante.

1 – Parti dalle cause!

Preso atto di quelli che possono essere i miei limiti e le mie difficoltà l’unica cosa che puoi  fare è iniziare a lavorarci su, iniziare a migliorarti, iniziare un percorso che ti aiuti a raggiungere un ottimo livello di adeguatezza nello specifico contesto in cui ti senti insicura.

Puoi decidere di abbandonare quel contesto perché magari non è adatto e non è così importante, oppure se ci tieni o se devi starci, puoi decidere di apprendere tutte quelle competenze pratiche ed emotive che ti servono per sentirti sicura, adeguata e capace.

Per competenze intendo sia professionali che emotive!

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IL PASSATO E’ PASSATO!

Il senso di inadeguatezza, come altre sensazioni che possiamo sperimentare nella vita, ha origine da esperienze pregresse che viviamo fin da bambine in cui si consolida l'immagine di se come inadeguate, ma quelle esperienze che puoi aver vissuto erano esperienze nelle quali chiaramente non avevi potere. 

Non potevi decidere di vivere quello anziché altro: eri troppo piccola in quei contesti.

Un'esperienza di inadeguatezza reiterata nel tempo può creare in sé stesse un'immagine che magari pesa convincendoci di non essere abbastanza o di non essere adeguate. In realtà è solamente un apprendimento fatto da bambina:

oggi sei adulta, sei una persona cresciuta, hai molto più potere, anche semplicemente nel decidere in quali ambiti, in quale relazioni, quali situazioni vivere la mia vita e quindi scegliere se starci oppure no.

ESERCIZIO Ripensando al tuo passato quale può essere stata l'esperienza che ha consolidato in voi l’immagine di inadeguatezza!? 

Il primo passo da fare è ricercare la radice del problema:  ti senti così perché ti basi su fatti reali e concreti oppure perché pensi che gli altri possano farti sentire inadeguata?

Spesso basta mettersi a tavolino con noi stesse ed essere davvero oneste: 

non può esserci nessuno che ci dica che non siamo abbastanza brave tranne le nostre convinzioni limitanti.

2 – Modifica le tue credenze e ricorda i tuoi successi!

Per lavorare sulla tua autostima, è fondamentale festeggiare ogni tuo piccolo traguardo, ogni passo in avanti che fai ti avvicina al raggiungimento del tuo obiettivo: ricorda tutti i tuoi successi e celebrali sempre, magari concedendoti un regalo o uno sfizio.

Un modo per tenere sempre sotto controllo i tuoi successi è quello di creare un vero e proprio elenco da guardare ogni volta che ti senti stanca o demotivata. 

Ritrovare la fiducia è un passo fondamentale per pensare e agire in modo vantaggioso: modica le tue credenze!

  • Cosa pensi di te stessa!? 
  • Quali sono le convinzioni che alimentano la tua mente?

Pensare positivo e modificare le tue credenze è fondamentale per abbattere la paura di non piacere e di non sentirti all'altezza. Anche se non sei così sicura di te stessa, credi in te stessa e vivi ogni giorno come se tu fossi la donna che vuoi diventare:

la fiducia può essere falsificata, o meglio, può essere appresa, praticata e costruita. 

Più ti allenerai nella costruzione della fiducia in te stessa, più giovamento ne trarrai sul lungo termine.

COSA PENSI DI TE? SCRIVI LE TUE CONVINZIONI!

ESERCIZIO Prendi un bel quaderno e alla sera, prima di andare a letto, scrivi almeno tre momenti, tre situazioni, tre eventi in cui tu ti sei piaciuta, in cui ti sei sentita adeguata. Decidi tu ogni giorno con costanza almeno tre momenti, tre caratteristiche nelle quali ti sei piaciuta, scrivile e al mattino dopo rileggi questi tre punti.  Ogni giorno falla diventare un'abitudine. Questo allenamento è importante perché consolida nella tua memoria una diversa immagine di te stessa.

3 - Cura il tuo ambiente.

Proprio perché il senso di inadeguatezza, come quello di adeguatezza, si consolida all’interno della relazione, il suggerimento è quello di lavorare sulle relazioni della tua vita

Stai e vivi relazioni che che ti appagano, che ti danno valore, che ti piacciono, che stimi e ancora meglio, persone con le quali tu ti piaci nello stare con loro?

Limita, se puoi, relazioni che ti destabilizzano, che ti mettono in crisi e che ti tolgono entusiasmo. Le relazioni sono molto importanti: fortificano o disintegrano l’ immagine di noi stesse. Se riesci a stare in relazioni in cui ti senti adeguata, appagata e gratificata saprai costruire un'immagine di te stessa che diventerà la tua migliore alleata.

CHE TIPO DI RELAZIONI VIVI?

CREA IL TUO MIGLIOR MONDO INTERIORE!

 

Hai mai pensato che la sensazione di non piacere e di non sentirti abbastanza capace nasce più da una tua percezione interiore piuttosto che da situazioni esterne che potresti governare se tu avessi maggiore autostima e più fiducia in te stessa anziché esserne vittima?

Spesso incolpiamo gli altri delle nostre frustrazioni ma se fossimo noi per prime le artefici di quello che viviamo e delle sensazioni che ci tolgono sicurezza, importanza e unicità?

E se tu potessi creare un TUO MONDO INTERIORE dal quale trovare forza, sicurezza e gioia?

Scrivimi e scopri come!

Gloria, cell. 3282560986

https://chiarinigloria.it/masterclass/

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Come essere donne e imprenditrici?

 

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Cosa significa essere donne e imprenditrici?

Lavorare come mental coach esclusivamente per donne e imprenditrici ed è stata una scelta consapevole e voluta. Grazie alla mia professione noto ogni giorno quanto tutte le donne pur avendo un grande potenziale fanno difficoltà ad esprimerlo. Le motivazioni sono tantissime e molto personali ma i comuni denominatori restano due:

  • la scarsa consapevolezza del proprio valore;
  • la mancanza di un metodo concreto e misurabile.

Nelle sessioni sono ampi i temi su cui lavoriamo ma quello che spesso emerge è la difficoltà  nel capire come fare impresa, come guidare un'attività e come mantenere alta l'attenzione e la motivazione nonostante il cambiamento di un mercato dinamico e a volte ingiusto.

La domanda che più spesso mi sento fare:

“…Cosa significa essere donne e imprenditrice?”

La definizione del vocabolario è la seguente: ”La persona che esercita professionalmente un’attività economica organizzata ai fini della produzione o scambio di beni e servizi”.

Wawooooooo.....

A mio parere è molto limitante, riduttiva, minimalista e fredda; possibile che tutto quello che faccio da molti anni e sempre con la stessa passione, gioia e impegno si possa riassumere in una riga?

Per me è tutto un altro mondo! 

Essere donne e imprenditrici è molto di più!

La mia Azienda è una parte importantissima della mia vita, insieme ai miei affetti e alle mie passioni. Chi esercita una libera professione ed è una donna come me capisce benissimo cosa intendo: quanti sacrifici, quante corse, quanto impegno e quanto desiderio che tutto scorra in modo efficace!

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La mia Azienda ( https://chiarinigloria.it/) mi gratifica e mi fa sentire estremamente libera e consapevole. Sono fiera di quello che ho realizzato fino ad oggi con le mie collaboratrici (Daniela Angelini, Alessandra Puzzilli e due nuove allieve che a breve entreranno nel team Micaf), voglio loro bene e voglio bene a tutte le mie clienti, donne e imprenditrici.

Per me essere donne e imprenditrici significa innanzitutto capire quali strategie e scelte fare per il bene della mia azienda e quindi mi chiedo:

“Come posso sostenere ogni giorno donne e professioniste che come me desiderano realizzarsi, guidare con sicurezza la propria vita personale e valorizzare la propria professione?"

Qual è l'atteggiamento esemplare per essere un'imprenditrice a cui ispirarsi con fiducia?

E per atteggiamento Intendo quello da adottare nella vita di tutti i giorni, quella normale, quando tutto funziona, ma anche quando le cose vanno diversamente da come vorremmo soprattutto in questo particolare momento sociale di forte cambiamento: la tua azienda o la tua professione dipendono da te, dalle tue decisioni, e non solo lei, anche tutto ciò che ti ruota intorno.

Quando ho deciso di mettermi in gioco, quando ho deciso che volevo diventare una libera professionista (è stata una scelta libera e sentita), ero consapevole di assumermi quello che viene definito il “rischio d’impresa”. Mi sono resa conto che avrei dovuto assumermi delle grandi responsabilità, soprattutto nei confronti di altre persone: sarebbero dipese infatti, dal mio modo di fare impresa, anche in parte le sorti di chi veniva coinvolta in modo diretto o indiretto nell’operatività della mia Azienda.

Ho maturato una profonda convinzione e voglio condividere con te la mia idea di donna "Imprenditrice".

Credo che un nuovo tempo, un nuovo terreno, un nuovo raccolto si fondi su una nuova cultura e la parola cultura fa rima con la parola coltura: semina nel nuovo e crea un nuovo tempo.

Credo che la vera donna imprenditrice sia colei che costruisce un’impresa, con l’ambizione di vederla crescere giorno dopo giorno, e di vederla crescere in salute, al fine di generare ricchezza per sé e per gli altri, ma pur sempre con grande senso etico e con grande senso di responsabilità nei confronti delle persone che vengono coinvolte in questo percorso: l’impresa è un anello chiave nell’economia di tutte le persone che le ruotano intorno, quali i clienti, i collaboratori ed i colleghi o soci. La donna imprenditrice non può pensare solo ai propri interessi ma deve pensare agli interessi di tutte quelle persone, perché sono quelle che le permettono di fare impresa, di esistere e di perseguire lo scopo della propria vita lasciando un'impronta tangibile in favore della collettività.

Le donne imprenditrici pensano ai propri clienti.

I clienti rappresentano una parte importante del patrimonio aziendale, quella che comunemente viene definita “il portafoglio”, ma non l’unica. Il compito dell’Azienda è quello di essere al fianco dei propri clienti in ogni situazione, cercando di offrir loro la migliore qualità possibile, il miglior servizio, i migliori consigli affinché il cliente possa trarne vantaggio e costruire a sua volta un’impresa vincente, efficace e solida. In cambio il cliente gli corrisponderà la naturale contropartita, felice di farlo perché sta valorizzando qualcosa che serve necessariamente alla sua causa, che porta inevitabilmente beneficio nella propria vita. Questo permette alla tua attività di crescere.

Saper valorizzare i propri clienti mantenendo loro quello che promettiamo è il primo modo per legittimare la propria credibilità.

L’imprenditrice pensa ai propri collaboratori come alla vera forza dell’azienda.

Le aziende vere sono fatte di persone vere non di numeri, e le vere donne imprenditrici lo sanno. Credo sia compito dell’imprenditrice riservare ogni premura nei confronti delle persone che fanno parte della sua azienda e alla quale dedicano impegno dedizione e passione. Deve poter adempiere ai propri compiti con voglia, con entusiasmo e con serenità. Sono convinta che se l’Imprenditrice è una vera Imprenditrice, seria, e interpreta il suo ruolo con la dedizione del buon padre di famiglia, ogni collaboratore darà il massimo sapendo che ne avrà un sicuro ritorno, sapendo che l’azienda per la quale lavora probabilmente le permetterà di realizzare i propri progetti di vita.

Essere donne e imprenditrici: il valore della comunicazione.

Se vuoi che il tuo interlocutore comprenda correttamente il tuo messaggio, stroncando sul nascere eventuali problemi di comunicazione, ricorda di considerare alcuni fattori.

  • L’empatia: è la capacità di sentire dentro sé stesse le sensazioni altrui, mettendosi nei loro panni. Se riuscirai ad ascoltare e comunicare in modo empatico potrai riuscire facilmente a entrare in sintonia con il tuo interlocutore, riuscendo instaurare un rapporto basato sulla fiducia. Puoi imparare a essere empatica osservando gli altri, un po’ come quando eri piccolo e osservavi gli adulti per capire cosa fare e quale atteggiamento assumere. Sforzandoti di comprendere chi hai davanti, ti poni in modo accogliente, questo significa andare oltre le apparenze, cercare di individuare cosa c’è dietro un gesto o da dove nasce un’opinione diversa dalla tua.
  • L’ascolto attivo: saper ascoltare gli altri vuole dire mettere in atto una modalità di ascolto funzionale, in cui si mostra interesse verso l’interlocutore. L’ascolto attivo, oltre a essere disponibile e attento nel corso del dialogo, comprende alcune azioni specifiche, come osservare, accogliere, partecipare, accettare ed essere sé stesse.

Ascoltare risolve i problemi di comunicazione e incoraggia il senso di famiglia.

Se riesci a instaurare con i tuoi interlocutori un rapporto empatico e li ascolti in modo attivo, puoi ottenere dei risultati importanti, ovvero essere ascoltata ed essere apprezzata. In ogni relazione personale e in ogni discussione lavorativa, azzerando i propri pregiudizi si può sempre arrivare a un compromesso che soddisfi entrambe le parti.
Ascolta, mettiti nei panni dell’altro ed evita di giudicare. Ecco, ora sei predisposta ad entrare in contatto con gli altri.

Una mia cliente, riferendosi al clima che si respira durate i percorsi di formazione Micaf, ha detto che è come sentirsi in una famiglia.  Forse è proprio questo il segreto per vincere come imprenditrice e come leader moderna nella tradizione:

creare quel senso di famiglia che ti qualifica come essere umano ancor prima che come imprenditrice.

Se scegli di farcela, ce la farai! Rinforza la fiducia in te stessa.

La storia ci insegna che esistono e sono esistite persone capaci di affrontare sfide all’apparenza impossibili. Per dimostrare tale assunto basta semplicemente guardarsi intorno. L’esistenza di ognuna di noi è costellata di piccole o grandi difficoltà, tutte abbiamo ostacoli da superare e drammi da risolvere, nessuna escluso. Eppure, alcune di noi sembrano riuscire meglio in questa impresa e vivono, all’apparenza, una vita serena e felice. Come fanno? Se pensi che queste donne siano esentate dai problemi che invece affliggono te, ti sbagli di grosso.

Magari sono costrette ad affrontare sfide più grandi delle tue, ma scelgono di farlo con coraggio, costruendo fiducia nel futuro.

Utilizzo appositamente il verbo “scelgono” perché di questo si tratta. La paura di non farcela è un timore che sfiora tutte prima o poi, ognuna di noi ha il potere di decidere come affrontare ogni situazione: con coraggio o lasciandosi sottomettere. Se  vuoi essere una leader e una imprenditrice a cui guardare con ispirazione e fiducia devi nutrire innanzitutto la fiducia in te stessa e assumerti la responsabilità delle tue decisioni. Fortificare la tua autostima diventa necessario per cavalcare l'onda mantenendo chiara la tua visione. https://chiarinigloria.it/tuo-livello-di-autostima/

Accedi gratuitamente al gruppo privato Micaf e senti la testimonianza di chi già ha conquistato il proprio successo!

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Essere donne e imprenditrici.

Sono convinta che se tutte insieme facciamo degli sforzi e ci aiutiamo, invece di applicare lo “scaricabarile” pensando ognuno solo al proprio “orticello”, le nostre Aziende, che sono dei templi meravigliosi, non verranno trasformate in ospedali in cui curare anziché gioire.

Gloria

 


Leadership, donne e vision: la fiducia

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Leadership, donne e vision: la fiducia.

Una dote fondamentale per una leader vincente: la fiducia. La fiducia è la base di tutto ed è l'elemento che fa da collante in una strategia ben pianificata e programmata.  La fiducia è alla base di qualsiasi relazione lavorativa: è una delle risorse essenziali del capitale di cui una leader dispone.

Come mental coach per donne è chiaro ormai quanto il lavoro del leader è quello di creare le condizioni ideali affinché tutte le professioniste abbiano la capacità e l'attenzione nel valorizzare il proprio potenziale favorendo la loro espressione, le loro capacità e riconoscendo la singola unicità ed il talento di ognuno.

Questo vale quando il leader è fisicamente presente in azienda o nella realtà professionale in cui opera e allo stesso modo quando non c’è o persino quando è uscito definitivamente di scena. Quello che lascia è quello che ha creato: potrà lasciare un' impronta presente anche se fisicamente assente.

Leadership, donne e vision: la fiducia.

La leadership che dà forza è quella che costruisci grazie alla fiducia:
più sai generare e avere fiducia verso te stessa, più ti sarà possibile realizzare la tua vision influenzando e ispirando i tuoi clienti, il tuo pubblico e le persone con cui lavori ogni giorno.
In questo momento storico, dove le distanze sociali sono cresciute , imposte e consolidate è importante riflettere su quanto ora più che mai sia necessaria questa condizione di Fiducia.

La Fiducia diventa alleata sia per influenzare ed eccellere nella tua professione sia come garante delle tue migliori relazioni.

Mi chiedo: quanta fiducia hai in te stessa?
Le leve fondamentali della fiducia sono: empatia, logica, autenticità.

Si riceve fiducia dagli altri quando le persone sentono che vi importa di loro (Empatia), quando si fidano nel vostro giudizio e della vostra competenza (Logica), e quando pensano di interagire con il vostro vero io (Autenticità).
Nel momento in cui la fiducia verso noi viene meno o non fa reali progressi, di solito è perché una delle sue tre basi si è incrinata in noi stesse, si crea quella che viene definita la “falla nel sistema fiducia”. Per diventare un leader bisogna individuare il proprio punto debole nel riuscire a guadagnarsi la fiducia altrui.

 

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Supera le tue carenze e fortifica le tue certezze.

Molte sono le strategie che puoi mettere in campo per fortificare, valorizzare e rinforzare la fiducia all'interno del tuo ambiente sia lavorativo che privato.  Scopriamo in dettaglio le tre leve di cui ti ho scritto poco fa: empatia, logica, autenticità.

L’empatia rappresenta la parte più delicata per la maggior parte dei leader che desiderano coinvolgere, attrarre e convincere. Quando le persone (clienti, colleghi, collaboratori, soci) che il leader vuole influenzare percepiscono che a lei importa più di sé stessa che degli altri, questi non si fideranno abbastanza per farsi guidare.

La scarsità di empatia è presente quando si è impazienti nei confronti di chi ci mette di più a capire le cose, oppure quando si ha fretta di raggiungere obiettivi e risultati. In questo modo perdi di vista il processo e non ti godi il viaggio che è la parte che io personalmente più amo. Nel gruppo privato Micaf in cui lavoro ogni giorno con donne e professioniste, i risultati più eccellenti sono stati possibili grazie alla capacità di rallentare, di guardare, di ascoltare con occhi diversi le persone con le quali ogni giorno ci confrontiamo. L'empatia è sicurezza e accoglienza di quella che è la tua vision.

Leadership, donne e vision: la fiducia. Vuoi migliorare il tuo grado di empatia?

Presta maggiore attenzione al tuo comportamento nei contesti professionali, in particolare quando sono gli altri ad avere la parola. Basti pensare a ciò che accade durante una conversazione con un cliente o con colleghi: all’inizio si è molto coinvolte. Chi però ha nell’empatia il suo punto debole, una volta compresi i concetti in discussione e forniti i propri contributi, comincia a perdere interesse, manifesta meno attenzione, sbircia il cellulare: qualsiasi cosa evidenzia la sua noia o la sua fretta nel concludere l'incontro. Cosa invece è utile fare? Focalizzati non su quello che serve a te, ma sul fatto che le persone possano ricevere ciò di cui hanno realmente bisogno:

è necessario assumerti la responsabilità del bene di chi si è rivolto a te o di chi ha scelto di lavorare insieme a te!

Condividere, restare in ascolto, osservare, portare gli esempi più significativi che rendano chiari i concetti e rimanere in attenzione finché tutti hanno compreso e in modo fiero ti guardano come una guida!

Se le persone hanno poca fiducia verso il proprio leader, perché dovrebbero volerlo al timone?

È quasi impossibile ottenere un simile risultato mentre mandi messaggi o mentre controlli la posta, per cui, metti via i tuoi dispositivi!

Nell'azienda che ho fondato (Micaf https://www.facebook.com/groups/897439591041344), tutte le professioniste sono mie creature e la loro competenza è un valore aggiunto per tutte le donne e le professioniste che si affidano a noi con fiducia e impegno. Nel video è Alessandra Puzzilli che condivide la sua esperienza come risorsa all'interno del mio staff.)

La logica. Quando il problema è la logica il consiglio è di far leva sui dati oggettivi e tangibili! È necessario fondare le proprie posizioni e le proprie strategie su dati solidi, misurabili e verificabili.

Parlare di ciò di sei certa al di là di ogni ragionevole dubbio. Fare impresa non è un hobby ed essere un leader efficace è un privilegio!

La visione degli altri e la condivisione con le proprie persone è per il leader una delle risorse più preziose, ma per potervi accedere deve essere pronto a mostrare che può anche non avere subito le risposte o le migliori soluzioni. Questo spesso suscita resistenze nei leader. Comunicare in modo efficace, sicuro, chiaro e ordinato le proprie idee permette di espandere la propria logica trasmettendo certezza e disciplina: questo genera motivazione e quel senso di appartenenza necessario a sostenere un  team forte e allo stesso modo verrai percepita dai tuoi potenziali clienti come un leader credibile.

Per la maggior parte delle professioniste la difficoltà nel padroneggiare una logica efficace nasce per l'inefficacia con cui si comunicano le proprie idee.

Quando si vogliono esprimere pensieri complessi è necessario partire dall’affermazione centrale e non, come spesso accade, condurre gli ascoltatori in narrazioni pindariche per arrivare al risultato finale. E' necessario che tu abbia chiaro il nocciolo del discorso.

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L'autenticità. Quando le persone sentono di non avere accesso a una visione piena e completa di ciò che sapete, pensate e sentite, allora è probabile che la vostra leva debole della fiducia sia l’autenticità. https://www.youtube.com/watch?v=EbjrV4hW0ZE

Essere autentica richiede coraggio e grande consapevolezza. Essere autentica significa valorizzare il tuo sé e correre il rischio di non piacere a tutti. Diversamente potresti pagare il prezzo di essere percepita come poco credibile!

Negare il proprio sé, anche se talvolta può contribuire a risolvere i problemi sul breve periodo, crea una schermatura artificiale per la fiducia e di conseguenza per la capacità di essere leader. Se le persone percepiscono che il proprio leader sta nascondendo la verità e non è del tutto autentico, sono meno disposte a essere trasparenti nei sui confronti, come invece implica un rapporto di leadership.

Nel contesto attuale che stiamo attraversando e che è in forte cambiamento, la diversità rappresenta una risorsa incredibile e le professioniste capaci di valorizzarla spesso godono, rispetto alla concorrenza, di un forte vantaggio. Come mental coach per donne il mio impegno è costante nel dare strumenti e metodi concreti per evidenziare la propria unicità vincendo la paura del giudizio e il senso di inadeguatezza troppe volte limitanti per la propria realizzazione.

Come esseri umani, preferiamo entrare in sintonia con ciò che abbiamo in comune con le altre persone e tendiamo ad individuare le conoscenze condivise come conferma del proprio valore. Quando hai il coraggio di essere autentica e di mostrare il tuo sé unico, ecco che la tua unicità sommata alla tua autenticità si trasforma in un punto di forza.

Occorre quindi creare condizioni di fiducia che permettono ai membri del team o ai tuoi clienti di esprimere la propria particolare prospettiva ed esperienza: la propria autenticità.

Per raggiungere questo, bisogna porre meno attenzione a ciò che le persone vogliono sentirsi dire e più a quello che ti serve comunicare per il bene delle stesse; tutto ciò con la massima cura e attenzione e in fiducia del fatto che la loro differenza è proprio ciò che potrebbe realizzare sogni comuni e rendere concreta la vision condivisa.

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Leadership, donne e vision: la fiducia. Come mental coach per donne, nel gruppo privato Micaf in cui ogni giorno faccio formazione gratuita a donne e professioniste, il tema dell'autenticità è trattato in modo importante.  E' chiaro che il successo della propria attività professionale dipende dal successo della propria vita personale che a sua volta è il frutto di scelte e decisioni anche coraggiose e fatte in modo coerente e autentico.

https://www.facebook.com/groups/897439591041344

Chi sono i leader autentici?
Sono donne capaci di mostrare i propri limiti e ammettere gli errori, mettendo in secondo piano il proprio ego.

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Quando una donna, una professionista, una manager, una dirigente o chiunque rivesta un ruolo di responsabilità riesce a non separare la propria identità professionale da quella personale si parla di leadership autentica.

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L'autenticità è uno stile di vita.

Donne e leadership: la fiducia. L’autenticità è presente sia in ambito professionale sia nella vita privata. L'atteggiamento della leader è caratterizzato da trasparenza, correttezza, autostima e consapevolezza di sé in tutti gli ambiti.

  • La leader autentica è consapevole dei propri punti di forza, dei propri limiti e delle proprie emozioni. Agisce seguendo gli stessi principi sia in privato sia in pubblico, riconosce i propri errori o le proprie debolezze e le trasforma.
  • La leader autentica è focalizzata sugli obiettivi e mette in secondo piano gli interessi personali e il proprio ego.
  • La leader autentica comunica apertamente con i propri collaboratori.
  • La leader autentica ha la capacità di concentrarsi sugli obiettivi a lungo termine. E' un principio sul quale si basano le strategie professionali mostrando pazienza, tolleranza, fiducia verso sé stessa e rispetto per il lavoro altrui.
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Tu che leader vuoi essere?

Queste sono solamente alcune delle possibili dritte per poter ottenere un buono stato di fiducia, ma non ignorate la cosa più importante: la strada per un empowerment leadership non inizia quando le persone hanno fiducia in voi, ma quando voi iniziate a fidarvi di voi stesse!
Per essere un leader che trasmette davvero forza è necessario individuare i punti che rendono instabile non solo la relazione con gli altri ma anche quelle con sé stesse, quella con te stessa.

Se manchi di fiducia in te stessa o se è debole e facilmente condizionabile, come possono averla gli altri?

https://chiarinigloria.it/marketing-e-donna-la-tua-fioritura-nella-cura

Scopriamolo insieme!

Come diventare una leader vincente e convincente?

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Autostima: essere donne felici a 50 anni.

 

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Essere donne felici.

Autostima, essere donne felici a 50 anni: spogliarsi a 50 anni, vestire i propri abiti e vivere una vita felice è possibile ?

Sono una donna di cinquant'anni, anzi il 15 Marzo ne compio 51. Quello che scrivo e che condivido con te è un po' la mia storia, è un po' il mio cammino, è un po' il racconto di tutto quello che ho fatto per realizzare il meraviglioso capolavoro che è la mia vita: 

  • una professione che amo;
  • la mia adorata famiglia;
  • e la mia vita che oggi dedico con passione, impegno e rispetto a tutte quelle donne che vogliono come me vivere felici, sentirsi amate e sicure.

Autostima: essere donne felici a 50 anni e vivere il proprio successo è un privilegio. Allo stesso modo richiede coraggio e come cita Spider Man,

da un grande potere deriva una grande responsabilità! 

Se non è così raro “cambiare strada” quando si è molto giovani, è meno frequente decidere di cambiare vita a 50 anni o intorno a quest’età. Considero i 50 anni un momento magico per la propria vita nella quale si è ancora proattive, vivaci e ricche di progetti ma in cui sembra più difficile o addirittura impossibile cambiare rotta per inseguire la propria soddisfazione e la propria gioia.

  • Sei una professionista e vuoi cambiare azienda, settore, o addirittura vuoi realizzare il tuo sogno di metterti in proprio ma ti frena il pensiero del fallimento o di abbandonare un sentiero sicuro per l’incertezza?
  • Sei una lavoratrice, una studentessa e vuoi creare una tua professione valorizzando il tuo potenziale?
  • Oppure è la tua vita privata che senti inadatta, e ti rendi conto che sono state le tue scelte a portarti all’insoddisfazione che vivi oggi, ma temi di cambiare?

Vuoi tutto questo ma sei è bloccata dalla paura del fallimento o dalla paura di abbandonare una via sicura per una via incerta?

Serve sicuramente una strategia, un metodo ed una conoscenza specifica ma serve soprattutto che tu abbia autostima e fiducia in te stessa. 

La felicità come obiettivo di vita.

L’autostima dipende dalla considerazione che noi abbiamo di noi stesse, da quanto noi crediamo nelle nostre potenzialità. Non è una dote innata, ma un processo di costruzione quotidiana. La felicità è un processo di conoscenza, di consapevolezza e di scoperta costante. https://chiarinigloria.it/felicita

Ho sottovalutato il valore dell'autostima fino all'età di 22 anni: sono sempre stata lasciata dai miei fidanzatini, mi è mancata la forza di oppormi a lavori che sentivo mettermi in ombra e che mi facevano sentire insoddisfatta, ho avuto paura nel ribellarmi ad un'educazione limitante e ho subito decisioni altrui anziché esserne protagonista. I miei sogni e i miei desideri passavano spesso in secondo piano: non era importante quello che sentivo. Era più importante quello che per gli altri era giusto. Mancavo di fiducia in me stessa e la cercavo rinunciando a me stessa nella speranza inconscia di avere l'approvazione di chi amavo. Peccato che il risultato era esattamente opposto: non vieni riconosciuta per quello che fai ma per quello che sei.

Quante volte ti è capitato di rinunciare a te stessa per il bene degli altri? Quante volte hai sperato di ricevere attenzione, amore e riconoscimento facendo per gli altri ancor prima che per te? Hai mai pensato a quanto è importante avere fiducia in te stessa e rinforzare la tua autostima?

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Ho sofferto di disturbi alimentari: vivevo con la sensazione di sentirmi diversa e sola.  Ero fortemente in sovrappeso e le mie amiche molto più belle di me sin dall’età di 16 anni.

Eppure dentro di me ardeva il fuoco: volevo liberarmi da catene, godere della bellezza della vita e delle infinite opportunità che sentivo di avere. Le domande che risuonavano in  me erano le stesse ogni giorno:

  • perché è così difficile vivere felice? Come mai le persone non mi capiscono? Perché il mondo è così diverso da me?  

Eppure sentivo di meritare la felicità. Sentivo di essere speciale. Ma mi sentivo sola. 

Un giorno ci si sente belle e sicure, il giorno dopo si sprofonda nella tristezza e nella sfiducia totale, evidenziando solo quello che non va di noi e mettendo in discussione ogni area della propria vita. Grazie ai lavori che svolgo ogni giorno con decine di donne e di professioniste noto come la mancata realizzazione dello scopo della propria vita è alimentata dalla mancanza di autostima e di fiducia in sé.  

Autostima, essere donne felici a 50 anni. I dubbi, le angosce e la convinzione di non avere tutto quello che ci serve per poter creare bellezza, armonia, successo, sicurezza, importanza e felicità nella propria vita creano un effetto boomerang generando esattamente ciò che alimenta la paura: il fallimento della propria vita. 

Invece, quando si lavora sui propri blocchi si scopre che il potenziale presente in ogni donna è al di là di ogni ragionevole dubbio: il segreto è proprio in quella fiammella che arde ma che è soffocata dalla paura del giudizio dei sensi di colpa e dalla solitudine.

Investire nella propria autostima a 50 anni è la chiave per vestirsi di felicità propria.

 

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L’autostima dipende dalla considerazione che noi abbiamo di noi stesse, da quanto noi crediamo nelle nostre potenzialità. Non è una dote innata, ma un processo di costruzione quotidiano. Ecco perché per avere una buona autostima è importante accrescere e confermare la fiducia verso se stesse, e anche se è normale oscillare e avere dei momenti no, ritornare al centro di noi stesse e incoraggiarsi tutti i giorni è la chiave per sentirsi felici, realizzate e spogliarsi di abiti scomodi, sbiaditi, stretti e vecchi. 

Bassa autostima a 50 anni.

Il 15 Marzo compirò 51 anni e sto vivendo il momento più bello, più straordinario e più felice della mia vita.

Non voglio dirti che è stato facile.

E’ stato il frutto di tanto lavoro, di studio, di decisioni coraggiose, ma soprattutto ho fatto spazio a quello che era buono per me, rinforzando i miei talenti, focalizzandomi sui miei obiettivi e nutrendo ogni giorno la fiducia in me stessa e la mia autostima. E' il lavoro che oggi pratico con decine di donne che come me, vogliono affermare la propria vita in difesa della propria individualità e con totale amore e rispetto verso la vita.  

Se ce l'ho fatta io ce la puoi fare anche tu. 

Autostima, essere donne felici a 50 anni: i motivi per cui una donna ha scarsa stima verso di sé sono tantissimi. Quasi sempre l'ambiente familiare in cui cresce ha un condizionamento importante. Solitamente le donne dai 50 anni in su si sono dovute confrontare con figure maschili svalutanti e castranti. 

Io stessa all'età di 15 anni anziché esaudire il mio forte desiderio, che era quello di studiare lettere per poter poi insegnare in una scuola superiore, ho dovuto adattarmi ad un istituto tecnico che sicuramente mi ha dato un diploma, ma mi ha chiuso in una gabbia limitando la possibilità di esprimere me stessa, il mio potenziale, la mia vera natura e la mia indole. 

Oggi sono grata a quegli anni: ho ricevuto una formazione e un'istruzione eccellente. Quello che ho voluto fare successivamente è capire come trasformare quella situazione in un'opportunità e alimentare, nutrire e perseguire il mio forte desiderio di insegnare, di educare, di guidare. Oggi quel sogno è stato realizzato in altra forma, con una maturità diversa, con una conoscenza diversa e proprio grazie all'esperienza dei miei cinquant'anni. 

Ho perseguito il mio sogno e all’età di 41 anni ho deciso. Anziché chiedermi mille perché mi sono chiesta come potere, come fare, come ottenere quello che volevo. Ho sempre preferito agire anziché piangermi addosso.

Ho sempre pensato di aver poco tempo a mia disposizione e questo mi spronava nel decidere anche quando le condizioni erano sfavorevoli. Questo mi ha guidata e motivata nell'investire anche quando non potevo: il tempo corre troppo veloce.

Tu sei pronta a fare lo stesso? 

Maggiore autostima per chi è giovane.

Se invece sono ragazze e donne giovani ad avere scarsa autostima le cause si possono rintracciare nel confronto con i modelli che questa società propone, che le porta a pensare di dovere dipendere da un’idea di perfezionismo in tutti i ruoli della loro vita: professionista, amante, madre. Sono questi modelli promossi dai social, dalle reti e dai più innovativi canali di comunicazione che parlano di bellezza, di moda, di successo, di soldi facili, etc. In questi ambiti, la donna deve sempre essere super performante. Cosa che naturalmente non aiuta. Pensiamo ora ai social. Oggi se vai a cena ti fai il selfie con le amiche, poi esci con il fidanzato e scatti un altro selfie. Oppure cambi e aggiorni la tua immagine su Facebook, Instagram e Twitter. C'è di fatto un’ostentazione del proprio corpo che poco nutre la propria autostima ma alimenta l'idea che per valere bisogna piacere.

Tutto questo ha un impatto devastante sul livello di autostima delle giovani donne che si convincono di dover dipendere da un'idea di perfezionismo in tutti i ruoli e in tutti gli ambiti della propria vita, sia quello lavorativo che in quello relazionale e genitoriale. 

Si ha la sensazione che la donna debba essere sempre più performante e sente talvolta necessario mantenere quel passo avanti all'uomo quasi a voler difendere il proprio spazio, come se questo non le spettasse di diritto.

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Accettare che la propria bellezza con gli anni possa sfiorire, ma che questo non voglia dire perdere la propria individualità e la propria unicità, è il lavoro più intimo, profondo e intelligente che una donna possa fare per mantenere il proprio spazio trasformando l'autostima in un'alleata fedele e sicura. 

La perfezione è solo un'illusione. Autostima, essere donne felici a 50 anni: quando cominciano ad accettarlo e a riconoscere che è il limite più grande per poter davvero evolversi e diventare le donne che tanto desiderano, la vita stessa si trasforma in un'avventura in cui Tu sei la vera protagonista.

Bellezza e verità.

L'autostima femminile passa sicuramente attraverso l’aspetto fisico, ma anche attraverso le proprie competenze e abilità. 

Un'alta autostima passa anche attraverso l'amore e il piacere verso il proprio aspetto fisico. Allo stesso modo un'alta autostima si fonda sulla sicurezza delle proprie competenze e delle proprie abilità.

A 22 anni soffrivo di disturbi alimentari ed ero in forte sovrappeso: mi coprivo con maglioni lunghi extralarge. Indossare jeans era molto difficile. Il jeans, per quanto sia un indumento semplice, per chi è in sovrappeso è davvero tanto scomodo e impietoso. Mi vergognavo a mettermi in costume e mi sentivo controllata ogni volta che sedevo a tavola: Il cibo era diventato il mio più grande nemico. Ero bravissima a scuola, ma mai abbastanza per quello che io avrei voluto e per quello che io mi aspettavo da me stessa.

Avevo paura di deludere, di essere tradita, di restare da sola.

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Credo che in quegli anni sia stato determinante l'amore della mia mamma che nonostante il mio cambiamento fisico in età giovanile che mi creava forte disagio (da 49 kg ero salita a 66 kg in pochissimi mesi) rinforzava in me la convinzione che avrei potuto fare e realizzare qualsiasi cosa. 

Sì, ad oggi credo che sia stata lei la mia grande salvezza. Il suo amore, la sua dolcezza e la sua presenza nei momenti di maggiore difficoltà sono stati motivo di fiducia verso la vita.

Lei è stata contagiosa per la mia formazione, per la mia genitorialità e per la mia professione.

Ad oggi, nei lavori più importanti di coaching in cui l'autostima è il centro del percorso di ogni donna, mi rendo conto che sicuramente le strategie e il metodo Micaf che ho fondato sono efficaci, concrete e sicure. Allo stesso modo è prezioso l'amore che riservo in ogni percorso e verso ogni donna che con fiducia si affida a me e al il mio staff formato esclusivamente di donne. https://www.facebook.com/groups/897439591041344

Come capire il basso grado di autostima?

Quali sono i segnali che devono far capire a una donna che non si vuole abbastanza bene, che non si stima abbastanza?

Il primo segnale di scarsa autostima è quello di accettare lavori o relazioni sentimentali rinunciando alla propria dignità, alla propria felicità e alla propria indipendenza. Delegare la realizzazione della propria vita ad un uomo, ad un lavoro, ad un compagno o al fatturato della propria professione equivale a perdere la libertà di decidere, di vivere in modo pieno e di valorizzare se stesse indipendentemente da persone o situazioni esterne.

Quello che chiedo ogni volta che inizio la prima sessione di qualsiasi percorso di trasformazione di coaching targato Micaf è:

  • come puoi essere così presuntuosa da amare gli altri ma così sleale da dimenticarti di te stessa?
  • Come puoi dare amore se non lo pratichi verso te stessa?
  • Come puoi ispirare con l'esempio ancor prima che con le parole?

Essere donne felici a 50 anni. Diventa "LA" donna che desideri.

E solo attraverso l'amore che hai verso te stessa che puoi dare il meglio a chi ami e diventare un punto di riferimento coerente e autentico nel mondo. 

E' sicuramente il passo meno semplice ma resta quello più vero, quello più coraggioso, quello che ti permette di diventare la donna che desideri essere. Ti capisco se fai fatica. Quando decisi di separarmi per la seconda volta, la mia professione non era ancora ben avviata. Nonostante stessi lavorando già da tanti anni ancora non avevo strutturato un'azienda con un metodo ordinato e disciplinato. I miei figli da poco si erano iscritti all'università. 

Eppure ero certa di una cosa: per esercitare questa professione, per avere il privilegio di guidare altre vite e per dar forma e sostanza alla mia vita era importante decidere in modo coraggioso. Sentivo che questo mi avrebbe ripagato e così è stato.

  • Le scelte fatte hanno fortificato la fiducia in me stessa.
  • Ogni passo conquistato è stato un passo che ha rinforzato la mia autostima.
  • Ogni conquista smarcata è un riconoscimento a quello che io ho sempre creduto e sostenuto: ognuna di noi ha il potenziale per poter rendere la propria vita magnifica e benedetta.

Ma tutto parte da te, da quanto ti senti sicura, da quanta fiducia hai in te stessa e dal livello della tua autostima.

Quali conseguenze ha la scarsa autostima sulla vita professionale?

Essere una professionista, una titolare d'azienda o una lavoratrice responsabile della propria attività, oggi pare essere un'impresa nell'impresa.  I 1000 impegni quotidiani legati spesso alla responsabilità in quanto genitori o in quanto compagni di vita rende tutto più complesso, ma allo stesso modo dovrebbe essere molto più stimolante e motivante. Invece, la più parte delle volte accade che la scarsa motivazione genera scarsità di risultati e di conseguenza bassa scarsità di stima. 

Generare un circolo virtuoso all'interno del quale produrre atteggiamenti, pensieri e azioni efficaci per ottenere i migliori risultati si dimostra la formula vincente al fine di nutrire la propria autostima per fortificare la fiducia in se stesse. 

È possibile rinforzare l’autostima? Come?

L'autostima è un processo continuo, costante di  costruzione, di evoluzione e  di miglioramento verso se stesse. Va alimentata, va nutrita con la passione e pizzicata con la curiosità, va consolidata e fortificata attraverso il raggiungimento di piccoli risultati costanti e quotidiani. E’  l'esperienza che contribuisce a costruire la stima in se stesse.

Non è una competenza che puoi comprare o imparare: la devi vivere se vuoi raggiungere un obiettivo.

Qualunque esso sia, lo puoi contro concretizzare grazie ad una visione positiva di te e grazie alla percezione che tu sei in grado di fare qualsiasi cosa. 

Ma per ottenere risultati devi agire: è l'azione che ti mette nello stato ideale di sperimentare e di ottenere i tuoi migliori risultati se invece rimandi e resti bloccata dalle paure, dal senso di inadeguatezza e del fallimento, come puoi misurare dove sei,  quanto ti manca o cosa ti manca per arrivare dove vuoi arrivare? 

La percezione e l'idea che abbiamo di noi stesse, è dettata dal modo in cui ci confrontiamo. con le diverse situazioni che la vita ci porta. 

Autostima, essere donne felici a 50 anni: se mi fossi arresa ad una scuola che non era la mia, ad un lavoro che non era il mio, ad un matrimonio fatto di dolore e di chiusura, probabilmente ora non sarei qua a scriverti e non farei il lavoro dei miei sogni grazie al quale decine di donne si stanno affermando in modo concreto, ordinato e disciplinato anche a 50 anni! 

Chi crede in se stessa dà più valore alla possibilità di ottenere quello che vuole piuttosto che al risultato. Mentre invece chi ha una bassa autostima valuta l'errore come un fallimento. Ne rimane vittima. E rinuncia.  

Tu a chi appartieni? Sei mossa dal risultato o dalla possibilità di ottenere quello che senti essere tanto importante?

Autostima: essere donne felici a 50 anni: avere bassa autostima significa:

  • mancanza di ambizioni lavorative o di ambizioni al di sotto del proprio potenziale
  • Scarsa motivazione.
  • Difficoltà nella definizione di obiettivi.
  • Difficoltà nel trovare soluzioni efficaci.
  • Arrendevolezza. 
  • Poca motivazione.
  • Una visione limitata a breve termine. 
  • Scarsità di entusiasmo. 

Autostima, donne felicità a 50 anni: una donna che crede nelle sue potenzialità e abilità non si abbatte di fronte a eventuali sconfitte. E' mossa da una forte passione. La passione è un elemento di costruzione, un sentimento proattivo, mentre la bassa stima di sé è un elemento distruttivo. 

Una donna che ha fiducia nelle proprie potenzialità e resiste alle avversità, manifesterà una passione e una capacità di risoluzione nel programmare e nel coltivare sentimenti costruttivi. 

Una donna felice che crede nelle proprie potenzialità e nelle proprie abilità vince perché mossa da una passione che va al di là di ogni ragionevole dubbio. Dico spesso che la passione è un elemento di fortificazione, di resistenza, di soddisfazione, di appagamento e di difesa di un sentimento che è in grado di superare qualsiasi avversità.

Non ci sono donne appassionate (che io conosca) che abbiano scarsa stima di sé.

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L'autostima è un processo continuo e costante di costruzione, di evoluzione e  di miglioramento verso se stesse. Va alimentata, va nutrita con la passione e pizzicata con la curiosità, va consolidata e fortificata attraverso il raggiungimento di piccoli risultati costanti e quotidiani. E’  l'esperienza che contribuisce a costruire la stima in se stesse.

Non è una competenza che puoi comprare o imparare: la devi vivere se vuoi raggiungere un obiettivo.

Qualunque esso sia lo puoi concretizzare grazie ad una visione positiva di te e grazie alla percezione che tu sei in grado di fare qualsiasi cosa. 

Ma per ottenere risultati devi agire: è l'azione che ti mette nello stato ideale di sperimentare e di ottenere i tuoi migliori risultati; se invece rimandi e resti bloccata dalle paure, dal senso di inadeguatezza e del fallimento, come puoi misurare dove sei,  quanto ti manca o cosa ti manca per arrivare dove vuoi arrivare? 

La percezione e l'idea che abbiamo di noi stesse, è dettata dal modo in cui ci confrontiamo con le diverse situazioni che la vita ci porta. 

Se mi fossi arresa ad una scuola che non era la mia, ad un lavoro che non era il mio, ad un matrimonio fatto di dolore e di chiusura, probabilmente oggi non sarei qua a scriverti e non farei il lavoro dei miei sogni che permette di fare sognare altre donne che in modo concreto, ordinato e disciplinato stanno disegnando quello che è il loro destino.

Chi crede in se stessa dà più valore alla possibilità di ottenere quello che vuole piuttosto che al risultato. Mentre invece chi ha una bassa autostima valuta l'errore come un fallimento. Ne rimane vittima. E rinuncia.  

Tu a chi appartieni? Sei mossa dal risultato o dalla possibilità di ottenere quello che senti essere tanto importante?

 

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MAMME, IMPRENDITRICI E DONNE FELICI.

Uno dei compiti più difficili nella vita di noi genitori è affrontare l’educazione dei nostri figli. Tanti sono i dubbi e le paure che ci tormentano. Il timore di sbagliare, di non saper cogliere l’attimo. Di non essere compresi o ancor peggio di non riuscire a capirli.

Uno dei compiti più complessi nella vita di noi mamme, di noi professioniste (lavoratrici autonome o anche lavoratrici dipendenti)  e di ogni donna che ha dei figli, è proprio l'educazione dei nostri figli. 

Sono tantissime le mie clienti, donne, imprenditrici, titolari d'azienda e dipendenti dei più svariati settori, che soffrono di sensi di colpa, di paura e di dubbi rispetto al modo in cui educano i propri figli.

La mancanza di tempo, la difficoltà nel gestire lo stesso e i 1000 impegni uniti al pensiero della propria attività e soprattutto motivate dalla voglia di realizzarsi, creano senso di inadeguatezza  e di scarsa fiducia rispetto al proprio ruolo educativo e genitoriale:  la paura di non riuscire a capirli, di non essere in grado di aiutarli o al contrario l'ipotesi di essere troppo severe o limitanti sono solo alcune delle conseguenze che generano rapporti conflittuali non solo verso sé stesse ma allo stesso modo verso i propri figli dando vita ad un circolo vizioso all'interno del quale è difficile trovare soluzioni favorevoli per tutti quanti, figli compresi. In questo circolo vizioso la felicità diventa una meta difficile da raggiungere.

E’ possibile diventare delle donne realizzate, delle professioniste appagate e allo stesso modo delle mamme felici, fiere e orgogliose del lavoro fatto verso i propri figli? 

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Per far fronte alle proprie incertezze, è necessario riconoscere una serie di principi essenziali da trasmettere ai nostri ragazzi. E’ fondamentale avere chiarezza sui valori importanti per affrontare la vita, quelli che li aiuteranno a divenire dei buoni adulti un domani, quei valori che li metteranno in sicurezza da compromessi e rinunce: la libertà è sicurezza.

La libertà è consapevolezza. La libertà è fonte di gioia e di propria realizzazione.

Per fare fronte alle nostre incertezze, alle nostre insicurezze e alle proprie paure è assolutamente necessario riconoscere una serie di principi essenziali da trasmettere ai propri figli, ma innanzitutto è fondamentale farli vivere noi stesse nella nostra quotidianità: sono i valori importanti per affrontare la vita, quelli che ci sosterranno nel diventare donne e professioniste libere, sicure e capaci di portare valore in ogni area della vita diventando un punto di riferimento per i nostri figli, per i nostri studenti, per i nostri clienti: mamme, imprenditrici e donne felici.

Il lavoro più importante svolto ogni giorno con donne e professioniste che, in preda alle difficoltà di un mercato sempre più competitivo e ad un cambiamento inevitabile sentono l'urgenza di chiarire e riconoscere ciò che può guidarle in modo CONCRETO verso la propria realizzazione professionale e genitoriale è proprio quello di fissare nuove regole, nuovi obiettivi e valori che siano una  guida chiara e sicura. 

Diventa fondamentale lavorare sul senso di riconoscimento che una volta elaborato diventa la chiave per la concreta possibilità di sviluppare il al massimo il proprio potenziale facendosi guidare dai rispettivi valori. 

Mamme, Imprenditrici e Donne Felici.

Noi mamme con il nostro comportamento, fatto di parole, gesti ed emozioni siamo un modello per i nostri figli. Siamo un punto di riferimento da cui loro attingono istruzioni e atteggiamenti nei confronti delle varie situazioni che si trovano a vivere. I nostri figli, grandi o piccoli che siano, si nutrono di quello che vedono e di quello che sentono. Ascoltano, intuiscono, assorbono tutto, anche ciò che trasmettiamo loro inconsapevolmente. 

Per cui diventa importante lavorare su di noi, non solo su quello che possiamo dire e fare al fine di farli crescere in modo autentico e sicuro , ma diventa vincente lavorare su di noi per sentirci veramente donne appagate, realizzate e forti:  tutto quello che noi viviamo, i nostri figli lo assorbono in prima persona. 

Essere e sentirsi delle professioniste felici allo stesso modo delle mamme soddisfatte e ripagate dal ruolo che abbiamo il privilegio di occupare significa innanzitutto avere chiara la strada e le regole che portano in modo concreto ad un risultato! Le azioni e le decisioni che percorriamo ogni giorno, sia in ambito privato che in ambito lavorativo definiscono il nostro stile di vita e definiscono chi siamo noi.

Nel cassetto lasciaci i calzini e le mutande ma tira fuori sogni e progetti, scuoti via la polvere e stendili al sole.

Quello che accade spesso quando lavoro con le mie clienti è che, in preda alla frustrazione di avere un lavoro insoddisfacente o di avere una professione che non ottiene i risultati desiderati, quella stessa frustrazione viene riversata proprio nell'ambiente familiare e i figli sono i primi a pagarne il prezzo, non solo in termini di qualità di vita, ma anche di valori:  perché se noi siamo donne insicure, insoddisfatte, infelici e incapaci di soddisfare quelli che sono i nostri piaceri, i nostri figli a loro volta (che impareranno non tanto dalle nostre parole quanto dal nostro atteggiamento e dal nostro comportamento) replicheranno esattamente quello che noi proponiamo in prima persona. 

I valori sono l'essenza di una buona educazione. Un ragazzo che non applica una serie di principi nel suo atteggiamento, prima o poi perderà fiducia in sé stesso, con effetti negativi sulla propria autostima che a sua volta si riflette nella qualità delle relazioni che si trova a vivere, sia personalmente che professionalmente.

Molte sono le donne che scelgono di fare impresa negli ultimi anni e le mie clienti ne sono la dimostrazione. Tantissime donne, mamme e mogli, donne separate, donne felicemente accompagnate, mamme giovani e meno giovani hanno preso in mano la propria vita, hanno tirato fuori dal cassetto quel sogno che avevano chiuso e al quale avevano rinunciato poiché vittime della paura di non farcela, dei condizionamenti dell'ambiente in cui erano inserite e dal senso di colpa verso la famiglia o verso le persone che amavano.

Oggi hanno scelto SE’ STESSE e in questo modo sono diventate un  esempio concreto a cui ispirarsi, sono  mamme felici, sono diventate delle professioniste sicure e libere da condizionamenti esterni.

Il valore del cambiamento nella vita di una donna.

Grazie al cambiamento che stiamo vivendo, decine di donne si sono fermate per fare il bilancio di una vita che hanno scoperto disallineata con i propri sogni e le proprie aspettative. Nonostante il proprio ruolo genitoriale (fino ad allora considerato un limite) ed educativo si sono messe in moto per creare bellezza e gioia nella propria vita diventando ispiratrici di successo per i propri figli, per i propri clienti, per i propri collaboratori.

Si tratta di donne che hanno ascoltato quella vocina che risuonava come un tam tam da troppo tempo e che chiedeva di realizzare un progetto professionale unico e personale.

Essere mamme e donne imprenditrici non comporta una divisione netta in compartimenti stagni. Essere mamme e imprenditrici comporta l'unione di tutto ciò che ti rende unica: cuore, mente e amore verso la vita. 

I due ruoli possono integrarsi e quando lo intuisci senti tutti i pezzi di te stessa incastrarsi in modo perfetto: tutto assume un ordine sicuro e chiaro.

Le professioniste che sono anche madri trasformano quest’ultimo dono in  un valore aggiunto e in una fonte di completezza delle proprie conoscenze. La nuova leader è forte quando valorizza skills appartenenti alla donna in quanto tale e in quanto madre: l'ascolto, la comunicazione, l'accoglienza, la perseveranza, l’empatia e la determinazione nel contribuire in modo unico al bene del prossimo.

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Tutto questo è Donna.

Tutto questo è Madre.

Tutto questo è Magia.

Tutto questo è Mamme, imprenditrici e donne felici.

I valori vincenti per una donna, una mamma ed una professionista felice?

La regola è che non c’è una regola!

Al di là delle scelte personali, legate a fattori culturali o educativi sono convinta (grazie alla mia esperienza e al lavoro fatto con decine di donne e professioniste), che alcuni valori sono indispensabili, per rendere la propria vita eccellente e per ispirare in modo concreto i nostri figli con il solo desiderio di farli diventare uomini e donne felici. 

L’obiettivo è aiutarli a non perdersi.

LA GENTILEZZA.

La gentilezza è un valore che viene appreso, che si impara, che non si eredita. I bambini, già da piccolissimi, dovrebbero imparare a essere gentili nei confronti di chi li circonda e il nostro esempio non può che aiutarli. Fai una verifica: nel corso della giornata sei più gentile o arrabbiata, sfiduciata e stanca oppure creativa e ottimista? 

I figli respirano l’aria dell'ambiente in cui studiano o crescono: è la sola variabile costante nell’equazione della vita.

Se sei arrabbiata o delusa come puoi insegnare l'ottimismo e aprire la porta della speranza? Se sei arrabbiata o delusa come puoi generare soluzioni efficaci per la tua professione?  Gestire il tuo stato emotivo diventa la formula vincente per creare un circolo virtuoso all'interno del quale produrre soluzioni utili e favorevoli!

IL RISPETTO.

Il rispetto inteso come empatia, come accettazione dell’altro, come capacità di ascolto, anche quando non condividiamo le scelte o le opinioni di chi ci sta accanto. Insegnando ai ragazzi a mettersi nei panni dell’altro trasmetteremo loro la possibilità di costruire vere amicizie. Allo stesso modo l’accoglienza e l'empatia sono skills preziose nel tuo lavoro. Come ti poni verso i problemi dei tuoi figli? Sai ascoltare? Come ti poni con i clienti? Sai intuire i bisogni del tuo interlocutore? Sai comunicare e veicolare il giusto messaggio in modo chiaro e persuasivo?  Ti senti sicura e vieni ripagata in modo adeguato? Senti che i tuoi figli hanno fiducia in  te e noti come la loro vita scorre serena e sicura? Nulla è a sé: lavoro, vita privata, successo e ricchezza sono disegnate dal tuo atteggiamento e da quanto ti senti capace e aperta al cambiamento. 

L’AMICIZIA.

Uno dei valori più importanti che un bambino deve sviluppare già dall’infanzia è proprio l'amicizia. Imparare a fare amicizia, ma soprattutto sapere come prendersi cura degli amici, come mantenerli nella vita. Il nostro esempio più che mai fa la differenza: se non crediamo nell’amicizia, se non sappiamo fidarci o affidarci a chi ci tende la mano, difficilmente riusciremo a trasmettere ai nostri figli questo principio vitale. Se lavorativamente siamo incapaci di costruire relazioni sane e durature, se ci sentiamo sempre quelle che “danno” e che non ricevono difficilmente sapremo trasferire il valore dell’amicizia ai nostri figli mantenendo il rispetto verso sé stessi e superando la paura di restare da soli o di sentirsi al di fuori “del gruppo”.

LA PERSEVERANZA E LA FIDUCIA IN TE STESSA COME DONNA E IMPRENDITRICE FELICE.

Per aiutarli ad affrontare i primi ostacoli, dovremmo trasmettere ai nostri figli il valore della perseveranza, inteso come impegno costante. Il coraggio di prendere decisioni importanti,  la voglia di imparare per migliorare, l’energia rivolta alla ricerca di soluzioni anziché arrendersi e rinunciare.

Dovremmo insegnare loro che ci sono cose importanti per cui è bene lottare, per vivere e non sopravvivere.

Allo stesso modo diventa un pilastro portante avere fiducia in sé stesse. Troppe volte nelle sessioni di coaching, lavoro con donne e professioniste la cui mancata fiducia in sé stesse è causa a sua volta di mancati risultati, di rassegnazione o di convinzioni limitanti: non sono capace, sono troppo vecchia, sono troppo giovane, chissà poi la gente cosa pensa di me, meglio poco che niente, etc.. e nel frattempo quel niente è fonte di frustrazione e infelicità.

Come puoi insegnare ai tuoi figli, ai tuoi clienti, ai tuoi collaboratori ad avere fiducia in sé stessi se tu stessa sei vittima di insicurezza e confusione?

L'AUTOSTIMA.

Uno dei valori più importanti da trasmettere ai nostri figli è l’autostima. E’ importante aiutarli a credere in se stessi, nelle loro capacità come singoli individui incoraggiandoli a fare amicizia, ad accettare i cambiamenti, ma soprattutto ad essere più autonomi, senza aver paura del mondo circostante. Un bambino troppo protetto continuerà a sentirsi “dipendente” e insicuro, non riuscendo a capire come muoversi da solo sentendosi “perso”.

Trasmettiamo invece loro coraggio, gratificandoli e lodandoli per i loro piccoli grandi successi! Spieghiamo loro che sbagliare non è un male, ma un’opportunità per diventare adulti migliori.

Ma tu credi in te stessa? Hai autostima? Ti senti sicura? Essere mamme, imprenditrici e donne Felici è possibile!

Quello che mi sento di dirti con sicurezza come donna e imprenditrice felice, è di mantenere alta l'attenzione verso  quel piccolo sogno che è lì accantonato. 

Nel cassetto lasciaci i calzini e le mutande ma tira fuori sogni e progetti, scuoti via la polvere e stendili al sole.

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Scrivimi e ricevi la tua prima sessione gratuita con me. 

Indica il codice 779 nel tuo messaggio.

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- Gloria Chiarini -


Mental coach e donne che vivono con successo.

MENTAL COACH: PROFESSIONE DONNA.

Professione mental coach: ho scelto di lavorare solo con le donne.

(Se ancora non mi conosci ti invito a leggere l'articolo in cui mi racconto col desiderio di presentarmi in tua fiducia: https://chiarinigloria.it/per-scoprire-la-propria-bellezza-a-volte-ce-bisogno-di-una-catastrofe/).

Credo fermamente nella forza del femminile e, grazie alla mia professione di mental coach, desidero contribuire affinché ogni donna abbia la reale possibilità di esprimere liberamente la propria identità e la propria individualità riscoprendo e valorizzando il proprio potenziale.

C'è bisogno di credere in sé stesse e di avere un metodo concreto per realizzare i propri sogni sia in ambito privato che professionale. Micaf è l'accademia che ho fondato in favore di donne che grazie ad un  percorso di crescita individuale e specifico, mollano il peso di una vita stretta realizzando sé stesse in modo sicuro. Alta autostima, intelligenza emotiva e panificazione di obiettivi nel medio\lungo termine sono gli step di una time line in cui TU in quanto donna sei l'unica protagonista.   (ACCEDI SUBITO GRATUITAMENTE AL GRUPPO PRIVATO https://www.facebook.com/groups/897439591041344).

In ogni storia che incontro come coach e come trainer sono sempre più colpita dall’energia, dalla determinazione e dalla pienezza di vita di cui le donne sono ricche ma che a volte portano addosso come fossero impedimenti ingombranti.

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Non serve salvare il mondo ma iniziare da te stessa mi pare un buon inizio, gloria chiarini

Per me è stato naturale decidere di dedicarmi alle donne: raccontare le decine di storie vissute nel processo di crescita di ogni mia cliente è un modo per dimostrare che davvero è possibile vivere la vita dei tuoi sogni anche grazie ad un cambiamento non previsto ma talvolta necessario.

GRETA: UNA DONNA COME NOI.

Greta è una giovane capo-commessa di un noto negozio di abbigliamento nella provincia di Brescia che promuove un noto brand. Ama da sempre la moda e il sogno di respirare e vivere ogni giorno il mondo del fashion è diventato realtà. Affascinata, motivata e realizzata, guida in modo eccellente il punto vendita di cui è responsabile creando un clima di crescita con le colleghe che riconoscono in lei un riferimento a cui ispirarsi.

IL PUNTO DI ROTTURA IN CUI LA DONNA SI FERMA.

Due anni fa qualcosa si rompe. La difficoltà sempre più complessa nel gestire una professione, il pubblico sempre più esigente e la concorrenza sempre più competitiva, le fanno perdere entusiasmo e motivazione. Greta dubita delle sue abilità, si sente demotivata e insoddisfatta pur essendo una bellissima donna ed una mamma appagata. La sua bassa autostima e lo stato di infelicità perenne la bloccano nel trovare una soluzione, nel capire come reagire ad uno stato di insoddisfazione anziché restarne vittima. E' quello che accade a tantissime donne finché decidono di dire basta con il forte desiderio di liberarsi da una vita che non sentono più appartenere loro. Quanto sei felice? Scopri il tuo grado di felicità e ricevi la tua prima sessione di coaching gratuita insieme a me! https://chiarinigloria.it/felicita

MENTAL COACH: IL MOMENTO MAGICO DELLA SVOLTA. 

Greta nota che la sua collega è sempre super felice, super motivata e impegnata in un progetto che le da entusiasmo e motivazione: è raggiante in negozio e conquista clienti concludendo vendite importanti! Greta che è una donna curiosa e affamata di vita, le chiede cosa la renda tanto entusiasta. La collega le racconta che sta studiando portamento in una nota scuola di indossatrici e che sta imparando ad esprimere la propria femminilità.

Le due giovani donne si confidano ed è un attimo: Greta si informa e ne è subito rapita|

Greta è una bellissima donna ma fa a botte con la sua femminilità che nasconde per pudore.

Eppure sarà grazie a quell'opportunità e al suo mettersi in gioco che svolterà completamente la sua vita.

MENTAL COACH, LA RINASCITA DI UNA DONNA CHE CREA FATTURATO.

Ho incontrato Greta alcuni giorni fa. Oggi è un a donna completa: ha valorizzato quella femminilità che nascondeva e che oggi è il suo punto di forza. Oltre ad essere una donna appagata ed una capo-commessa di successo che fattura numeri importanti, oggi Greta sfila sulle passerelle con sicurezza e fiera della sua rinnovata identità. I suoi occhi si sono riappropriati di quella luce che la noia, la stanchezza, e l'insoddisfazione le avevano tolto.

LA FORTUNA E' L'ALTERNATIVA ALL'AZIONE?

 

mental coach, come vivere il tuo tempo, gloria chiarini
mental coach, Non è vero che abbiamo poco tempo ma è vero che dovremmo scegliere meglio come viverlo, gloria chiarini

Come sarebbe stato se Greta si fosse seduta a lamentarsi, ad arrabbiarsi e a dirsi che il mondo è uno schifo e che le altre sono fortunate? Come sarebbe se Greta avesse aspettato "il momento giusto" come invece fanno tantissime persone per paura di un cambiamento o di perdere?

Il momento giusto è ORA!

Se Greta avesse aspettato tempo e fortuna, forse non sarei qua a raccontarti la storia di una donna che dimostra ancora una volta (se ci fosse ancora qualche dubbio o scetticismo) le infinite possibilità che ti riserva la vita quando hai il coraggio di guardarti allo specchio e di ascoltare la tua vocina interiore che batte come un  tam tam ma a cui tu resti sorda.

Greta oggi è una capo-commessa di successo, vende in modo eccellente e non perché ha scoperto l'acqua calda ma perché ha lavorato sulle sue insoddisfazioni, sulle sue paure, sui propri stati d'animo e lo ha fatto determinata a ritrovare entusiasmo, motivazione, determinazione, azione e grinta.

Tratto da una storia vera. Lei è stata una delle mie prime adorate clienti.

Nulla uccide nella vendita più velocemente della mancanza di entusiasmo.

MENTAL COACH: DONNE AL BIVIO

COME VIVERE CON SUCCESSO DOPO ESSERE STATA LA MOGLIE DI, LA MAMMA DI, LA COMPAGNA DI...

Se è vero che nella vita di una donna sono diverse le stagioni è allo stesso modo importante raccogliere da ogni stagione i frutti più buoni. 

Fino ad oggi sei stata la moglie di..., la mamma di...., la compagna di..., Ti sei dedicata a tante persone. Questo ti ha reso fiera di te stessa, forse ti ha fatto sentire importante, ma arriva il momento in cui i figli sono grandi, tuo marito è realizzato come uomo e come lavoratore (anche grazie al tuo essere la moglie di...,) e tu hai dimenticato che non sei solo la moglie di e la mamma di, ma sei un essere umano con una propria identità , con dei propri bisogni, con dei propri sentimenti, desideri e talenti. Greta pur essendo mamma aveva chiaro che proprio per essere un esempio a cui sua figlia potesse ispirarsi era necessario trovare la propria strada: l'esempio guida più di mille parole.

Una donna felice è una mamma felice ed una professionista realizzata!

Hai scelto di dedicarti a chi ami ma arriva il momento in cui la mossa più furba che puoi decidere di fare per continuare ad essere un riferimento sicuro per chi ami è valorizzare te stessa e i tuoi talenti.

Grazie a questo, i tuoi figli respireranno e imiteranno inconsapevolmente una mamma e una donna capace di prendere in mano la propria vita avendo fiducia in sé stessa e diventando contagiosa nella gioia e nella pienezza di un vita ricca e appagata.

Questo è l'insegnamento più potente che possiamo lasciare a chi amiamo: amare se stesse e fare in modo da essere per SE stesse ancor prima che per gli altri.

UNA DONNA FELICE E' CONTAGIOSA!

 

Le felicità come obiettivo, gloria chiarini, mental coach
La felicità come obiettivo, gloria chiarini, mental coach

La tua identità, il tuo potenziale, il  tuo entusiasmo e la tua felicità sono beni da tutelare e da alimentare ogni giorno.

MENTAL COACH PER DONNE: COME FARE A VIVERE UNA VITA FELICE?

Fai spazio al tuo potenziale, scopri i tuoi punti di forza, fai azioni concrete e disciplinate per dare forma e sostanza alla tua identità.

Se fino ad oggi sei stata la moglie di, la mamma di, la compagna di, chiediti cosa è importante per te stessa, cosa ti fa sentire bene, che tipo di risultati vuoi ottenere e che ruolo vuoi occupare nel mondo. Una volta fatta chiarezza, AGISCI.

L'azione è la sola arma che traduce i tuoi pensieri che diventano azioni che genanono risultati sui quali costruire la tua identità in modo sicuro.

Ovviamente (ormai lo sai) il tutto deve essere fatto in modo ordinato, metodico e con una strategia specifica. Diversamente potrebbe tradursi in una frustrazione che ti crea la convinzione di non essere capace, mentre invece si tratta solo di trovare la tua strada.

Fiera di lavorare per e con donne che vogliono imparare ad essere per sé ancor prima che per gli altri.

E' IMPORTANTE LA TUA FELICITA'?

Scrivimi in privato e fissa la tua prima sessione di coaching gratuita: da donna a donna parliamo la stessa lingua e capirci diventa facile                                Gloria Chiarini - Mental coach per Donne - cell. 3282560986

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Scopri qua sotto alcuni articoli che ho scritto in favore dei donne e professioniste:

https://chiarinigloria.it/mental-coach-autostima-donne-e-denaro/


Donne che cambiano vita a 50 anni.

LA DONNA E IL SUO SOGNO.

A 20 anni hai un sogno, a 30 hai da fare, a 40 sei di corsa e a 50 riprendi i  mano il sogno dei 20 anni ma da dove iniziare?
Nessuno ti ha insegnato a vivere ma tanti ti hanno detto come era giusto vivere.
A 20 anni sei ricca di sogni. A 50 anni ti ritrovi a fare un bilancio e a decidere di tirare fuori dal cassetto quel sogno che hai dimenticato perché travolta dalla vita.

Nessuno ti ha insegnato a vivere ma tanti ti hanno detto come era giusto vivere.

La vita ti travolge, il lavoro anche se non è quello sei tuoi sogni ti da da mangiare. L'uomo o la donna che hai accanto è meglio di niente. La tua professione ti assorbe e non hai più tempo libero per le tue passioni che nel frattempo hai lasciato in quel cassetto con quel sogno.
Eppure tu SAI esattamente cosa vuoi ma non sai come fare. A 20 anni lo sai ma anche a 50 lo sai.
A 20 anni ancora forse non sai cosa come sarà ma a 50 un po' lo sai. A 30 anni invece puoi giocare d'anticipo. A 20 anni non lo sai, ma a 30, 40 e 50 un po' lo sai: dipende solo da te.

Cosa vuoi fare?

Essere una Mental coach per donne significa parlare ogni giorno con decine di donne che aprono finemente la loro vita alle infinite possibilità che il mondo riserva loro. Molte di loro, sono in un momento di forte cambiamento. A volte si tratta di cambiamenti importanti, vere e proprie rivoluzioni. Se non è così "strano" cambiare strada quando si è molto giovani, è sempre più frequente decidere di cambiare vita a 50 anni o intorno a quest’età.
I 50 anni rappresentano una fase della vita nella quale si è ancora molto proattive, ma in cui sembra più difficile o addirittura impossibile cambiare rotta, per inseguire la propria realizzazione.

LA FORMULA VINCENTE DEI 50 ANNI E DINTORNI.

Eppure è in quell'età che hai esattamente tutto quello che ti serve per dare forma e sostanza ai tuoi sogni: hai la consapevolezza che ti manca a 20 anni.

 

LA PAURA  DELL'INCERTEZZA DIVENTA LA TUA PRIGIONE.

Sei una professionista e vuoi cambiare azienda, settore, o addirittura vuoi realizzare il tuo sogno di metterti in proprio ma ti frena il pensiero del fallimento o di abbandonare un sentiero sicuro per l’incertezza? …Oppure è la tua vita privata che senti inadatta, e ti rendi conto che sono state le tue scelte a portarti all’insoddisfazione che vivi oggi, ma temi di cambiare? Se anche tu ti senti bloccata dalle “paure dei 50 anni”, sentendo le testimonianze di chi ha già intrapreso nuovi percorsi, la percezione che avrai del cambiamento sarà radicalmente diversa, e potrai cominciare a sentire possibile ciò che ora ti sembra precluso o pericoloso.

CAMBIARE VITA: I PRIMI OSTACOLI SI CHIAMANO IRREVERSIBILITÀ E IMPOSSIBILITÀ.

Decidere di cambiare qualcosa di fondamentale nella tua vita implica il saper affrontare delle scelte: tema tanto importante quanto delicato e difficile da vivere serenamente.
Le scelte possono riguardare qualsiasi ambito della tua vita: professionale, personale, emotivo, o le tue abitudini. In tutti questi casi potresti sentire il momento della decisione come un ostacolo nel tuo percorso. Ciò dipende da due percezioni opposte che spesso vivono le donne con cui lavoro e che potrebbero destabilizzare anche te.

1) La percezione dell’irreversibilità delle tue azioni e delle tue scelte.
Se sei una professionista e senti una sensazione di conflitto tra quello che vorresti fare e la paura di non poter tornare indietro, capirai cosa intendo.
Se vivi un disagio, un sentimento di insoddisfazione quotidiano e non riesci a cambiare per timore delle conseguenze irreversibili delle tue azioni, ecco che anche in questo caso ciò che hai appena letto ti risuonerà.
2) Senti una specie di aut-aut della vita.
Sappi che molto spesso si tratta di una sopravvalutazione delle conseguenze che le tue decisioni porteranno.
Sono consapevole che alcune scelte, come quelle professionali o familiari, siano molto importanti, ma non per questo devono paralizzarti.
Se ti concentri sull’irreversibilità di una scelta e sul fatto che condizionerà tutta la tua vita per sempre, ti mancherà la giusta serenità per valutarne le reali conseguenze e i relativi benefici!

Quindi prima di prendere qualsiasi decisione, valuta la situazione con realismo, ricordando comunque che difficilmente esistono percorsi che se imboccati sono realmente irreversibili e che forse stai perdendo l'opportunità della tua vita!

Se l’irreversibilità delle scelte è l’ostacolo percepito più spesso dalle donne in giovane età (pensiamo a chi deve scegliere un percorso di studi…), quello principale per le donne intorno ai 50 anni che vogliono cambiare vita, è la percezione dell’impossibilità.
Ad esempio, se desideri dare una svolta alla tua professione, potrebbe capitarti spesso di ripetere mentalmente alcune di queste frasi:
“Eh ma ormai, a quest’età…”, “E’ tardi, avrei dovuto farlo prima…”, “Ma adesso è impossibile, da giovane forse…”. Scuse e alibi che mettono a tacere la tua coscienza ma non il tuo cuore!

IL VIAGGIO E' NELLA TUA TESTA!

Nessuna regola biologica o sociale può impedire ad una donna intorno ai 50 anni di prendere in mano il proprio destino e svoltare completamente, per realizzare un sogno nel cassetto o semplicemente per abbandonare sentieri che non la rendono più felice e realizzata. Il solo limite è nella sua testa! Il viaggio è nella tua testa!

Invece di focalizzarti sull’irreversibilità o all’impossibilità delle scelte che vorresti fare, pensa che è proprio questo il momento adatto per compierle, perché sono frutto delle tue esperienze e del percorso che hai fatto, senza il quale forse non saresti mai giunta alla consapevolezza che hai ora. La consapevolezza che è il momento di cambiare qualcosa di importante nella tua vita.

CAMBIARE VITA A 50 ANNI: LA PAURA DEL FALLIMENTO MA SE FOSSI SICURA CHE...

È innegabile: cambiare vita fa paura e la trappola sociale in cui si cade è che intorno ai 50 anni dovremmo averne ancora di più.
Ma è una trappola, appunto.
Nelle sessioni di coaching chiedo spesso:

“Se fossi certa che tutto andrà come vorresti, che decisione prenderesti?”.

Mi è capitato che mi si obiettasse con un dubbio piuttosto legittimo, ovvero: “Ma se sono quasi sicura che le cose non andranno come vorrei, devo buttarmi lo stesso?”. Il fatto è che quel “non andranno come vorrei” è tanto vago e quanto inutile nella pratica.

Quando provo a indagare più a fondo su cosa significhi, concretamente, che le cose “andranno sicuramente male”, molto spesso non sanno rispondermi.
La paura del fallimento si veste di luoghi comuni, come “In Italia queste iniziative non funzionano”, oppure “Perché c’è la crisi…”, o ancora “Solo i giovani possono fare queste cose”, oppure “Eh sai, il Covid…” (alibi super gettonato ultimamente!).

Non è mia intenzione spingerti a compiere decisioni avventate: desidero però che tu sia cosciente dei meccanismi che metti in atto inconsapevolmente e che tu riconosca le reali condizioni che potrebbero fare la differenza tra un fallimento ed un successo.

Cambia prospettiva, cambia mindset ed esplora con concretezza le conseguenze che potrebbero derivare dalle tue decisioni e gli scenari che possono aprirsi. Prendi carta e penna e mettiti all’opera con esercizi di specificazione, trasformando l’idea generale di successo e l’idea generale di fallimento in situazioni ben definite, che potrebbero accadere nella tua quotidianità. Solo in questo modo avrai degli strumenti utili per valutare le tue decisioni, anche lungo il percorso.

CAMBIARE VITA A 50 ANNI: LA PAURA DEL SUCCESSO.

Sembra strano e controintuitivo, ma accanto alla paura del fallimento, c’è una paura a volte altrettanto forte, che è quella di avere successo.

Ti capita mai di pensare che non prendi determinate decisioni, non cambi strada, non vivi la vita che vorresti perché sei pigra, procrastini, ti manca costanza, metodo, motivazione e denaro?

Queste sono  convinzioni che si danno le donne che hanno paura di raggiungere determinati obiettivi, per paura di “perdere” qualcos’altro. Temono di rovinare relazioni importanti o di rompere gli equilibri raggiunti in famiglia o sul lavoro. Se capita anche a te sappi che queste convinzioni ti inducono a fermarti. Una volta disinnescate queste convinzioni, la capacità di essere efficaci nei propri obiettivi ritorna disponibile, insieme alla sensazione di essere “libere” e molto più lucide rispetto alle scelte da fare.

SE HAI SBAGLIATO IN PASSATO, NON SEI CONDANNATA A SBAGLIARE ANCORA.

Affrontiamo ora un tema molto delicato: l’influenza del passato sul nostro presente.
Se senti di trovarti in una situazione che non ti soddisfa, ti verrà naturale chiederti come ci sei arrivata e probabilmente pensi che la tua situazione di frustrazione attuale sia una diretta conseguenza dalle scelte che hai sbagliato in passato. Pensi quindi di essere incapace di scegliere ciò che può farti vivere con soddisfazione e serenità.

Per riportare le cose nella giusta prospettiva, è necessario anzitutto chiarire cosa per te è “giusto” e cosa è “sbagliato”, traducendo questi concetti molto astratti, ancora una volta, in fatti concreti, in condizioni che si possono verificare. In questo modo otterrai un primo cambio di prospettiva importante rispetto ai tuoi “errori”, facendo tesoro della tua esperienza.

Se resti ferma in quell’immobilismo fatto di frasi del genere “Io faccio sempre gli stessi errori”, “Io non so scegliere”, generi energia negativa e ti freni in qualsiasi iniziativa di miglioramento.

Rompere questa bolla di convinzioni errate, significa invece recuperare la fiducia in te stessa, il tuo senso di autoefficacia e rendere gestibili le sensazioni che ti bloccano.

CAMBIARE VITA A 50 ANNI.

Se in questo momento anche tu stai valutando di cambiare qualcosa di fondamentale nella tua vita, e per farlo hai bisogno di investire su te stessa, l’unica persona da ascoltare sei tu.

Senti un senso di insoddisfazione costante e vuoi cambiare la tua vita?

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DA DONNA A DONNA CHE VALORE HA TUTTO QUESTO?

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Volti le spalle a te stessa?

 

 

VOLTI LE SPELLE A TE STESSA?

La fiducia in noi stesse è il valore, il giudizio e la sicurezza che abbiamo delle nostre capacità di compiere azioni e in generale di vivere liberamente la nostra vita. È evidente quindi che una scarsa sicurezza in noi stesse ci limita e ci rallenta quando cerchiamo di raggiungere un obiettivo, qualunque esso sia.

La  maggior parte delle donne con cui ho lavorato e che hanno ottenuto risultati eccellenti mancavano di fiducia in sé stesse: delusioni, difficoltà economiche, solitudine e mancanza di autostima sono le mine più pericolose per mettere in pericolo la fiducia in sé stesse e delle proprie capacità.

La mancanza di autostima non si traduce però in un una  totale assenza di autostima ma nell'incapacità di credere in sé stesse, di decidere in proprio favore soddisfacendo i propri bisogni indipendentemente da fattori o da persone esterne. Il  prezzo da pagare si traduce nella rinuncia ad una vita libera e pienamente realizzata, ricca d'amore e di successo.

Osserva le persone attorno a te: hai notato quante di loro vivono al di sotto del proprio potenziale espressivo? Tu stessa stai vivendo al massimo del tuo splendore e delle tue possibilità?

 Tantissime donne e tu stessa puoi avere dalla vita molto più di quello che ottieni ora. Te lo sei mai chiesta?

Ti accontenti di un secondo posto in una gara dove dimentichi che l'unica partecipante in gara sei TU! Ci sono donne che ammainano la vela e che hanno un mare di infinite possibilità ma rinunciano a navigare in mare aperto!

VOLTI LE SPALLE ALLA PAURA MA ANCHE ALLA TUA POSSIBILITA' DI REALIZZAZIONE!

E dietro l'incapacità di guardare negli occhi le proprie paure c'è sempre, sempre, sempre la mancanza di fiducia in sé stesse.

Ecco perché quando trovi una persona che ha trovato il suo "centro" e che vive una via piena, ricca e gioiosa noti da subito la sicurezza in sé stessa, in quello che fa, in quello che dice , in quello che pensa e percepisci subito una forza magnetica.

Ti piacerebbe essere quella persona? Non lei! Ma godere della stessa sicurezza, dello stesso entusiasmo e magari degli stessi risultati?

 

La fiducia in se stesse è una delle più grandi potenze per raggiungere il successo in qualsiasi campo della vita. La mancanza o la  scarsa fiducia in te stessa è il motivo per cui le risorse disponibili vengono ripartite a favore di chi ne ha di più ovvero il motivo per cui chi vive la vita dei propri sogni riesce più facilmente a realizzare i propri desideri mentre chi vive in uno stato di frustrazione vive sempre più spesso situazioni frustranti e limitanti.

Chi crede di valere (chi ha fiducia) ottiene riscontri concreti del suo valore, mentre chi non crede di valere (chi non ha fiducia) finisce per creare forme di mancanza e di insoddisfazione.

RAGIONIAMO IN MODO CONCRETO

Consideriamo, per esempio, due persone con le stesse qualifiche, la cui unica differenza è che una crede in se stessa e l’altra ha zero autostima. A chi credi verranno date più opportunità? Chi credi che finirà per “avere di più”? Se le due candidate si presentassero allo stesso colloquio di lavoro, chi credi farebbe più bella figura?

Che tu ci creda o no la mancanza di stima personale è visibile all’occhio umano e influenza, inconsciamente, l’impressione che si ha di una persona. E così fa anche la stima personale, che viene anch’essa “comunicata” dalla postura, dal modo di vestire, di parlare, di sorridere.

Diceva mia nonna: "non c'è mai una seconda possibilità per fare una buona impressione!"

HAI CHIARO COSA VUOI?

Se vuoi avere fiducia in te stessa devi prima definire la tua intenzione e i tuoi obiettivi. La fiducia in sè stesse non può essere un obiettivo a sé stante, ma può essere solo considerata in relazione a una motivazione che definisce il contesto in cui si vuole agire.

Prima di dire che vuoi avere più fiducia devi dunque capire cosa ti serve.

Ti serve a trovare un lavoro, conquistare un amore, viaggiare di più o semplicemente decidere di rimetterti in forma!

  • Perché proprio quel lavoro, quell'amore, quella vacanza?

La risposta che dai sarà la tua base, il tuo punto di partenza da dove costruire una fiducia reale e solida.  Così come non ci fidiamo di chi non ci ama e ci fidiamo di chi ci ama, riusciremo a fidarci di noi stessi solo quando scopriremo cosa amiamo e perché lo amiamo.

DEFINISCI LA TUA INTENZIONE

Quando la nostra reale intenzione sarà chiara, la fiducia nascerà in modo naturale.

Un ultima indicazione per ritrovare fiducia in se stesse: so che buttarsi in situazioni nuove può far paura, ma è uno dei pochi modi di mettersi alla prova, di costruire la propria fiducia sul campo. Una cosa che ripeto spesso è che scegliere una vita programmata e pianificata in ogni virgola è la cosa più rischiosa di tutte.

Ti voglio incoraggiare a trovare quello che ti piace fare e a farlo ignorando le tue incertezze e le tue paure, oppure chiederti come vincerle anziché restare nel limbo dell'indecisione!  Solo così potrai acquisire più sicurezza. Solo se scegli di trovare e poi batterti per una giusta causa, la tua causa, potrai sentire la vera connessione con la piena realizzazione e con essa la vera fiducia in te stessa.

Per fare un’impressione positiva, accattivante o attraente alla persona che abbiamo davanti, dobbiamo mantenerci sempre fedeli a noi stessi, perché la mancata coerenza è percepita come un elemento di poca fiducia e di scarsa professionalità.

SII SEMPRE TE STESSA

Segui l'intervista di domani 14 settembre ore 16.00 nel gruppo privato MICAF riservato esclusivamente a Donne e Professioniste che si stanno realizzando  in modo concreto, autentico e fiero.  https://www.facebook.com/groups/897439591041344

 

La famosa frase “sii sempre te stessa” non è un semplice cliché, è una realtà, perché sotto l’autenticità si estendono molte radici che la nutrono e le danno forma. Queste radici sono la fiducia in se stesse, una giusta crescita personale, la certezza di meritare ciò che desideriamo e un tocco di magica disinvoltura che si acquisisce poco a poco con l’esperienza.

All'evento live ECCELLENZA DONNA del prossimo 30\31 ottobre verrà dato ampio spazio alle relazioni, al come lasciare andare quello che oggi ti blocca, al vincere la paura della solitudine, al valorizzare quello che per te stessa è importante sia in ambito lavorativo che personale. La qualità della tua vita e la possibilità di ottenere risultati eccellenti è strettamente connessa alla qualità delle tue relazioni!

QUANTO E' IMPORTANTE VIVERE DI RELAZIONI CHE TI FACCIANO SENTIRE SUPPORTATA, SOSTENUTA, INCORAGGIATA, AMATA E STIMATA?

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Gloria Chiarini - Mental coach per Donne -


Autostima: Dire di NO come prima forma di Libertà.

IL NO COME PROFONDISSIMA FORMA DI REALIZZAZIONE DI TE STESSA.

SEI CAPACE DI DIRE DI NO?

Cosa ti blocca? Qualunque sia l’origine di questo atteggiamento, sicuramente incidono la bassa autostima che hai di te, la scarsa fiducia in te stessa, la paura di deludere e allo stesso modo il bisogno di sentirti importante.

IL PREZZO CHE PAGHI E' ALTO!

Dire di "no" per la maggior parte delle persone non è facile. C’è qualcuno che fa del "no" il proprio baluardo. Quelli che rispondono subito con un "no", di solito sono una minoranza e sono persone che spesso sono diffidenti ma la maggior parte di noi fa fatica a dire di "no", magari non in tutti gli ambiti della propria vita ma in alcuni accade regolarmente.

Sembra molto più facile dire di "si":  dire di "no" fa temere di deludere, genera il timore di esser giudicate male o di perdere quella opportunità. Spesso diciamo di "si" anche quando non ne abbiamo voglia oppure,  quando non abbiamo ben compreso che cosa comporterà quel "si",  tant'è che poi accade che diciamo di "sì" ad una richiesta che poi non riusciamo a soddisfare col risultato che il senso di colpa lo scontento dell'altro/a diventano maggiori.

 

LA PAURA E' QUELLA DI DELUDERE MA COSI' FACENDO PERDI FIDUCIA E STIMA IN TE STESSA.

Spesso diciamo di "sì" perché non abbiamo ben chiare le motivazioni per dire di "no" oppure le abbiamo chiare e temiamo le conseguenze. Moltissime forme di ansia e di attacchi di panico sono un NO: quel "no" che la persona ha taciuto al lavoro, alle aspettative degli altri, alle richieste che vengono fatte. Molto spesso l’infelicità e l’ansia è un gigantesco NO taciuto e represso. E quando le persone se ne rendono conto, ecco che la paura perde potere. Per imparare a dire di "no" è necessario ricordare due concetti: identità e riconoscimento.

 

IL NO DETTO IN FAVORE DELLA NOSTRA IDENTITÀ E DEL NOSTRO RICONOSCIMENTO.

C’è una buona parte della nostra esistenza nella quale abbiamo bisogno di essere viste, riconosciute e validate dalle altre persone: genitori, amici, insegnanti ed è fondamentale per la costruzione della nostra identità e per fissare le basi della nostra autostima nutrendo la fiducia in noi stesse. Poi viene il tempo in cui è necessario che ci individuiamo e diveniamo qualcuno con delle caratteristiche precise ma spesso abbiamo paura di dedicarci allo sviluppo della  nostra identità e cerchiamo costantemente il riconoscimento dicendo sempre di "si."

Pensiamo che se diremo di "sì", gli altri ci apprezzeranno, capiranno quello che per noi è importante e ci ameranno, perciò avremo un riconoscimento della nostra identità. In realtà un'identità forte acquisisce riconoscimento per il solo fatto che ha delle caratteristiche ben precise.

Giunge un tempo in cui è necessario dire di "no" per dare modo alla Tua identità di esistere.

Quando dici di "no", non stai deludendo qualcuno. Stai cominciando ad essere quella che sei e a permettere alla tua identità di essere RICONOSCIUTA.

Quando stai dicendo di "no" (naturalmente a ragion veduta), stai dicendo di "si" a quello che ami, stai dicendo di "si" ai tuoi sogni, stai dicendo di "si" alla tua realizzazione.

Ogni volta che dici di "si" ad un lavoro che non ti piace, stai dicendo NO alla tuo sogno di realizzazione!

Ogni volta che dici di "si" ad una persona con la quale non ti senti in sintonia, stai dicendo di "no" alla possibilità di avere una relazione più profonda con qualcun altro.

Ogni volta che dici di "si" a tantissimi impegni e a tantissime richieste che arrivano dal tuo ambiente, stai dicendo di "no" a ciò che ami.

ESERCIZIO

Comincia a ribaltare il paradigma:  ogni vota che dici di SI, chiediti  a che cosa della tua vita stai dicendo di "no" e sarà più facile capire se è il momento di dire di "si" o se è il momento di dire di "no."

L’IMPORTANZA DI AVERE PIENA FIDUCIA IN TE STESSA E DI ALIMENTARE LA TUA AUTOSTIMA.

Tanto più sei in fiducia di te, tanto più la tua autostima è forte.

Tanto più la tua identità è forte, maggiore è la libertà nel dire dei "no" che si dimostreranno funzionali alla tua piena realizzazione  al tuo riconoscimento.

 

Buon lavoro.

Mi chiedo quanto è importante per te stessa migliorare la tua autostima e imparare a dire di no liberandoti da sensi di colpa e trovando finalmente il modo di decidere in tuo favore!

Fissa subito la tua prima sessione di coaching gratuita!

Gloria - Cell. 328 2560986

 

 

 

 

 


Gloria Chiarini

Mental Coach per donne e imprenditrici

www.chiarinigloria.it
P.Iva 04163930987

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