Anno 2020: un anno da ricordare.

SEMPLICEMENTE GRAZIE

Cara,

siamo arrivate insieme al capolinea di un anno che ricorderemo per tutta la vita e che probabilmente le prossime generazioni studieranno sui libri MA,

capiranno cosa ha significato per ognuno di noi questo anno cosi diverso?

Probabilmente no e se così fosse, vorrà dire che la libertà sarà di nuovo una condizione naturale e non un comportamento punito e sanzionabile.

Un anno assurdo vero ma straordinario per alcuni aspetti. A gennaio pianificavamo come sviluppare il nostro lavoro, la meta delle vacanze, feste e compleanni.

La  strana abitudine di vivere per il domani trascurando il presente !

LA VERITÀ'

La verità è che ci siamo ritrovati prigionieri delle nostre stesse case, quelle case che da tempo avevano bisogno di cura...ecco allora che i garage hanno ritrovato ordine, gli armadi si sono alleggeriti, le pareti di casa tinteggiate, i giardini si sono trasformati in aree di relax in cui abbronzarsi e trascorrere pomeriggi. Ci siamo improvvisate parrucchiere e abbiamo imparato a farci la tinta ai capelli da sole e sperimentare maschere di pulizia viso come non ci fosse un domani ! Studiare e lavorare in cucina, in camera o in sala si è rivelata tutto sommato, una comodità !

 A quale prezzo ?

Abbiamo compreso il valore degli abbracci, di una stretta di mano, di un contatto: quel contatto che ci rende umani e che fino a pochi mesi fa, era ovvio. Quel contatto che sentiamo per la prima volta quando nasciamo e che ci viene dato dal calore della nostra mamma. Quel contatto che è atavico, oggi ci è stato tolto. Ancora una volta, abbiamo  imparato che nulla è ovvio. Ancora una volta, i cellulari sono diventati uno strumento per sfogare le proprie frustrazioni (perdendo l'ennesima opportunità di contagiare con sentimenti di speranza, di ascolto e di silenzio).

Il vero problema era trovare "il lievito di birra !"

Se ci pensi, tutto 'sta storia, ha un aspetto tragicomico  ma di comico c'è ben poco: molte famiglie  hanno perduto familiari e hanno vissuto sulla loro pelle il dolore delle morte e la paura di essere contagiati da un virus sul quale è stato detto di tutto e il contrario di tutto.

SI. E' stato un anno strano eppure in modo umile e con quella curiosità che mi guida da sempre, sono stata in ascolto, in osservazione e in assenza di giudizio. Ho "guardato" da lontano e con stupore, giorno dopo giorno ho notato dettagli e particolari invisibili ad alcuni, su un palcoscenico calcato da tanti: erano troppo impegnati nel darsi da fare per rimanere su quel palco. La paura di essere sconfitti e di non essere visti, era forte. Eppure più guardavo quell'angolo ignorato dalla più parte, più ne ero attratta: era l'angolo di una nuova luce, di una bella opportunità,

di un diverso modo di andare alla vita!

Giorno dopo giorno ne percepivo il potere: più mi avvicinavo a quella luce e maggiore era la distanza tra me e "quella roba" che tanti avevano messo in palcoscenico pur volendola distruggere eppure,

più ne parlavano, maggiore era il potere che gli davano!

Ecco, a me non interessava. Non per superficialità ma perché mi piaceva molto di più quell'altra manifestazione: quella sensazione che mi faceva sorridere, che mi stimolava , che mi faceva ancora una volta sentire diversa dal resto del mondo ma ormai, ci sono allenata:

per me è uno stato di normalità la mia diversità.

 

Di fatto, la mia professione ha navigato come mai. Nella mia rotta, nel mio mondo ho conosciuto donne che come me, sentivano, vedevano e volevano cose diverse: donne che stanche di una vita vissuta in ombra, sentivano risuonare in modo prepotente il il bisogno di lasciare andare situazioni sfavorevoli che fino quel momento le avano bloccate, imprigionate, deluse e solo apparentemente sconfitte. La reazione al contesto che stava contagiando l'intera umanità, per ognuna di loro è stata una benedizione: finalmente hanno preso i  mano la loro vita pur consapevoli che era necessario partire proprio da sé stesse,  lavorare sulle proprie insicurezze, sulle loro ferite ma basta al dolore:

il loro era ed è un SI ALLA VITA !

                                                                          

 

Oggi è a Te che dedico questa lettera, a te che mi hai scritto, che mi hai  contattata per chiedermi in che modo superare la paura di non farcela, a te che mi hai scritto per capire come condurre una professione bloccata da un cambiamento sociale ed economico imprevisto quanto nuovo, a te che mi hai chiesto come trasmettere attraverso i social la tua competenza e la tua esperienza, a te che mi hai chiesto come sganciarti da esperienze passate che pesavano ancora sul presente, a te che mancava la fiducia in te stessa, a te che avevi paura di parlare perché condizionata dal giudizio, a te che mi segui e commenti con interesse quello che scrivo, a te che mi scrivi in privato e mi ringrazi, a te che vedi in me una donna a cui ispirarsi eppure quello che faccio è condividere la mia vita in favore della tua.

 

Il mio è un grazie intimo e profondo: da donna a donna grazie, grazie per la fiducia che mi hai concesso.

Cosa voglio augurarti per il nuovo anno ?

Voglio augurarti la libertà di vivere fedele ai tuoi sogni e  a quello aggiungo: che tu possa realizzarli guidata  da quella luce che mi ha guidata in questi mesi. Ti auguro che quella luce possa toccare la tua vita e che ti possa guidare con occhi diversi verso un mondo in cui il rispetto per la vita umana e per la vita, possano prevalere sulla convinzione che le cose non cambiano: come ho scritto più volte, le cose cambiano quando sei Tu  a farle cambiare. Ti auguro ancora una volta di avere la voglia di capire in che modo migliorare con lo scopo di vivere la Tua Vita al meglio, seguendo le tue inclinazioni e sviluppando tuo potenziale.

SE NON TI RITROVI ANCORA IN UNA DONNA CHE RISPLENDE NELLA GIOIA DELLA SUA ETÀ, SAPPI CHE PUOI RECUPERARE IL TEMPO PERDUTO: AMARE E FARTI AMARE, GIOCARE, RACCONTARE, CRESCERE ANCORA E REALIZZARTI VIVENDO CON PIENEZZA UNA VITA PER NULLA FINITA, PREPARANDOTI COSÌ AD ANDARE SICURA PER LA TUA STRADA CON LA SERENITÀ DI UN'ESPERIENZA PIENA.

Qua sopra, una delle classi del Micaf. ( https://chiarinigloria.it/micaf ). Sono donne e professioniste con vite diverse, ambizioni diverse, età diverse ma hanno un obiettivo comune:

scoprire il modo più efficace per realizzare sé stesse, per dare sicurezza al loro futuro e per contribuire in modo importante al bene della vita.

 

Ti abbraccio.

Buon Natale Amica mia e che il nuovo anno sia il tuo miglior anno.


Semplicemente Grazie  - GLORIA -

 

 

 


A 50 anni puoi ricominciare? La risposta è SI' !

A qualsiasi età ci si conceda questa meravigliosa esperienza, ricominciare è sempre bellissimo !

Trovare il proprio scopo nella vita non è facile e sono convinta che l’incapacità di riuscirci sia uno dei motivi alla base dell‘infelicità di molte persone. Sto lavorando con decine di donne che stanno frequentando il Micaf ( il Master in Coaching al Femminile https://chiarinigloria.it/micaf  ). Le loro storie, sono tutte diverse ma tutte condividono il desiderio di rimettersi in gioco attraverso un progetto professionale che coltivano da molto tempo e al quale finora hanno rinunciato, temendo che fosse troppo tardi e convinte di non essere in grado di muoversi nel mondo complesso dell’imprenditoria e di un mercato in cui l’impronta al femminile è vincolata da un retaggio sociale alimentato da dubbi e preconcetti. Oltre a questo, si somma la scarsa autostima che ogni donna ha rispetto alle proprie capacità e al proprio destino.

Indipendentemente da ciò che facevano, queste donne hanno sentito forte il bisogno di prendere in mano la loro vita in modo concreto e di trovare il proprio scopo nella vita.

Molte donne rimangono intrappolate nella quotidianità perché conosciuta. Ricordo Elisabetta che in una sessione mi disse:
” lamentarsi per quanto non ti porti da nessuna parte allo stesso modo, ti fa sentire meno sola. Eppure di fatto, resti sola con le tue lamentele. Cambiare sicuramente ti apre porte sconosciute ma come puoi cambiare se ti chiudi al nuovo ?”
Elisabetta, 51 anni e commessa in una grande catena di supermercati, era determinata nel trovare un modo per reinventarsi nonostante le possibilità economiche fossero poco favorevoli. Ma era molto più forte il desiderio di dare uno scopo alla sua esistenza e che fosse il Suo Scopo: quello scopo che regala il sorriso a chi si addormenta alla sera sapendo di aver dato un senso allo scorrere inesorabile del tempo.

La verità? Non mettersi in gioco e non rivoluzionare la propria vita solo per paura, è l’errore più grande che possiamo commettere: là fuori ci sono un’infinità di vite e di esperienze, che aspettano soltanto noi. E non dovremmo mai limitarci a inseguire obiettivi e realizzare sogni perché qualsiasi sia la nostra età anagrafica, nulla ci sarà impossibile se siamo tenaci.

 

 

E i 50 anni in questo senso, possono rappresentare il momento perfetto per rimettersi in gioco, una sfida che molte donne oggi si pongono.

Ricominciare può essere davvero bellissimo a questa età: il nostro bagaglio è ricco come non mai !

Chi ci impedisce allora di configurare questa età come il momento perfetto per cambiare e rivoluzionare la nostra vita? Sia che si tratti di un nuovo amore, di un’esperienza lavorativa o di quel viaggio senza data di ritorno, che abbiamo sempre sognato, ma che per paura abbiamo rimandato.

Desiderare di cambiare vita, dopo gli “anta” non è così inusuale, e anzi, la paura può trasformarsi in un grande alleato, nell’energia e nella forza di cui abbiamo bisogno per dare voce a tutti i sogni incompiuti.

Cambiare vita è sempre possibile: si può a 30 anni, a 40 o a 50, in qualsiasi momento, ma con la stessa voglia di sentirsi realizzate e felici, di ritrovarci, di dare voce alle nostre passioni o ai talenti.

Certo, il cambiamento in qualche modo scombussola la routine, la nostra e quella delle persone che con noi la condividono, soprattutto nei casi in cui ci sono dei figli o una relazione stabile. Ma questo non può essere un freno o un impedimento, perché cambiare comporta il miglioramento personale e solo sentendoci realizzate potremmo rendere più felice la nostra vita e di conseguenza i rapporti con le nostre relazioni. Proprio per tale motivo, il primo modulo del Micaf è quello dedicato a Te, alla tua identità, ai tuoi valori, ai tuoi bisogni e ai tuoi obiettivi: senza una identità chiara e solida, rischi di perdere tempo e risorse mentre avendo chiaro quello che vuoi e chi sei, la traiettoria del tuo cambiamento diventa certo e definito. ( https://chiarinigloria.it/micaf )

Come trovare lo scopo della vita?

Il Micaf non dà risposte: non esistono “formule magiche” quando si parla di realizzazione personale. Ognuno ha le proprie coordinate.

Tuttavia, allo stesso modo, il processo è similare proprio perché l’essere umano è unito da paure, da incertezze, da sensi di colpa e dalla convinzione di non farcela.

Ti voglio dare alcune indicazioni che possono esserti utili per fare un piccolo passo verso il processo di cambiamento per la tua felicità: inizia a farti le giuste domande.

Una su tutte: qual è lo scopo della mia vita?

Cos’è quella cosa che ti fa sentire realizzata, che ti fa sentire parte del mondo e che ti dà la misura che tutto ha un senso? Leggi queste 8 domande e rispondi onestamente. Sono domande che in momenti diversi della mia vita mi sono posta e mi hanno aiutato a trovare le coordinate della mia felicità.

1. Cosa ami fare?

Credo che la primissima domanda che dovresti porti se vuoi capire qual è lo scopo della tua vita debba riguardare in qualche modo ciò che ami.

L’amore è alla base di tutto, l’amore è la felicità.

Cosa ti piace fare? Cosa ti fa sorridere? Quali attività svolgi senza provare alcun fastidio, noia o sofferenza? Nel mio caso sono la scrittura e il sostenere donne nel migliorare la loro vita: potrei stare con loro tutto il giorno e tutti i giorni e non mi stancherei mai ! Quando mi sono resa conto di avere questa sana “dipendenza” ho capito che tante situazioni avvenute nella mia vita mi stavano indicando chiaramente qual’era il mo posto nel mondo ed è stato molto naturale farlo diventare la mia professione se pur all’età di 44 anni !

Ricordo Cristina che iniziò il suo percorso confusa, delusa e arrabbiata per la frustrazione di dover lavorare in un call center dove nemmeno veniva pagata adeguatamente. Scarsa autostima di sé e la convinzione che all’età di 46 anni il gioco era fatto, le avevano tolto la speranza i puntare su un cambiamento. Attraverso il suo personale percorso, in pochi mesi ha ritrovato la fiducia in sé, ha scardinato paure e sensi di colpa e oggi lavora con la sorella titolare di un istituto di bellezza come receptionist: oggi è un riferimento per tante clienti oltre che per sé stessa !

Pensa a ciò che ami fare, compila una lista delle attività che ti piacciono e studiatela per un po’ in silenzio e in solitudine. È probabile che su quella lista ci sia il tuo scopo della tua vita.

2. Se potessi scegliere, che lavoro vorresti fare?

Questa è una domanda chiave, perché il lavoro, che ti piaccia o no, occupa gran parte della tua vita. Il lavoro è ciò che farai per diverse ore al giorno per diversi decenni della tua vita. Si dà pochissimo supporto ai giovani nella scelta del lavoro (scelta, non ricerca del primo impiego che capita!) quando in realtà sarebbe fondamentale insegnargli che trovare il lavoro giusto significa avvicinarsi moltissimo alla propria felicità.

Se potessi scegliere, che lavoro vorresti fare? È davvero importante la risposta. Potresti desiderare un lavoro molto ben pagato oppure un lavoro che ti dia molto tempo libero. Un lavoro sicuro o un lavoro adrenalinico. Un lavoro che ti lasci spazio e tempo per le tue passioni oppure un lavoro che sia la tua passione.

3. Quali sono i ricordi più felici che hai?

Fermati e dedica un minuto a ripensare ai momenti migliori della tua vita. Guarda quel breve filmato mentale e renditi conto che lo scopo della tua vita si trova proprio lì, in mezzo a quei ricordi. D’altronde, pensa a quanto sarebbe bello vivere solo momenti come quelli che reputi i più felici della tua esistenza… vorrebbe forse dire che hai trovato il tuo scopo nella vita?

Alla fine, secondo me, lo scopo riguarda sempre essere felici e diffondere felicità.

4. Quando ti sei sentita a casa?

Cresciamo convinti che “casa” sia il luogo in cui siamo nati ma il concetto di “casa” va oltre a ciò che si trova scritto sulla nostra carta d’identità. Ma sentirsi a casa non è solo una questione di luoghi. “Casa” è un mix di sensazioni che avverti, quando sei in un certo posto, ma soprattutto quando sei con certe persone. Mi sono sentito a casa ascoltando Cinzia mentre mi raccontava di come dopo sole 4 sessioni del suo percorso, aveva lasciato andare la rabbia verso due genitori che l’avevano fatta sentire inadeguata. Questo l’ha condizionata per anni facendola sentire “mai abbastanza” e poco amata. Immagina cosa ha significato per lei lasciare andare questa convinzione e accettare i suoi genitori per il modo in cui l'avevano amata, (se pur in modo differente da quello che lei avrebbe voluto), ma che non vedeva perché posseduta dalla rabbia!

Pensaci un attimo: quand’è che ti sei sentito davvero a casa? Chi o cosa ti ha dato quella sensazione? Lo scopo della tua vita lo trovi rispondendo a queste due domande, perché puoi avere tanti obiettivi in questo tuo percorso esistenziale ma certamente vuoi riuscire a sentirti a casa.

5. Pensa alle persone che stimi: perché le ammiri?

In questa società iper-competitiva siamo spinti sempre di più verso l’isolamento e la solitudine, una situazione che ci porta a diventare schiave dei proprio ego. Confrontarsi è la cura a questo male, perché ci insegna prima di tutto l’importanza dell’umiltà e poi ci fa capire che le persone sono un valore e non un ostacolo. Di più: le persone sono una fonte di ispirazione che ti può aiutare a trovare le coordinate della tua felicità.

Pensa alle persone che stimi: per quale motivo le guardi con ammirazione? Quali sono le caratteristiche che apprezzi? Perché vorresti assomigliare a loro (pur restando sempre te stesso)?

Non ti vergognare di prendere spunto da coloro che stimi, o addirittura di chiedere loro consigli di vita e professionali: le persone sono una risorsa straordinaria. Metti da parte l’ego e analizza con umiltà gli esempi di successo che hai intorno. Sarà molto più facile capire qual è la direzione giusta da dare alla tua vita. Sai, nel mio percorso di studio sono sempre andata alla fonte: sono sempre andata a chiedere ai trainer che in quel momento mi stavano guidando e che avevo scelto. Se volevo essere come loro, dovevo chiedere e capire !

6. Cosa sai fare bene?

Ci sono persone dotate di un talento naturale: certe cose le sanno fare proprio bene. Io sono contro ogni tipo di etichetta, quindi non ti dirò mai che se hai un talento devi concretizzarlo anche se questo ti farà odiare la vita. Ma voglio che ci pensi un attimo e se trovi qualcosa che sei davvero bravo a fare, dovresti considerare l’idea di dedicarti anima e corpo.

Perché se trovi qualcosa che ti viene facile e naturale, avrai una vita poco faticosa e avrai quasi sicuramente molto tempo libero per te stessa. La formula è questa: se non ti rende infelice e se lo sai fare bene, allora potrebbe essere lo scopo della tua vita.

7. Se nessuno ti giudicasse, cosa faresti della tua vita?

Una domanda a cui pochi rispondono onestamente. Immagina di esserti trasferita dall’altra parte del mondo. Sei sola e nessuno ti conosce. Non sanno nemmeno come ti chiami. Come riprogrammeresti la tua vita? Cercheresti lavoro nello stesso ambito in cui lavori ora? Avresti gli stessi hobby? Organizzeresti le tue giornate nello stesso modo?

Se alla domanda iniziale rispondi immaginando una vita completamente diversa da quella che hai ora, allora c’è un problema. Lo scopo della tua esistenza non si trova in quello che fai ora ma in quello che vorresti fare se nessuno ti giudicasse. Se è così, poniti un’altra domanda: vuoi vivere da “giusto”, ovvero da colei che ha sempre mantenuto le aspettative degli altri, oppure vuoi vivere semplicemente “felice“? Ancora oggi mio papà ha difficoltà a capire in cosa consiste la mia professione: lo scrivo sorridendo con tutta la mia comprensione verso mio padre che amo e che stimo. Se mi fossi fatta condizionare dalla paura del suo giudizio, forse oggi tu non staresti leggendo questo articolo. Ma oggi, faccio esattamente quello che mi riesce meglio e mio papà nonostante faccia fatica a comprendere, oggi mi legge, mi guarda e scambia qualche commento con mia mamma: naturalmente a mia insaputa !

8. Quali sono i cambiamenti che vorresti vedere nel mondo?

La felicità non è una strada a senso unico. La felicità è uno scambio: non puoi ottenerla se non impari a donarne un po’. Non ragionare in modo unilaterale, pensando solo alla tua realizzazione personale.

Sei una donna e dalla notte dei tempi, Sei Per la Vita.

Ragiona in modo più ampio e universale: vuoi dare un senso al tuo percorso su questa Terra? Allora pensa a cosa potresti fare di concreto per lasciarla in uno stato migliore rispetto a quello in cui l’hai trovata.

 

C’è chi trova il proprio scopo nell’aiutare gli altri, chi vuole salvare il Pianeta dall’inquinamento, chi vive per ridurre gli sprechi, chi per salvare persone che si sono perse, chi per condividere positività e portare qualche sorriso in più … Lo scopo della tua vita si trova anche e soprattutto in ciò che puoi dare.

E Tu, che scopo vuoi dare al Nuovo Anno ?

Ti abbraccio con Affetto, Gloria - https://chiarinigloria.it/micaf

Fissa ora la tua prima sessione on line: 60 minuti insieme per capire come trasformare il 2021 nel tuo miglior anno ! Cell. 328 2560986

 

 

 


Un anno da ricordare

UN ANNO DA RICORDARE
Romina, titolare di un Istituto Estetico racconta come, nonostante le difficoltà di un anno in cui il suo settore è stato penalizzato in modo ingiusto, é riuscita a realizzare i suoi sogni, sia personali che professionali.
Romina, in un anno dove era più facile lamentarsi, si è focalizzata su quello che poteva imparare dal cambiamento in corso
In pochi mesi :
- ha posizionato la sua professione sui social;
- è diventata sicura e consapevole del tuo talento; - ha viluppato un progetto in favore del benessere femminile;
- ha realizzato il sogno di pubblicare un manuale tutto al femminile dove in modo concreto, é di sostegno a donne che vogliono prendersi cura di sé stesse e attraverso il quale fare beneficenza.
Lavoro con lei da un anno in favore del benessere al femminile perché benessere non è semplicemente essere, ma è sopratutto sentirsi.
Lei è la dimostrazione che, come scrivo spesso, le cose cambiano quando sei TU a decidere di farle cambiare.
Orgogliosa di lavorare con imprendrici che si muovono verso il cambiamento con la voglia di imparare in favore di sé stesse e in favore del bene della Vita.
Buon ascolto.?
Grazie Romina.
https://chiarinigloria.it/micaf


MICAF - Un'impresa tutta al Femminile -

 

REALIZZA I TUOI SOGNI E DAI SICUREZZA AL TUO FUTURO!

IL MICAF COME OPPORTUNITÀ' PROFESSIONALE

MICAF - Valorizzare le Donne nella Società e nella loro Professione -

Cara,

da Donna e da professionista sono orgogliosa di presentarti il MICAF, il Master in Coaching al Femminile. Ci conosciamo bene,  è chiara la mia Missione: guidare Donne e Professioniste affinché ognuna di esse possa vivere finalmente la propria vita in modo sicuro, al netto da compromessi o fallimenti generati dalla mancata consapevolezza del proprio potenziale o dal non conoscere  il modo e con coraggio svilupparlo in favore della propria vita. Sono donne condizionate da sensi di colpa, dalla paura di non farcela, di rimanere sole e sono donne alla ricerca di approvazione...quel senso di approvazione che di fatto  alimenta uno dei bisogni primari presenti in tutti gli  esseri umani: IL BISOGNO DI AMARE E DI SENTIRTI AMATA.

Perché DEVI IMPARARE AD AMARTI?

Non lo so, ma ti chiedo: PERCHÉ NON DOVRESTI INIZIARE AD AMARTI?

IL MIO LABIRINTO

La decisione di dedicarmi con passione e rispetto al mondo femminile in un sociale ed in un mercato confuso e disordinato, è nata proprio dal mio vissuto.

Ho 49 anni: i primi 30 li vissuti in un labirinto oscuro in cui mi sentivo incastrata e impaurita. Sapevo benissimo dove volevo andare e avevo chiara la mia vocazione ( questo è sempre stato il mio punto do forza ), eppure ogni qualvolta tentassi di dare voce ai miei sogni e alle strade che avrei voluto percorrere, quelle stesse strade venivano sbarrate  in cambio di viuzze per me insignificanti e faticose. Per arrivare all'uscita di quel labirinto ho dovuto scavalcare ostacoli e imparare a contare su me stessa, a volte facendomi anche male ma sempre mantenendomi cogerente e determinata nel fare quello che sentivo essere giusto per me stessa. Sono caduta ? Tantissime volte. Ci sono state persone che non sempre hanno riconosciuto i miei sforzi e il mio impegno ? Potrei scrivere dieci libri a riguardo ! Ma il mio obiettivo era troppo importante ! Sentivo che ero nata proprio per questo: per aprire una porta a tutte le donne che fanno difficoltà a credere in sé stesse e che ingiustamente sono penalizzate, a volte anche da altre donne. Sì.

Non siamo state educate alla sorellanza!

Manca l'educazione alla fiducia reciproca e ancor di più, manca l'educazione ad avere fiducia in se stesse!

Oggi, attraverso il Micaf, voglio portarti fuori dal tuo labirinto e accompagnarti all'uscita con una rinnovata consapevolezza. All'età di  41 anni mi sono fermata e ho iniziato il mio viaggio, in totale solitaria. Ho preso in mano la mia vita, ho fatto scelte importanti e con coraggio mi sono presa la responsabilità di realizzare i miei sogni. Da quel momento ho deciso che avrei fatto di tutto per essere un sostegno in favore mio e in favore di donne che vogliono occupare il loro posto nel mondo lasciando andare situazioni presenti o passate che le mettono in ombra. Ho studiato, ho lavorato, ho pianto, ho riso ed oggi sono fiera dei risultati che sto ottenendo in favore dei risultati di altre donne!

 

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C'è Tanto da lavorare. Le donne difficilmente fanno rete ma nel momento stesso in cui superano la paura del confronto, sono capaci di sviluppare la solidarietà vera, quella che porta alla crescita sistematica della professione, della famiglia, dell'azienda e di qualsiasi realtà collettiva in cui sono coinvolti più esseri umani.

HO SCELTO LE DONNE

Ti ho scelta non perché sono una femminista, non perché credo che tu valga più di tuo marito, del tuo compagno, del tuo collega. Ti ho scelta perché sono profondamene convinta che lo scenario in cui viviamo ormai da mesi, ti chiama ad occupare un ruolo attivo in favore del bene e dell'evoluzione umana. Tu per natura sei chiamata alla preservazione alla vita, alla procreazione e alla protezione della specie. Non necessariamente devi essere madre, ma hai questo grandissimo compito che è l'aspetto educativo: senza la formazione e senza l'aspetto educativo non vai da nessuna parte. Tu puoi guidare l'uomo in questo passaggio e ripristinare i ruoli che hanno creato disordine togliendoti il potere più importante: quello di essere riconosciuta e valorizzata in quanto donna. Hai un potenziale da sviluppare ed un patrimonio che per natura ti è stato dato:  la capacità di comunicare, di progettare, di ascoltare, la lungimiranza del vedere oltre ! Tutto questo patrimonio ha senso nella misura in cui Tu credi in te stessa !

Se io guardo alla mia vita negli anni passati, cosa posso dire ?  Mi hanno aiutato le altre donne?

Alcune sì, altre no ma oggi mi chiedo: cosa posso fare affinché le mie compagne, sorelle, amiche, colleghe, socie e affinché le prossime generazioni  abbiano meno problemi a relazionarsi tra di loro ? Donne impresa, donne mamme, donne compagne, quello che importa quando ci relazioniamo non è tanto il ruolo che occupi, quanto l'atteggiamento che hai nei confronti di te stessa, in tuo favore e in favore della vita altrui.

Non siamo state educate ad amarci, ad investire in noi stesse, ad occuparci di noi stesse: oggi sono scuse.

Chi vuole, sta facendo la differenza nella propria vita in favore del mondo.

Le parole servono a poco. Quello che conta è dimostrare, è fare, è agire. Se vuoi occupare il tuo posto nel mondo e nella tua vita, inizia a fare cose diverse, a generare pensieri diversi, ad agire in modo diverso. Datti l'opportunità di vivere la Tua Vita. E' vero: gli uomini governano ancora in modo prepotente ma è altrettanto vero che le donne ai vertici, difficilmente aiutano altre donne a fare carriera, per paura di perdere il posto e/o  per insicurezza.

Ho voluto con tutta me stessa, strutturare un percorso esclusivamente al femminile.

Voglio potarti Su con me !

Voglio darti la mia stessa opportunità:  l'opportunità che mi sono data all'età di 41 anni e che oggi mi fa svegliare ogni mattina felice e motivata.  Quell'opportunità che mi sono presa nonostante la mia situazione economica fosse poco favorevole ma che oggi  mi fa sentire fiera nel praticare una professione in favore di altre donne, proprio come Te.

Oggi mi sento nella posizione di dirti che non esistono momenti favorevoli o sfavorevoli.

Esiste il momento in cui decidi: quello è il tuo momento!

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Mi dici per quale motivo dovresti rinunciarci? Quanto è importante:

  • sentirti sicura di te stessa?
  • Sviluppare il tuo talento?
  • Migliorare la tua autostima?
  • Quanto è importante dare chiarezza e sicurezza  al tuo futuro?
  • Sei pronta a pianificare le azioni migliori in favore tuo e della tua felicità?
  • Quanto è importante contare su di te e condividere per "prendere" anziché condividere per paura di fallire?
  • Accetti un lavoro in cui ti senti riconosciuta meno di un tuo collega ? Sei consapevole del tuo potenziale?
  • Perché devi tacere in un contesto familiare che ti confina in un angolo  e che ti rende difficile gestire la tua professione?

Come ti immagini i prossimi 2,4,7 anni ? Credi forse che prenderti cura di te stessa equivalga ad essere egoista?

Non è forse altrettanto egoista risolvere i problemi degli atri per metterti a posto la coscienza?

Sei una donna e in quanto tale hai la capacità di guidare la Vita in favore del bene dell'umanità portandola verso un mondo migliore MA tutto parte da noi stesse!

Centinaia sono le donne che ho guidato in questi ultimi anni. Ti posso garantire che i limiti che risuonano in ognuna di esse, sono i limiti dietro ai quali si barricano accettando situazioni personali e professionali che MAI accetterebbero se avessero chiarezza del loro potenziale.

Il Micaf è il frutto di dieci anni in cui ho lavorato in modo approfondito, vivendo l'esperienza più fantastica al mondo:

vedere una donna ed una professionista affermarsi in favore di sé e dei propri talenti. 

Il master è sviluppato in modo che tu possa decidere di frequentare l'intero percorso ed ottenere la certificazione di Mental Coach oppure puoi decidere di frequentare un singolo modulo, iniziando il tuo meraviglioso viaggio e fissare il tuo punto di partenza: quello che oggi senti essere importante per Te.

I TUOI PUNTI DO FORZA

E' un percorso fatto da una donna in  favore delle donne. Parliamola stessa lingua e capirci è facile.

  • Le lezioni sono strutturate in modo individuale e sei seguita da me personalmente per l'intera durata del MICAF.
  • Le lezioni si svolgono due volte la settimana. Ogni lezione ha una durata media di 90’.  (ON LINE)
  • Ora e giorno sono fissati di comune accordo.
  • Il materiale didattico è fornito da me ed è parte integrante del master.
  • Il manuale di studio del valore di € 250.00 è UN MIO PERSONALE REGALO!
  • La durata del Master varia dal tipo di format che scegli.
  • Nell’accordo del master è compreso il giorno dell’esame che si svolgerà in presenza: vengo io personalmente da te. Amo festeggiare con le mie allieve.
  • Al termine di ogni singolo modulo è parte integrante il rilascio del certificato che attesta le abilità imparate e ti riconosce come allieva del MICAF.
  • Il rilascio del certificati di “MENTAL COACH”, è parte integrante del MICAF.

Il Micaf comprende un BONUS di grande valore: un intero mese gratuito di  monitoraggio. Dopo il superamento dell’esame ti sostengo e ti supporto nella fase più delicata:  l'avvio della tua attività e di qualsiasi professione tu decida di intraprendere. #RESTOCON TE - VALORE DEL BONUS € 500.00-

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IL MICAF COME OPPORTUNITÀ PROFESSIONALE

Per alcune allieve, il Micaf offre la reale opportunità di essere integrata all'interno della mia azienda e diventarne parte attiva: potrai collaborare con professioniste che condividono il mio stesso rispetto per l'essere umano e che lavorano insieme in modo coerente e competente.

Il Micaf diventa la concreta opportunità per sostenere progetti in favore delle Donne.

Nella presentazione ufficiale del Micaf (prevista per Gennaio 2021), con me Fabrizia:

oggi una collega che tempo fa mi scelse come sua coach.

 

 

A lei ho riservato uno spazio tutto suo all'interno della mia azienda: il mio sogno in favore del tuo successo.

La coerenza come carta vincente, sempre!

 

 

 

 

MICAF - Valorizzare le Donne nella Società e nella loro Professione -

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Cell 328 2560986  - Angyriki@live.it

 

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