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essere donna felice a 50 anni, vinci con la tua autostima, fiducia i te stessa, gloria chiarini, micaf, autostima: spogliarsi a 50 anni per vestirsi di felicità.

Essere donne felici.

Autostima, essere donne felici a 50 anni: spogliarsi a 50 anni, vestire i propri abiti e vivere una vita felice è possibile ?

Sono una donna di cinquant’anni, anzi il 15 Marzo ne compio 51. Quello che scrivo e che condivido con te è un po’ la mia storia, è un po’ il mio cammino, è un po’ il racconto di tutto quello che ho fatto per realizzare il meraviglioso capolavoro che è la mia vita: 

  • una professione che amo;
  • la mia adorata famiglia;
  • e la mia vita che oggi dedico con passione, impegno e rispetto a tutte quelle donne che vogliono come me vivere felici, sentirsi amate e sicure.

Autostima: essere donne felici a 50 anni e vivere il proprio successo è un privilegio. Allo stesso modo richiede coraggio e come cita Spider Man,

da un grande potere deriva una grande responsabilità! 

Se non è così raro “cambiare strada” quando si è molto giovani, è meno frequente decidere di cambiare vita a 50 anni o intorno a quest’età. Considero i 50 anni un momento magico per la propria vita nella quale si è ancora proattive, vivaci e ricche di progetti ma in cui sembra più difficile o addirittura impossibile cambiare rotta per inseguire la propria soddisfazione e la propria gioia.

  • Sei una professionista e vuoi cambiare azienda, settore, o addirittura vuoi realizzare il tuo sogno di metterti in proprio ma ti frena il pensiero del fallimento o di abbandonare un sentiero sicuro per l’incertezza?
  • Sei una lavoratrice, una studentessa e vuoi creare una tua professione valorizzando il tuo potenziale?
  • Oppure è la tua vita privata che senti inadatta, e ti rendi conto che sono state le tue scelte a portarti all’insoddisfazione che vivi oggi, ma temi di cambiare?

Vuoi tutto questo ma sei è bloccata dalla paura del fallimento o dalla paura di abbandonare una via sicura per una via incerta?

Serve sicuramente una strategia, un metodo ed una conoscenza specifica ma serve soprattutto che tu abbia autostima e fiducia in te stessa. 

La felicità come obiettivo di vita.

L’autostima dipende dalla considerazione che noi abbiamo di noi stesse, da quanto noi crediamo nelle nostre potenzialità. Non è una dote innata, ma un processo di costruzione quotidiana. La felicità è un processo di conoscenza, di consapevolezza e di scoperta costante. https://chiarinigloria.it/felicita

Ho sottovalutato il valore dell’autostima fino all’età di 22 anni: sono sempre stata lasciata dai miei fidanzatini, mi è mancata la forza di oppormi a lavori che sentivo mettermi in ombra e che mi facevano sentire insoddisfatta, ho avuto paura nel ribellarmi ad un’educazione limitante e ho subito decisioni altrui anziché esserne protagonista. I miei sogni e i miei desideri passavano spesso in secondo piano: non era importante quello che sentivo. Era più importante quello che per gli altri era giusto. Mancavo di fiducia in me stessa e la cercavo rinunciando a me stessa nella speranza inconscia di avere l’approvazione di chi amavo. Peccato che il risultato era esattamente opposto: non vieni riconosciuta per quello che fai ma per quello che sei.

Quante volte ti è capitato di rinunciare a te stessa per il bene degli altri? Quante volte hai sperato di ricevere attenzione, amore e riconoscimento facendo per gli altri ancor prima che per te? Hai mai pensato a quanto è importante avere fiducia in te stessa e rinforzare la tua autostima?

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Ho sofferto di disturbi alimentari: vivevo con la sensazione di sentirmi diversa e sola.  Ero fortemente in sovrappeso e le mie amiche molto più belle di me sin dall’età di 16 anni.

Eppure dentro di me ardeva il fuoco: volevo liberarmi da catene, godere della bellezza della vita e delle infinite opportunità che sentivo di avere. Le domande che risuonavano in  me erano le stesse ogni giorno:

  • perché è così difficile vivere felice? Come mai le persone non mi capiscono? Perché il mondo è così diverso da me?  

Eppure sentivo di meritare la felicità. Sentivo di essere speciale. Ma mi sentivo sola. 

Un giorno ci si sente belle e sicure, il giorno dopo si sprofonda nella tristezza e nella sfiducia totale, evidenziando solo quello che non va di noi e mettendo in discussione ogni area della propria vita. Grazie ai lavori che svolgo ogni giorno con decine di donne e di professioniste noto come la mancata realizzazione dello scopo della propria vita è alimentata dalla mancanza di autostima e di fiducia in sé.  

Autostima, essere donne felici a 50 anni. I dubbi, le angosce e la convinzione di non avere tutto quello che ci serve per poter creare bellezza, armonia, successo, sicurezza, importanza e felicità nella propria vita creano un effetto boomerang generando esattamente ciò che alimenta la paura: il fallimento della propria vita. 

Invece, quando si lavora sui propri blocchi si scopre che il potenziale presente in ogni donna è al di là di ogni ragionevole dubbio: il segreto è proprio in quella fiammella che arde ma che è soffocata dalla paura del giudizio dei sensi di colpa e dalla solitudine.

Investire nella propria autostima a 50 anni è la chiave per vestirsi di felicità propria.

 

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L’autostima dipende dalla considerazione che noi abbiamo di noi stesse, da quanto noi crediamo nelle nostre potenzialità. Non è una dote innata, ma un processo di costruzione quotidiano. Ecco perché per avere una buona autostima è importante accrescere e confermare la fiducia verso se stesse, e anche se è normale oscillare e avere dei momenti no, ritornare al centro di noi stesse e incoraggiarsi tutti i giorni è la chiave per sentirsi felici, realizzate e spogliarsi di abiti scomodi, sbiaditi, stretti e vecchi. 

Bassa autostima a 50 anni.

Il 15 Marzo compirò 51 anni e sto vivendo il momento più bello, più straordinario e più felice della mia vita.

Non voglio dirti che è stato facile.

E’ stato il frutto di tanto lavoro, di studio, di decisioni coraggiose, ma soprattutto ho fatto spazio a quello che era buono per me, rinforzando i miei talenti, focalizzandomi sui miei obiettivi e nutrendo ogni giorno la fiducia in me stessa e la mia autostima. E’ il lavoro che oggi pratico con decine di donne che come me, vogliono affermare la propria vita in difesa della propria individualità e con totale amore e rispetto verso la vita.  

Se ce l’ho fatta io ce la puoi fare anche tu. 

Autostima, essere donne felici a 50 anni: i motivi per cui una donna ha scarsa stima verso di sé sono tantissimi. Quasi sempre l’ambiente familiare in cui cresce ha un condizionamento importante. Solitamente le donne dai 50 anni in su si sono dovute confrontare con figure maschili svalutanti e castranti. 

Io stessa all’età di 15 anni anziché esaudire il mio forte desiderio, che era quello di studiare lettere per poter poi insegnare in una scuola superiore, ho dovuto adattarmi ad un istituto tecnico che sicuramente mi ha dato un diploma, ma mi ha chiuso in una gabbia limitando la possibilità di esprimere me stessa, il mio potenziale, la mia vera natura e la mia indole. 

Oggi sono grata a quegli anni: ho ricevuto una formazione e un’istruzione eccellente. Quello che ho voluto fare successivamente è capire come trasformare quella situazione in un’opportunità e alimentare, nutrire e perseguire il mio forte desiderio di insegnare, di educare, di guidare. Oggi quel sogno è stato realizzato in altra forma, con una maturità diversa, con una conoscenza diversa e proprio grazie all’esperienza dei miei cinquant’anni. 

Ho perseguito il mio sogno e all’età di 41 anni ho deciso. Anziché chiedermi mille perché mi sono chiesta come potere, come fare, come ottenere quello che volevo. Ho sempre preferito agire anziché piangermi addosso.

Ho sempre pensato di aver poco tempo a mia disposizione e questo mi spronava nel decidere anche quando le condizioni erano sfavorevoli. Questo mi ha guidata e motivata nell’investire anche quando non potevo: il tempo corre troppo veloce.

Tu sei pronta a fare lo stesso? 

Maggiore autostima per chi è giovane.

Se invece sono ragazze e donne giovani ad avere scarsa autostima le cause si possono rintracciare nel confronto con i modelli che questa società propone, che le porta a pensare di dovere dipendere da un’idea di perfezionismo in tutti i ruoli della loro vita: professionista, amante, madre. Sono questi modelli promossi dai social, dalle reti e dai più innovativi canali di comunicazione che parlano di bellezza, di moda, di successo, di soldi facili, etc. In questi ambiti, la donna deve sempre essere super performante. Cosa che naturalmente non aiuta. Pensiamo ora ai social. Oggi se vai a cena ti fai il selfie con le amiche, poi esci con il fidanzato e scatti un altro selfie. Oppure cambi e aggiorni la tua immagine su Facebook, Instagram e Twitter. C’è di fatto un’ostentazione del proprio corpo che poco nutre la propria autostima ma alimenta l’idea che per valere bisogna piacere.

Tutto questo ha un impatto devastante sul livello di autostima delle giovani donne che si convincono di dover dipendere da un’idea di perfezionismo in tutti i ruoli e in tutti gli ambiti della propria vita, sia quello lavorativo che in quello relazionale e genitoriale. 

Si ha la sensazione che la donna debba essere sempre più performante e sente talvolta necessario mantenere quel passo avanti all’uomo quasi a voler difendere il proprio spazio, come se questo non le spettasse di diritto.

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Accettare che la propria bellezza con gli anni possa sfiorire, ma che questo non voglia dire perdere la propria individualità e la propria unicità, è il lavoro più intimo, profondo e intelligente che una donna possa fare per mantenere il proprio spazio trasformando l‘autostima in un’alleata fedele e sicura. 

La perfezione è solo un’illusione. Autostima, essere donne felici a 50 anni: quando cominciano ad accettarlo e a riconoscere che è il limite più grande per poter davvero evolversi e diventare le donne che tanto desiderano, la vita stessa si trasforma in un’avventura in cui Tu sei la vera protagonista.

Bellezza e verità.

L’autostima femminile passa sicuramente attraverso l’aspetto fisico, ma anche attraverso le proprie competenze e abilità. 

Un’alta autostima passa anche attraverso l’amore e il piacere verso il proprio aspetto fisico. Allo stesso modo un’alta autostima si fonda sulla sicurezza delle proprie competenze e delle proprie abilità.

A 22 anni soffrivo di disturbi alimentari ed ero in forte sovrappeso: mi coprivo con maglioni lunghi extralarge. Indossare jeans era molto difficile. Il jeans, per quanto sia un indumento semplice, per chi è in sovrappeso è davvero tanto scomodo e impietoso. Mi vergognavo a mettermi in costume e mi sentivo controllata ogni volta che sedevo a tavola: Il cibo era diventato il mio più grande nemico. Ero bravissima a scuola, ma mai abbastanza per quello che io avrei voluto e per quello che io mi aspettavo da me stessa.

Avevo paura di deludere, di essere tradita, di restare da sola.

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Credo che in quegli anni sia stato determinante l’amore della mia mamma che nonostante il mio cambiamento fisico in età giovanile che mi creava forte disagio (da 49 kg ero salita a 66 kg in pochissimi mesi) rinforzava in me la convinzione che avrei potuto fare e realizzare qualsiasi cosa. 

Sì, ad oggi credo che sia stata lei la mia grande salvezza. Il suo amore, la sua dolcezza e la sua presenza nei momenti di maggiore difficoltà sono stati motivo di fiducia verso la vita.

Lei è stata contagiosa per la mia formazione, per la mia genitorialità e per la mia professione.

Ad oggi, nei lavori più importanti di coaching in cui l’autostima è il centro del percorso di ogni donna, mi rendo conto che sicuramente le strategie e il metodo Micaf che ho fondato sono efficaci, concrete e sicure. Allo stesso modo è prezioso l’amore che riservo in ogni percorso e verso ogni donna che con fiducia si affida a me e al il mio staff formato esclusivamente di donne. https://www.facebook.com/groups/897439591041344

Come capire il basso grado di autostima?

Quali sono i segnali che devono far capire a una donna che non si vuole abbastanza bene, che non si stima abbastanza?

Il primo segnale di scarsa autostima è quello di accettare lavori o relazioni sentimentali rinunciando alla propria dignità, alla propria felicità e alla propria indipendenza. Delegare la realizzazione della propria vita ad un uomo, ad un lavoro, ad un compagno o al fatturato della propria professione equivale a perdere la libertà di decidere, di vivere in modo pieno e di valorizzare se stesse indipendentemente da persone o situazioni esterne.

Quello che chiedo ogni volta che inizio la prima sessione di qualsiasi percorso di trasformazione di coaching targato Micaf è:

  • come puoi essere così presuntuosa da amare gli altri ma così sleale da dimenticarti di te stessa?
  • Come puoi dare amore se non lo pratichi verso te stessa?
  • Come puoi ispirare con l’esempio ancor prima che con le parole?

Essere donne felici a 50 anni. Diventa “LA” donna che desideri.

E solo attraverso l’amore che hai verso te stessa che puoi dare il meglio a chi ami e diventare un punto di riferimento coerente e autentico nel mondo. 

E’ sicuramente il passo meno semplice ma resta quello più vero, quello più coraggioso, quello che ti permette di diventare la donna che desideri essere. Ti capisco se fai fatica. Quando decisi di separarmi per la seconda volta, la mia professione non era ancora ben avviata. Nonostante stessi lavorando già da tanti anni ancora non avevo strutturato un’azienda con un metodo ordinato e disciplinato. I miei figli da poco si erano iscritti all’università. 

Eppure ero certa di una cosa: per esercitare questa professione, per avere il privilegio di guidare altre vite e per dar forma e sostanza alla mia vita era importante decidere in modo coraggioso. Sentivo che questo mi avrebbe ripagato e così è stato.

  • Le scelte fatte hanno fortificato la fiducia in me stessa.
  • Ogni passo conquistato è stato un passo che ha rinforzato la mia autostima.
  • Ogni conquista smarcata è un riconoscimento a quello che io ho sempre creduto e sostenuto: ognuna di noi ha il potenziale per poter rendere la propria vita magnifica e benedetta.

Ma tutto parte da te, da quanto ti senti sicura, da quanta fiducia hai in te stessa e dal livello della tua autostima.

Quali conseguenze ha la scarsa autostima sulla vita professionale?

Essere una professionista, una titolare d’azienda o una lavoratrice responsabile della propria attività, oggi pare essere un’impresa nell’impresa.  I 1000 impegni quotidiani legati spesso alla responsabilità in quanto genitori o in quanto compagni di vita rende tutto più complesso, ma allo stesso modo dovrebbe essere molto più stimolante e motivante. Invece, la più parte delle volte accade che la scarsa motivazione genera scarsità di risultati e di conseguenza bassa scarsità di stima. 

Generare un circolo virtuoso all’interno del quale produrre atteggiamenti, pensieri e azioni efficaci per ottenere i migliori risultati si dimostra la formula vincente al fine di nutrire la propria autostima per fortificare la fiducia in se stesse. 

È possibile rinforzare l’autostima? Come?

L’autostima è un processo continuo, costante di  costruzione, di evoluzione e  di miglioramento verso se stesse. Va alimentata, va nutrita con la passione e pizzicata con la curiosità, va consolidata e fortificata attraverso il raggiungimento di piccoli risultati costanti e quotidiani. E’  l’esperienza che contribuisce a costruire la stima in se stesse.

Non è una competenza che puoi comprare o imparare: la devi vivere se vuoi raggiungere un obiettivo.

Qualunque esso sia, lo puoi contro concretizzare grazie ad una visione positiva di te e grazie alla percezione che tu sei in grado di fare qualsiasi cosa. 

Ma per ottenere risultati devi agire: è l’azione che ti mette nello stato ideale di sperimentare e di ottenere i tuoi migliori risultati se invece rimandi e resti bloccata dalle paure, dal senso di inadeguatezza e del fallimento, come puoi misurare dove sei,  quanto ti manca o cosa ti manca per arrivare dove vuoi arrivare? 

La percezione e l’idea che abbiamo di noi stesse, è dettata dal modo in cui ci confrontiamo. con le diverse situazioni che la vita ci porta. 

Autostima, essere donne felici a 50 anni: se mi fossi arresa ad una scuola che non era la mia, ad un lavoro che non era il mio, ad un matrimonio fatto di dolore e di chiusura, probabilmente ora non sarei qua a scriverti e non farei il lavoro dei miei sogni grazie al quale decine di donne si stanno affermando in modo concreto, ordinato e disciplinato anche a 50 anni! 

Chi crede in se stessa dà più valore alla possibilità di ottenere quello che vuole piuttosto che al risultato. Mentre invece chi ha una bassa autostima valuta l’errore come un fallimento. Ne rimane vittima. E rinuncia.  

Tu a chi appartieni? Sei mossa dal risultato o dalla possibilità di ottenere quello che senti essere tanto importante?

Autostima: essere donne felici a 50 anni: avere bassa autostima significa:

  • mancanza di ambizioni lavorative o di ambizioni al di sotto del proprio potenziale
  • Scarsa motivazione.
  • Difficoltà nella definizione di obiettivi.
  • Difficoltà nel trovare soluzioni efficaci.
  • Arrendevolezza. 
  • Poca motivazione.
  • Una visione limitata a breve termine. 
  • Scarsità di entusiasmo. 

Autostima, donne felicità a 50 anni: una donna che crede nelle sue potenzialità e abilità non si abbatte di fronte a eventuali sconfitte. E’ mossa da una forte passione. La passione è un elemento di costruzione, un sentimento proattivo, mentre la bassa stima di sé è un elemento distruttivo. 

Una donna che ha fiducia nelle proprie potenzialità e resiste alle avversità, manifesterà una passione e una capacità di risoluzione nel programmare e nel coltivare sentimenti costruttivi. 

Una donna felice che crede nelle proprie potenzialità e nelle proprie abilità vince perché mossa da una passione che va al di là di ogni ragionevole dubbio. Dico spesso che la passione è un elemento di fortificazione, di resistenza, di soddisfazione, di appagamento e di difesa di un sentimento che è in grado di superare qualsiasi avversità.

Non ci sono donne appassionate (che io conosca) che abbiano scarsa stima di sé.

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L‘autostima è un processo continuo e costante di costruzione, di evoluzione e  di miglioramento verso se stesse. Va alimentata, va nutrita con la passione e pizzicata con la curiosità, va consolidata e fortificata attraverso il raggiungimento di piccoli risultati costanti e quotidiani. E’  l’esperienza che contribuisce a costruire la stima in se stesse.

Non è una competenza che puoi comprare o imparare: la devi vivere se vuoi raggiungere un obiettivo.

Qualunque esso sia lo puoi concretizzare grazie ad una visione positiva di te e grazie alla percezione che tu sei in grado di fare qualsiasi cosa. 

Ma per ottenere risultati devi agire: è l’azione che ti mette nello stato ideale di sperimentare e di ottenere i tuoi migliori risultati; se invece rimandi e resti bloccata dalle paure, dal senso di inadeguatezza e del fallimento, come puoi misurare dove sei,  quanto ti manca o cosa ti manca per arrivare dove vuoi arrivare? 

La percezione e l’idea che abbiamo di noi stesse, è dettata dal modo in cui ci confrontiamo con le diverse situazioni che la vita ci porta. 

Se mi fossi arresa ad una scuola che non era la mia, ad un lavoro che non era il mio, ad un matrimonio fatto di dolore e di chiusura, probabilmente oggi non sarei qua a scriverti e non farei il lavoro dei miei sogni che permette di fare sognare altre donne che in modo concreto, ordinato e disciplinato stanno disegnando quello che è il loro destino.

Chi crede in se stessa dà più valore alla possibilità di ottenere quello che vuole piuttosto che al risultato. Mentre invece chi ha una bassa autostima valuta l’errore come un fallimento. Ne rimane vittima. E rinuncia.  

Tu a chi appartieni? Sei mossa dal risultato o dalla possibilità di ottenere quello che senti essere tanto importante?

 

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Gloria Chiarini – mental coach per donne – cell. 32825600986