Donna e cambiamento

 

Donna: cambiare a 50 anni
Gloria Chiarini, coaching, formazione al femminile, Micaf, cambiamento, autostima, successo

Donna e cambiamento: come ri-trovare la propria strada? Come trovare il coraggio di ri-cominciare?

Trovare la propria strada non è semplice, soprattutto quando desideri cambiare e dare una svolta alla tua Vita. Donne e cambiamento: in che modo trasformare il tuo vissuto in favore di un cambiamento che possa valorizzare ogni tua esperienza?

I pensieri più frequenti sono quelli che riguardano la preoccupazione, la paura rispetto al nuovo, la sensazione che poche persone ti capiscono e il timore di non farcela.

Donna e cambiamento: cosa ti resta da fare? La cosa più comoda è quella di restare incastrata in una vita che senti essere diversa da quella che vuoi, con persone che parlano una lingua diversa dalla tua, con un potenziale che arde dentro di te e che fatica a prendere forma e sostanza.

E poi ti dicono che devi imparare ad amarti: ma cosa vuol dire amarsi?

Tu sei cambiata, i tuoi sogni forse sono ancora gli stessi ma la tua esperienza ti ha reso una donna diversa, più consapevole dei tuoi talenti e dei tuoi desideri.

Vuoi metterti da parte? Alla chiamata insistente di un cambiamento diventa fondamentale pianificare un nuovo  viaggio, con nuovi obiettivi, nuove opportunità, nuovi strumenti, nuove conoscenze e con il desiderio di valorizzare la tua vita in modo autentico, vero e speciale.

Donna e cambiamento: ri-comincia da te e scegli la tua destinazione.

Stregatto da Alice nel Paese delle Meraviglie.

“Se non sai dove vuoi andare poco importa che strada prendi.” 

Alice: Volevo soltanto chiederle che strada devo prendere!

Stregatto: Be’, tutto dipende da dove vuoi andare!

Alice: Oh veramente importa poco purché io riesca…

Stregatto: Be’, allora importa poco che strada prendi!

E’ importante stabilire dove vuoi andare e ricorda, se ti senti confusa...la confusione è buona! Ti da la possibilità di fare chiarezza e di scoprire mondi nuovi e forse più adatti a te!

E’ importante avere chiaro lo scopo della tua vita!

  • A cosa serve avere maggiori competenze, maggiori conoscenze e a cosa serve fare esperienza se tutto resta chiuso in un pugno stretto e buio?
  • Come sarebbe portare alla luce la tua voglia di cambiamento e trasformare tutto ciò in un potente generatore di successo e rinnovata vitalità?
  • A cosa serve essere più produttive e più propositive se le attività svolte ti rendono poco o mediamente felice?
  • Vuoi vivere in uno stato di  felicità mediocre o scegli una felicità entusiasmante?

Non mi illudo che sia sufficiente leggere un articolo per essere folgorate da un’illuminazione.  Trovare o ri-trovare  la propria strada è un compito che può impegnarci per un’intera esistenza, questo però non ne legittima la rinuncia.

Formazione al femminile, coaching, Micaf
Gloria Chiarini, Micaf, sessioni coaching, business, autostima, strategia, cambiamento

Le sessioni di coaching come scoperta della tua capacità trasformativa.

Nei lavori di coaching svolti con donne e professioniste che vogliono valorizzare la propria sfera privata e lavorativa, sottolineo l'importanza di capire dove vuoi andare, qual è lo scopo più alto per cui fai quello che fai: in un mercato e in un contesto sociale così complesso in cui l'incertezza è la sola certezza, diventa ancora più importante focalizzarsi sullo scopo della propria vita e accogliere con metodo e motivazione le sfide quotidiane che fare impresa comporta.

Stesso discorso vale per le relazioni sentimentali. Se ancora hai poca chiarezza su quali sono i tuoi valori guida, le tue regole e lo scopo della tua vita vivrai in balia di relazioni banali, limitanti e distanti dalla tua essenza facendoti sentire sbagliata o poco amata.

E' fondamentale avere dei TUOI obiettivi che in modo ordinato e disciplinato, ti permettono di dare stabilità alla tua autostima e alla fiducia in te stessa.

https://chiarinigloria.it/auguri-a-tutte-le-donne-e-a-tutte-le-mamme/

Un regalo per Te.

Oggi voglio farti un regalo e guidarti nell’individuare i tuoi obiettivi. Scrivi e descrivi la tua strada: diventa padrona dei tuoi desideri.

Prendi carta, penna e dedicati 30 minuti in cui il centro del mondo sei TU.

I tuoi valori ti aiutano a definire i tuoi obiettivi e sono la bussola sulla quale agire e quando hai chiaro l’orizzonte, il modo per raggiungerlo lo trovi.

Rispondi di getto!! Pensare troppo ti allontana da quello che veramente vuoi!

1) Quali sono per te due obiettivi più importanti in questo momento?

Pensane uno in ambito personale (salute, bellezza, passioni, amore, amicizia, famiglia, divertimento) e uno in ambito professionale (miglioramenti economici, cambio radicale della tua professione, aumento di fatturato, più tempo per te!).

Scrivi subito la risposta, di getto, in 30 secondi! Affidati all'istinto!

2) Che cosa hai sempre voluto fare, ma hai rimandato o rinunciato per mancanza di coraggio?

Rispondere a questa domanda ti aiuta a capire in che modo le tue paure ti frenano nel fare ciò che davvero desideri. Lascia andare tutto ciò che ti vincola nella tua vita attuale, (paure, condizionamenti, senso di colpa etc.):  questo ti creerebbe degli alibi! Scrivi quello che davvero vuoi fare.

3) Che cosa ti piace fare di più in assoluto? Che cosa alimenta più di qualsiasi altra cosa la tua autostima e soddisfazione personale?

Ecco un’altra domanda di valore, che può servirti ad ascoltare la voce del tuo cuore, per capire cosa vuoi realmente. Puoi essere più felice partendo da te stessa, facendo ciò che ti fa sentire davvero realizzata e viva.  Non è un caso che le persone di maggior successo siano proprio quelle che fanno ciò che amano per la maggior parte del loro tempo.

4) Qual è la più grande cosa che oseresti sognare ed immaginare di raggiungere se sapessi di non poter fallire?

Immagina che dinanzi a te si materializzi il genio della lampada di Aladino, concedendoti di esprimere un sol desiderio da realizzare. Il genio ti assicura che raggiungerai il successo proprio in “quella cosa” che vuoi fare da tempo, piccola o grande che sia, a breve o a lungo termineSe il successo ti fosse totalmente garantito cosa sceglieresti di fare? 

Donna e cambiamento: hai paura che non possa andare bene? Ma se invece andasse in modo ancora migliore di come desideri?

ED ORA…

Scrivi una lista di tutti i vantaggi che otterrai realizzando i tuoi sogni e come cambierebbe la tua vita.

I tuoi sogni, sono il motore motivazionale che da senso e sostanza ai tuoi desideri e alla realizzazione degli stessi. La motivazione si manifesta quando hai un sogno entusiasmante. Fai una lista di tutti i vantaggi, soddisfazioni e gratificazioni che otterrai una volta raggiunto il tuo obiettivo. 

Passa all'azione!

Adesso che hai risposto alle domande e hai qualche indicazione in più su ciò puoi avere, essere o fare, rileggi con attenzione le risposte che hai scritto e selezionane almeno una a cui dare un’alta priorità in questo momento della tua vita e poi, agisci!

In che modo? 

  1. Fissa la data entro la quale vuoi raggiungere il tuo obiettivo!
  2. Cosa farai entro  la data da te stabilita per raggiungere il tuo obiettivo?
  3. Cosa smetterai di fare da oggi stesso?
  4. Chi ti può sostenere, incoraggiare e spronare?

Donna e cambiamento: avere degli obiettivi tuoi è il primo modo per avere cura di TE STESSA, della tua FELICITA’ e di ogni cambiamento che vorrai apportare nella tua Vita!

Scrivimi e ricevi la tua sessione gratuita insieme a me: avremo il piacere di conoscerci e di capire come valorizzare il tuo vissuto di donna!

Gloria, cell. 3282560986

Gloria Chiarini
Gloria Chiarini, mental coach, Micaf

Non sei ancora stanca di piangerti addosso?

 

Smettere di piangersi addosso e avere disciplina, metodo e ordine nella propria vita è la sola via che conosco essere efficace per una donna che vuole ottenere il massimo sia in ambito personale che professionale.

Molte volte, le donne si sentono sopraffatte dalle difficoltà e tendono a lamentarsi o a sentirsi vittime. Tuttavia, piangersi addosso non porta a nulla di buono. Spesso vittime di sentimenti poco utili come la rabbia, la delusione, la solitudine, la malinconia etc. diventa quasi utopia percepire le opportunità che si presentano generalizzando lo stato di insoddisfazione all'intera esistenza: tutto fa schifo, tutto va male, nessuno mi capisce, etc.

Niente è tutto male o tutto bene. Ci sono sempre delle sfumature che ti danno indicazioni sulle possibili soluzioni, ma nel disordine, in assenza di disciplina e metodo, tutto è più complicato e confuso.

 Al contrario, avere disciplina, metodo e ordine aiuta a gestire le difficoltà e a trovare soluzioni creative.

Disciplina, metodo, ordine.

  • La disciplina implica avere una routine e seguirla, sia nella vita professionale che in quella privata. Essere disciplinata ti permette di organizzare il tempo e di fleggare progressi tangibili verso i tuoi obiettivi.
  • Il metodo consiste nel seguire un ordine specifico per fare qualcosa: è utile per dribblare in modo abile tra gli imprevisti e ottenere i risultati tanto desiderati.
  • L'ordine, inteso sia come ordine oggettivo che aiuta a ridurre lo stress e a fare le cose in modo costante sia ad avere un ordine mentale. Avere ordine mentale è fondamentale per pianificare i tuoi obiettivi in modo chiaro e motivante.

Avere uno scopo chiaro e una direzione nella vita è molto utile per focalizzarti su ciò che è importante e lavorare per raggiungere la TUA felicità. Avere ordine mentale implica avere una mente organizzata e concentrata su ciò che si stai facendo: ti aiuta a gestire meglio le emozioni, a prendere decisioni più facilmente e a fare progressi verso gli obiettivi.

Per avere ordine mentale è furbo imparare come adottare comportamenti e tecniche specifiche che ti aiutano a ridurre lo stress. Inizia a fare una lista delle cose da fare e stabilisci delle priorità in modo da avere una visione chiara delle tue responsabilità e delle tue attività.

Smettere di piangersi addosso e avere ordine mentale è la tua possibilità per vivere da Donna e non da Bambina: le donne trovano soluzioni, le bimbe piccole piangono e chiedono soluzioni agli adulti.

Punta su di Te

Investire su di te significa prendersi cura di te stessa, sia fisicamente che emotivamente e fare scelte che ti portano in alto nutrendo la tua  crescita personale e il tuo benessere. Ciò può includere l'istruzione, la cura della proprie emozioni e l'investimento in nuove opportunità e avventure. Una donna che fa questo tipo di investimento su se stessa dimostra forza di volontà e determinazione nel perseguire i suoi obiettivi e nel migliorarsi ogni giorno!

Se sei stanca di piangerti addosso e vuoi una vita migliore, smettila di dare la colpa al mondo:  può essere un buon inizio.

A volte, è facile sentirsi vittime delle circostanze e cercare colpevoli esterni per i nostri problemi. Tuttavia, dare la colpa agli altri non porta a nulla di buono e perdi opportunità a te favorevoli.

Invece di dare la colpa agli altri assumiti la responsabilità della tua vita e delle tue difficoltà. Fai chiarezza rispetto a cosa puoi fare per trovare la soluzione più efficace e per migliorare la tua situazione. Potrebbe essere necessario fare scelte difficili o uscire dalla tua zona di comfort, ma questo porta a una maggiore soddisfazione e felicità nel lungo termine.

Concentrarti su ciò che puoi controllare e lascia andare ciò che non puoi: tu non sei il centro del mondo!

Smettere di piangersi addosso e assumersi la responsabilità per la propria vita è il primo passo per vivere da DONNA!

Sei una donna che ama la lamentela?

La lamentela esiste per dare un senso alla tua insoddisfazione.

 Da dove nasce la lamentela?

  • Stress; 
  • insoddisfazione;
  • frustrazione;
  • senso di impotenza;
  • aspettative disilluse;
  • ansia;
  • etc….

A volte, le persone vivono nel lamento perché hanno bisogno di sfogare le proprie emozioni o perché cercano comprensione o supporto. Altre volte, si lamentano perché vogliono cambiare le cose che non vanno bene nella loro vita, ma non sanno come fare.

La lamentela può essere anche un modo per evitare di affrontare i problemi o per sfuggire alla responsabilità. In questi casi diventa un'abitudine che impedisce di fare progressi o di cambiare le cose.

Inoltre, la lamentela può essere anche un modo per attirare l'attenzione o per ottenere qualcosa dalle altre persone. Tuttavia, questo tipo di lamentela spesso crea e accentua tensioni e distanze tra le persone.

Il coraggio di scegliere Te stessa

Il coraggio di scegliere se stesse e di dare voce alla propria voce è un passo importante per una donna che vuole vivere in modo autentico e soddisfacente. A volte, le donne possono sentirsi sopraffatte dalle responsabilità o dalle aspettative degli altri e possono avere difficoltà a esprimere le proprie opinioni e i propri desideri.

Scegliere te stessa e dare voce alla tua voce è una forma di liberazione grazie alla quale affermi la tua identità per poi vivere in modo autentico.

L'espressione di te stessa ti porta a vivere uno stato di grande soddisfazione e felicità. Conoscere te stessa, scoprire quali sono i tuoi punti di forza e i tuoi valori ti guida nel trovare la tua strada nella vita e a diventare la donna che vuoi essere. Smettere di piangersi addosso è un modo per aiutarti a coltivare la tua autostima.  Fare scelte consapevoli ti farà sentire più sicura di te e ad allenare la fiducia in te stessa.

Fai cose che ti fanno sentire bene, come ad esempio fare attività che ti piacciono, prenderti cura della tua educazione emotiva o dedicare tempo alle tue conoscenze e alle tue passioni. Ciò ti farà sentire capace, soddisfatta, forte, consapevole!

Personalmente...

..mi ci è voluto poco tempo per capire che ognuna di noi è responsabile della propria vita e per comprendere che la mia sensazione di non sentirmi capita, amata, accolta, valorizzata e realizzata dipendevano esclusivamente da me, da quello che decidevo di fare o di credere. Le nostre convinzioni sono spesso il più grande limite ma la bella notizia è che puoi cambiarle e riprogrammare la tua mente! Nessuno è causa del male o del bene altrui. Ognuna di noi sceglie o non sceglie: anche la "non scelta è una scelta!"

E poi pretendiamo che gli altri si comportino esattamente come noi vogliamo dimenticando che anche loro forse si aspettano la stessa cosa e quindi chi ha torto e chi ha ragione?

Posso quindi lavorare sulle mie reazioni e sui miei pensieri?

Io non sono responsabile delle azioni altrui, ma sono responsabile delle reazioni che esprimo e che generano ulteriori reazioni.

Ciò che ho voluto fare investendo in me stessa è stato imparare come migliorare la mia comunicazione, il mio atteggiamento, il mio linguaggio, i miei pensieri e pensa un po': sono cambiate le mie decisioni, le mie azioni e di conseguenza le reazioni delle persone accanto a me!  E aggiungo che scindere ciò che è mia responsabilità da ciò che è responsabilità altrui ha fatto il resto!

Non puoi salvare il mondo ma partire da te stessa mi pare un buon inizio!

Posso agire su me stessa, posso dare il mio supporto, condividere la mia esperienza e magari esprimere un mio punto di vista ma poi ognuno è responsabile di sé: Tu hai tutte le risorse necessarie per evolvere nella tua magnifica esistenza. Puoi scoprire come fare ma sei tu a scegliere di farlo o di non farlo!

Quindi ho smesso di essere lo sfogatoio delle insoddisfazioni altrui, ho smesso di assumermi carichi di altre persone e di sentirmi in colpa quando le mie scelte non sono condivise: va bene! Non posso piacere a tutti! Ho smesso di agire in nome del dovere e scelgo il volere: io voglio è bene diverso da io devo! La mia mente si è allenata alla FELICITA' e oggi i miei sogni sono indipendenti da fattori esterni: sono una mia responsabilità!

Smettila di piangerti addosso

Puntare su di te e diventare una donna felice è un processo che richiede tempo e impegno, ma tutto prende forma in modo naturale quando cuore, mente e anima vivono in armonia alimentati da un terreno generoso e amorevole: te stessa.

Puoi fare tantissime cose per seminare la tua felicità:

  • impara a conoscere te stessa: conoscere le proprie abilità, i propri punti di forza e i propri limiti ti sostiene nel scegliere le opportunità più adatte a te stessa.
  • Sperimenta e impara: fai cose nuove e impara da esperienze positive e negative. Sviluppa nuove abilità e a nel mentre cresci come persona.
  • Trova modelli di riferimento. Guarda a donne che hanno raggiunto il successo in quei campi che tu desideri intraprendere: ISPIRATI, CHIEDI AIUTO E SUPPORTO MA RESTA TE STESSA.
  • Prenditi cura della tua salute emotiva: vivi di belle emozioni e stai con persone che ti fanno bene.

 

Fissa la tua sessione gratuita con me e capiamo insieme come valorizzare te stessa e dare luce al tuo potenziale!

Gloria Chairini, Mental coach per donne - cell.  3282560986

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Donne, lavoro e felicità.

 

Donne, lavoro e felicità. Abbiamo bisogno di realtà in cui creare percorsi di benessere, dove le donne possano imparare a rinunciare a giudicare sé stesse e gli altri scegliendo la curiosità come formula vincente per valorizzare la propria unicità.

Il cambiamento richiede tempo e la felicità esige speranza e la donna è nata per guidare, per ispirare, per educare, per proteggere, per sentire oltre ciò che è visibile alle comuni menti. 

La felicità è nella scoperta dei propri talenti e nell’uso del capitale potentissimo che tutte noi abbiamo: l’immaginazione che stimola la curiosità e porta innovazione, diventa lo strumento più potente per aprire un futuro diverso.

Tutte le donne ri-cercano felicità.

  • Ma che cos'è la felicità se tu potessi definirla?
  • Riusciresti a darti una risposta?

È una domanda difficile e anche pericolosa, perché il rischio è quello di dover ammettere di non saperlo, però, è essenziale farlo perché almeno ci costringe a mettere a fuoco qual è il bersaglio della nostra vita: sarebbe un peccato dannarsi l'anima per essere felici e alla fine rendersi conto che tutti i tentativi che abbiamo fatto sono andati a vuoto, semplicemente perché avevamo mirato il bersaglio sbagliato.

Donne, lavoro e Felicità: la paura del peccato.

La parola peccato in greco significa esattamente questo, mancare il bersaglio. 

La maggior parte dei peccati che commettiamo sono in realtà dei tentativi di essere felici, andati a male.

Il peccato più grande è quello di non essere felici e se non siamo felici forse è perché non sappiamo che cos'è la felicità, o forse perché l'abbiamo confusa con altro. Ad esempio potremmo averla confusa con la ricerca del piacere. 

La vita è bella perché possiamo godere di molti piaceri: mangiare bene, fare sport, fare sesso ma  tutto ciò non esaurisce la ricerca della felicità. 

D'altra parte sono piaceri di loro natura sono momentanei. Quando finiscono rischiano di lasciarti un vuoto in fondo al cuore.

Alimentazione, salute, cura del corpo, meditazione, soldi. Tutto questo concorre alla felicità, ma non è tutto. Ci sono donne “sole” che sono felici nonostante vestano la loro casa in totale singletudine e donne tristi nonostante una famiglia definita normale ed una casa confortevole e vacanze meravigliose.

Potremmo aver confuso la felicità con la realizzazione individuale. E' doveroso impegnarci per diventare le donne quello che vogliamo essere dando forma e sostanza ai nostri desideri.  Però non possiamo far dipendere la nostra felicità dal raggiungimento delle nostre ambizioni.

Ci sono donne realizzate dal punto di vista professionale, economico, che però se ascolti con attenzione non sono per niente felici e donne che stanno lasciando lavori e situazioni ormai esaurite che vivono in uno stato di beatitudine nonostante la scarsità di denaro ma loro sanno che è "un momento circoscritto della loro vita e che verranno tempi ricchi e pieni: hanno fiducia nella vita e in sé stesse.

Cos'é la Felicità?

La felicità non è solo il piacere, non è solo il benessere, non è solo la realizzazione individuale, quindi che cos'è?

Prima di rispondere a questa domanda, però, dobbiamo porci un'altra, forse più pericolosa:

Io sono felice?

Lavoro in sessione con donne che hanno perso la motivazione, che hanno perso la passione e che hanno dimenticato la fiamma che ti fa arricciare la pelle quando provi emozioni forti e potenti.

Ma come puoi vivere spenta, desolata, triste, amareggiata, frustrata, dimenticata?

Come puoi rinunciare alla tua felicità?

Non ci accontentiamo mai di niente e piuttosto di prendere in mano la nostra vita scappiamo per mari e monti sperando di ri-trovare quel brivido che in realtà è alimentato dal nostro cuore quando trova pace, direzione e gode nello stare con anime simili alla nostra: tutto si amplifica grazie all'amore che parla e mette a tacere ogni tipo di paura.

In ogni dove si respira il bisogno smodato di piacere, di tanto benessere e la  rincorsa al dimostrare nel fare ancor prima della valorizzazione dell’essere dimenticando il potere che regna dentro ognuna di noi.

È questa la felicità che cerchi?

Lavoro con donne i cui atti di autolesionismo traducono un malessere interiore innegabile.  Gli attacchi di panico sembrano ormai influenze all'ordine del giorno il cui vaccino più efficace resta l'amore verso sé stesse. Gli stati depressivi accompagnano giornate sempre più frenetiche eppur vuote mentre il tempo chiede tempo e attenzione.

Forse c'è qualcosa che non va.

La sensazione è che il sistema in cui vogliono farci gravitare non è più basato sulla felicità, sulla ricerca del senso, dell'essere, ma sulla produttività, sulla ricerca dell'utile, sul fare per ottenere riconoscimento, attenzione e amore.  Il cuore del mondo pare non essere più l'uomo ma l'umanità è tale indipendentemente dall’utile o dalla produttività.

Una persona felice non produce utile.

Sono le donne infelici che fanno girare l'economia e muovono il capitalismo, perché chi compra tanto compra per colmare la propria infelicità. 

Chi vive una vita felice ha un unico bisogno urgente: stare con persone felici, condividere momenti arricchenti, riconoscere nell’altro sé stessa e creare insieme per un bene comune e non per sé stesse.

Mettere la propria vita a disposizione degli altri è di certo una forma di felicità straordinaria ed è tale dalla notte dei tempi: la madre feconda partorisce la vita.

La parola felicità sposa la parola fecondità.

Donne, lavoro e felicità. La parola felice ha la stessa radice di fecondo. Felix, il latino indicava l'albero da frutto fecondo e ricco. Felix per il contadino era l'albero che portava frutta da mangiare in tavola oppure da usare per nuove semina.

L'albero felice è l'albero fertile che nutre e genera vita. 

La donna felice e la donna “feconda” che arricchisce la vita degli altri con la propria e genera nuova vita intorno a sé: è la donna che mette a frutto le proprie competenze, i propri talenti per gli altri e genera relazioni autentiche.

La felicità che io vivo ogni giorno e nella quale sono immersa consiste proprio nell’ essere feconda per la vita degli altri.

 

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La felicità é affinare i propri talenti fino a farli maturare. 

La felicità é affinare i propri talenti fino a farli maturare e metterli a disposizione di altre persone quando anche dovesse richiedere sacrificio, tempo, energie: felicità é mettere al mondo un figlio, diventare maestri educatori quando anche dovesse significare mettere fra parentesi i propri interessi. Felicità é dare la vita per qualcosa o per qualcuno, quando anche dovesse significare perdere la pazienza o il sonno.

Certamente non è la felicità frizzante che ci propongono le pubblicità, quella che si stappa fa le bollicine e poi finisce lasciandoci peggio di prima. 

Questa è una felicità reale che perdura nel tempo, che corrisponde alla verità della propria vita. E' importante imparare a concepirsi non solo come individuo ma innanzitutto come persona.

  • Un individuo si definisce solo a partire da sé stesso: inizia con se stesso e finisce con se stesso. 
  • Una persona invece si definisce, a partire dalle sue relazioni.

Noi siamo le nostre relazioni, nel bene e nel male, siamo i nostri genitori, siamo i nostri amici, siamo le persone che ci hanno aiutato e purtroppo pure quelli che ci  hanno ferito.

Se io voglio essere felice, innanzitutto io devo essere io: ti sei mai chiesta CHI SONO IO?

Se vogliamo una vita felice, cioè feconda e piena di senso ricordiamoci chi siamo.

Siamo persone. Siamo le nostre relazioni. Siamo fatti per amare e per sentirci amate.

E questo il nostro cuore, lo sa esattamente come quando arriva la felicità.

L’amore per se stesse

Una delle “soluzioni” utilizzate di frequente per uscire da periodi di vulnerabilità e solitudine è quella di ricercare sicurezza, stabilità e comprensione nella relazione con un'altra persona: affidiamo la responsabilità del nostro benessere e della nostra felicità al nostro partner e alteriamo l'amore, riducendolo a rapporti di dipendenza che talvolta diventano relazioni tossiche.

La verità è che c'è solo una persona con cui trascorri ogni secondo di ogni giorno della tua vita: te stessa. Imparare ad amare TE STESSA può essere un processo lungo e complicato, ma ti porterà anche ad una maggiore libertà, consapevolezza di te e felicità.

Donne, lavoro e Felicità è amare sé stesse.

Amare se stesse significa avere una grande considerazione per il proprio benessere e la propria felicità. Il significato di amare se stesse risiede nel prendersi cura dei propri bisogni e non sacrificare il proprio bene per compiacere gli altri. 

Questo è il pilastro su cui poggia l'Accademia Micaf: amare te stessa per ispirare e guidarti con sicurezza.  https://www.facebook.com/groups/897439591041344

L’amore verso se stesse non è semplicemente una sensazione di benessere, è un’azione: è una scelta o non scelta. L'accettazione del sé é un modo di relazionarsi con il proprio io che implica anche la comprensione dei propri errori e delle proprie sconfitte: significa essere capaci di comunicare efficacemente con noi stesse senza giudicarci o punirci duramente.

I sintomi del non amare se stessi implicano bassa autostima, malumore, tendenza alla chiusura in se stessi, insoddisfazione, rabbia. Ci sentiamo costantemente inadeguate e abbiamo paura di non essere abbastanza. La bassa autostima è una forza che divora e distrugge tutto ciò che di bello ti appartiene:  il tuo potenziale, i tuoi talenti, i sogni, le relazioni.

Amare te stessa, concederti del tempo sono i pilastri fondamentali per una buona relazione con se stessi e gli altri.

Amare è un'arte.

Amare è un’arte e come tutte le arti non è una capacità istintiva e innata, ma richiede esercizi quotidiani attraverso un percorso di apprendimento.

Gli Amici dell'apprendimento della felicità.

  • Comunicazione: l’amore è possibile quando le persone comunicano tra loro dal profondo del loro cuore sviluppando attivamente la propria personalità e restando in ascolto.
  • Libertà: l’amore è strettamente collegato alla libertà di scelta e al libero arbitrio: rispetto è libertà.
  • Prendersi cura: l'amore è un atto e un processo attivo, ma soprattutto è cura di sé e degli altri.
  • Rispetto: amare significa rispettare l’altro esattamente per ciò che è e non per quello che secondo noi dovrebbe essere. 
  • Saper dire  NO: imparare a dire NO è imparare a riconoscere te stessa.
  • Scegliere ciò che è buono per te
  • Imparare nuove strategie mentali per valorizzare te stessa e il tuo talento.
  • Vivere e viverti in modo autentico portando nel mondo lo scopo della tua vita. l
  • Chiedere aiuto quando ne senti il bisogno: le eroine sono solo fumetti!

https://www.facebook.com/gloria.chiarini.52/videos/1342056096567083?idorvanity=897439591041344

Donne, lavoro e Felicità.

Barbara mi chiede:

"Ma tu Gloria sapevi già di voler fare tutto questo?"

Come sottolineo nelle formazioni Micaf, possiamo ambire ad un cambiamento vero e autentico a patto che ci "mettiamo la faccia" senza delegare ad altri oneri limitandoci a godere dei risultati: che vigliaccheria sarebbe!

In questi minuti c'è molto di me. Mi auguro che possa ispirarti ad investire nei tuoi sogni rimandando al mittente chi ti dice: "chi ti credi di essere".

Tu sei molto più di quello che pensi o ti dicono e puoi viverti in modo stra-ordinario: c'è però bisogno che tu creda in te stessa e nella tua felicità!

Sono i tuoi sogni a salvarti da una realtà che senti diversa, stretta e limitante.

Cerca il tuo mondo, cerca quel luogo in cui sentirti a casa e poi...lasciati stupire dalla Vita.

Credici fino allo "sfinimento", anche quando ti diranno che sei folle. Bene. Cammina per la tua strada senza dar loro attenzione. Parlano una lingua diversa dalla tua e nessuno ha colpe.

Nessuno è sbagliato: siamo semplicemente diversi ma tu puoi scegliere: puoi scegliere Te stessa o il resto del mondo.

Fai una buona scelta.

Se vogliamo una vita felice, cioè feconda e piena di senso ricordiamoci chi siamo.

Siamo persone. Siamo le nostre relazioni. Siamo fatti per amare e per sentirci amate.

E questo il nostro cuore, lo sa esattamente come quando arriva la felicità.

Un pensiero felice per te.

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Preparati ad accogliere il nuovo anno con gioia e motivazione!

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Felicità e paura di non essere abbastanza - Gloria Chiarini (chiarinigloria.it)


Paura di non piacere e di non sentirti all'altezza

La paura di non piacere e di non sentirti all'altezza tocca la vita di tantissime donne  in diversi ambiti.  Sentirti riconosciuta e apprezzata è un bisogno che appartiene all'essere umano e non solo: anche il tuo cagnolino o il tuo gatto manifestano proprio il bisogno di attenzione e di amore.

Viviamo in relazione con gli altri quotidianamente: fare una buona impressione, sentirsi  valorizzate e gratificate fa bene a tutte noi, nessuna esclusa. La paura di non piacere e di essere all’altezza attraversa la vita di ogni donna finché arriva il momento in cui decidi di cambiare e sperimentare finalmente la gioia di un'esistenza libera da aspettative o da sensi di colpa.

Per alcune donne l'opinione degli altri assume un'importanza decisamente maggiore rispetto a quella che dovrebbe avere e nei casi più estremi genera sentimenti di ansia e insicurezza. In genere quando si è  eccessivamente spaventate dalla critica la tendenza è quella di percepire gli altri come persone giudicanti e sempre pronti a puntare il dito.  La verità, però, è che almeno nella maggior parte dei casi, chi teme di essere giudicata in modo negativo è in realtà la prima a giudicarsi in modo molto critico . Il timore del giudizio è infatti particolarmente vivo in quelle donne che hanno bassa autostima, che si percepiscono cioè come inadeguate, meno capaci di altri o comunque per qualche motivo sbagliate. 

Tanto più infatti senti di essere inadeguata, tanto più darai importanza al giudizio negativo degli altri. 

Coloro che non si sentono all’altezza di fatto non lo sono realmente, ma ne sono talmente convinte da mettere in atto, in modo più o meno consapevole, una serie di comportamenti di evitamento per sfuggire al giudizio altrui.

  1. Cominciano ad evitare tutte quelle situazioni in cui ritengono di non essere all'altezza e in cui sono sicure di fare una pessima figura. 
  2. Altre fronteggiano il loro senso di inadeguatezza sviluppando dei rigidi criteri perfezionisti che si impegnano a rispettare nel tentativo di eccellere in almeno qualche ambito della propria vita.  Può accadere che per queste donne diventi difficile rinunciare al proprio perfezionismo, nonostante magari proprio a causa di questi rigidi criteri, vivano sotto pressione o trascurino altri ambiti importanti della propria vita.
  3. Altre ancora cercano di superare il loro senso di inadeguatezza sviluppando un atteggiamento di continua squalifica nei confronti delle persone con cui vivono o lavorano.  L'obiettivo è quello di nascondere il proprio senso di inadeguatezza facendo sentire inadeguate altre persone.

A quale categoria senti di appartenere?

Riconoscere da dove partire è il miglior modo per intraprendere un  processo di cambiamento efficace!

Nella vita di tutte noi si presentano momenti di difficoltà, insuccessi e perdite. Di fronte a queste situazioni puoi appartenere ad una specifica categoria:

  • coloro che soccombono, che perdono entusiasmo e motivazione;
  • coloro che si rialzano e riprendono a camminare con determinazione e coraggio.

Entrambi hanno paura di non piacere e di non sentirsi all'altezza, ma difronte a tale paura reagiscono in modo differente. La paura di non farcela esiste per insegnarci come agire meglio e non per bloccarci. Se vivi la paura come un freno, essa rappresenta una vera e propria trappola della tua mente e ti impedirà di vivere la magnificenza della tua vita.

Se invece la vivi come un’occasione per migliorarti e valorizzare la tua identità troverai la combinazione vincente per uscire dalla trappola e guardare il mondo e le sfide da una prospettiva completamente diversa.

A quale categorie scegli di appartenere?

Chi percepisce la paura di non essere all'altezza fa di tutto per sfuggire a questa sensazione: diventa imperativo evitare la critica, evitare il giudizio e molto spesso evitare anche il rifiuto: in molti casi, dietro alla paura del giudizio si nasconde  la paura di essere rifiutate qualora non si riesca a riflettere all'esterno una certa immagine di sé stessa.

Paura di non piacere e di non sentirti all'altezza, fiducia in te stessa, autostima, micaf, gloria chiarini
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Il problema, però, è che così facendo rischiamo di "perderci": concentrate nell'ottenere il riconoscimento e l'approvazione da parte degli altri ci si dimentica di quelli che sono i propri reali bisogni e desideri. 

Paura di non piacere e di non sentirti all'altezza: ma davvero?

Lo vedo ogni giorno nelle sessioni di coaching: stiamo assistendo ad una vera e propria epidemia di insicurezza in cui  donne capaci e che hanno tutta una serie di conferme nella loro vita, di fatto vivono una serie di paure:

  • la paura di esporsi e quindi la paura di poter essere giudicate dagli altri, 
  • la paura del rifiuto,
  • la paura dell'impopolarità e delle aspettative: se faccio quello che mi fa stare bene magari poi non sono capita, magari non mi sostengono, magari non mi aiutano e magari poi vengo lasciata sola o non considerata;
  • fino ad arrivare alla paura, dell'inadeguatezza che  è la più subdola perché se le prime paure fanno in qualche modo riferimento alla percezione che arriva  dall'esterno rispetto al giudizio espresso dagli altri e che potrebbe farci sentire sbagliate, nella paura dell'inadeguatezza il giudice è interno, è nostro ed è il peggior nemico di noi stesse.

Quindi in questo caso sentiamo  dall'interno quella voce che continua a dirci che non facciamo abbastanza, che non siamo abbastanza, fino ad arrivare a dirci che non ce la faremo senza il consenso e la benevolenza altrui.

Paura di non piacere, di non sentirti all'altezza e autostima.

Il timore del giudizio è particolarmente vivace in quelle donne che hanno bassa autostima.

L'autostima non si eredita per diritto di nascita né per dono divino. 

L'autostima va costruita: non possiamo nascere già sicure di essere all'altezza di quello che la vita ci proporrà perché se così fosse saremmo geniali!

Come possiamo a priori essere sicure che saremo in grado di studiare, di avere una famiglia, di laurearci, di lavorare e di fare qualunque cosa come camminare o andare in  bicicletta?

L'autostima ce la costruiamo affrontando gradatamente tutte le prove che la vita ci propone, ma senza cadere  e ponendoci obiettivi fattibili e motivanti!

Quindi l'idea è innanzitutto quella di concederci una costruzione graduale di prove in cui aprirci alla possibilità di cadere per poi imparare  a rialzarsi!

Paura di non piacere, di non sentirti mai abbastanza e fiducia.

La paura di non farcela o di non essere abbastanza è facilitata dalla mancanza di  fiducia in se stesse. Quando questi momenti di inadeguatezza si verificano, potresti sentire la voglia di arrenderti e di affogare nel tuo stesso senso di colpa. Nella vita possono accadere molte cose e spesso basta un episodio negativo per condizionare la visione del tuo futuro e farti percepire come inadeguata svalutando il tuo potenziale.

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Come superare la paura di non piacere e di non sentirti all’altezza?

Inizia a costruire la miglior immagine di te stessa: alimenta la fiducia in te e rinforza la tua autostima.

Il senso di inadeguatezza e la paura di non essere all’altezza è un sentimento che si vive in diverse circostanze della propria vita:  per esempio quando ci troviamo ad entrare in una qualche nuova realtà, un nuovo posto di lavoro, un gruppo di amici, una decisione diversa o un avvenimento improvviso. Sono condizioni nuove, particolari nelle quali ci sentiamo inadeguate, perché chiaramente non abbiamo ancora tutte quelle conoscenze, tutte quelle competenze e capacità necessarie per poter stare bene in quei particolari contesti.

Ci manca l'esperienza!

Hai mai pensato che la sensazione di non sentirti capace nasce più da una tua percezione interiore piuttosto che da situazioni esterne che potresti governare anziché esserne vittima se tu avessi maggiore autostima e più fiducia in te stessa?

Spesso incolpiamo gli altri delle nostre frustrazioni ma se fossimo noi per prime le artefici di quello che viviamo e delle sensazioni che ci tolgono sicurezza, importanza e unicità?

E se tu potessi creare un TUO MONDO INTERIORE dal quale trovare forza, sicurezza e gioia?

Scrivimi e scopri come! 

Ecco alcuni tra i tantissimi esercizi pratici con cui lavoro nelle sessioni di coaching quando ci sono donne che vogliono vincere queste paure e quindi con determinazione iniziano il proprio percorso trasformativo al fine di valorizzare sé stesse e quello che per ognuna di loro è veramente importante.

1 – Parti dalle cause!

Preso atto di quelli che possono essere i miei limiti e le mie difficoltà l’unica cosa che puoi  fare è iniziare a lavorarci su, iniziare a migliorarti, iniziare un percorso che ti aiuti a raggiungere un ottimo livello di adeguatezza nello specifico contesto in cui ti senti insicura.

Puoi decidere di abbandonare quel contesto perché magari non è adatto e non è così importante, oppure se ci tieni o se devi starci, puoi decidere di apprendere tutte quelle competenze pratiche ed emotive che ti servono per sentirti sicura, adeguata e capace.

Per competenze intendo sia professionali che emotive!

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IL PASSATO E’ PASSATO!

Il senso di inadeguatezza, come altre sensazioni che possiamo sperimentare nella vita, ha origine da esperienze pregresse che viviamo fin da bambine in cui si consolida l'immagine di se come inadeguate, ma quelle esperienze che puoi aver vissuto erano esperienze nelle quali chiaramente non avevi potere. 

Non potevi decidere di vivere quello anziché altro: eri troppo piccola in quei contesti.

Un'esperienza di inadeguatezza reiterata nel tempo può creare in sé stesse un'immagine che magari pesa convincendoci di non essere abbastanza o di non essere adeguate. In realtà è solamente un apprendimento fatto da bambina:

oggi sei adulta, sei una persona cresciuta, hai molto più potere, anche semplicemente nel decidere in quali ambiti, in quale relazioni, quali situazioni vivere la mia vita e quindi scegliere se starci oppure no.

ESERCIZIO Ripensando al tuo passato quale può essere stata l'esperienza che ha consolidato in voi l’immagine di inadeguatezza!? 

Il primo passo da fare è ricercare la radice del problema:  ti senti così perché ti basi su fatti reali e concreti oppure perché pensi che gli altri possano farti sentire inadeguata?

Spesso basta mettersi a tavolino con noi stesse ed essere davvero oneste: 

non può esserci nessuno che ci dica che non siamo abbastanza brave tranne le nostre convinzioni limitanti.

2 – Modifica le tue credenze e ricorda i tuoi successi!

Per lavorare sulla tua autostima, è fondamentale festeggiare ogni tuo piccolo traguardo, ogni passo in avanti che fai ti avvicina al raggiungimento del tuo obiettivo: ricorda tutti i tuoi successi e celebrali sempre, magari concedendoti un regalo o uno sfizio.

Un modo per tenere sempre sotto controllo i tuoi successi è quello di creare un vero e proprio elenco da guardare ogni volta che ti senti stanca o demotivata. 

Ritrovare la fiducia è un passo fondamentale per pensare e agire in modo vantaggioso: modica le tue credenze!

  • Cosa pensi di te stessa!? 
  • Quali sono le convinzioni che alimentano la tua mente?

Pensare positivo e modificare le tue credenze è fondamentale per abbattere la paura di non piacere e di non sentirti all'altezza. Anche se non sei così sicura di te stessa, credi in te stessa e vivi ogni giorno come se tu fossi la donna che vuoi diventare:

la fiducia può essere falsificata, o meglio, può essere appresa, praticata e costruita. 

Più ti allenerai nella costruzione della fiducia in te stessa, più giovamento ne trarrai sul lungo termine.

COSA PENSI DI TE? SCRIVI LE TUE CONVINZIONI!

ESERCIZIO Prendi un bel quaderno e alla sera, prima di andare a letto, scrivi almeno tre momenti, tre situazioni, tre eventi in cui tu ti sei piaciuta, in cui ti sei sentita adeguata. Decidi tu ogni giorno con costanza almeno tre momenti, tre caratteristiche nelle quali ti sei piaciuta, scrivile e al mattino dopo rileggi questi tre punti.  Ogni giorno falla diventare un'abitudine. Questo allenamento è importante perché consolida nella tua memoria una diversa immagine di te stessa.

3 - Cura il tuo ambiente.

Proprio perché il senso di inadeguatezza, come quello di adeguatezza, si consolida all’interno della relazione, il suggerimento è quello di lavorare sulle relazioni della tua vita

Stai e vivi relazioni che che ti appagano, che ti danno valore, che ti piacciono, che stimi e ancora meglio, persone con le quali tu ti piaci nello stare con loro?

Limita, se puoi, relazioni che ti destabilizzano, che ti mettono in crisi e che ti tolgono entusiasmo. Le relazioni sono molto importanti: fortificano o disintegrano l’ immagine di noi stesse. Se riesci a stare in relazioni in cui ti senti adeguata, appagata e gratificata saprai costruire un'immagine di te stessa che diventerà la tua migliore alleata.

CHE TIPO DI RELAZIONI VIVI?

CREA IL TUO MIGLIOR MONDO INTERIORE!

 

Hai mai pensato che la sensazione di non piacere e di non sentirti abbastanza capace nasce più da una tua percezione interiore piuttosto che da situazioni esterne che potresti governare se tu avessi maggiore autostima e più fiducia in te stessa anziché esserne vittima?

Spesso incolpiamo gli altri delle nostre frustrazioni ma se fossimo noi per prime le artefici di quello che viviamo e delle sensazioni che ci tolgono sicurezza, importanza e unicità?

E se tu potessi creare un TUO MONDO INTERIORE dal quale trovare forza, sicurezza e gioia?

Scrivimi e scopri come!

Gloria, cell. 3282560986

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Felicità: guardare avanti o indietro?

 

Felicità: guardare avanti o indietro? Micaf, Gloria Chiarini, coaching donna
Felicità: guardare avanti o indietro? Micaf, Gloria Chiarini, coaching donna, accademia per donne

Felicità: guardare avanti o indietro? 

La felicità è nel passato, nel presente o nel futuro? Nelle sessioni di coaching accade molte volte di lavorare con donne (anche titolari d'azienda e professioniste affermate) che nonostante l'età adulta si sentono bloccate e condizionate da un passato a cui imputano dolori, delusioni, mancanze e ingiustizie che diventano il più grande limite nella realizzazione di sé stesse in ogni ambito della propria vita: genitori anaffettivi, compagni egoisti, figli irriconoscenti, fratelli o sorelle distanti.

  • Qual è l'utilità per la propria felicità nel guardare indietro e qual è invece  il vantaggio di guardare avanti? 
  • Come mai si tende a guardare indietro e nel mentre si perde la capacità di aprire un varco di luce capace di mostrarci la via migliore per camminare e calcare una vita ricca e motivata?
  • Cos'è più importante? Imparare dal passato e rimanere bloccate su una linea temporale ormai superata provando sentimenti di nostalgia, di tristezza e di rimpianto oppure imparare come nutrire sentimenti di fiducia, di speranza, di gioia, di entusiasmo e di ottimismo verso il proprio futuro? Lo so che lo sai cosa è meglio e allora come mai tanta fatica?

Forse la giusta via, è la via di mezzo.

Felicità: guardare avanti o indietro? Micaf, Gloria Chiarini, coaching donna
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Se devo scegliere dove guardare personalmente  scelgo con grande consapevolezza di guardare avanti, a ciò che voglio fare, a ciò che deve ancora venire, a quello che sento di voler costruire facendo spazio a progetti, desideri, e legittimando l'esistenza dei miei sogni: in questo modo legittimo la mia stessa esistenza.

Il passato chiaramente non puoi cambiarlo ma sul futuro puoi agire: sul futuro hai potere!

Passato, presente e futuro: come avere il giusto equilibrio?

Il passato è morto! La tua felicità è viva!

Il passato è superato, non è più attuale! La tua felicità invece è attuale!

Il passato è vecchio! Ma è un buon maestro e la tua felicità richiede Grandi Maestri!

Come portare i semi della felicità dal passato? Il passato è una fonte preziosa per comprendere, per conoscerci, per ri-conoscerci ma non definisce necessariamente chi sarai domani: quello lo decidi tu grazie a quello che FAI oggi e quello che NON FAI oggi!

Ripensando al tuo passato, cosa ti dice? Cosa ti insegna? Cosa ti racconta? Cosa ti suggerisce? Guardalo con attenzione e ascoltalo come si ascoltano i nonni quando raccontano: non ti dicono chi sei ma ti spiegano da dove arrivi.

Il presente è la tua chance: è il ponte tra ciò che sei stata e ciò che puoi diventare.

È nel presente che puoi attingere a tutte le informazioni, le conoscenze e le energie per definire o ri-definire, ri-scrivere- ri-vedere il tuo futuro. E sai qual è il “dono” più prezioso e potente del presente? 

 La possibilità di scegliere! E’ un dono che appartiene a tutti, anche a TE!

Il potere del presente per la tua felicità!

È nel presente che scegli chi vuoi diventare, cosa imparare dal tuo passato, come ritarare il tuo comportamento, che strumenti ti servono per vivere la vita che vuoi  e quale seme piantare per la felicità del tuo domani.

Cosa puoi fare di meglio? Come puoi farlo? Chi vuoi essere? Che vita vuoi vivere?

La risposta è nell’AZIONE! È qui nel presente che pianifichi,  che fissi nuovi obiettivi, che impari quello che ti serve e scegli con chi condividere gioie, successi, esperienze e sfide! E’ nel presente che decidi di vivere la tua vita…e mentre “ti muovi” crei il tuo futuro felice.

Felicità e futuro?

Il futuro è lo scrigno dei tuoi sogni che puoi trasformare in realtà con il tuo impegno insieme alla tua determinazione.  Il futuro è come un grande schermo sul quale proiettare le immagini di te stessa e dal quale percepisci le emozioni che ti fanno danzare talvolta musiche stonate ma nel mentre cerchi le note perfette!

Felicità: guardare avanti o indietro? Micaf, Gloria Chiarini, coaching donna
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Felicità: guardare avanti o indietro? Il futuro è nuovo, è pulito, è pronto per essere disegnato: scegli i tuoi colori. Ricorda le tinte che ti hanno oscurata  in passato e scegli nuove tonalità, anche mai provate prima!  Rischia! Sperimenta! Scopri! Sii curiosa!

Crea un ambiente diverso  che sappia ispirare e ti faccia sentire bella, amata, sicura e  importante. Elimina dalla tavolozza tutto ciò che ha appesantito quadri passati e lasciati ammirare dal nuovo capolavoro.  Componi con nuove melodie scritte sui nuovi spartiti e crea la tua colonna sonora, quella sulla quale danzare da protagonista assoluta! 

Felicità: guardare avanti o indietro? 

Il futuro è pulito. Ti è mai capitato di guardare al futuro e desiderare di essere diversa, di intraprendere un diverso lavoro, di cambiare relazione o di avere una forma fisica in cui piacerti e amarti? 

Felicità: guardare avanti o indietro? Micaf, Gloria Chiarini, coaching donna
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ALLENATI CON LA PIU’ FORTE:  FAI UN PATTO CON TE STESSA!

Compi oggi il primo passo per creare il tuo miglior futuro. Nessuno lo farà per te!

Come? Inizia dalle piccole cose:

  • elimina dalla rubrica telefonica contatti che non hanno motivo di occupare spazio nel tuo telefono;
  • chiedi scusa se hai sbagliato;
  • fai una camminata e dedica tempo a te stessa;
  • chiama quella persona cara e dille che le vuoi bene (il tempo è un dono);
  • iscriviti a quel corso che da tempo rimandi;
  • cambia gusto di marmellata, scegli piatti gustosi e sani, concediti il piacere di un gelato in tua compagnia!
  • Nota come ti parli: ti dici cose belle o sei super giudicante nei tuoi confronti?

Nessuno ha una vita perfetta ma puoi scegliere la  perfezione che ti veste in modo perfetto!

Felicità: guardare avanti o indietro?

Passato, presente e futuro: tre amici a cui guardare con gratitudine.  Nessuna paura, nessun giudizio, nessun rancore e nessuna scusa: ognuno di essi è parte di noi e noi siamo parte di essi. Credo che la felicità sia da ricercare proprio nel giusto equilibro tra passato, presente e futuro.

Che rapporto hai con il tuo passato? E con il tuo presente? Invece con il tuo futuro?

Scopri come lasciare andare un passato che condiziona il tuo presente e impara come verso il tuo futuro con sicurezza e fiducia in te stessa!

Scrivimi e superiamo quello che ti blocca!

Gloria Chiarini, mentall coach per donne. Cell. 3282560986

https://chiarinigloria.it/tuo-livello-di-autostima/

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Felicità e paura di non essere abbastanza

 

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Felicità e paura di non essere abbastanza: una nota che risuona le corde di tantissime donne.

  • Sei felice?
  • Ti senti capace, non ti senti abbastanza oppure sei pronta per vivere una vita felice?  
  • Quante volte hai avuto la sensazione di sentirti bloccata e ti sei chiesta come facessero altre persone a vivere una vita piena, ricca e bella?

Il tema del non sentirsi abbastanza, del non sentirsi capaci e adeguate nel realizzare quello che per ogni donna è importante è spesso il tema centrale che caratterizza le sessioni di coaching con donne professioniste che vittime della paura di fallire o condizionate da quello che possono dire parenti, mariti, amici e colleghi, rinunciano al sogno della propria vita.

La felicità implica la capacità di superare il senso di inadeguatezza e di non sentirti abbastanza. 

Nella vita accade di attraversare esperienze in cui ci si può sentire inadeguate e poco adatte nel ricoprire un determinato ruolo o nello svolgere un compito predefinito. La paura di non farcela o di non essere abbastanza brave può avere diverse cause: il comune denominatore è la mancanza o la scarsa fiducia in se stesse. Quando ti senti inadeguata potresti sentire la voglia di arrenderti o di crogiolarti nel tuo stesso senso di colpa.

Di certo questo tipo di atteggiamento ti allontana dalla possibile soluzione!

Felicità e paura di non essere abbastanza: come vincerla?

Nella vita possono accadere molte cose e spesso un singolo episodio negativo basta per annebbiare e condizionare la propria visione del futuro. 

Come fare per liberarti da questi sentimenti limitanti? 

Lavora sulla fiducia in te stessa: è il primo semino per far fiorire la tua felicità e avviare un processo di motivazione solido e ben chiaro.

1 - Inizia dalle cause.

Capire da dove nasce il senso di inadeguatezza  o la sensazione di non sentirti abbastanza è fondamentale per trovare soluzioni efficaci a risolvere il problema.

Fermati, analizza la situazione e domina lo stato d’animo: sei convinta di non essere capace perché ti basi su fatti reali e concreti oppure pensi e hai paura che “gli altri” possano farti sentire inadeguata? Mettiti a tavolino con te stessa e in modo onesto assumiti la responsabilità dei tuoi pensieri:  nessuno può dirti che non sei abbastanza brava tranne le tue convinzioni, il tuo atteggiamento e la percezione che hai di te stessa.

Scrivi le tue convinzioni!

2 – Lavora sulle tue credenze.

E’ chiaro che quello che pensiamo di noi ha il potere di cambiare il nostro stato d’animo e il nostro approccio rispetto a quello che accade nella nostra vita.

Imparare ad avere un atteggiamento positivo e a modificare le proprie credenze è fondamentale per vincere la paura di non farcela. Anche se sei poco sicura di te stessa, allenati un poco alla volta a fare cose che ti danno sicurezza: può essere cucinare un ottimo dolce piuttosto che fare attività sportiva in modo costante o esprimere in modo libero  la tua opinione in mezzo ad un gruppo di persone. La fiducia va allenata,  appresa, praticata e costruita. Più ti allenerai  nella costruzione della fiducia in te stessa maggiori vantaggi godrai nel lungo termine1 

Scrivi cosa pensi di te! 

3 – Rinforza i tuoi risultati.

Spesso può bastare un momento sfavorevole per mettere in discussione tutto quello che abbiamo costruito. Come uscire da questo circolo vizioso?

  • Ricorda chi sei e i risultati ottenuti! 
  • Fissa nei tuoi ricordi i successi passati per rinforzare la consapevolezza che se ce l'hai fatta una volta, hai le abilità per rivivere belle esperienze!
  • Ricorda quelle belle sensazioni e immagina come la tua mente ti aiuterà a trovare il coraggio per affrontare qualunque ostacolo.

Fai un elenco dei tuoi successi.

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4 – Dai importanza alla tua immagine (e alle parole).

L’immagine che trasmetti all’esterno dice molto di te. Il linguaggio verbale e, soprattutto, quello non verbale, ti permettono di farti percepire  agli altri in un certo modo ma soprattutto di percepirti tu stessa  in un certo modo. Il punto da cui partire è l'attenzione verso quello che diciamo, quello che facciamo, come lo facciamo e come lo diciamo. È importante prestare massima attenzione alle parole con cui ci esprimiamo. La felicità e la paura di non essere abbastanza hanno bisogno di parole incoraggianti, di pensieri costruttivi e di azioni concrete che portino a risultati tangibili!

Le parole hanno un impatto importante sia quando comunichi con le altre persone, sia nei confronti di te stessa. 

Nelle sessioni di coaching con tutte le donne e le professioniste con cui lavoro, il primo passo da cui parto è proprio quello di attenzionare la massima cura alla  linguistica che solitamente utilizzano. Ci sono “parole” che sono TASSATIVAMENTE da evitare: sono termini ed espressioni che generano sensazioni di sfiducia, di demotivazione, di tristezza o delusione anche verso te stessa e verso quello che vorresti realizzare.

*Esempio:

Dire: “non ce la farò mai”, oppure “nessuno mi capisce” è nettamente diverso dal dire “voglio farcela perché ho tutte le carte in regola e quello che ora mi manca lo posso imparare, scoprire, conoscere" oppure: “Quali sono le persone che ad oggi mi hanno dimostrato affetto e amore?”

Spostare l'attenzione anche a livello linguistico da quello che ora non va come vuoi o che ora ti manca a quello che invece ti fa sentire bene e che di fatto hai nella tua vita, genera belle emozioni e visioni opposte.

Sei d'accordo?

La linguistica e le parole condizionano la propria mente e le immagini che essa proietta. La felicità e la paura di non essere abbastanza sono condizionate in modo potente da quello che vedi, da ciò che ti dici, da quello che pensi e da quello che senti!

Le immagini a loro volta generano sentimenti ed emozioni. A seconda delle immagini che crei attivi due stati che ti portano in direzioni diverse: entri in uno stato/circolo virtuoso all'interno del quale ottieni ottimi risultati proprio perché attingi alle tue migliori risorse oppure, in preda a pensieri e immagini negative, crei un circolo vizioso all'interno del quale scarsamente riuscirai ad ottenere risultati eccellenti.

Ecco perché il lavoro sulla linguistica, sui pensieri e sulle espressioni che abitualmente utilizzano tutte le mie clienti è di fondamentale importanza in  un percorso di crescita personale: quello che pensi diventa quello che crei. 

La difficoltà protagonista all’inizio è quella di allenarsi a sostituire vecchie abitudini, vecchie parole e atteggiamenti con parole diverse, azioni diverse e atteggiamenti più utili alla tua felicità

Grazie al METODO CHE HO FONDATO E CHE SI BASA SULLA SCRITTURA, il processo di cambiamento diventa molto più facile di quello che puoi immaginare!

La prima cosa da fare è credere davvero nelle tue parole quando le comunichi ad altre persone. Non evitare di parlare o di dire la tua perché hai paura di sbagliare o di non essere all’altezza della situazione. Indossa abiti che ti fanno sentire sicura di te e cura la tua fisiologia: spalle diritte, un bel sorriso e testa alta! TU SEI PERFETTA COME SEI!

Ascolta, senti e percepisci parole che ti fanno bene.

 

5 – Divertiti a Metterti in gioco.

La paura di non essere all’altezza può essere superata facendo la cosa che temi di più. Spesso, per paura, tendiamo ad evitare o rimandare tutte quelle cose che sentiamo lontane da noi, che ci fanno tremare il cuore e percepire un eventuale fallimento.

Il modo migliore per vincere la paura di non essere abbastanza è quello di esporti e agire verso l’attività temuta. L’esposizione, anche graduale, a qualcosa di nuovo o sconosciuto aiuta ad alleviare ansie e preoccupazioni facendo perdere intensità al senso di  inadeguatezza. Anche se hai paura che fare una determinata cosa porti dei  risultati che non sono all’altezza, falla comunque: ti accorgerai che tutto ciò che ti sembrava difficile è in realtà perfettamente alla tua portata. Un successo di questo tipo aiuterà la tua autostima e ti darà una spinta in più per credere nelle tue potenzialità.

Fai una prima cosa che ti mette disagio ma che sai essere importante per la tua felicità: prendi un impegno con te stessa! Allenati a scegliere.

6 – Ricorda tutti i tuoi successi.

Supera la paura di non essere abbastanza ricordando chi sei e quello che hai fatto di buono! Per lavorare sulla tua autostima e vivere una vita felice, è fondamentale festeggiare ogni tuo piccolo traguardo. Ogni passo in avanti che fai ti avvicina al raggiungimento del tuo obiettivo: tieni nota dei tuoi successi e celebrali sempre, magari concedendoti un regalo. Io di solito festeggio facendo shopping con mia figlia: piccoli momenti che ti ricordano quanto sei capace  e in gamba! Un modo per tenere sempre sotto controllo i tuoi successi è quello di creare un vero e proprio elenco da guardare ogni volta che ti senti stanca o demotivata. 

Ritrovare la fiducia è un passo fondamentale per pensare e agire in modo positivo.

Scrivi le tue vittorie!

7 – Crea un metodo di apprendimento utile per te.

La paura di non essere all’altezza può manifestarsi quando ti rendi conto che qualcuno riesce ad apprendere in modo più veloce oppure noti come  ottiene migliori risultati  Sentirti sconfitta è facile quando ti senti diversa da qualcun altro, ma il punto è che ognuno apprende in modo diverso, con tempi diversi e metodi propri!

Imitare il metodo di apprendimento o di lavoro di qualcun altro sperando di raggiungere gli stessi risultati non è una scelta saggia e potrebbe condizionare l'opinione che hai di te stessa mettendo in ombra il tuo reale potenziale. 

Trova il tuo stile personale: l'obiettivo è quello di sentirti sicura e perseguire una direzione che sia Tua!

Quando stai imparando una nuova abilità o stai pianificando un nuovo progetto disegna il tuo metodo di apprendimento e vivilo: l’esperienza è ciò che serve per capire qual è il modo più adatto a te. 

Scopri cosa ti serve veramente per essere brava in qualcosa, fissa  degli obiettivi e agisci in modo concreto... e se senti di aver bisogno di un aiuto, chiedi!

Fai esperienza! La felicità e la paura di non essere abbastanza hanno bisogno di allenamento!

 

 

8 – Sii costante: la felicità e la paura d non essere abbastanza hanno bisogno di attenzione e cura.

La chiave del successo sta nella costanza.

La mia personale esperienza, motivata e costante.

Molto spesso le mie clienti mi chiedono come faccio e come ho fatto a valorizzare una professione che oggi è il motivo della mia vita e che mi dà gioia, soddisfazione, felicità ed entusiasmo ripagandomi per l'impegno e la dedizione che in questi anni ho investito. Sicuramente sono state le competenze, lo studio, la mia stessa crescita, la passione e l'alta motivazione.

Tutto questo, però, sarebbe stato scarsamente efficace se l'avessi fatto per un mese, per due mesi, per un anno, anziché “essere nella mia professione”   ogni giorno per più di 10 anni. 

Quindi ad oggi, ti dico che  tutto quello sopra descritto è fortemente validato, motivato e sostenuto da una costanza che rispecchia esattamente chi sei, cosa fai, perché lo fai e come lo fai.

La fiducia e la tua felicità possono essere allenate attraverso la pratica: più ti eserciti ad essere sicura di te, più lo diventerai. 

Fai ogni giorno un passo in più in avanti e stupisciti nel raggiungere quei piccoli risultati che sommati uno dopo l'altro ti porteranno verso grandi risultati.

La felicità come la fiducia in te stessa falle diventare la tua prima motivazione! Vinci la paura di non essere abbastanza e vivi sicura valorizzando la donna che abita dentro di Te!

https://chiarinigloria.it/felicita/

Allenati!

E se vuoi scoprire come posso aiutarti scrivimi! Gloria Chiarini, mental coach per donne Cell. 3282560986

 

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La donna criceto rinuncia ai propri sogni

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Oggi tutte le donne possono scegliere la via da intraprendere per realizzare qualsiasi sogno, per pianificare e realizzare i propri desideri valorizzando sé stesse e l'unicità che le contraddistingue.

La donna criceto rinuncia ai propri sogni Puoi essere ciò che vuoi eppure tantissime donne rinunciano, altre ci provano ma condizionate da persone o situazioni sfavorevoli si convincono di non farcela e di NON essere all'altezza.

Puoi scegliere cosa vuoi studiare, chi vuoi diventare, dove vuoi vivere e che lavoro fare ma sei pronta?

Abbiamo una libertà che non è mai esistita prima. La generazione dei nostri genitori si sognava le fantastiche opportunità che oggi abbiamo a portata di mano. Le nostre mamme erano dedicate quasi totalmente alla famiglia e spesso non perché era un loro desiderio ma perché non avevano alternative, non avevano scelta.

Oggi noi possiamo scegliere.

Oggi Tu puoi scegliere.

La donna criceto rinuncia ai propri sogni Sei pronta? Lo vuoi? Sei pronta ad amarti?

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La donna criceto rinuncia ai propri sogni Le nostre nonne, le nostre mamme non potevano nemmeno immaginarsela mentre noi, che ci siamo nate, la diamo per scontata dimenticandoci che grande opportunità abbiamo tra le mani.

Oggi possiamo lavorare da qualunque parte del mondo con una semplice connessione Internet, possiamo viaggiare e possiamo coltivare le nostre passioni ritagliandoci un po’ di tempo. Oggi possiamo parlare esprimendo la nostra opinione, possiamo vestirci valorizzando il nostro corpo, il nostro gusto e oggi possiamo scegliere di sposarci, di lasciare relazioni tossiche e di avere figli oppure no. Fino a poche decine di anni fa non ci si sposava sempre per amore. A volte ci si sposava perché era la sola via percorribile per avere un ruolo sociale,

La donna criceto rinuncia ai propri sogni Oggi possiamo scegliere di vivere eppure ancora troppe donne delegano questa scelta alla volontà e all'approvazione di altre persone per paure irrisolte o per mancanza di conoscenza e di sicurezza.

La propria crescita personale è una scelta individuale. La capacità di amarsi è una scelta quotidiana e la libertà di esprimere il proprio potenziale è un privilegio esteso a tutte, anche a te! Il mondo è ricco e parte di quella ricchezza è Tua.

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Puoi scegliere di realizzare i tuoi sogni ma non lo fai.

Puoi scegliere la tua strada tra le tante che hai davanti, eppure percorri sempre la stessa, senza a volte nemmeno più chiederti se è quella che vuoi. Esattamente come fa il criceto.

Ti è mai successo?

Realizzare i tuoi sogni significa scegliere la tua strada, essere veramente libera di decidere cosa è buono e cosa no per la tua felicità, per quello che vuoi fare e per la donna che vuoi diventare.

Essere libera richiede un prezzo da pagare: significa chiederti ogni giorno se sei esattamente dove vorresti essere, o almeno sulla strada giusta per arrivarci.

E farsi queste domande implica essere sincera con te stessa, distruggere le maschere e gli alibi che costruisci ogni giorno e a cui finisci per credere.

Significa spesso anche andare controcorrente in un mondo che ti dice ogni giorno quanto è bello essere te stessa, trovare la tua vera natura, ma poi ti bombarda di messaggi che ti vogliono invece uguale agli altri, dentro a dei canoni e degli standard ben precisi che la più parte delle volte ti imprigionano in una finta verità.

In cambio di una finta felicità baratti una finta verità.

La libertà fa paura, e ancora di più fanno paura le persone libere.

Le donne libere non le puoi prendere, non le puoi manipolare e non riesci a convincerle che dovrebbero fare una cosa o un’altra perché saranno comunque loro a decidere.

Il retaggio sociale e culturale consiglia che per il proprio bene è utile rispettare regole che altri hanno imposto, che l'età diventa un limite con il passare del tempo, che il lavoro ideale è quello che ti fa sbarcare il lunario. Poco importa se genera frustrazione e insoddisfazioni. Quando scegli di essere te stessa il rischio è di sentirti dire che c’è qualcosa che non va in te.

E accade che poi ci credi e inizi di nuovo la vita del criceto ma poi accade che all'età di 40, 50, 60 anni non ti sta più bene, ma il tempo nel frattempo è scivolato via come sabbia tra le mai.

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La donna criceto rinuncia ai propri sogni Pensaci.

Devi avere un lavoro, devi comportarti a modo, devi tacere, devi sostenere, devi supportare, devi rinunciare, tutto insomma.

E se invece tu senti di volerne di più, di avere più passioni che ti fanno battere il cuore o se sogni di realizzare più cose, allora ti fanno sentire sbagliata (e anche un po’ egoista) perché in fondo c’è chi sta peggio e quindi non dovresti lamentarti. In fondo hai già tutto quello che ti serve per vivere una vita felice.

Puoi iniziare da piccole domande.  Ad esempio, ti sei mai chiesta:

sto facendo un lavoro che mi valorizza, che mi fa esprimere al massimo i miei talenti, che valorizza il mio potenziale, che mi soddisfa in termini personali ed economici? Oppure la sensazione è quella di essere incatenata in una vita stretta e limitante?

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La felicità richiede coraggio e amore infinito.

Grazie alla mia vita e alla professione che esercito ogni giorno in favore di donne e professioniste, ho  imparato che i sogni sono il carburante della vita, sono ciò che ci fa andare avanti e che ci fa fare piccoli tratti  che giorno dopo ci portano alla meta desiderata.

Ho imparato che possiamo avere infinite passioni, anche molto diverse tra loro, che ci fanno sentire felici e ci arricchiscono il cuore.

Ho imparato che si possono avere tanti sogni e tanti progetti e che il limite è solo nelle proprie convinzioni e nelle proprie paure.

Anzi, senti il cuore che si allarga sempre di più, perché c’è spazio per tutto nella tua vita.
Sta solo a noi spostare i limiti e allargare i confini.

Hai notato che il tempo è cambiato?

Un nuovo tempo, un nuovo terreno, un nuovo raccolto si fonda su una nuova cultura e la parola cultura fa rima con la parola coltura: semina nel nuovo e crea un nuovo tempo.

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Allenati sa subito: attira il meglio nella tua vita.

  • Fai la lista di ciò che ami, di ciò che vorresti, dei luoghi che vorresti visitare e, perché no, di tutte le cose folli che vorresti fare nella vita e che rimandi per la paura del giudizio, sia tuo che degli altri.
  • Chiediti qual è la prima cosa che vuoi fare, da dove vuoi cominciare.
  • Fai ogni giorno qualcosa per te, per realizzare uno di quei sogni scritti su quella lista.

Spesso si rimanda perché pensiamo che serva tempo, che servano soldi, che servano sempre grandi cose.

In realtà, così facendo, perdi le occasioni che bussano alla tua porta e che potrebbero portarti verso una vita ricca, bella, gioiosa e sicura.

Impara a dire di sì agli inviti, alle situazioni che non avevi previsto ma che “casualmente” arrivano nella tua vita.

Impara a dire di no a quello che il tuo cuore sente essere pesante, difficile e limitante per il tuo respira: il tuo cuore vibra nella verità e nella luce sin da quando sei nata.

Ma hai notato che il tempo è cambiato?

Un nuovo tempo, un nuovo terreno, un nuovo raccolto si fonda su una nuova cultura e la parola cultura fa rima con la parola coltura: semina nel nuovo e crea un nuovo tempo.

Coltiva amore, gentilezza, bontà, gratitudine, armonia, equilibrio, entusiasmo e fiducia verso te stessa. Tu sei un essere speciale. Esci dalla vita del criceto.

La donna criceto rinuncia ai propri sogni. Il potere di credere in te stessa. Il potere della fiducia.

Il vero e più grande errore è che cerchiamo sempre di pianificare tutto, siamo certe di sapere noi come arrivare alla meta che ci siamo prefissate.

Peccato che l’Universo sappia sempre come arrivarci in mille altri modi. Un po’ come il navigatore che ti fa fare la strada più breve, o quella senza traffico o quella panoramica, ma molto spesso non è comunque quella che avevamo immaginato noi. E questo ci spiazza.

Non esiste il senso del controllo. Inizi a controllare quando accetti il non controllo: diventi libera e ti alleni agli imprevisti ma soprattutto ti alleni a trovare soluzioni efficaci.

Allora lasciati andare, sii coraggiosa, credi in te, festeggia ogni volta che perdi il controllo, ascolta il tuo intuito e se ti manca il modo per farlo, chiedi!
Ci arrivano in continuazione segnali che noi ignoriamo perché troppo impegnate a ragionare, pensare e pianificare.

Grazie alla tua crescita puoi fare miracoli e l'accademia che ho fondato (Micaf, https://chiarinigloria.it/masterclass/) in favore di donne e professioniste vive di miracoli ogni giorno: sono le donne che hanno deciso di superare paure, insicurezze, sensi di colpa e fare spazio propri sogni.

 

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Allenati ogni giorno ad ascoltare i segnali, a tornare a fidarti delle tue emozioni e del tuo intuito.

Ci hanno educate così, ci hanno insegnato cosa è giusto e cosa no. Siamo talmente dentro a questo sistema che non ce ne rendiamo nemmeno conto.

Serve invece svegliarsi, tornare alla nostra parte più selvaggia e più vera.

La donna criceto rinuncia ai propri sogni. Noi donne abbiamo un immenso potere, che però abbiamo dimenticato.

Nessuno ha la bacchetta magica: cerca te stessa, ascolta chi ti dice cose diverse e scopri come hanno fatto tante donne a disegnare il proprio capolavoro. Guarda con diffidenza chi ti dice di sapere cosa dovresti fare.

E’ tutto dentro di te, basta solo che tu inizi a guardare. Fidati di chi ti aiuta ad aprire la porta e ti lascia poi camminare libera, chi ti fa scegliere sapendo che sicuramente sbaglierai o cadrai: è l’unico vero modo per imparare e scoprire la bellezza che hai dentro di te.

Pensaci, è così che hai imparato a camminare quando eri piccola. Perché ora dovrebbe essere diverso?

Invece spesso vedo donne che sono talmente impaurite da cercare qualcuno che gli dia soluzioni “chiavi in mano”, qualcuno che gli dica esattamente cosa fare. Non è così che funziona.

Guarda avanti e segui il tuo viaggio. Esattamente come guidi la tua auto: riesci a guidare guardando solo lo specchietto retrovisore? E allora perché continui a farlo con la tua vita, con il tuo lavoro e con te stessa?

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https://www.youtube.com/watch?v=BfsBMAdnG24

La donna criceto rinuncia ai propri sogni Allarga il perimetro e ridisegna i tuoi limiti.

E’ solo questione di allenamento. Non c’è un giusto e uno sbagliato. Ognuna desidera qualcosa di diverso, ha obiettivi e sogni diversi delle altre persone.

E’ ora che tu scopra quali sono i tuoi, e soprattutto che inizi a camminare per la tua strada.

Fatti un regalo. Concediti di sbagliare, concediti l’incertezza, regalati la meraviglia e lo stupore di fronte a qualcosa di nuovo: quello che potresti scoprire non ha prezzo.

Se decidi di partire, puoi iniziare da qui:  https://chiarinigloria.it/tuo-livello-di-autostima/

Scrivimi e ricevi da subito la tua prima sessione gratuita con me: cell. 3282560986. 

 


Essere egoiste è essere felici?

Essere egoiste è essere felici?

Dobbiamo convincerci a non cambiare strada ogni volta che sentiamo odore di felicità. E' necessario partire da noi stesse e comprendere che la felicità appartiene ad ogni donna ancor prime dei bisogni altrui. 

Essere egoiste è essere felici? La felicità delle donne pare ancora un privilegio legato a retaggi culturali limitanti, nell’epoca in cui i social si adoperano per abbattere come birilli ogni regola. Eppure la libertà della donna, la propria realizzatone e la propria felicità pare ancora essere un ancoraggio dal quale è difficile svincolarsi per prendere il largo e viaggiare verso la propria destinazione: destinazione felicità.

C’è qualcosa di intimamente "sbagliato" in una donna felice, pare. Lo percepisco ogni volta che in sessione mi trovo a lavorare con donne e professioniste intelligentissime ma con profondi sensi di colpa, paure del giudizio e mancanza di riconoscimento. Sono donne buone, generose, dinamiche.

Ma quanto è difficile uscire dal circolo vizioso all'interno del quale,

se ti occupi di te stessa sei egoista?

Una donna felice è una donna egoista, superficiale, pigra, arida. Una donna per sentirsi dire che merita di essere felice e per dirsi lei stessa di meritare felicità deve:

  • dedicare tutta se stessa;
  • essere stanca;
  • sacrificarsi;
  • essere sempre disponibile;
  • dire poche volte "No, non posso...Non voglio.... Non mi piace...Non sono d'accordo.. etc.";
  • deve fare tutto da sola;
  • dimostrare il proprio valore in quanto donna prendendosi cura dei figli, del marito, della casa, del cane, del gatto, delle piante, prendendosi cura di qualcosa, qualunque cosa, altrimenti che donna è.

Le donne che si emozionano sono irrazionali, inaffidabili, fragili, umorali, depresse e troppo sensibili!

Gli uomini che si emozionano invece fanno notizia:  Mark Zuckerberg cambia un pannolino ed è pioggia di like,...ma una donna che cresce suo figlio nella propria casa e sceglie di dedicarsi alla propria famiglia, è SOLO UNA CASALINGA..A VOLTE DEPRESSA mancanza non di un like ma di un riconoscimento!

 

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Ma la responsabilità della propria felicità è solo nostra! Apri gli occhi!

Finché aspetti che qualcuno o qualcosa ti dia la felicita, essa resterà un sogno.

Ti racconto la storia dello strofinaccio. 

Qualunque donna, anche la più realizzata e determinata, nel momento in cui il marito o il compagno rientra a casa sente il bisogno di farsi trovare occupata, stanca, esausta, affaticata, mai riposata, mai semplicemente appagata. Come se sentirsi appagata fosse una colpa e significasse dire: "oggi non ho fatto niente."

Quindi se non sei stanca, hai cincischiato, zuzzurellato o bambanato per tutto il giorno?

Mia nonna mi raccontava: “quando tuo nonno stava per rientrare a casa, mi tenevo sempre uno strofinaccio vicino in modo che non mi trovasse mai senza far niente”. 

È quello strofinaccio a tenerti lontana dalla tua felicità, a farti lavorare ai tuoi sogni la sera, quando la casa dorme e nessuno ha più bisogno di te. Oppure a farti rinunciare ai sogni! È quello strofinaccio a convincerti che l’unico modo per essere davvero felice è quello di faticare senza sosta.

E' ora di e tornare a guardarti negli occhi.

Quello strofinaccio è sempre in agguato in un angolo della nostra mente.

Essere egoiste è essere felici?

E' ora di superare le tue paure e le convinzioni limitanti che ti impediscono di volare, di brillare, di valorizzare il tuo potenziale e la tua unicità.

Puoi farlo! Puoi fermarti e pensare a te stessa prima di essere esausta, senza bisogno del permesso di nessuno e senza aspettare che qualcuno ti dica "Brava". Credi nei tuoi sogni, fidati delle tue emozioni: sono le emozioni a renderti forte e ogni volta che le nascondi in un fazzoletto o nei sensi di colpa, ti indebolisci.

Impara a restare nella strada ogni volta che senti odore di felicità. 

Non devi prendere lezioni da nessuno. Poi, se proprio ti serve il permesso per essere felice, almeno chiediamolo alla persona giusta, ossia a te stessa.

FELICE SAN VALENTINO DALLO STAFF DEL MICAF, L'ACCADEMIA FONDATA ESCLUSIVAMENTE IN FAVORE DEL TALENTO FEMMINILE

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Chiedi la tua sessione gratuita e scopriamo insieme come realizzare i tuoi sogni.  Tel. 328 2560986 - Gloria.

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Autostima: essere donne felici a 50 anni.

 

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Essere donne felici.

Autostima, essere donne felici a 50 anni: spogliarsi a 50 anni, vestire i propri abiti e vivere una vita felice è possibile ?

Sono una donna di cinquant'anni, anzi il 15 Marzo ne compio 51. Quello che scrivo e che condivido con te è un po' la mia storia, è un po' il mio cammino, è un po' il racconto di tutto quello che ho fatto per realizzare il meraviglioso capolavoro che è la mia vita: 

  • una professione che amo;
  • la mia adorata famiglia;
  • e la mia vita che oggi dedico con passione, impegno e rispetto a tutte quelle donne che vogliono come me vivere felici, sentirsi amate e sicure.

Autostima: essere donne felici a 50 anni e vivere il proprio successo è un privilegio. Allo stesso modo richiede coraggio e come cita Spider Man,

da un grande potere deriva una grande responsabilità! 

Se non è così raro “cambiare strada” quando si è molto giovani, è meno frequente decidere di cambiare vita a 50 anni o intorno a quest’età. Considero i 50 anni un momento magico per la propria vita nella quale si è ancora proattive, vivaci e ricche di progetti ma in cui sembra più difficile o addirittura impossibile cambiare rotta per inseguire la propria soddisfazione e la propria gioia.

  • Sei una professionista e vuoi cambiare azienda, settore, o addirittura vuoi realizzare il tuo sogno di metterti in proprio ma ti frena il pensiero del fallimento o di abbandonare un sentiero sicuro per l’incertezza?
  • Sei una lavoratrice, una studentessa e vuoi creare una tua professione valorizzando il tuo potenziale?
  • Oppure è la tua vita privata che senti inadatta, e ti rendi conto che sono state le tue scelte a portarti all’insoddisfazione che vivi oggi, ma temi di cambiare?

Vuoi tutto questo ma sei è bloccata dalla paura del fallimento o dalla paura di abbandonare una via sicura per una via incerta?

Serve sicuramente una strategia, un metodo ed una conoscenza specifica ma serve soprattutto che tu abbia autostima e fiducia in te stessa. 

La felicità come obiettivo di vita.

L’autostima dipende dalla considerazione che noi abbiamo di noi stesse, da quanto noi crediamo nelle nostre potenzialità. Non è una dote innata, ma un processo di costruzione quotidiana. La felicità è un processo di conoscenza, di consapevolezza e di scoperta costante. https://chiarinigloria.it/felicita

Ho sottovalutato il valore dell'autostima fino all'età di 22 anni: sono sempre stata lasciata dai miei fidanzatini, mi è mancata la forza di oppormi a lavori che sentivo mettermi in ombra e che mi facevano sentire insoddisfatta, ho avuto paura nel ribellarmi ad un'educazione limitante e ho subito decisioni altrui anziché esserne protagonista. I miei sogni e i miei desideri passavano spesso in secondo piano: non era importante quello che sentivo. Era più importante quello che per gli altri era giusto. Mancavo di fiducia in me stessa e la cercavo rinunciando a me stessa nella speranza inconscia di avere l'approvazione di chi amavo. Peccato che il risultato era esattamente opposto: non vieni riconosciuta per quello che fai ma per quello che sei.

Quante volte ti è capitato di rinunciare a te stessa per il bene degli altri? Quante volte hai sperato di ricevere attenzione, amore e riconoscimento facendo per gli altri ancor prima che per te? Hai mai pensato a quanto è importante avere fiducia in te stessa e rinforzare la tua autostima?

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Ho sofferto di disturbi alimentari: vivevo con la sensazione di sentirmi diversa e sola.  Ero fortemente in sovrappeso e le mie amiche molto più belle di me sin dall’età di 16 anni.

Eppure dentro di me ardeva il fuoco: volevo liberarmi da catene, godere della bellezza della vita e delle infinite opportunità che sentivo di avere. Le domande che risuonavano in  me erano le stesse ogni giorno:

  • perché è così difficile vivere felice? Come mai le persone non mi capiscono? Perché il mondo è così diverso da me?  

Eppure sentivo di meritare la felicità. Sentivo di essere speciale. Ma mi sentivo sola. 

Un giorno ci si sente belle e sicure, il giorno dopo si sprofonda nella tristezza e nella sfiducia totale, evidenziando solo quello che non va di noi e mettendo in discussione ogni area della propria vita. Grazie ai lavori che svolgo ogni giorno con decine di donne e di professioniste noto come la mancata realizzazione dello scopo della propria vita è alimentata dalla mancanza di autostima e di fiducia in sé.  

Autostima, essere donne felici a 50 anni. I dubbi, le angosce e la convinzione di non avere tutto quello che ci serve per poter creare bellezza, armonia, successo, sicurezza, importanza e felicità nella propria vita creano un effetto boomerang generando esattamente ciò che alimenta la paura: il fallimento della propria vita. 

Invece, quando si lavora sui propri blocchi si scopre che il potenziale presente in ogni donna è al di là di ogni ragionevole dubbio: il segreto è proprio in quella fiammella che arde ma che è soffocata dalla paura del giudizio dei sensi di colpa e dalla solitudine.

Investire nella propria autostima a 50 anni è la chiave per vestirsi di felicità propria.

 

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L’autostima dipende dalla considerazione che noi abbiamo di noi stesse, da quanto noi crediamo nelle nostre potenzialità. Non è una dote innata, ma un processo di costruzione quotidiano. Ecco perché per avere una buona autostima è importante accrescere e confermare la fiducia verso se stesse, e anche se è normale oscillare e avere dei momenti no, ritornare al centro di noi stesse e incoraggiarsi tutti i giorni è la chiave per sentirsi felici, realizzate e spogliarsi di abiti scomodi, sbiaditi, stretti e vecchi. 

Bassa autostima a 50 anni.

Il 15 Marzo compirò 51 anni e sto vivendo il momento più bello, più straordinario e più felice della mia vita.

Non voglio dirti che è stato facile.

E’ stato il frutto di tanto lavoro, di studio, di decisioni coraggiose, ma soprattutto ho fatto spazio a quello che era buono per me, rinforzando i miei talenti, focalizzandomi sui miei obiettivi e nutrendo ogni giorno la fiducia in me stessa e la mia autostima. E' il lavoro che oggi pratico con decine di donne che come me, vogliono affermare la propria vita in difesa della propria individualità e con totale amore e rispetto verso la vita.  

Se ce l'ho fatta io ce la puoi fare anche tu. 

Autostima, essere donne felici a 50 anni: i motivi per cui una donna ha scarsa stima verso di sé sono tantissimi. Quasi sempre l'ambiente familiare in cui cresce ha un condizionamento importante. Solitamente le donne dai 50 anni in su si sono dovute confrontare con figure maschili svalutanti e castranti. 

Io stessa all'età di 15 anni anziché esaudire il mio forte desiderio, che era quello di studiare lettere per poter poi insegnare in una scuola superiore, ho dovuto adattarmi ad un istituto tecnico che sicuramente mi ha dato un diploma, ma mi ha chiuso in una gabbia limitando la possibilità di esprimere me stessa, il mio potenziale, la mia vera natura e la mia indole. 

Oggi sono grata a quegli anni: ho ricevuto una formazione e un'istruzione eccellente. Quello che ho voluto fare successivamente è capire come trasformare quella situazione in un'opportunità e alimentare, nutrire e perseguire il mio forte desiderio di insegnare, di educare, di guidare. Oggi quel sogno è stato realizzato in altra forma, con una maturità diversa, con una conoscenza diversa e proprio grazie all'esperienza dei miei cinquant'anni. 

Ho perseguito il mio sogno e all’età di 41 anni ho deciso. Anziché chiedermi mille perché mi sono chiesta come potere, come fare, come ottenere quello che volevo. Ho sempre preferito agire anziché piangermi addosso.

Ho sempre pensato di aver poco tempo a mia disposizione e questo mi spronava nel decidere anche quando le condizioni erano sfavorevoli. Questo mi ha guidata e motivata nell'investire anche quando non potevo: il tempo corre troppo veloce.

Tu sei pronta a fare lo stesso? 

Maggiore autostima per chi è giovane.

Se invece sono ragazze e donne giovani ad avere scarsa autostima le cause si possono rintracciare nel confronto con i modelli che questa società propone, che le porta a pensare di dovere dipendere da un’idea di perfezionismo in tutti i ruoli della loro vita: professionista, amante, madre. Sono questi modelli promossi dai social, dalle reti e dai più innovativi canali di comunicazione che parlano di bellezza, di moda, di successo, di soldi facili, etc. In questi ambiti, la donna deve sempre essere super performante. Cosa che naturalmente non aiuta. Pensiamo ora ai social. Oggi se vai a cena ti fai il selfie con le amiche, poi esci con il fidanzato e scatti un altro selfie. Oppure cambi e aggiorni la tua immagine su Facebook, Instagram e Twitter. C'è di fatto un’ostentazione del proprio corpo che poco nutre la propria autostima ma alimenta l'idea che per valere bisogna piacere.

Tutto questo ha un impatto devastante sul livello di autostima delle giovani donne che si convincono di dover dipendere da un'idea di perfezionismo in tutti i ruoli e in tutti gli ambiti della propria vita, sia quello lavorativo che in quello relazionale e genitoriale. 

Si ha la sensazione che la donna debba essere sempre più performante e sente talvolta necessario mantenere quel passo avanti all'uomo quasi a voler difendere il proprio spazio, come se questo non le spettasse di diritto.

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Accettare che la propria bellezza con gli anni possa sfiorire, ma che questo non voglia dire perdere la propria individualità e la propria unicità, è il lavoro più intimo, profondo e intelligente che una donna possa fare per mantenere il proprio spazio trasformando l'autostima in un'alleata fedele e sicura. 

La perfezione è solo un'illusione. Autostima, essere donne felici a 50 anni: quando cominciano ad accettarlo e a riconoscere che è il limite più grande per poter davvero evolversi e diventare le donne che tanto desiderano, la vita stessa si trasforma in un'avventura in cui Tu sei la vera protagonista.

Bellezza e verità.

L'autostima femminile passa sicuramente attraverso l’aspetto fisico, ma anche attraverso le proprie competenze e abilità. 

Un'alta autostima passa anche attraverso l'amore e il piacere verso il proprio aspetto fisico. Allo stesso modo un'alta autostima si fonda sulla sicurezza delle proprie competenze e delle proprie abilità.

A 22 anni soffrivo di disturbi alimentari ed ero in forte sovrappeso: mi coprivo con maglioni lunghi extralarge. Indossare jeans era molto difficile. Il jeans, per quanto sia un indumento semplice, per chi è in sovrappeso è davvero tanto scomodo e impietoso. Mi vergognavo a mettermi in costume e mi sentivo controllata ogni volta che sedevo a tavola: Il cibo era diventato il mio più grande nemico. Ero bravissima a scuola, ma mai abbastanza per quello che io avrei voluto e per quello che io mi aspettavo da me stessa.

Avevo paura di deludere, di essere tradita, di restare da sola.

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Credo che in quegli anni sia stato determinante l'amore della mia mamma che nonostante il mio cambiamento fisico in età giovanile che mi creava forte disagio (da 49 kg ero salita a 66 kg in pochissimi mesi) rinforzava in me la convinzione che avrei potuto fare e realizzare qualsiasi cosa. 

Sì, ad oggi credo che sia stata lei la mia grande salvezza. Il suo amore, la sua dolcezza e la sua presenza nei momenti di maggiore difficoltà sono stati motivo di fiducia verso la vita.

Lei è stata contagiosa per la mia formazione, per la mia genitorialità e per la mia professione.

Ad oggi, nei lavori più importanti di coaching in cui l'autostima è il centro del percorso di ogni donna, mi rendo conto che sicuramente le strategie e il metodo Micaf che ho fondato sono efficaci, concrete e sicure. Allo stesso modo è prezioso l'amore che riservo in ogni percorso e verso ogni donna che con fiducia si affida a me e al il mio staff formato esclusivamente di donne. https://www.facebook.com/groups/897439591041344

Come capire il basso grado di autostima?

Quali sono i segnali che devono far capire a una donna che non si vuole abbastanza bene, che non si stima abbastanza?

Il primo segnale di scarsa autostima è quello di accettare lavori o relazioni sentimentali rinunciando alla propria dignità, alla propria felicità e alla propria indipendenza. Delegare la realizzazione della propria vita ad un uomo, ad un lavoro, ad un compagno o al fatturato della propria professione equivale a perdere la libertà di decidere, di vivere in modo pieno e di valorizzare se stesse indipendentemente da persone o situazioni esterne.

Quello che chiedo ogni volta che inizio la prima sessione di qualsiasi percorso di trasformazione di coaching targato Micaf è:

  • come puoi essere così presuntuosa da amare gli altri ma così sleale da dimenticarti di te stessa?
  • Come puoi dare amore se non lo pratichi verso te stessa?
  • Come puoi ispirare con l'esempio ancor prima che con le parole?

Essere donne felici a 50 anni. Diventa "LA" donna che desideri.

E solo attraverso l'amore che hai verso te stessa che puoi dare il meglio a chi ami e diventare un punto di riferimento coerente e autentico nel mondo. 

E' sicuramente il passo meno semplice ma resta quello più vero, quello più coraggioso, quello che ti permette di diventare la donna che desideri essere. Ti capisco se fai fatica. Quando decisi di separarmi per la seconda volta, la mia professione non era ancora ben avviata. Nonostante stessi lavorando già da tanti anni ancora non avevo strutturato un'azienda con un metodo ordinato e disciplinato. I miei figli da poco si erano iscritti all'università. 

Eppure ero certa di una cosa: per esercitare questa professione, per avere il privilegio di guidare altre vite e per dar forma e sostanza alla mia vita era importante decidere in modo coraggioso. Sentivo che questo mi avrebbe ripagato e così è stato.

  • Le scelte fatte hanno fortificato la fiducia in me stessa.
  • Ogni passo conquistato è stato un passo che ha rinforzato la mia autostima.
  • Ogni conquista smarcata è un riconoscimento a quello che io ho sempre creduto e sostenuto: ognuna di noi ha il potenziale per poter rendere la propria vita magnifica e benedetta.

Ma tutto parte da te, da quanto ti senti sicura, da quanta fiducia hai in te stessa e dal livello della tua autostima.

Quali conseguenze ha la scarsa autostima sulla vita professionale?

Essere una professionista, una titolare d'azienda o una lavoratrice responsabile della propria attività, oggi pare essere un'impresa nell'impresa.  I 1000 impegni quotidiani legati spesso alla responsabilità in quanto genitori o in quanto compagni di vita rende tutto più complesso, ma allo stesso modo dovrebbe essere molto più stimolante e motivante. Invece, la più parte delle volte accade che la scarsa motivazione genera scarsità di risultati e di conseguenza bassa scarsità di stima. 

Generare un circolo virtuoso all'interno del quale produrre atteggiamenti, pensieri e azioni efficaci per ottenere i migliori risultati si dimostra la formula vincente al fine di nutrire la propria autostima per fortificare la fiducia in se stesse. 

È possibile rinforzare l’autostima? Come?

L'autostima è un processo continuo, costante di  costruzione, di evoluzione e  di miglioramento verso se stesse. Va alimentata, va nutrita con la passione e pizzicata con la curiosità, va consolidata e fortificata attraverso il raggiungimento di piccoli risultati costanti e quotidiani. E’  l'esperienza che contribuisce a costruire la stima in se stesse.

Non è una competenza che puoi comprare o imparare: la devi vivere se vuoi raggiungere un obiettivo.

Qualunque esso sia, lo puoi contro concretizzare grazie ad una visione positiva di te e grazie alla percezione che tu sei in grado di fare qualsiasi cosa. 

Ma per ottenere risultati devi agire: è l'azione che ti mette nello stato ideale di sperimentare e di ottenere i tuoi migliori risultati se invece rimandi e resti bloccata dalle paure, dal senso di inadeguatezza e del fallimento, come puoi misurare dove sei,  quanto ti manca o cosa ti manca per arrivare dove vuoi arrivare? 

La percezione e l'idea che abbiamo di noi stesse, è dettata dal modo in cui ci confrontiamo. con le diverse situazioni che la vita ci porta. 

Autostima, essere donne felici a 50 anni: se mi fossi arresa ad una scuola che non era la mia, ad un lavoro che non era il mio, ad un matrimonio fatto di dolore e di chiusura, probabilmente ora non sarei qua a scriverti e non farei il lavoro dei miei sogni grazie al quale decine di donne si stanno affermando in modo concreto, ordinato e disciplinato anche a 50 anni! 

Chi crede in se stessa dà più valore alla possibilità di ottenere quello che vuole piuttosto che al risultato. Mentre invece chi ha una bassa autostima valuta l'errore come un fallimento. Ne rimane vittima. E rinuncia.  

Tu a chi appartieni? Sei mossa dal risultato o dalla possibilità di ottenere quello che senti essere tanto importante?

Autostima: essere donne felici a 50 anni: avere bassa autostima significa:

  • mancanza di ambizioni lavorative o di ambizioni al di sotto del proprio potenziale
  • Scarsa motivazione.
  • Difficoltà nella definizione di obiettivi.
  • Difficoltà nel trovare soluzioni efficaci.
  • Arrendevolezza. 
  • Poca motivazione.
  • Una visione limitata a breve termine. 
  • Scarsità di entusiasmo. 

Autostima, donne felicità a 50 anni: una donna che crede nelle sue potenzialità e abilità non si abbatte di fronte a eventuali sconfitte. E' mossa da una forte passione. La passione è un elemento di costruzione, un sentimento proattivo, mentre la bassa stima di sé è un elemento distruttivo. 

Una donna che ha fiducia nelle proprie potenzialità e resiste alle avversità, manifesterà una passione e una capacità di risoluzione nel programmare e nel coltivare sentimenti costruttivi. 

Una donna felice che crede nelle proprie potenzialità e nelle proprie abilità vince perché mossa da una passione che va al di là di ogni ragionevole dubbio. Dico spesso che la passione è un elemento di fortificazione, di resistenza, di soddisfazione, di appagamento e di difesa di un sentimento che è in grado di superare qualsiasi avversità.

Non ci sono donne appassionate (che io conosca) che abbiano scarsa stima di sé.

Autostima: essere donne felici a 50 anni, gloria chiarini, micaf

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L'autostima è un processo continuo e costante di costruzione, di evoluzione e  di miglioramento verso se stesse. Va alimentata, va nutrita con la passione e pizzicata con la curiosità, va consolidata e fortificata attraverso il raggiungimento di piccoli risultati costanti e quotidiani. E’  l'esperienza che contribuisce a costruire la stima in se stesse.

Non è una competenza che puoi comprare o imparare: la devi vivere se vuoi raggiungere un obiettivo.

Qualunque esso sia lo puoi concretizzare grazie ad una visione positiva di te e grazie alla percezione che tu sei in grado di fare qualsiasi cosa. 

Ma per ottenere risultati devi agire: è l'azione che ti mette nello stato ideale di sperimentare e di ottenere i tuoi migliori risultati; se invece rimandi e resti bloccata dalle paure, dal senso di inadeguatezza e del fallimento, come puoi misurare dove sei,  quanto ti manca o cosa ti manca per arrivare dove vuoi arrivare? 

La percezione e l'idea che abbiamo di noi stesse, è dettata dal modo in cui ci confrontiamo con le diverse situazioni che la vita ci porta. 

Se mi fossi arresa ad una scuola che non era la mia, ad un lavoro che non era il mio, ad un matrimonio fatto di dolore e di chiusura, probabilmente oggi non sarei qua a scriverti e non farei il lavoro dei miei sogni che permette di fare sognare altre donne che in modo concreto, ordinato e disciplinato stanno disegnando quello che è il loro destino.

Chi crede in se stessa dà più valore alla possibilità di ottenere quello che vuole piuttosto che al risultato. Mentre invece chi ha una bassa autostima valuta l'errore come un fallimento. Ne rimane vittima. E rinuncia.  

Tu a chi appartieni? Sei mossa dal risultato o dalla possibilità di ottenere quello che senti essere tanto importante?

 

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Gloria Chiarini - mental coach per donne - cell. 32825600986


Mamme imprenditrici e donne felici

 

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MAMME, IMPRENDITRICI E DONNE FELICI.

Uno dei compiti più difficili nella vita di noi genitori è affrontare l’educazione dei nostri figli. Tanti sono i dubbi e le paure che ci tormentano. Il timore di sbagliare, di non saper cogliere l’attimo. Di non essere compresi o ancor peggio di non riuscire a capirli.

Uno dei compiti più complessi nella vita di noi mamme, di noi professioniste (lavoratrici autonome o anche lavoratrici dipendenti)  e di ogni donna che ha dei figli, è proprio l'educazione dei nostri figli. 

Sono tantissime le mie clienti, donne, imprenditrici, titolari d'azienda e dipendenti dei più svariati settori, che soffrono di sensi di colpa, di paura e di dubbi rispetto al modo in cui educano i propri figli.

La mancanza di tempo, la difficoltà nel gestire lo stesso e i 1000 impegni uniti al pensiero della propria attività e soprattutto motivate dalla voglia di realizzarsi, creano senso di inadeguatezza  e di scarsa fiducia rispetto al proprio ruolo educativo e genitoriale:  la paura di non riuscire a capirli, di non essere in grado di aiutarli o al contrario l'ipotesi di essere troppo severe o limitanti sono solo alcune delle conseguenze che generano rapporti conflittuali non solo verso sé stesse ma allo stesso modo verso i propri figli dando vita ad un circolo vizioso all'interno del quale è difficile trovare soluzioni favorevoli per tutti quanti, figli compresi. In questo circolo vizioso la felicità diventa una meta difficile da raggiungere.

E’ possibile diventare delle donne realizzate, delle professioniste appagate e allo stesso modo delle mamme felici, fiere e orgogliose del lavoro fatto verso i propri figli? 

Gloria Chiarini, mamme, donne felici.
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Per far fronte alle proprie incertezze, è necessario riconoscere una serie di principi essenziali da trasmettere ai nostri ragazzi. E’ fondamentale avere chiarezza sui valori importanti per affrontare la vita, quelli che li aiuteranno a divenire dei buoni adulti un domani, quei valori che li metteranno in sicurezza da compromessi e rinunce: la libertà è sicurezza.

La libertà è consapevolezza. La libertà è fonte di gioia e di propria realizzazione.

Per fare fronte alle nostre incertezze, alle nostre insicurezze e alle proprie paure è assolutamente necessario riconoscere una serie di principi essenziali da trasmettere ai propri figli, ma innanzitutto è fondamentale farli vivere noi stesse nella nostra quotidianità: sono i valori importanti per affrontare la vita, quelli che ci sosterranno nel diventare donne e professioniste libere, sicure e capaci di portare valore in ogni area della vita diventando un punto di riferimento per i nostri figli, per i nostri studenti, per i nostri clienti: mamme, imprenditrici e donne felici.

Il lavoro più importante svolto ogni giorno con donne e professioniste che, in preda alle difficoltà di un mercato sempre più competitivo e ad un cambiamento inevitabile sentono l'urgenza di chiarire e riconoscere ciò che può guidarle in modo CONCRETO verso la propria realizzazione professionale e genitoriale è proprio quello di fissare nuove regole, nuovi obiettivi e valori che siano una  guida chiara e sicura. 

Diventa fondamentale lavorare sul senso di riconoscimento che una volta elaborato diventa la chiave per la concreta possibilità di sviluppare il al massimo il proprio potenziale facendosi guidare dai rispettivi valori. 

Mamme, Imprenditrici e Donne Felici.

Noi mamme con il nostro comportamento, fatto di parole, gesti ed emozioni siamo un modello per i nostri figli. Siamo un punto di riferimento da cui loro attingono istruzioni e atteggiamenti nei confronti delle varie situazioni che si trovano a vivere. I nostri figli, grandi o piccoli che siano, si nutrono di quello che vedono e di quello che sentono. Ascoltano, intuiscono, assorbono tutto, anche ciò che trasmettiamo loro inconsapevolmente. 

Per cui diventa importante lavorare su di noi, non solo su quello che possiamo dire e fare al fine di farli crescere in modo autentico e sicuro , ma diventa vincente lavorare su di noi per sentirci veramente donne appagate, realizzate e forti:  tutto quello che noi viviamo, i nostri figli lo assorbono in prima persona. 

Essere e sentirsi delle professioniste felici allo stesso modo delle mamme soddisfatte e ripagate dal ruolo che abbiamo il privilegio di occupare significa innanzitutto avere chiara la strada e le regole che portano in modo concreto ad un risultato! Le azioni e le decisioni che percorriamo ogni giorno, sia in ambito privato che in ambito lavorativo definiscono il nostro stile di vita e definiscono chi siamo noi.

Nel cassetto lasciaci i calzini e le mutande ma tira fuori sogni e progetti, scuoti via la polvere e stendili al sole.

Quello che accade spesso quando lavoro con le mie clienti è che, in preda alla frustrazione di avere un lavoro insoddisfacente o di avere una professione che non ottiene i risultati desiderati, quella stessa frustrazione viene riversata proprio nell'ambiente familiare e i figli sono i primi a pagarne il prezzo, non solo in termini di qualità di vita, ma anche di valori:  perché se noi siamo donne insicure, insoddisfatte, infelici e incapaci di soddisfare quelli che sono i nostri piaceri, i nostri figli a loro volta (che impareranno non tanto dalle nostre parole quanto dal nostro atteggiamento e dal nostro comportamento) replicheranno esattamente quello che noi proponiamo in prima persona. 

I valori sono l'essenza di una buona educazione. Un ragazzo che non applica una serie di principi nel suo atteggiamento, prima o poi perderà fiducia in sé stesso, con effetti negativi sulla propria autostima che a sua volta si riflette nella qualità delle relazioni che si trova a vivere, sia personalmente che professionalmente.

Molte sono le donne che scelgono di fare impresa negli ultimi anni e le mie clienti ne sono la dimostrazione. Tantissime donne, mamme e mogli, donne separate, donne felicemente accompagnate, mamme giovani e meno giovani hanno preso in mano la propria vita, hanno tirato fuori dal cassetto quel sogno che avevano chiuso e al quale avevano rinunciato poiché vittime della paura di non farcela, dei condizionamenti dell'ambiente in cui erano inserite e dal senso di colpa verso la famiglia o verso le persone che amavano.

Oggi hanno scelto SE’ STESSE e in questo modo sono diventate un  esempio concreto a cui ispirarsi, sono  mamme felici, sono diventate delle professioniste sicure e libere da condizionamenti esterni.

Il valore del cambiamento nella vita di una donna.

Grazie al cambiamento che stiamo vivendo, decine di donne si sono fermate per fare il bilancio di una vita che hanno scoperto disallineata con i propri sogni e le proprie aspettative. Nonostante il proprio ruolo genitoriale (fino ad allora considerato un limite) ed educativo si sono messe in moto per creare bellezza e gioia nella propria vita diventando ispiratrici di successo per i propri figli, per i propri clienti, per i propri collaboratori.

Si tratta di donne che hanno ascoltato quella vocina che risuonava come un tam tam da troppo tempo e che chiedeva di realizzare un progetto professionale unico e personale.

Essere mamme e donne imprenditrici non comporta una divisione netta in compartimenti stagni. Essere mamme e imprenditrici comporta l'unione di tutto ciò che ti rende unica: cuore, mente e amore verso la vita. 

I due ruoli possono integrarsi e quando lo intuisci senti tutti i pezzi di te stessa incastrarsi in modo perfetto: tutto assume un ordine sicuro e chiaro.

Le professioniste che sono anche madri trasformano quest’ultimo dono in  un valore aggiunto e in una fonte di completezza delle proprie conoscenze. La nuova leader è forte quando valorizza skills appartenenti alla donna in quanto tale e in quanto madre: l'ascolto, la comunicazione, l'accoglienza, la perseveranza, l’empatia e la determinazione nel contribuire in modo unico al bene del prossimo.

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Tutto questo è Donna.

Tutto questo è Madre.

Tutto questo è Magia.

Tutto questo è Mamme, imprenditrici e donne felici.

I valori vincenti per una donna, una mamma ed una professionista felice?

La regola è che non c’è una regola!

Al di là delle scelte personali, legate a fattori culturali o educativi sono convinta (grazie alla mia esperienza e al lavoro fatto con decine di donne e professioniste), che alcuni valori sono indispensabili, per rendere la propria vita eccellente e per ispirare in modo concreto i nostri figli con il solo desiderio di farli diventare uomini e donne felici. 

L’obiettivo è aiutarli a non perdersi.

LA GENTILEZZA.

La gentilezza è un valore che viene appreso, che si impara, che non si eredita. I bambini, già da piccolissimi, dovrebbero imparare a essere gentili nei confronti di chi li circonda e il nostro esempio non può che aiutarli. Fai una verifica: nel corso della giornata sei più gentile o arrabbiata, sfiduciata e stanca oppure creativa e ottimista? 

I figli respirano l’aria dell'ambiente in cui studiano o crescono: è la sola variabile costante nell’equazione della vita.

Se sei arrabbiata o delusa come puoi insegnare l'ottimismo e aprire la porta della speranza? Se sei arrabbiata o delusa come puoi generare soluzioni efficaci per la tua professione?  Gestire il tuo stato emotivo diventa la formula vincente per creare un circolo virtuoso all'interno del quale produrre soluzioni utili e favorevoli!

IL RISPETTO.

Il rispetto inteso come empatia, come accettazione dell’altro, come capacità di ascolto, anche quando non condividiamo le scelte o le opinioni di chi ci sta accanto. Insegnando ai ragazzi a mettersi nei panni dell’altro trasmetteremo loro la possibilità di costruire vere amicizie. Allo stesso modo l’accoglienza e l'empatia sono skills preziose nel tuo lavoro. Come ti poni verso i problemi dei tuoi figli? Sai ascoltare? Come ti poni con i clienti? Sai intuire i bisogni del tuo interlocutore? Sai comunicare e veicolare il giusto messaggio in modo chiaro e persuasivo?  Ti senti sicura e vieni ripagata in modo adeguato? Senti che i tuoi figli hanno fiducia in  te e noti come la loro vita scorre serena e sicura? Nulla è a sé: lavoro, vita privata, successo e ricchezza sono disegnate dal tuo atteggiamento e da quanto ti senti capace e aperta al cambiamento. 

L’AMICIZIA.

Uno dei valori più importanti che un bambino deve sviluppare già dall’infanzia è proprio l'amicizia. Imparare a fare amicizia, ma soprattutto sapere come prendersi cura degli amici, come mantenerli nella vita. Il nostro esempio più che mai fa la differenza: se non crediamo nell’amicizia, se non sappiamo fidarci o affidarci a chi ci tende la mano, difficilmente riusciremo a trasmettere ai nostri figli questo principio vitale. Se lavorativamente siamo incapaci di costruire relazioni sane e durature, se ci sentiamo sempre quelle che “danno” e che non ricevono difficilmente sapremo trasferire il valore dell’amicizia ai nostri figli mantenendo il rispetto verso sé stessi e superando la paura di restare da soli o di sentirsi al di fuori “del gruppo”.

LA PERSEVERANZA E LA FIDUCIA IN TE STESSA COME DONNA E IMPRENDITRICE FELICE.

Per aiutarli ad affrontare i primi ostacoli, dovremmo trasmettere ai nostri figli il valore della perseveranza, inteso come impegno costante. Il coraggio di prendere decisioni importanti,  la voglia di imparare per migliorare, l’energia rivolta alla ricerca di soluzioni anziché arrendersi e rinunciare.

Dovremmo insegnare loro che ci sono cose importanti per cui è bene lottare, per vivere e non sopravvivere.

Allo stesso modo diventa un pilastro portante avere fiducia in sé stesse. Troppe volte nelle sessioni di coaching, lavoro con donne e professioniste la cui mancata fiducia in sé stesse è causa a sua volta di mancati risultati, di rassegnazione o di convinzioni limitanti: non sono capace, sono troppo vecchia, sono troppo giovane, chissà poi la gente cosa pensa di me, meglio poco che niente, etc.. e nel frattempo quel niente è fonte di frustrazione e infelicità.

Come puoi insegnare ai tuoi figli, ai tuoi clienti, ai tuoi collaboratori ad avere fiducia in sé stessi se tu stessa sei vittima di insicurezza e confusione?

L'AUTOSTIMA.

Uno dei valori più importanti da trasmettere ai nostri figli è l’autostima. E’ importante aiutarli a credere in se stessi, nelle loro capacità come singoli individui incoraggiandoli a fare amicizia, ad accettare i cambiamenti, ma soprattutto ad essere più autonomi, senza aver paura del mondo circostante. Un bambino troppo protetto continuerà a sentirsi “dipendente” e insicuro, non riuscendo a capire come muoversi da solo sentendosi “perso”.

Trasmettiamo invece loro coraggio, gratificandoli e lodandoli per i loro piccoli grandi successi! Spieghiamo loro che sbagliare non è un male, ma un’opportunità per diventare adulti migliori.

Ma tu credi in te stessa? Hai autostima? Ti senti sicura? Essere mamme, imprenditrici e donne Felici è possibile!

Quello che mi sento di dirti con sicurezza come donna e imprenditrice felice, è di mantenere alta l'attenzione verso  quel piccolo sogno che è lì accantonato. 

Nel cassetto lasciaci i calzini e le mutande ma tira fuori sogni e progetti, scuoti via la polvere e stendili al sole.

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- Gloria Chiarini -


Gloria Chiarini

Mental Coach per donne e imprenditrici

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