Donne che cambiano vita a 50 anni.

LA DONNA E IL SUO SOGNO.

A 20 anni hai un sogno, a 30 hai da fare, a 40 sei di corsa e a 50 riprendi i  mano il sogno dei 20 anni ma da dove iniziare?
Nessuno ti ha insegnato a vivere ma tanti ti hanno detto come era giusto vivere.
A 20 anni sei ricca di sogni. A 50 anni ti ritrovi a fare un bilancio e a decidere di tirare fuori dal cassetto quel sogno che hai dimenticato perché travolta dalla vita.

Nessuno ti ha insegnato a vivere ma tanti ti hanno detto come era giusto vivere.

La vita ti travolge, il lavoro anche se non è quello sei tuoi sogni ti da da mangiare. L'uomo o la donna che hai accanto è meglio di niente. La tua professione ti assorbe e non hai più tempo libero per le tue passioni che nel frattempo hai lasciato in quel cassetto con quel sogno.
Eppure tu SAI esattamente cosa vuoi ma non sai come fare. A 20 anni lo sai ma anche a 50 lo sai.
A 20 anni ancora forse non sai cosa come sarà ma a 50 un po' lo sai. A 30 anni invece puoi giocare d'anticipo. A 20 anni non lo sai, ma a 30, 40 e 50 un po' lo sai: dipende solo da te.

Cosa vuoi fare?

Essere una Mental coach per donne significa parlare ogni giorno con decine di donne che aprono finemente la loro vita alle infinite possibilità che il mondo riserva loro. Molte di loro, sono in un momento di forte cambiamento. A volte si tratta di cambiamenti importanti, vere e proprie rivoluzioni. Se non è così "strano" cambiare strada quando si è molto giovani, è sempre più frequente decidere di cambiare vita a 50 anni o intorno a quest’età.
I 50 anni rappresentano una fase della vita nella quale si è ancora molto proattive, ma in cui sembra più difficile o addirittura impossibile cambiare rotta, per inseguire la propria realizzazione.

LA FORMULA VINCENTE DEI 50 ANNI E DINTORNI.

Eppure è in quell'età che hai esattamente tutto quello che ti serve per dare forma e sostanza ai tuoi sogni: hai la consapevolezza che ti manca a 20 anni.

 

LA PAURA  DELL'INCERTEZZA DIVENTA LA TUA PRIGIONE.

Sei una professionista e vuoi cambiare azienda, settore, o addirittura vuoi realizzare il tuo sogno di metterti in proprio ma ti frena il pensiero del fallimento o di abbandonare un sentiero sicuro per l’incertezza? …Oppure è la tua vita privata che senti inadatta, e ti rendi conto che sono state le tue scelte a portarti all’insoddisfazione che vivi oggi, ma temi di cambiare? Se anche tu ti senti bloccata dalle “paure dei 50 anni”, sentendo le testimonianze di chi ha già intrapreso nuovi percorsi, la percezione che avrai del cambiamento sarà radicalmente diversa, e potrai cominciare a sentire possibile ciò che ora ti sembra precluso o pericoloso.

CAMBIARE VITA: I PRIMI OSTACOLI SI CHIAMANO IRREVERSIBILITÀ E IMPOSSIBILITÀ.

Decidere di cambiare qualcosa di fondamentale nella tua vita implica il saper affrontare delle scelte: tema tanto importante quanto delicato e difficile da vivere serenamente.
Le scelte possono riguardare qualsiasi ambito della tua vita: professionale, personale, emotivo, o le tue abitudini. In tutti questi casi potresti sentire il momento della decisione come un ostacolo nel tuo percorso. Ciò dipende da due percezioni opposte che spesso vivono le donne con cui lavoro e che potrebbero destabilizzare anche te.

1) La percezione dell’irreversibilità delle tue azioni e delle tue scelte.
Se sei una professionista e senti una sensazione di conflitto tra quello che vorresti fare e la paura di non poter tornare indietro, capirai cosa intendo.
Se vivi un disagio, un sentimento di insoddisfazione quotidiano e non riesci a cambiare per timore delle conseguenze irreversibili delle tue azioni, ecco che anche in questo caso ciò che hai appena letto ti risuonerà.
2) Senti una specie di aut-aut della vita.
Sappi che molto spesso si tratta di una sopravvalutazione delle conseguenze che le tue decisioni porteranno.
Sono consapevole che alcune scelte, come quelle professionali o familiari, siano molto importanti, ma non per questo devono paralizzarti.
Se ti concentri sull’irreversibilità di una scelta e sul fatto che condizionerà tutta la tua vita per sempre, ti mancherà la giusta serenità per valutarne le reali conseguenze e i relativi benefici!

Quindi prima di prendere qualsiasi decisione, valuta la situazione con realismo, ricordando comunque che difficilmente esistono percorsi che se imboccati sono realmente irreversibili e che forse stai perdendo l'opportunità della tua vita!

Se l’irreversibilità delle scelte è l’ostacolo percepito più spesso dalle donne in giovane età (pensiamo a chi deve scegliere un percorso di studi…), quello principale per le donne intorno ai 50 anni che vogliono cambiare vita, è la percezione dell’impossibilità.
Ad esempio, se desideri dare una svolta alla tua professione, potrebbe capitarti spesso di ripetere mentalmente alcune di queste frasi:
“Eh ma ormai, a quest’età…”, “E’ tardi, avrei dovuto farlo prima…”, “Ma adesso è impossibile, da giovane forse…”. Scuse e alibi che mettono a tacere la tua coscienza ma non il tuo cuore!

IL VIAGGIO E' NELLA TUA TESTA!

Nessuna regola biologica o sociale può impedire ad una donna intorno ai 50 anni di prendere in mano il proprio destino e svoltare completamente, per realizzare un sogno nel cassetto o semplicemente per abbandonare sentieri che non la rendono più felice e realizzata. Il solo limite è nella sua testa! Il viaggio è nella tua testa!

Invece di focalizzarti sull’irreversibilità o all’impossibilità delle scelte che vorresti fare, pensa che è proprio questo il momento adatto per compierle, perché sono frutto delle tue esperienze e del percorso che hai fatto, senza il quale forse non saresti mai giunta alla consapevolezza che hai ora. La consapevolezza che è il momento di cambiare qualcosa di importante nella tua vita.

CAMBIARE VITA A 50 ANNI: LA PAURA DEL FALLIMENTO MA SE FOSSI SICURA CHE...

È innegabile: cambiare vita fa paura e la trappola sociale in cui si cade è che intorno ai 50 anni dovremmo averne ancora di più.
Ma è una trappola, appunto.
Nelle sessioni di coaching chiedo spesso:

“Se fossi certa che tutto andrà come vorresti, che decisione prenderesti?”.

Mi è capitato che mi si obiettasse con un dubbio piuttosto legittimo, ovvero: “Ma se sono quasi sicura che le cose non andranno come vorrei, devo buttarmi lo stesso?”. Il fatto è che quel “non andranno come vorrei” è tanto vago e quanto inutile nella pratica.

Quando provo a indagare più a fondo su cosa significhi, concretamente, che le cose “andranno sicuramente male”, molto spesso non sanno rispondermi.
La paura del fallimento si veste di luoghi comuni, come “In Italia queste iniziative non funzionano”, oppure “Perché c’è la crisi…”, o ancora “Solo i giovani possono fare queste cose”, oppure “Eh sai, il Covid…” (alibi super gettonato ultimamente!).

Non è mia intenzione spingerti a compiere decisioni avventate: desidero però che tu sia cosciente dei meccanismi che metti in atto inconsapevolmente e che tu riconosca le reali condizioni che potrebbero fare la differenza tra un fallimento ed un successo.

Cambia prospettiva, cambia mindset ed esplora con concretezza le conseguenze che potrebbero derivare dalle tue decisioni e gli scenari che possono aprirsi. Prendi carta e penna e mettiti all’opera con esercizi di specificazione, trasformando l’idea generale di successo e l’idea generale di fallimento in situazioni ben definite, che potrebbero accadere nella tua quotidianità. Solo in questo modo avrai degli strumenti utili per valutare le tue decisioni, anche lungo il percorso.

CAMBIARE VITA A 50 ANNI: LA PAURA DEL SUCCESSO.

Sembra strano e controintuitivo, ma accanto alla paura del fallimento, c’è una paura a volte altrettanto forte, che è quella di avere successo.

Ti capita mai di pensare che non prendi determinate decisioni, non cambi strada, non vivi la vita che vorresti perché sei pigra, procrastini, ti manca costanza, metodo, motivazione e denaro?

Queste sono  convinzioni che si danno le donne che hanno paura di raggiungere determinati obiettivi, per paura di “perdere” qualcos’altro. Temono di rovinare relazioni importanti o di rompere gli equilibri raggiunti in famiglia o sul lavoro. Se capita anche a te sappi che queste convinzioni ti inducono a fermarti. Una volta disinnescate queste convinzioni, la capacità di essere efficaci nei propri obiettivi ritorna disponibile, insieme alla sensazione di essere “libere” e molto più lucide rispetto alle scelte da fare.

SE HAI SBAGLIATO IN PASSATO, NON SEI CONDANNATA A SBAGLIARE ANCORA.

Affrontiamo ora un tema molto delicato: l’influenza del passato sul nostro presente.
Se senti di trovarti in una situazione che non ti soddisfa, ti verrà naturale chiederti come ci sei arrivata e probabilmente pensi che la tua situazione di frustrazione attuale sia una diretta conseguenza dalle scelte che hai sbagliato in passato. Pensi quindi di essere incapace di scegliere ciò che può farti vivere con soddisfazione e serenità.

Per riportare le cose nella giusta prospettiva, è necessario anzitutto chiarire cosa per te è “giusto” e cosa è “sbagliato”, traducendo questi concetti molto astratti, ancora una volta, in fatti concreti, in condizioni che si possono verificare. In questo modo otterrai un primo cambio di prospettiva importante rispetto ai tuoi “errori”, facendo tesoro della tua esperienza.

Se resti ferma in quell’immobilismo fatto di frasi del genere “Io faccio sempre gli stessi errori”, “Io non so scegliere”, generi energia negativa e ti freni in qualsiasi iniziativa di miglioramento.

Rompere questa bolla di convinzioni errate, significa invece recuperare la fiducia in te stessa, il tuo senso di autoefficacia e rendere gestibili le sensazioni che ti bloccano.

CAMBIARE VITA A 50 ANNI.

Se in questo momento anche tu stai valutando di cambiare qualcosa di fondamentale nella tua vita, e per farlo hai bisogno di investire su te stessa, l’unica persona da ascoltare sei tu.

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Per scoprire la propria bellezza, a volte c'è bisogno di una catastrofe.

SE OGGI FOSSE IL TUO ULTIMO GIORNO DI VITA, COSA DESIDERERESTI VERAMENTE?

E se oggi ti dicessero:  "signora, la giostra si ferma. E' tutto finito."

IL POTERE DELLA VERITÀ'

Quello che mi sono sempre chiesta è:

"Gloria, se oggi fosse il tuo ultimo giorno, sentiresti di aver vissuto fieramente e coerentemente la tua vita?"

Mi sono risposta con sincerità, sempre. Non mi sono mai presa in giro. La lealtà verso me stessa, la lealtà verso noi stesse è il solo modo per onorare la nostra vita.

La verità se pur spiacevole, inaspettata e dura mi ha salvata e mi ha permesso di sviluppare la forza più potente al mondo: la propria forza interiore che conosce molto bene la verità e che alimenta la tua essenza trasformandola in coraggio, in determinazione, in consapevolezza, in sostanza vitale.

Ho coltivato giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza la mia forza interiore. Ho studiato come rinforzarla, come valorizzarla, come nutrirla e come trasmetterla a chi amo, clienti incluse e collaboratrici incluse (la nostra attività è lo specchio di chi siamo). Il mio mondo oggi è allineato alla mia forza interiore. E' stato un lavoro intimo, profondo e doloroso ma sapevo che grazie a questo lavoro la mia anima, il mio cuore e la mia mente avrebbero abitato la stessa casa. 

Oggi è la mia più grande alleata. E' quella forza che mi permette di decidere con coraggio, di guardare la realtà in modo oggettivo, di lasciare se non voglio stare ma che mi fa stare quando e dove voglio stare. E' la forza che mi permette di vedere dove gli occhi non vedono e di sentire dove le orecchie non sentono.

Oggi la mia forza interiore mi permette di guardare, di ascoltare e di sentire col cuore.

Grazie ad essa prendi le decisioni più difficili:  ti senti sostenuta e protetta. Ma c'è una condizione affinché tu possa scoprirla: devi essere sincera con te stessa.

Puoi mentire al mondo ma non puoi mentire al tuo inconscio, nemmeno quando te la racconti.

E così mi sono amata nella verità, ho riconosciuto la fine di due matrimoni. Io che ho sempre  creduto che l'amore è per sempre. Ho attraversato il buio della solitudine che apre una voragine senza fine. Ho guardato l’indifferenza di chi ti svaluta professionalmente sfruttandoti finché glielo permetti. Ho lasciato andare con gratitudine anni in cui i disturbi alimentari erano l'ennesimo tentativo di comunicare il bisogno d'amore a cui l'ambiente attorno era sordo. Oggi comprendo che l’ambiente non poteva sentire: mancava di strumenti e di conoscenza. La responsabilità di guarire era mia. Di nessun altro. E cosi ho iniziato lentamente a mangiare ma a mangiare con cura, con coraggio e con altrettanto dolore fisico: quando lo stomaco diventa piccino, anche un piccolo boccone di pane diventa un enorme boccone di pane eppure il  nostre copro è magico. Il nostro corpo segue le nostre intenzioni. La mi intenzione era quella di tornare a vivere e lui mi ha ascoltata. Giorno dopo giorno il pezzo di pane è diventato una fetta di pizza e dopo soli pochi mesi sedevo a tavola assaporando il gusto di una vittoria riflessa nei sorrisi delle uniche persone per le quali aveva senso vivere nella verità: i miei figli. Sono sempre stati loro il mio faro anche nelle burrasche più' buie.

I miei figli mi hanno sempre indicato la via non più facile, ma giusta.

Ho preso per mano le mie paure e mi sono riscoperta più bella di quello che avrei mai pensato. Mi sono spogliata del contorno: sono entrata dentro di me. E' stato il viaggio dello stupore. E' stato il viaggio dei cerchi che si chiudono, dei fantasmi che trovano motivo di esistere.

E' stato il viaggio dentro al mio viaggio.

DALLA CATASTROFE AL DONO

L'imprevedibile spesso cambia le nostre vite. E tanto più accogli l'imprevedibile, tanto più trasformi la tua vita nel tuo incantesimo.

A volte la sensazione è quella di aver vissuto tante vite, ognuna di esse ricche, intense e allo stesso modo strette e limitanti. Fino ad oggi: oggi vivo con entusiasmo e condizionata dal futuro che sto creando. Oggi mi sveglio ogni giorno come se fosse il primo giorno di un a vita che mi appartiene e che ho plasmato con le mie mani, con le mie decisioni, con le mie scelte e con la ferma rinuncia di vivere  vite che non mi appartengono.

Guardo le fotografie che gelosamente conservo. Sono attonita, stupita e chiaramente fiera dei cambiamenti che hanno guidato passo dopo passo la salita di un'esistenza  che lascia ampio spazio alla gratitudine.  Quante volte ti chiedi: perché tutte a me? Perché nessuno mi capisce? Perché  è così difficile? Quante volte vorresti prendere quella decisione che sai essere giusta per te, ma sei bloccata dalla paura e dalla poca fiducia in te stessa? Ti capisco. La paura mi ha tenuta sveglia tante notti. Ricordo una notte in particolare. Erano i giorni in cui avevo comunicato la decisione di divorziare. La mia professione era da poco avviata. Da un anno avevo superato con orgoglio l'esame del master di studi al quale avevo delicato mesi d’intenso lavoro. I miei figli erano entrambi studenti universitari e all'epoca senza alcun lavoretto che permettesse loro di alleggerire i costi che comporta un percorso universitario. Fissavo il soffitto e le lacrime rigavano le mie guance senza sosta. La sensazione era di profonda stanchezza.  La coerenza è sempre stata forte nelle mie decisioni. Non avrei potuto tradirmi.  Sapevo che la vita mi avrebbe aiutata e mi avrebbe mostrato la strada e cosi fu ma questo è un altro capitolo.

Ora ripensando a quella notte sento aprirsi un sentimento di gioa e rimango incantata difronte a tanto coraggio: il coraggio che mi diede quella forza interiore che sin da giovane avevo protetto, ascoltato, e alimentato con fiducia.

 

LE DELUSIONI SONO SOLO PARTE DEL VIAGGIO: PUOI SOLO DECIDERE DI ATTRAVERSARLE FACENDO SPAZIO ALLA TUA BELLEZZA.

Le delusioni non puoi evitarle: ti colgono di sorpresa, mettono disordine in un apparente equilibrio e fanno luce ad una realtà spesso sbiadita e sopravvalutata. Le delusioni ti sfidano ma diventano amiche se le accogli, le guardi, le respiri, le annusi e le prendi per mano. Quando sai come abbracciarle impari a trasformarle in forza e puoi accedere ad uno stato superiore: lo stato di coscienza che ti porta verso nuove opportunità.

E' l'inizio della tua libertà emotiva e mentale.

Il segreto sta nel conoscere profondamente se stesse, nel sentirti libera dalle aspettative e nel tutelare ogni giorno la tua  autostima e la fiducia in te stessa.

E' FONDAMENTALE CHE TU MANTENGA VIVO IL DESIDERIO DI DESIDERARE.

Ho imparato che la vita è IL viaggio e che nessuno può indicarti le coordinate che  ti portano alla meta. E forse la meta è proprio la mancanza di una meta finale. La magia del mio viaggio è esattamente la mancanza della meta: salgo con curiosità sui treni che mi piacciono. Godo di ogni tappa e la sensazione è di grande stupore per la vastità di un territorio chiamato Vita e che esiste dalla notte dei tempi. Conosco nuove persone che mi arricchiscono e lascio un pezzo di me in ognuna di loro con la ferma intenzione di arricchirle allo stesso modo. Questo è  il SENSO del mio viaggio:portare luce, ricchezza e gioia nelle vite altrui. E' un viaggio che ho voluto, che ho cercato e quando l'ho trovato ho fatto ogni tipo di sacrificio per comperare il biglietto. E' il viaggio nel viaggio: quello per cui  50 anni fa ho scelto di abitare questa vita. Mi auguro di non arrivare mai a destinazione.

 

Tutte, prima o poi rimaniamo deluse: come difendersi?

Il fatto che la delusione sia inevitabile nella vita non deve spaventare. Anzi, questa consapevolezza aiuta a non considerare la delusione un nostro insuccesso personale, come se ne fossimo responsabili per nostra incapacità. Difendersi dalla delusione significa prima di tutto non esporsi troppo al rischio. Come? Mantenendo sempre il contatto con la realtà, nutrendo aspettative realistiche, imparando a conoscersi bene. La conoscenza di se stesse è alla base di un buon rapporto con la realtà.

Essere coscienti dei nostri limiti come del nostro potenziale. Proteggerti significa saper reagire e il primo passo consiste nell'alimentare la propria autostima coltivando la tua energia vitale.

Riassumo i 4 comandamenti della delusione:

  • da sola non resterai (parla, confidati, esci).
  • Fiduciosa (resisti alla perdita dell'autostima).
  • Paziente (sii consapevole che la delusione è anche un percorso, che ci vuole tempo per superarla. Questo accelera la "guarigione").
  • Coraggiosa ( continua a fare, inizia nuove attività, guarda in alto e non in basso, davanti e non dietro).

Amicizia, amore, lavoro, quale delusione brucia di più?

Come trasformare una delusione in energia vitale?
Principalmente facendosi coraggio e attingendo alle proprie risorse mentali: guardando "altrove", scegliendo di percorrere altre strade, cercando di rinnovarsi, pensando che si farà meglio la prossima volta. Ogni caduta è stata l'opportunità per dirmi che quando mi fossi rialzata sarei stata più capace, più sicura, più forte e cosi è stato. Se già dall'inizio non ti perdi d'animo, allora eviti il drastico calo di umore che spesso accompagna la delusione. L'energia vitale farà il resto. Trasformare la delusione in slancio vitale significa non restare aperta al desiderio.

La trasformazione della delusione in un processo vitale in realtà è la mutazione del dolore, la sua "sublimazione" in un atto creativo: "creare" te stessa, consapevole che sei l'artefice della tua vita.

Ero bionda. Avevo un impiego sicuro come ragioniera amministrativa. Mamma e moglie di un imprenditore affermato. E allora cosa stonava in tutto ciò? La mia anima urlava libertà e già sapeva cosa era buono per me: dovevo solo trovare il coraggio di occupare il mio posto nel mondo. Avevo paura ma la vita mi ha messo alle strette: la scelta era se vivere nella verità o adattarmi ad una verità dettata dal contesto e condizionato dai sensi di colpa e dalla paura del giudizio: ho rinunciato a ciò che non era buono per me e che mi teneva al buio in cambio di un raggio di sole.

 

Oggi quel sole illumina la mia camera, il mio ufficio, la mia vita ogni giorno. Oggi la mia anima vive in me e nella vita di tutte le donne che accompagno nella loro rinascita.

E più bella cosa non c'è.

SE OGGI FOSSE IL TUO ULTIMO GIORNO DI VITA, COSA DESIDERERESTI VERAMENTE?

  • Cosa desideri veramente?

  • Cosa ti motiva tutte le mattine a fare quello che fai?

  • Qual è il tuo obiettivo, scopo nella vita?

Se sai perfettamente cosa desideri, hai la mappa della tua vita sulla quale fissare le tue coordinate.

Buon Viaggio. Gloria.

 


Sorellanza e Autostima: il potere delle Donne.

Sorellanza come empatia femminile, sorellanza come crescita.

Ho lavorato fino ad oggi con più di 200 donne: tra di loro libere professioniste, insegnanti, mamme e titolari d'azienda. Quello che respiro è l’alto prezzo che le donne stanno pagando in prima persona dovuto ad un' educazione esercitata in un contesto caratterizzato dal peso del patriarcato . Oggi ne hanno ampia chiarezza e vogliono capire come guarirne. E’ un'educazione che impatta anche nel modo in cui guardiamo alle altre donne percependole come rivali e concorrenti. Non è raro vedere a scuola, all’università o al lavoro donne che criticano altre donne. Innalzano muri e si mettono i bastoni tra le ruote, fino a generare un antagonismo senza senso, con il quale, anziché rafforzarci, ci indeboliamo. Quasi senza saperlo, si perde quell' alleanza che tanto ci ha definite in passato.

Sorellanza: il valore dell’Autostima nell’alleanza tra donne.

La sorellanza è un patto sociale, etico ed emotivo costruito tra donne. Prima di tutto è sapere che insieme si è più forti, che l’emancipazione è possibile solo creando forti alleanze, trattandoci come sorelle al netto da gelosie, rivalità e sensi di colpa. Siamo l'una lo specchio dell’altra e riconoscere che attraverso il sentirci unite unite possiamo “guarirci” a vicenda, equivale a mettere in vantaggio noi stesse e l’intera umanità alla quale noi siamo chiamate per la Vita. Attraverso la mia professione, ho consolidato la certezza che quando le donne si sostengono, si supportano e si tengono per mano, vincono e con esse vincono le donne in modo universale.

Essere Valore per le mie Donne e vincere in autostima.

Le mie clienti lo possono testimoniare. Sento da subito che il nostro è un lavoro di squadra. Sono ferma e decisa: noto che ognuna di loro (e anche Tu che ora mi stai leggendo), quando sente la totale di fiducia in sé stessa, si alleggerisce dal peso di convinzioni limitanti, abbracciano il cambiamento consapevoli del loro valore: si liberano da dipendenze affettive, dalla paura di fallire e da credenze che fino a quel momento le hanno condizionate nel tacere in prigioni di isolamento emotivo. Quando una donna viene da me, all'inizio non mi preoccupa tanto del problema. Quello che faccio da subito è lavorare sulla sua autostima e sull’amore per sé stessa. Ti accolgo nel mio spazio con sicurezza, con amore e con rispetto: la mia pozione magica per la tua guarigione nel vincere frustrazioni,  paura di fallire,  sensi di colpa o delusioni affettive, è l'amore per te stessa. Ti prendo per mano, ti sostengo, ti sprono, ti incoraggio con tenacia e determinazione , come se tu fossi parte del mio viaggio e di fatto , lo sei per un pezzo. Questa è la sorellanza nella mia professione. Questa è la sorellanza con la quale lavoro con ognuna di esse. Diventiamo complici ed in modo gioioso ma deciso, camminiamo verso il loro obiettivo coltivando autostima e fiducia.
E’ il viaggio verso un passaggio che ti porta a vivere in modo presente e consapevole. Un rapporto basato sul valore come gruppo, con l’intenzione di avviare un vero e proprio cambiamento.

 

“Sorellanza è un termine che trascende un senso di complicità femminile che cerca soprattutto di generare un cambiamento sociale a totale vantaggio di un bene comune che è la Vita.”

Sorellanza come empatia femminile, sorellanza come crescita.

Ho lavorato fino ad oggi con più di 200 donne: tra di loro libere professioniste, insegnanti, mamme e titolari d'azienda. Quello che respiro ogni volta, è l’alto prezzo che le donne stanno pagando in prima persona dovuto ad una educazione esercitata in un contesto caratterizzato dal peso del patriarcato . Oggi ne hanno ampia chiarezza e vogliono capire come guarirne. E’ un'educazione che include anche vedere le altre donne come rivali e concorrenti. Non è raro vedere a scuola, all’università o al lavoro donne che criticano altre donne. Innalzano muri e si mettono i bastoni tra le ruote, fino a generare un antagonismo senza senso, con il quale, anziché rafforzarsi, si indeboliscono. Quasi senza saperlo, perdono quella alleanza che tanto le ha definite in passato.

Ti consiglio la lettura del libro HERNAN HUARACHE MAMANI - "La Profezia della Curandera"

Nei tempi antichi, le donne hanno condiviso molto di più rispetto ad ora. Vivevano come un gruppo solido, orientato ad aiutarsi e arricchirsi emotivamente e psicologicamente. Le generazioni più vecchie davano consigli alle più giovani, venivano condivise le attività di allevamento, coltivazione e raccolta, il trattamento delle malattie attraverso piante naturali, etc. Forse, le più sensibili e fedeli al proprio sentire, erano un po’ “streghe”. Artigiane della natura e dei sapori antichi che si riunivano nella famosa “tenda rossa” durante le mestruazioni per condividere storie, sincronizzando i propri cicli e seminando affetto nelle proprie ferite emotive, in modo da riuscire tutte insieme a essere ogni giorno un po’ più forti. Coraggiose per se stesse e per il mondo. Più forti come madri, più forti come sorelle e figlie della vita costruendo una vera e propria sorellanza.

 

“La sorellanza ci permette di ritrovare il nostro potere come donne che si alimentano e alimentano gli altri. Siamo datrici di empatia, destinatarie di fratellanza, di un legame nel quale insieme siamo meglio che da sole.”

Come favorire una vera sorellanza.

La coscienza femminile della quale godevamo nei primi tempi delle nostre società, si è persa con il passare del tempo. Al giorno d’oggi manca questo vincolo genuino volto a generare cambiamenti. Il concetto di sorellanza va ben oltre il concetto di amiche. Parliamo di fratellanza, di complicità femminile, di un principio etico con il quale avere una mentalità trasformatrice, così come di un impegno sociale volto al miglior futuro delle nostre figlie.
La sorellanza è una rivoluzione che va da dentro verso fuori. Prendendo prima coscienza di ciò che si è, di ciò che si merita e di che cosa non si sta raggiungendo in una società che rimane, purtroppo, fortemente patriarcale. Successivamente questa coscienza deve impregnarsi in ogni donna che incontriamo nella nostra vita quotidiana, sostenendola, visualizzandola e riparando la femminilità scheggiata con il fine di rafforzarci reciprocamente.
Non meno importante, la sorellanza impone un esercizio di riconoscimento del sé e del proprio valore anziché sabotarci con credenze e paure. A volte noi stesse poniamo in essere comportamenti che ci danneggiano e alimentano una bassa autostima.

 

In che modo l’autostima alimenta e fortifica la sorellanza ?

Sentirti una donna degna di stima, sentirti capace e sicura di te, ti permette di dare sostegno, di alimentare te stessa e gli altri. E’ importante investire in te stessa, nella tua autostima, nel tuo potere interiore che ti dà forza e chiarezza rispetto al movimento della tua vita, imparando a governarla anziché esserne vittima governata. Parlarti in modo efficace e potenziante, riconoscere quali sono i pensieri per te buoni, imparare come mettere fuori gioco quella vocina che ti condiziona e ti scoraggia, è strategico per proiettarti verso il tuo futuro con coraggio e gioia. La tua autostima migliora e diventi contagiosa.

 

Il linguaggio delle donne è (spesso) depotenziante e poco vantaggioso per la tua autostima.

Quello che mi “balza all'orecchio” ogni volta che lavoro con donne che decidono di investire in sé stesse per migliorare la loro autostima, per sentirsi più forti e decise in ogni area della loro vita, è che il loro linguaggio è altamente depotenziante: “sono un disastro”, “non lo so fare”, “non fa per me”, “non sono portata”, “non ce la faccio” “non sono bella” “ormai è tardi” , sono frasi che di fatto si dicono per proteggersi, per stanchezza, per poca fiducia e talvolta perché’ gli è stato ripetuto da chi le giudica o da chi le vuole manipolare per fini personali. Il punto non è solo che se le dicono, che le pensano, che se le ripetono. Il punto è che ci credono: in questo terreno, la loro autostima rimane povera e carente di nutrimento sano, perde vita, lentamente muore, appassisce e con essa appassisce la consapevolezza del potere che ogni donna ha in sé in quanto donna.
Ristrutturare il tuo linguaggio serve per imparare a darti valore e a mostrare sicurezze o far valere una tua opinione. Serve per mettere a tacere critiche che ti dici, credenze radicate in te da tempo e che ad oggi, non hanno funzionato.

 

Essere insieme per rendere solida la nostra autostima e RI-allenarci alla Sorellanza.

Siamo sempre più individualiste, è vero. Delle donne amiche se ne dice di tutti i colori, Eppure fin dall'antichità, l'unione delle donne è sempre stata un punto di forza: per crescere i propri figli, per condividere problemi appartenerti solo alle donne (ciclo mestruale, gravidanza, ecc). E ancora oggi, in fondo, ognuna di noi ha l'amica del cuore, la sorella, la mamma, il gruppo di amiche del liceo o della palestra che arrivano pronte ad alleviare ogni male, o con un drink o con il gelato, se necessari. Le donne unite possono generare una grande energia vitale.

Il potere delle donne è ancestrale.

Il sostegno di una donna, di un'amica, o di un gruppo di amiche è importante:

stare CON altre donne aiuta a sviluppare la condivisione di sentimenti profondi e intimi, e a incoraggiare la sensazione di avere sempre un sostegno. In antichità esisteva il cerchio della sorellanza, in cui le donne unite si scambiavano energia positiva. Il potere delle donne è qualcosa di ancestrale e inalienabile. La forza di un gruppo di donne compatte permettere il libero confronto e la crescita, aiuta ad essere delle madri migliori, ad avere supporto morale, supporto fisico, emotivo e mentale.

TUTTO INIZIA DA TE !

E' fondamentale partire da te stessa, dal prenderti cura della tua forza, dal capire in che modo migliorare e crescere la tua autostima e dal tuo vivere in armonia e felice indipendentemente da chi o da cosa ti circonda. Riconosci CHI SEI, indipendente da cosa fai.

“Sorellanza è sinonimo di solidarietà, significa essere in grado di creare una rete di sostegno per aiutarci e ci rivendicare un reale cambiamento. “

 

Gloria Chiarini - Life e Business Coach per Donne


L’Autostima rappresenta il valore che dai a te stessa

Carissima amica mia,
è già trascorso un mese dalla nascita del progetto SI ALLA VITA: abbiamo parlato di quanto l'autostima è un pilastro fondante per sostenere la nostra realizzazione privata e professionale. Strettamente connessa alla nostra autostima è il nostro sentirci donne certe e consapevoli del ruolo che abbiamo da sempre nel mondo ma che da pochissimo tempo ci viene continuamente “richiesto” dallo scorrere della vita stessa. L’attuale situazione che stiamo vivendo, è il forte richiamo al ritorno del nostro ruolo di madri, di donne, di detentrici del potere più grande al mondo che è la procreazione, al continuità la preservazione della vita !! Se pensi solo alla magia che si cela nel generare una vita umana, ti diventa chiaro quanto siamo potenti e indispensabili alla vita stessa !! Una carissima formatrice che stimo e alla quale mi sto affidando per innalzare la mia evoluzione e la mia crescita personale, mi disse queste parole che oggi conservo con gratitudine.
“Quando ci sono state le guerre, chi si tirava su le maniche erano le donne, la forza del femminile è potente: mentre gli uomini seminano più donne, la donna genera un figlio alla volta !! E genera la vita.”

Ti confido anche un mio intimo ricordo.
Io ero legatissima alla mia cara nonna materna . Ricordo che quando avevo bisogno di confidarmi con lei, ci chiudevamo nella sua camera, mi faceva sedere sul letto ed con i suoi piccoli occhi azzurri nascosti da un grande paio di occhiali color beige, mi guardava con quell'aria ferma e attenta che solo una nonna può possedere: è quell’aria che si respira grazie ad una vita fatta di sacrifici e di tribolazioni in cui fatica sopportata superava in gran misura le comodità e il comfort. Eppure in lei si percepiva una saggezza che pochi intellettuali oggi possono vantare. Quella volta mi disse:

“Gloria ricordati che non tutti gli uomini vanno e vengono ma i figli restano e i figli sono la vita nostra e sono il futuro del mondo.”

(L’articolo della prossima settimana è dedicato a come grazie al recupero del nostro femminile, possiamo guidare l’uomo al cambiamento in favore della vita.)
Oggi più che mai, il ruolo del femminile vuole essere la chiave del cambiamento in essere.

( QUA SOTTO TI ALLEGO IL POST PUBBLICATO SUL MIO PROFILO FACEBOOK IN CUI SCRIVO DI QUANTO IL RUOLO DEL FEMMINILE IMPATTA OGGI IN MODO CERTO E DETERMINATO SUL CAMBIAMENTO CHE STA PROVOCANDO PAURA E INSICUREZZA VERSO UN FUTURO APPARENTEMENTE FATTO DI INCERTEZZA MA DI FATTO, MOLTO PIù LIMPIDO SE GUARDATO CON OCCHI DIVERSI.)

https://www.facebook.com/gloria.chiarini.52/posts/10216013144593488

Ho seguito tante donne il cui desiderio era migliorare la propria condizione, impegnandosi ogni giorno per conciliare i tempi della loro vita personale con quelli della vita professionale. Sono mogli, madri, colleghe, amiche, sorelle, figlie. Sono piene di talento e disposte a grandi sacrifici per metterlo a frutto, quasi mai consapevoli del loro grande valore, sempre protese ad aiutare gli altri e capaci di occuparsene con amore.
Le donne hanno l’innata capacità di approfondire questioni complesse. Lo fanno da quando "sta in piedi" il mondo e la mia nonna me lo ricordava ogni volta: sette figli, un’azienda da condurre, un marito perso precocemente eppure la sua lucidità rispetto al suo ruolo come donna e come esempio a cui ispirarsi, le ha fatto mantenere quella dolcezza e quella sensibilità che è la forza più potente e che appartiene ad ogni donna consapevole che uomini e donne sono diversi, che la donna ha per natura delle qualità esclusive: l'accoglienza, il saper ascoltare, la comprensione, l’empatia, la fermezza, la presenza, la capacità di essere resiliente rispetto al bene e alla giustizia. La “modernità” e le comodità hanno fatto perdere il valore della femminile lasciando spazio all’illusione che per occupare il nostro posto nel mondo dovevamo essere come gli uomini ma in questo modo, abbiamo perso.

L’uomo ha un suo ruolo ben specifico e grazie a quel ruolo, possiamo essere noi stesse !!! La natura è perfetta e i ruoli sono perfetti. Se vogliamo vincere dobbiamo “tornare a casa” pur con l’ambizione di raggiungere il nostro successo professionale, ricordandoci quanto siamo intuitive e coraggiose, ma è necessario o tornare a casa, ri_fissare nuove regole e riassaporare il piacere di sentirci donne.
Per fare questo, dobbiamo ripartire da noi stesse. Ritrovare il la fiducia in noi, sentirci sorelle e sentirci parte di un progetto tanto grande che è la conservazione del genere umano pur investendo nella nostra crescita personale per vivere in modo certo la nostra unicità.
La formazione professionale è una necessità, ma la crescita personale è una scelta di vita.
Louise L. Hay, scrittrice statunitense e autrice del bestseller mondiale “Puoi guarire la tua vita”, ( che ti consiglio di leggere e che io ho letto ben 3 volte !), ha scritto che “rafforzare il potere delle donne è la cosa migliore che possiamo fare per il pianeta. Quando le donne vengono represse, tutti perdono. Quando le donne vincono, tutti noi vinciamo”.
Il potere del femminile è in quell’energia intensa e sublime, che bisogna imparare ad accrescere dall’interno, per farne il perno di un cambiamento che è anche miglioramento della propria vita. Rispetto alla generazione precedente e alla mia cara nonna, le donne oggi hanno sicuramente accesso con maggiore facilità agli studi universitari, hanno migliori opportunità di lavoro, possono decidere chi sposare e chi amare, ma quanto si sentono libere di seguire davvero la voce della loro anima?

Come fare ?
L’unica strada percorribile sembra essere quella della comprensione di sé, della conoscenza del mondo, della cultura che lo rende bello, della crescita personale che sostiene ogni cosa.
La crescita di cui parlo e che fa parte del processo di trasformazione che accompagna le donne che seguo nei miei percorso di coaching, ha il potere di aprirti gli occhi e permette alla tua mente di pensare, di sviluppare idee autonome al netto da qualunque pregiudizio sociale.
Le mie clienti questo lo sanno bene. Per questo molte di loro hanno smesso di vivere rassegnate una condizione di accettazione ed hanno iniziato a vivere nella condizione del “fare” per vivere nella gioia.
Esiste tuttavia nel sociale un divario ancora troppo grande tra il talento di cui dispongono e la capacità di metterlo a frutto, tra il potenziale che possiedono e la capacità di sfruttarlo.
Al di là di quale sia la loro condizione economica o psicologica, non riescono ad usare propriamente il potere interiore di cui sono dotate.
Ciò perché un conto è conoscere i meccanismi che regolano certi processi, un conto è saperli applicare con regolarità, facendone uno stile di comportamento e di vita.
Servono gli attivatori del “sapere”, che oltre a generare azione, sappiano valorizzare i punti deboli e trasformarli in punti di forza, spingendo a realizzare progetti e sogni ad ogni età e in ogni luogo.
I tempi sono cambiati e maturi perché il maschile e il femminile imparino come convivere armoniosamente, contribuendo insieme a realizzare quel l'impalcatura morale di cui tanto hanno bisogno le prossime generazioni.

Tra delusioni e speranze, le donne hanno sempre accettato la sfida di migliorare la propria condizione. Lo hanno fatto faticando il doppio degli uomini, senza mai abbandonare la voglia di essere madri e mogli.
Sono ben sette anni che lavoro con le donne: ne ho aiutato più di 200 a migliorare la loro forma fisica ritrovando l’amore per se stesse; ho aiutato più di 70 professioniste a realizzarsi e ad alleggerirsi dal peso di un’attività che toglieva loro entusiasmo e motivazione. Oggi sto aiutando donne nel ritrovare quella centratura e quella sicurezza che l’attuale pandemia sta facendo tremare e cadere, generando paura e confusione. Ognuna di loro, è fonte di ispirazione continua:
arriva il momento in cui sono capaci di prendere in mano la loro vita, nonostante i condizionamenti, anche inconsci, che subiscono ogni giorno e di investire tempo e denaro per smontare blocchi e per imparare come governare la loro vita anziché esserne vittima.

Mia nonna direbbe: “E’ la donna che "disfa" o regge la famiglia”.
Oggi mi vien da dire: “E’ la donna che tornando a casa, regge e sostiene il futuro della vita”

(Nel prossimo articolo ti scrivo di come, grazie al recupero del nostro femminile, possiamo guidare l’uomo al cambiamento in favore della vita.)

***
Amica mia, ti abbraccio e ti auguro una buona giornata. Se anche Tu decidi di vedere la meravigliosa opportunità che questo momento storico ci sta regalando, fissa la tua consulenza on-line: per l’intero mese di aprile e di maggio ho deciso di favorire ogni donna che vede nel cambiamento uno strumento importante per dare una svolta al proprio futuro distinguendosi come donna nel proprio ruolo e riscoprendo il potere che c’é in Te.

In che modo ?

Dandoti l'opportunità di fissare la mia personale sessione di coaching di un’ora anziché ad euro 250.00, solo euro 70.00 !!

In che modo ?

Scrivendomi in privato al numero 328 2560986 oppure una mail al mio personale indirizzo mail: gloria@chiarinigloria.it


SEI PRONTA A VIVERE LIBERA ?

14 h ·

Quante volte ti sei chiesta come vivere una vita senza problemi?
Quante volte ti sei arrabbiata pensando:
" perché tutte a me? "
Vorresti una vita senza difficoltà?

Per quanto possa sembrare assurdo, é la cosa peggiore che tu, ti possa augurare.

Difficoltà, problemi ed ostacoli ovviamente non vanno ricercati con il lumino, ma rifuggirli è un errore ancor più grave.

La prossima volta che ti troverai ad affrontare un periodo difficile, un periodo in cui tutti i tuoi sforzi sembreranno essere vani, ricordati questa semplice storia: la storia della farfalla.

Un giorno un contadino, riposandosi sotto un’ombra al termine di una giornata sfiancante, si accorse di un bozzolo di una farfalla.
Il bozzolo era completamente chiuso ad eccezione di un piccolo buchino sulla parte anteriore. Incuriosito, il contadino osservò attraverso il piccolo buchino, riuscendo ad intravedere la piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze.

Il contadino osservò a lungo gli sforzi eroici dell’elegante bestiolina, ma per quanto la farfalla si sforzasse per uscire dal bozzolo, i progressi apparivano minimi.
Il contadino, impietosito dall’impegno della piccola farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e delicatamente allargò il buco del bozzolo, finché la farfalla poté uscirne senza alcuno sforzo.

MA.. La piccola farfalla, aiutata ad uscire
dal bozzolo, non aveva sviluppato muscoli abbastanza forti per potersi librare in aria. Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di fare ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere. Il contadino si accorse del grave errore fatto ed imparò una lezione che ricordò per il resto della sua vita:

“Attraverso le difficoltà la natura ci rende più forti e degni di realizzare i nostri sogni. "

È vero, ti capisco amica mia.
L'inclinazione é di fuggire le difficoltà ma se vuoi imparare a volare, devi avere muscoli forti per poter spiccare il volo con coraggio verso i tuoi sogni.

Ricorda: un passo alla volta, tutto è possibile.