Paura di non piacere e di non sentirti all'altezza

La paura di non piacere e di non sentirti all'altezza tocca la vita di tantissime donne  in diversi ambiti.  Sentirti riconosciuta e apprezzata è un bisogno che appartiene all'essere umano e non solo: anche il tuo cagnolino o il tuo gatto manifestano proprio il bisogno di attenzione e di amore.

Viviamo in relazione con gli altri quotidianamente: fare una buona impressione, sentirsi  valorizzate e gratificate fa bene a tutte noi, nessuna esclusa. La paura di non piacere e di essere all’altezza attraversa la vita di ogni donna finché arriva il momento in cui decidi di cambiare e sperimentare finalmente la gioia di un'esistenza libera da aspettative o da sensi di colpa.

Per alcune donne l'opinione degli altri assume un'importanza decisamente maggiore rispetto a quella che dovrebbe avere e nei casi più estremi genera sentimenti di ansia e insicurezza. In genere quando si è  eccessivamente spaventate dalla critica la tendenza è quella di percepire gli altri come persone giudicanti e sempre pronti a puntare il dito.  La verità, però, è che almeno nella maggior parte dei casi, chi teme di essere giudicata in modo negativo è in realtà la prima a giudicarsi in modo molto critico . Il timore del giudizio è infatti particolarmente vivo in quelle donne che hanno bassa autostima, che si percepiscono cioè come inadeguate, meno capaci di altri o comunque per qualche motivo sbagliate. 

Tanto più infatti senti di essere inadeguata, tanto più darai importanza al giudizio negativo degli altri. 

Coloro che non si sentono all’altezza di fatto non lo sono realmente, ma ne sono talmente convinte da mettere in atto, in modo più o meno consapevole, una serie di comportamenti di evitamento per sfuggire al giudizio altrui.

  1. Cominciano ad evitare tutte quelle situazioni in cui ritengono di non essere all'altezza e in cui sono sicure di fare una pessima figura. 
  2. Altre fronteggiano il loro senso di inadeguatezza sviluppando dei rigidi criteri perfezionisti che si impegnano a rispettare nel tentativo di eccellere in almeno qualche ambito della propria vita.  Può accadere che per queste donne diventi difficile rinunciare al proprio perfezionismo, nonostante magari proprio a causa di questi rigidi criteri, vivano sotto pressione o trascurino altri ambiti importanti della propria vita.
  3. Altre ancora cercano di superare il loro senso di inadeguatezza sviluppando un atteggiamento di continua squalifica nei confronti delle persone con cui vivono o lavorano.  L'obiettivo è quello di nascondere il proprio senso di inadeguatezza facendo sentire inadeguate altre persone.

A quale categoria senti di appartenere?

Riconoscere da dove partire è il miglior modo per intraprendere un  processo di cambiamento efficace!

Nella vita di tutte noi si presentano momenti di difficoltà, insuccessi e perdite. Di fronte a queste situazioni puoi appartenere ad una specifica categoria:

  • coloro che soccombono, che perdono entusiasmo e motivazione;
  • coloro che si rialzano e riprendono a camminare con determinazione e coraggio.

Entrambi hanno paura di non piacere e di non sentirsi all'altezza, ma difronte a tale paura reagiscono in modo differente. La paura di non farcela esiste per insegnarci come agire meglio e non per bloccarci. Se vivi la paura come un freno, essa rappresenta una vera e propria trappola della tua mente e ti impedirà di vivere la magnificenza della tua vita.

Se invece la vivi come un’occasione per migliorarti e valorizzare la tua identità troverai la combinazione vincente per uscire dalla trappola e guardare il mondo e le sfide da una prospettiva completamente diversa.

A quale categorie scegli di appartenere?

Chi percepisce la paura di non essere all'altezza fa di tutto per sfuggire a questa sensazione: diventa imperativo evitare la critica, evitare il giudizio e molto spesso evitare anche il rifiuto: in molti casi, dietro alla paura del giudizio si nasconde  la paura di essere rifiutate qualora non si riesca a riflettere all'esterno una certa immagine di sé stessa.

Paura di non piacere e di non sentirti all'altezza, fiducia in te stessa, autostima, micaf, gloria chiarini
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Il problema, però, è che così facendo rischiamo di "perderci": concentrate nell'ottenere il riconoscimento e l'approvazione da parte degli altri ci si dimentica di quelli che sono i propri reali bisogni e desideri. 

Paura di non piacere e di non sentirti all'altezza: ma davvero?

Lo vedo ogni giorno nelle sessioni di coaching: stiamo assistendo ad una vera e propria epidemia di insicurezza in cui  donne capaci e che hanno tutta una serie di conferme nella loro vita, di fatto vivono una serie di paure:

  • la paura di esporsi e quindi la paura di poter essere giudicate dagli altri, 
  • la paura del rifiuto,
  • la paura dell'impopolarità e delle aspettative: se faccio quello che mi fa stare bene magari poi non sono capita, magari non mi sostengono, magari non mi aiutano e magari poi vengo lasciata sola o non considerata;
  • fino ad arrivare alla paura, dell'inadeguatezza che  è la più subdola perché se le prime paure fanno in qualche modo riferimento alla percezione che arriva  dall'esterno rispetto al giudizio espresso dagli altri e che potrebbe farci sentire sbagliate, nella paura dell'inadeguatezza il giudice è interno, è nostro ed è il peggior nemico di noi stesse.

Quindi in questo caso sentiamo  dall'interno quella voce che continua a dirci che non facciamo abbastanza, che non siamo abbastanza, fino ad arrivare a dirci che non ce la faremo senza il consenso e la benevolenza altrui.

Paura di non piacere, di non sentirti all'altezza e autostima.

Il timore del giudizio è particolarmente vivace in quelle donne che hanno bassa autostima.

L'autostima non si eredita per diritto di nascita né per dono divino. 

L'autostima va costruita: non possiamo nascere già sicure di essere all'altezza di quello che la vita ci proporrà perché se così fosse saremmo geniali!

Come possiamo a priori essere sicure che saremo in grado di studiare, di avere una famiglia, di laurearci, di lavorare e di fare qualunque cosa come camminare o andare in  bicicletta?

L'autostima ce la costruiamo affrontando gradatamente tutte le prove che la vita ci propone, ma senza cadere  e ponendoci obiettivi fattibili e motivanti!

Quindi l'idea è innanzitutto quella di concederci una costruzione graduale di prove in cui aprirci alla possibilità di cadere per poi imparare  a rialzarsi!

Paura di non piacere, di non sentirti mai abbastanza e fiducia.

La paura di non farcela o di non essere abbastanza è facilitata dalla mancanza di  fiducia in se stesse. Quando questi momenti di inadeguatezza si verificano, potresti sentire la voglia di arrenderti e di affogare nel tuo stesso senso di colpa. Nella vita possono accadere molte cose e spesso basta un episodio negativo per condizionare la visione del tuo futuro e farti percepire come inadeguata svalutando il tuo potenziale.

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Come superare la paura di non piacere e di non sentirti all’altezza?

Inizia a costruire la miglior immagine di te stessa: alimenta la fiducia in te e rinforza la tua autostima.

Il senso di inadeguatezza e la paura di non essere all’altezza è un sentimento che si vive in diverse circostanze della propria vita:  per esempio quando ci troviamo ad entrare in una qualche nuova realtà, un nuovo posto di lavoro, un gruppo di amici, una decisione diversa o un avvenimento improvviso. Sono condizioni nuove, particolari nelle quali ci sentiamo inadeguate, perché chiaramente non abbiamo ancora tutte quelle conoscenze, tutte quelle competenze e capacità necessarie per poter stare bene in quei particolari contesti.

Ci manca l'esperienza!

Hai mai pensato che la sensazione di non sentirti capace nasce più da una tua percezione interiore piuttosto che da situazioni esterne che potresti governare anziché esserne vittima se tu avessi maggiore autostima e più fiducia in te stessa?

Spesso incolpiamo gli altri delle nostre frustrazioni ma se fossimo noi per prime le artefici di quello che viviamo e delle sensazioni che ci tolgono sicurezza, importanza e unicità?

E se tu potessi creare un TUO MONDO INTERIORE dal quale trovare forza, sicurezza e gioia?

Scrivimi e scopri come! 

Ecco alcuni tra i tantissimi esercizi pratici con cui lavoro nelle sessioni di coaching quando ci sono donne che vogliono vincere queste paure e quindi con determinazione iniziano il proprio percorso trasformativo al fine di valorizzare sé stesse e quello che per ognuna di loro è veramente importante.

1 – Parti dalle cause!

Preso atto di quelli che possono essere i miei limiti e le mie difficoltà l’unica cosa che puoi  fare è iniziare a lavorarci su, iniziare a migliorarti, iniziare un percorso che ti aiuti a raggiungere un ottimo livello di adeguatezza nello specifico contesto in cui ti senti insicura.

Puoi decidere di abbandonare quel contesto perché magari non è adatto e non è così importante, oppure se ci tieni o se devi starci, puoi decidere di apprendere tutte quelle competenze pratiche ed emotive che ti servono per sentirti sicura, adeguata e capace.

Per competenze intendo sia professionali che emotive!

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IL PASSATO E’ PASSATO!

Il senso di inadeguatezza, come altre sensazioni che possiamo sperimentare nella vita, ha origine da esperienze pregresse che viviamo fin da bambine in cui si consolida l'immagine di se come inadeguate, ma quelle esperienze che puoi aver vissuto erano esperienze nelle quali chiaramente non avevi potere. 

Non potevi decidere di vivere quello anziché altro: eri troppo piccola in quei contesti.

Un'esperienza di inadeguatezza reiterata nel tempo può creare in sé stesse un'immagine che magari pesa convincendoci di non essere abbastanza o di non essere adeguate. In realtà è solamente un apprendimento fatto da bambina:

oggi sei adulta, sei una persona cresciuta, hai molto più potere, anche semplicemente nel decidere in quali ambiti, in quale relazioni, quali situazioni vivere la mia vita e quindi scegliere se starci oppure no.

ESERCIZIO Ripensando al tuo passato quale può essere stata l'esperienza che ha consolidato in voi l’immagine di inadeguatezza!? 

Il primo passo da fare è ricercare la radice del problema:  ti senti così perché ti basi su fatti reali e concreti oppure perché pensi che gli altri possano farti sentire inadeguata?

Spesso basta mettersi a tavolino con noi stesse ed essere davvero oneste: 

non può esserci nessuno che ci dica che non siamo abbastanza brave tranne le nostre convinzioni limitanti.

2 – Modifica le tue credenze e ricorda i tuoi successi!

Per lavorare sulla tua autostima, è fondamentale festeggiare ogni tuo piccolo traguardo, ogni passo in avanti che fai ti avvicina al raggiungimento del tuo obiettivo: ricorda tutti i tuoi successi e celebrali sempre, magari concedendoti un regalo o uno sfizio.

Un modo per tenere sempre sotto controllo i tuoi successi è quello di creare un vero e proprio elenco da guardare ogni volta che ti senti stanca o demotivata. 

Ritrovare la fiducia è un passo fondamentale per pensare e agire in modo vantaggioso: modica le tue credenze!

  • Cosa pensi di te stessa!? 
  • Quali sono le convinzioni che alimentano la tua mente?

Pensare positivo e modificare le tue credenze è fondamentale per abbattere la paura di non piacere e di non sentirti all'altezza. Anche se non sei così sicura di te stessa, credi in te stessa e vivi ogni giorno come se tu fossi la donna che vuoi diventare:

la fiducia può essere falsificata, o meglio, può essere appresa, praticata e costruita. 

Più ti allenerai nella costruzione della fiducia in te stessa, più giovamento ne trarrai sul lungo termine.

COSA PENSI DI TE? SCRIVI LE TUE CONVINZIONI!

ESERCIZIO Prendi un bel quaderno e alla sera, prima di andare a letto, scrivi almeno tre momenti, tre situazioni, tre eventi in cui tu ti sei piaciuta, in cui ti sei sentita adeguata. Decidi tu ogni giorno con costanza almeno tre momenti, tre caratteristiche nelle quali ti sei piaciuta, scrivile e al mattino dopo rileggi questi tre punti.  Ogni giorno falla diventare un'abitudine. Questo allenamento è importante perché consolida nella tua memoria una diversa immagine di te stessa.

3 - Cura il tuo ambiente.

Proprio perché il senso di inadeguatezza, come quello di adeguatezza, si consolida all’interno della relazione, il suggerimento è quello di lavorare sulle relazioni della tua vita

Stai e vivi relazioni che che ti appagano, che ti danno valore, che ti piacciono, che stimi e ancora meglio, persone con le quali tu ti piaci nello stare con loro?

Limita, se puoi, relazioni che ti destabilizzano, che ti mettono in crisi e che ti tolgono entusiasmo. Le relazioni sono molto importanti: fortificano o disintegrano l’ immagine di noi stesse. Se riesci a stare in relazioni in cui ti senti adeguata, appagata e gratificata saprai costruire un'immagine di te stessa che diventerà la tua migliore alleata.

CHE TIPO DI RELAZIONI VIVI?

CREA IL TUO MIGLIOR MONDO INTERIORE!

 

Hai mai pensato che la sensazione di non piacere e di non sentirti abbastanza capace nasce più da una tua percezione interiore piuttosto che da situazioni esterne che potresti governare se tu avessi maggiore autostima e più fiducia in te stessa anziché esserne vittima?

Spesso incolpiamo gli altri delle nostre frustrazioni ma se fossimo noi per prime le artefici di quello che viviamo e delle sensazioni che ci tolgono sicurezza, importanza e unicità?

E se tu potessi creare un TUO MONDO INTERIORE dal quale trovare forza, sicurezza e gioia?

Scrivimi e scopri come!

Gloria, cell. 3282560986

https://chiarinigloria.it/masterclass/

gloria chiarini, mental coach, donne, micaf
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Essere egoiste è essere felici?

Essere egoiste è essere felici?

Dobbiamo convincerci a non cambiare strada ogni volta che sentiamo odore di felicità. E' necessario partire da noi stesse e comprendere che la felicità appartiene ad ogni donna ancor prime dei bisogni altrui. 

Essere egoiste è essere felici? La felicità delle donne pare ancora un privilegio legato a retaggi culturali limitanti, nell’epoca in cui i social si adoperano per abbattere come birilli ogni regola. Eppure la libertà della donna, la propria realizzatone e la propria felicità pare ancora essere un ancoraggio dal quale è difficile svincolarsi per prendere il largo e viaggiare verso la propria destinazione: destinazione felicità.

C’è qualcosa di intimamente "sbagliato" in una donna felice, pare. Lo percepisco ogni volta che in sessione mi trovo a lavorare con donne e professioniste intelligentissime ma con profondi sensi di colpa, paure del giudizio e mancanza di riconoscimento. Sono donne buone, generose, dinamiche.

Ma quanto è difficile uscire dal circolo vizioso all'interno del quale,

se ti occupi di te stessa sei egoista?

Una donna felice è una donna egoista, superficiale, pigra, arida. Una donna per sentirsi dire che merita di essere felice e per dirsi lei stessa di meritare felicità deve:

  • dedicare tutta se stessa;
  • essere stanca;
  • sacrificarsi;
  • essere sempre disponibile;
  • dire poche volte "No, non posso...Non voglio.... Non mi piace...Non sono d'accordo.. etc.";
  • deve fare tutto da sola;
  • dimostrare il proprio valore in quanto donna prendendosi cura dei figli, del marito, della casa, del cane, del gatto, delle piante, prendendosi cura di qualcosa, qualunque cosa, altrimenti che donna è.

Le donne che si emozionano sono irrazionali, inaffidabili, fragili, umorali, depresse e troppo sensibili!

Gli uomini che si emozionano invece fanno notizia:  Mark Zuckerberg cambia un pannolino ed è pioggia di like,...ma una donna che cresce suo figlio nella propria casa e sceglie di dedicarsi alla propria famiglia, è SOLO UNA CASALINGA..A VOLTE DEPRESSA mancanza non di un like ma di un riconoscimento!

 

Essere donne felici è essere egoiste? Gloria Chiarini
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Ma la responsabilità della propria felicità è solo nostra! Apri gli occhi!

Finché aspetti che qualcuno o qualcosa ti dia la felicita, essa resterà un sogno.

Ti racconto la storia dello strofinaccio. 

Qualunque donna, anche la più realizzata e determinata, nel momento in cui il marito o il compagno rientra a casa sente il bisogno di farsi trovare occupata, stanca, esausta, affaticata, mai riposata, mai semplicemente appagata. Come se sentirsi appagata fosse una colpa e significasse dire: "oggi non ho fatto niente."

Quindi se non sei stanca, hai cincischiato, zuzzurellato o bambanato per tutto il giorno?

Mia nonna mi raccontava: “quando tuo nonno stava per rientrare a casa, mi tenevo sempre uno strofinaccio vicino in modo che non mi trovasse mai senza far niente”. 

È quello strofinaccio a tenerti lontana dalla tua felicità, a farti lavorare ai tuoi sogni la sera, quando la casa dorme e nessuno ha più bisogno di te. Oppure a farti rinunciare ai sogni! È quello strofinaccio a convincerti che l’unico modo per essere davvero felice è quello di faticare senza sosta.

E' ora di e tornare a guardarti negli occhi.

Quello strofinaccio è sempre in agguato in un angolo della nostra mente.

Essere egoiste è essere felici?

E' ora di superare le tue paure e le convinzioni limitanti che ti impediscono di volare, di brillare, di valorizzare il tuo potenziale e la tua unicità.

Puoi farlo! Puoi fermarti e pensare a te stessa prima di essere esausta, senza bisogno del permesso di nessuno e senza aspettare che qualcuno ti dica "Brava". Credi nei tuoi sogni, fidati delle tue emozioni: sono le emozioni a renderti forte e ogni volta che le nascondi in un fazzoletto o nei sensi di colpa, ti indebolisci.

Impara a restare nella strada ogni volta che senti odore di felicità. 

Non devi prendere lezioni da nessuno. Poi, se proprio ti serve il permesso per essere felice, almeno chiediamolo alla persona giusta, ossia a te stessa.

FELICE SAN VALENTINO DALLO STAFF DEL MICAF, L'ACCADEMIA FONDATA ESCLUSIVAMENTE IN FAVORE DEL TALENTO FEMMINILE

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Chiedi la tua sessione gratuita e scopriamo insieme come realizzare i tuoi sogni.  Tel. 328 2560986 - Gloria.

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Per scoprire la propria bellezza, a volte c'è bisogno di una catastrofe.

SE OGGI FOSSE IL TUO ULTIMO GIORNO DI VITA, COSA DESIDERERESTI VERAMENTE?

E se oggi ti dicessero:  "signora, la giostra si ferma. E' tutto finito."

IL POTERE DELLA VERITÀ'

Quello che mi sono sempre chiesta è:

"Gloria, se oggi fosse il tuo ultimo giorno, sentiresti di aver vissuto fieramente e coerentemente la tua vita?"

Mi sono risposta con sincerità, sempre. Non mi sono mai presa in giro. La lealtà verso me stessa, la lealtà verso noi stesse è il solo modo per onorare la nostra vita.

La verità se pur spiacevole, inaspettata e dura mi ha salvata e mi ha permesso di sviluppare la forza più potente al mondo: la propria forza interiore che conosce molto bene la verità e che alimenta la tua essenza trasformandola in coraggio, in determinazione, in consapevolezza, in sostanza vitale.

Ho coltivato giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza la mia forza interiore. Ho studiato come rinforzarla, come valorizzarla, come nutrirla e come trasmetterla a chi amo, clienti incluse e collaboratrici incluse (la nostra attività è lo specchio di chi siamo). Il mio mondo oggi è allineato alla mia forza interiore. E' stato un lavoro intimo, profondo e doloroso ma sapevo che grazie a questo lavoro la mia anima, il mio cuore e la mia mente avrebbero abitato la stessa casa. 

Oggi è la mia più grande alleata. E' quella forza che mi permette di decidere con coraggio, di guardare la realtà in modo oggettivo, di lasciare se non voglio stare ma che mi fa stare quando e dove voglio stare. E' la forza che mi permette di vedere dove gli occhi non vedono e di sentire dove le orecchie non sentono.

Oggi la mia forza interiore mi permette di guardare, di ascoltare e di sentire col cuore.

Grazie ad essa prendi le decisioni più difficili:  ti senti sostenuta e protetta. Ma c'è una condizione affinché tu possa scoprirla: devi essere sincera con te stessa.

Puoi mentire al mondo ma non puoi mentire al tuo inconscio, nemmeno quando te la racconti.

E così mi sono amata nella verità, ho riconosciuto la fine di due matrimoni. Io che ho sempre  creduto che l'amore è per sempre. Ho attraversato il buio della solitudine che apre una voragine senza fine. Ho guardato l’indifferenza di chi ti svaluta professionalmente sfruttandoti finché glielo permetti. Ho lasciato andare con gratitudine anni in cui i disturbi alimentari erano l'ennesimo tentativo di comunicare il bisogno d'amore a cui l'ambiente attorno era sordo. Oggi comprendo che l’ambiente non poteva sentire: mancava di strumenti e di conoscenza. La responsabilità di guarire era mia. Di nessun altro. E cosi ho iniziato lentamente a mangiare ma a mangiare con cura, con coraggio e con altrettanto dolore fisico: quando lo stomaco diventa piccino, anche un piccolo boccone di pane diventa un enorme boccone di pane eppure il  nostre copro è magico. Il nostro corpo segue le nostre intenzioni. La mi intenzione era quella di tornare a vivere e lui mi ha ascoltata. Giorno dopo giorno il pezzo di pane è diventato una fetta di pizza e dopo soli pochi mesi sedevo a tavola assaporando il gusto di una vittoria riflessa nei sorrisi delle uniche persone per le quali aveva senso vivere nella verità: i miei figli. Sono sempre stati loro il mio faro anche nelle burrasche più' buie.

I miei figli mi hanno sempre indicato la via non più facile, ma giusta.

Ho preso per mano le mie paure e mi sono riscoperta più bella di quello che avrei mai pensato. Mi sono spogliata del contorno: sono entrata dentro di me. E' stato il viaggio dello stupore. E' stato il viaggio dei cerchi che si chiudono, dei fantasmi che trovano motivo di esistere.

E' stato il viaggio dentro al mio viaggio.

DALLA CATASTROFE AL DONO

L'imprevedibile spesso cambia le nostre vite. E tanto più accogli l'imprevedibile, tanto più trasformi la tua vita nel tuo incantesimo.

A volte la sensazione è quella di aver vissuto tante vite, ognuna di esse ricche, intense e allo stesso modo strette e limitanti. Fino ad oggi: oggi vivo con entusiasmo e condizionata dal futuro che sto creando. Oggi mi sveglio ogni giorno come se fosse il primo giorno di un a vita che mi appartiene e che ho plasmato con le mie mani, con le mie decisioni, con le mie scelte e con la ferma rinuncia di vivere  vite che non mi appartengono.

Guardo le fotografie che gelosamente conservo. Sono attonita, stupita e chiaramente fiera dei cambiamenti che hanno guidato passo dopo passo la salita di un'esistenza  che lascia ampio spazio alla gratitudine.  Quante volte ti chiedi: perché tutte a me? Perché nessuno mi capisce? Perché  è così difficile? Quante volte vorresti prendere quella decisione che sai essere giusta per te, ma sei bloccata dalla paura e dalla poca fiducia in te stessa? Ti capisco. La paura mi ha tenuta sveglia tante notti. Ricordo una notte in particolare. Erano i giorni in cui avevo comunicato la decisione di divorziare. La mia professione era da poco avviata. Da un anno avevo superato con orgoglio l'esame del master di studi al quale avevo delicato mesi d’intenso lavoro. I miei figli erano entrambi studenti universitari e all'epoca senza alcun lavoretto che permettesse loro di alleggerire i costi che comporta un percorso universitario. Fissavo il soffitto e le lacrime rigavano le mie guance senza sosta. La sensazione era di profonda stanchezza.  La coerenza è sempre stata forte nelle mie decisioni. Non avrei potuto tradirmi.  Sapevo che la vita mi avrebbe aiutata e mi avrebbe mostrato la strada e cosi fu ma questo è un altro capitolo.

Ora ripensando a quella notte sento aprirsi un sentimento di gioa e rimango incantata difronte a tanto coraggio: il coraggio che mi diede quella forza interiore che sin da giovane avevo protetto, ascoltato, e alimentato con fiducia.

 

LE DELUSIONI SONO SOLO PARTE DEL VIAGGIO: PUOI SOLO DECIDERE DI ATTRAVERSARLE FACENDO SPAZIO ALLA TUA BELLEZZA.

Le delusioni non puoi evitarle: ti colgono di sorpresa, mettono disordine in un apparente equilibrio e fanno luce ad una realtà spesso sbiadita e sopravvalutata. Le delusioni ti sfidano ma diventano amiche se le accogli, le guardi, le respiri, le annusi e le prendi per mano. Quando sai come abbracciarle impari a trasformarle in forza e puoi accedere ad uno stato superiore: lo stato di coscienza che ti porta verso nuove opportunità.

E' l'inizio della tua libertà emotiva e mentale.

Il segreto sta nel conoscere profondamente se stesse, nel sentirti libera dalle aspettative e nel tutelare ogni giorno la tua  autostima e la fiducia in te stessa.

E' FONDAMENTALE CHE TU MANTENGA VIVO IL DESIDERIO DI DESIDERARE.

Ho imparato che la vita è IL viaggio e che nessuno può indicarti le coordinate che  ti portano alla meta. E forse la meta è proprio la mancanza di una meta finale. La magia del mio viaggio è esattamente la mancanza della meta: salgo con curiosità sui treni che mi piacciono. Godo di ogni tappa e la sensazione è di grande stupore per la vastità di un territorio chiamato Vita e che esiste dalla notte dei tempi. Conosco nuove persone che mi arricchiscono e lascio un pezzo di me in ognuna di loro con la ferma intenzione di arricchirle allo stesso modo. Questo è  il SENSO del mio viaggio:portare luce, ricchezza e gioia nelle vite altrui. E' un viaggio che ho voluto, che ho cercato e quando l'ho trovato ho fatto ogni tipo di sacrificio per comperare il biglietto. E' il viaggio nel viaggio: quello per cui  50 anni fa ho scelto di abitare questa vita. Mi auguro di non arrivare mai a destinazione.

 

Tutte, prima o poi rimaniamo deluse: come difendersi?

Il fatto che la delusione sia inevitabile nella vita non deve spaventare. Anzi, questa consapevolezza aiuta a non considerare la delusione un nostro insuccesso personale, come se ne fossimo responsabili per nostra incapacità. Difendersi dalla delusione significa prima di tutto non esporsi troppo al rischio. Come? Mantenendo sempre il contatto con la realtà, nutrendo aspettative realistiche, imparando a conoscersi bene. La conoscenza di se stesse è alla base di un buon rapporto con la realtà.

Essere coscienti dei nostri limiti come del nostro potenziale. Proteggerti significa saper reagire e il primo passo consiste nell'alimentare la propria autostima coltivando la tua energia vitale.

Riassumo i 4 comandamenti della delusione:

  • da sola non resterai (parla, confidati, esci).
  • Fiduciosa (resisti alla perdita dell'autostima).
  • Paziente (sii consapevole che la delusione è anche un percorso, che ci vuole tempo per superarla. Questo accelera la "guarigione").
  • Coraggiosa ( continua a fare, inizia nuove attività, guarda in alto e non in basso, davanti e non dietro).

Amicizia, amore, lavoro, quale delusione brucia di più?

Come trasformare una delusione in energia vitale?
Principalmente facendosi coraggio e attingendo alle proprie risorse mentali: guardando "altrove", scegliendo di percorrere altre strade, cercando di rinnovarsi, pensando che si farà meglio la prossima volta. Ogni caduta è stata l'opportunità per dirmi che quando mi fossi rialzata sarei stata più capace, più sicura, più forte e cosi è stato. Se già dall'inizio non ti perdi d'animo, allora eviti il drastico calo di umore che spesso accompagna la delusione. L'energia vitale farà il resto. Trasformare la delusione in slancio vitale significa non restare aperta al desiderio.

La trasformazione della delusione in un processo vitale in realtà è la mutazione del dolore, la sua "sublimazione" in un atto creativo: "creare" te stessa, consapevole che sei l'artefice della tua vita.

Ero bionda. Avevo un impiego sicuro come ragioniera amministrativa. Mamma e moglie di un imprenditore affermato. E allora cosa stonava in tutto ciò? La mia anima urlava libertà e già sapeva cosa era buono per me: dovevo solo trovare il coraggio di occupare il mio posto nel mondo. Avevo paura ma la vita mi ha messo alle strette: la scelta era se vivere nella verità o adattarmi ad una verità dettata dal contesto e condizionato dai sensi di colpa e dalla paura del giudizio: ho rinunciato a ciò che non era buono per me e che mi teneva al buio in cambio di un raggio di sole.

 

Oggi quel sole illumina la mia camera, il mio ufficio, la mia vita ogni giorno. Oggi la mia anima vive in me e nella vita di tutte le donne che accompagno nella loro rinascita.

E più bella cosa non c'è.

SE OGGI FOSSE IL TUO ULTIMO GIORNO DI VITA, COSA DESIDERERESTI VERAMENTE?

  • Cosa desideri veramente?

  • Cosa ti motiva tutte le mattine a fare quello che fai?

  • Qual è il tuo obiettivo, scopo nella vita?

Se sai perfettamente cosa desideri, hai la mappa della tua vita sulla quale fissare le tue coordinate.

Buon Viaggio. Gloria.

 


Un anno da ricordare

UN ANNO DA RICORDARE
Romina, titolare di un Istituto Estetico racconta come, nonostante le difficoltà di un anno in cui il suo settore è stato penalizzato in modo ingiusto, é riuscita a realizzare i suoi sogni, sia personali che professionali.
Romina, in un anno dove era più facile lamentarsi, si è focalizzata su quello che poteva imparare dal cambiamento in corso
In pochi mesi :
- ha posizionato la sua professione sui social;
- è diventata sicura e consapevole del tuo talento; - ha viluppato un progetto in favore del benessere femminile;
- ha realizzato il sogno di pubblicare un manuale tutto al femminile dove in modo concreto, é di sostegno a donne che vogliono prendersi cura di sé stesse e attraverso il quale fare beneficenza.
Lavoro con lei da un anno in favore del benessere al femminile perché benessere non è semplicemente essere, ma è sopratutto sentirsi.
Lei è la dimostrazione che, come scrivo spesso, le cose cambiano quando sei TU a decidere di farle cambiare.
Orgogliosa di lavorare con imprendrici che si muovono verso il cambiamento con la voglia di imparare in favore di sé stesse e in favore del bene della Vita.
Buon ascolto.?
Grazie Romina.
https://chiarinigloria.it/micaf


Sceglierti per scegliere la tua felicità

https://www.facebook.com/chiarinigloria/videos/3255571697837406/


Autostima: quanto incide sulla tua felicità ?

DAI AL TUO  CIGNO UNA CHANCE, NON PERMETTERE  A NESSUNO DI CONVINCERTI CHE SEI UN BRUTTO ANATROCCOLO E CHE NIENTE POTRÀ’ CAMBIARTI

TRE STORIE, TRE VITE, TRE DONNE CHE HANNO DECISO DI INVESTIRE NELLA LORO AUTOSTIMA:   DEBORAH, GRETA, ROBERTA HANNO FISSATO IL LORO FUTURO

AUTOSTIMA:  QUANTO INCIDE SULLA TUA FELICITÀ E SULLA TUA LIBERTÀ ?

Mia cara amica, oggi voglio guidarti in una riflessione importante che è il frutto di percorsi specifici di coaching individuali fatti con donne, mamme e libere professioniste.

Deborah, Greta, Roberta sono professioniste che hanno intrapreso il loro percorso di coaching. Mi hanno contattato che erano totalmente demotivate e spaventate: si vedevano poco belle, vittime di delusioni e in continua rincorsa alla ricerca dell'approvazione di tutti tranne che di se stesse.  Il mondo esterno  è incline a farti notare cosa non fai e/o chi non sei, anziché ricordarti che TU SEI IMPORTANTE.

Sono arrivate da me con un livello di autostima sbiadito : mancanza di sicurezza, di obiettivi, di un futuro certo e luminoso.

Alla base c’è sempre il bisogno di amore che diventa rischioso tanto più lo cerchi all’esterno anziché dentro di Te. Vivere in affanno nel voler dimostrare di essere all 'altezza  (all'altezza di essere una brava mamma, una brava moglie, un'attenta lavoratrice, una donna responsabile e "in gamba"),  rinunciando a quello che veramente senti  importante per te stessa,  ti mette nella condizione di sminuirTI, di focalizzarti sui tuoi punti deboli anziché sui tuoi pregi,  facendo morire la tua natura.  Inconsciamente rinforzi l’immagine svalutante che hai di te stessa vestendo un abito stretto e vivendo una vita diversa da quella che sogni:

“nello specchio della tua vita , vedi un’immagine diversa da quella che sogni.”

Tutti noi conosciamo la fiaba del brutto anatroccolo, diverso dagli altri: è fermamente convinto di essere, per l’appunto, brutto, inadeguato al gruppo e comprende solo alla fine della storia di non essere un’anatra malriuscita bensì un cigno. Decisamente un notevole cambiamento di prospettiva.

 

Il brutto anatroccolo è vittima della mancanza di autostima.

Il brutto anatroccolo ha imparato, sin da piccolo, a considerarsi inadeguato, ed è così convinto della sua visione delle cose che, quando vede riflessa nell’acqua la propria immagine di cigno, non si riconosce nemmeno. In questo stato, l’autostima è totalmente assente: lavorare su di essa per migliorarla e farla diventare la tua prima alleata,  è il modo più furbo ed efficace per liberarti dalla veste del brutto anatroccolo e dare una chance al cigno che vive in te.

Da dove nasce un simile atteggiamento?

Come mai una persona impara a vedersi brutta? A sentirsi incapace ? A vivere una vita che non sente sua distorcendo addirittura l'immagine di sè e  facendosi tiranneggiare da una smania di irrealistica perfezione?

Tre sono i processi che influenzano questo processo e che sabotano la nostra autostima:

- attacco diretto o indiretto;
- proiezione;
- etichettamento.

Nel primo caso la persona subisce un attacco, diretto o non, alla propria persona ( “oggi hai davvero un aspetto orribile!” - “Oggi hai lavorato in modo pessimo“);
nel secondo caso qualcuno, in modo inconsapevole e per liberarsi di proprie caratteristiche fisiche o personali che non accetta, le attribuisce a qualcun altro (la madre che dice alla figlia “Non metterti quel vestito, ti ingrossa” - La collega che ti dice “ Non cambiare procedura di lavoro: rischi di sbagliare e di farti richiamare”);
nell’ultimo caso vengono attribuite alla persona etichette (la “musona”,  “ la perfettina”, “la cicciona”).

Quando una persona viene costantemente sottoposta ad influenze negative di questo genere la naturale conseguenza è che avrà una percezione di sé stessa distorta: si vede unicamente attraverso le lenti distorte della disistima. E’ necessario considerare i danni e gli effetti di un tale atteggiamento e di come la mancanza di autostima ti penalizza e ti paralizza.   La nostra immagine , il modo in cui ci vediamo e ci presentiamo agli altri ha delle ripercussioni molto profonde a livello di sicurezza di sé e sull'opinione che abbiamo di noi stesse :  in altre parole, il vedersi “brutte”, il percepirsi inadeguate e diverse,  impatta in modo importante sul nostro presente e sul nostro futuro, influenzando lo stato di salute del nostro corpo, della nostra mente e sul modo di stare al mondo.

 

In che modo Deborah ha ritrovato la propria autostima.

Deborah è arrivata da me triste, sfiduciata e senza più alcun amore verso la sua professione.

Socia e contitolare dell’azienda di famiglia, a forza di sentirsi rimproverare e criticare per idee innovative che poi di fatto  hanno dato vantaggio all’azienda stessa, è caduta nella trappola di rinunciare alle sue intuizioni, perdendo entusiasmo e creatività. Solo attraverso un percorso strategico  in cui siamo andate a riprendere i suoi successi, le sue vittorie in termini di  interessi economici e di fatturato,  lei stessa si è RI-svegliata dal torpore in cui era caduta ritrovando un  rinnovato amore verso di sé e verso la SUA vita.

Chiaramente si tratta di un vissuto del tutto personale e soggettivo; esistono, come è possibile osservare nell’esperienza quotidiana di ciascuno di noi, persone considerate belle e brave che però, si vivono come costantemente inadeguate e sono sempre alla ricerca di un qualcosa che manca per sentirsi finalmente felici e sicure di sé.  Al tempo stesso, ci sono persone che, pur avendo dei piccoli difetti, si vogliono bene, vivono il proprio cigno  con gioia  e trasmettono tale serenità anche all’esterno, in termini di sicurezza di sé. E’ bene sapere  che  la mente è come una lente: la visione di sé stessi e del proprio corpo avviene attraverso questa lente che può modificare, deformare, ampliare o distorcere ciò che osserva. Dobbiamo quindi imparare a conoscere questa lente e i suoi filtri: essa influisce non solo sul modo in cui noi ci percepiamo, ma anche sui nostri risultati personali e professionali.  Il modo in cui vediamo noi stesse è a fondamento del nostro modo di porci rispetto all’ambiente, alla nostra vita. Per questo dobbiamo imparare a neutralizzare le visioni distorte che ci impediscono di amarci per come siamo. Ne è un esempio Greta, la mia cliente.

 

La rinascita di Greta  che ha imparato come fare della sua autostima, il suo più solido alleato.

Quando abbiamo iniziato il suo percorso di coaching, Greta si sentiva ingabbiata in una trappola dalla quale aveva paura di uscire: spesso ci mettiamo in gabbia per proteggerci da illusioni e delusioni. La mancanza di autostima si trasforma in una prigione chiusa a doppia mandata. E’ vero: ci risparmiano delusioni ma allo stesso modo perdiamo l’opportunità più importante: l'opportunità di vivere libere e di essere felici. Con lei, ho lavorato sulla consapevolezza di se’, portando alla luce i suoi punti di forza e i suoi pregi. Ho fatto allenare la sua mente a nuovi atteggiamenti, a pensieri diversi, a parole diverse: la mente è straordinaria quando capisci come funzione. Oggi Greta è una donna forte e consapevole del suo valore: ha trasformato la sua autostima nel suo più solido alleato !!

 

In che modo l'autostima condiziona la libertà e il tuo successo di essere umano.

L’autostima è la consapevolezza di poter contare prima di tutto su noi stessi perché persone degne di valore. L'autostima è il nutrimento essenziale  del tuo cigno. Stimare se stesse significa sentirsi certe della nostra  importanza e, di conseguenza, essere capaci di assumersi responsabilità nei confronti di noi stesse e degli altri . Avere autostima, significa avere rispetto per noi stesse, per i  nostri bisogni, significa avere  la capacità di governare emozioni e potenzialità, tutto ciò è di forte supporto per entrare in un rapporto costruttivo con noi stesse, con gli altri e con l’ambiente che ci circonda. Quando questo rispetto manca , anche il rapporto con gli altri ne viene profondamente condizionato e questo è un aspetto sul quale le persone sono poco abituate a riflettere. La convinzione di essere una persona degna di stima condiziona  il nostro rapporto con l’ambiente e ne influenza l’interpretazione e la percezione. Una forte autostima permette di affrontare le situazioni problematiche con assertività, evitando di interpretare come paralizzanti, senza via d’uscita o come sconfitte e rassegnazione. L’ autostima rappresenta il valore che dai a te stessa: l’idea più profonda che hai di te e delle qualità che senti di possedere o di non possedere !!

 

Quali sono i livelli di Autostima? Possiamo distinguere 3 livelli di Autostima.

PRIMO LIVELLO – AUTOSTIMA BASSA

Quando ci troviamo a questo livello non crediamo molto nelle nostre risorse e tendiamo a focalizzarci soprattutto sui nostri difetti.

Di solito una bassa Autostima nasce da profonde incertezze, da blocchi vissuti nella nostra vita e ancora oggi presenti, da condizionamento esterni, da sensi di colpa, dalla paura di sentirsi giudicate e dalla falsa percezione che si ha di sé. In questo contesto ogni decisione pesa e la più parte delle volte, si rinuncia a decidere in proprio favore. In  questo modo si rinuncia a vivere. E’ difficile decidere ? E’ difficile trovare il coraggio ? SI, ma quello che dico ad ogni mia cliente è che forse la cosa più difficile è vivere una vita di rinunce, in silenzio e all’ombra di noi stesse. E’ molto più facile decidere di farsi aiutare e decidere di capire come superare quei blocchi . Non è necessario fare tutto e subito ma ti posso garantire che fatto il primo passo, il secondo è molto più facile.

 

SECONDO LIVELLO– AUTOSTIMA MEDIA

Quando ci troviamo a livello di un’Autostima media, riusciamo a riconoscere i nostri limiti, ma anche le nostre risorse. Tuttavia, a volte ci capita di avere poca fiducia  e sicurezza nelle nostre capacità, alcune volte ci sentiamo a disagio con noi stesse e non ci piacciamo abbastanza !! Sfamiamo il brutto anatroccolo e facciamo soffrire di fame il cigno che gratificherebbe  la nostra natura e la  nostra felicità !

E’ la storia di Roberta la mia cliente:  vittima di delusioni personali e sfiduciata da un  contesto professionale pesante che la prosciugava in termini economici e di tempo, aveva deciso di cessare la sua attività nonostante 30 anni di esperienza nel campo della finanza e del commercio.

In che modo Roberta ha trovato il coraggio di avviare un'attività  on line nonostante il disappunto di familiari e amici ?

Abbiamo lavorato sui suoi valori, sulle sue regole, sulla sua identità:  la sua ritrovata autostima oggi le dà certezza e determinazione verso obiettivi ambiziosi e pianificati con successo. In questi casi, c’è  bisogno di imparare come incoraggiarci, come sostenerci e come trovare quel piacere di noi che ci fa sentire donne certe.

Chiedere supporto e sostegno è il primo modo per dare valore ai nostri talenti e dare valore a noi stesse. Siamo state educate a notare chi fa meglio di noi, ad essere di aiuto per gli altri ma siamo state poco educate ad aiutare noi stesse. Come possiamo essere di ispirazione e di aiuto agli altri se prima di tutto non lo siamo per noi stesse ?

 

TERZO LIVELLO– AUTOSTIMA BUONA

A questo livello di Autostima, conosciamo i nostri limiti e le nostre risorse e sappiamo come superare i primi e utilizzare le seconde. Siamo in grado di gestire bene le difficoltà della vita e viviamo focalizzate su noi stesse senza alcun timore di giudizio e/o critica esterna. In questo livello la consapevolezza di sé, del proprio valore e della propria persona è presente e solida. Nessun giudizio o avvenimento imprevisto, influenza il nostro decidere. E’ una condizione straordinaria di leggerezza !! Lo noto ogni volta che una mia cliente fa questo passaggio e trova il suo posto nel mondo .

 

E tu, conosci a fondo il tuo livello di autostima ? Compila il questionario di seguito e ricevi gratuitamente la mia sessione on-line sul tuo grado di 

autostima.

 

 

 

 

 

STRATEGIE UTILI ED EFFICACI PER AVERE CURA DELLA TUA AUTOSTIMA E PER INCREMENTARLA

Vuoi accrescere la percezione positiva di te stessa ?

Ecco alcune strategie attraverso le quali difendersi dagli attacchi mossi alla propria immagine di sé, anche e soprattutto quando questi attacchi vengono da persone significative.

- Nota e annota ogni volta che hai la capacità di risolvere problemi: non servono grandi imprese per essere un eroina. Per essere la tua eroina, sono necessarie piccole e costanti imprese: una cena ben organizzata, un  consiglio prezioso dato ad un’amica, la pazienza dimostrata ad un collega, il pagamento ben riuscito di un debito, il tempo dedicato alla famiglia, l’ascolto prestato ad un socio, ad un collaboratore etc. .. l’autostima è anche in funzione delle tue  capacità di risolvere i problemi.

- L'implementazione del tuo dialogo interno positivo; l’autostima, può essere incrementata e migliorata attraverso il dialogo positivo con te stessa , utilizzando la tua voce interiore. Se tu per prima  invii dei messaggi positivi alla tua  mente, è molto probabile che la percezione di te stessa,  migliori e si fortifichi !

- Migliora il tuo autocontrollo: respira, ascolta e osserva. Avere una buona autostima, significa imparare a darti il tempo di vivere il tempo certa che ti è riservato solo il meglio !

- Modifica i tuoi standard : fissandoti delle aspettative eccessivamente elevate,corri il rischio di non essere all’altezza di quelle attese e, quindi, di influenzare la percezione che hai di te stessa. E’ molto più utile fissare dei micro obiettivi: ti permetti di definire piccoli traguardi con minore fatica e maggiori possibilità di realizzare anche i tuoi più ambiziosi obiettivi .

- Nutri a capacità di vederti vincente anche nelle esperienze più difficili: la mente è un forte alleato quando impari ad usarla a tuo vantaggio !

- Rinforza le tue abilità comunicative.

 

La vita è troppo breve per rinunciare a viverla forte e certa della donna che sei.

Chiarini Gloria - Life e Business coach per donne

 


?15 MINUTI DI PURA MAGIA

Romina, mamma e titolare d'azienda, ti racconta come oggi guarda al suo futuro privato e professionale con entusiasmo, con fiducia, con sicurezza.
Ha chiarezza. Ha fissato obiettivi ambiziosi.
Si è tolta il peso della paura, della confusione e della preoccupazione verso sé stessa e verso la propria famiglia.

Oggi è UNA DONNA FELICE.

Avere il coraggio di investire in un momento tanto sfidante ?
Si.
E' grazie al tuo essere coraggiosa che vinci.

INFINITAMENTE GRATA A TE.

#Donne_in_Evoluzione


SEI PRONTA A VIVERE LIBERA ?

14 h ·

Quante volte ti sei chiesta come vivere una vita senza problemi?
Quante volte ti sei arrabbiata pensando:
" perché tutte a me? "
Vorresti una vita senza difficoltà?

Per quanto possa sembrare assurdo, é la cosa peggiore che tu, ti possa augurare.

Difficoltà, problemi ed ostacoli ovviamente non vanno ricercati con il lumino, ma rifuggirli è un errore ancor più grave.

La prossima volta che ti troverai ad affrontare un periodo difficile, un periodo in cui tutti i tuoi sforzi sembreranno essere vani, ricordati questa semplice storia: la storia della farfalla.

Un giorno un contadino, riposandosi sotto un’ombra al termine di una giornata sfiancante, si accorse di un bozzolo di una farfalla.
Il bozzolo era completamente chiuso ad eccezione di un piccolo buchino sulla parte anteriore. Incuriosito, il contadino osservò attraverso il piccolo buchino, riuscendo ad intravedere la piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze.

Il contadino osservò a lungo gli sforzi eroici dell’elegante bestiolina, ma per quanto la farfalla si sforzasse per uscire dal bozzolo, i progressi apparivano minimi.
Il contadino, impietosito dall’impegno della piccola farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e delicatamente allargò il buco del bozzolo, finché la farfalla poté uscirne senza alcuno sforzo.

MA.. La piccola farfalla, aiutata ad uscire
dal bozzolo, non aveva sviluppato muscoli abbastanza forti per potersi librare in aria. Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di fare ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere. Il contadino si accorse del grave errore fatto ed imparò una lezione che ricordò per il resto della sua vita:

“Attraverso le difficoltà la natura ci rende più forti e degni di realizzare i nostri sogni. "

È vero, ti capisco amica mia.
L'inclinazione é di fuggire le difficoltà ma se vuoi imparare a volare, devi avere muscoli forti per poter spiccare il volo con coraggio verso i tuoi sogni.

Ricorda: un passo alla volta, tutto è possibile.