Poter dire, “Io Sono Mia” non è solo un modo di dire ma è un diverso modo di stare al mondo. Nella parola alleanza, vive e si percepisce il significato più profondo del tornare ad essere Tua insieme all’atto gentile che puoi decidere di agire verso te stessa: imparare come amarti.
Amarsi: una competenza che si impara.
Molte donne non sono state educate ad amare sé stesse. Questo vuoto interiore porta a cercare nell’esterno la conferma, l’affetto, il riconoscimento, l’apprezzamento, la cura, la stima, la sicurezza, la presenza che non ci si concede da sole. Ma quando il proprio valore dipende dallo sguardo degli altri, la fragilità si trasforma nell’incapacità di definire i propri confini, i propri spazi, il proprio posto nel mondo: ogni giudizio pesa, ogni rifiuto sembra una sconfitta personale e ci si auto-definisce in base a come ci definiscono persone o situazioni intorno a noi.
Il mancato amore per sé genera la mancata autostima e la mancanza di essa, condiziona la fiducia in sé. Senza autostima è difficile fidarsi degli altri in modo sano o avere il coraggio di agire senza garanzie. Eppure la vita raramente offre certezze: ciò che sostiene davvero non è la sicurezza esterna, ma la forza interiore. Una donna che non coltiva questa fiducia in sé stessa rischia di rinunciare alle naturali opportunità che la vita ci riserva, sia in ambito professionale che nelle relazioni, perché teme di non essere “abbastanza” o di non farcela da sola.
Il mancato amore per sé, la difficoltà nel sentirsi davvero “Tua” e, a volte, la semplice mancanza di strumenti per imparare a farlo, alimentano confusione e smarrimento: non si sa da dove cominciare. Il punto di partenza, invece, è chiaro e potente: “Io esisto, e per questo merito. Tu esisti, e per questo meriti.”
Senza autostima, è difficile credere di meritare alcune occasioni o avere il coraggio di agire senza garanzie. La vita raramente offre certezze: ciò che sostiene davvero non è la sicurezza esterna, ma la propria forza interiore.
Quando una donna rinuncia a coltivare questa fiducia in sé stessa, rischia di perdere:
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opportunità professionali. Non si candida ad un lavoro che sente essere migliore, non chiedere una promozione o non esprimere le proprie idee in un contesto di responsabilità, perché la convinzione di “non essere abbastanza” blocca l’azione. Così altre persone meno competenti, ma più sicure, avanzano.
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Opportunità personali. Si paga il prezzo di restare in relazioni che non nutrono, accettare compromessi dolorosi o rinunciare a nuovi incontri per paura del rifiuto. In questo modo si rinuncia a esperienze di crescita, amore autentico e scelte che potrebbero rendere la vita più ricca e nutriente.
In entrambi i casi, il risultato è un auto-sabotaggio silenzioso: la donna non perde perché non è capace, ma perché non si permette di provare.
Per questo amarsi non è un lusso, ma una necessità. Significa imparare a distinguere la voce della società (che spesso dice “devi essere perfetta”) dalla propria voce interiore, che chiede autenticità. Vuol dire rispettare i propri tempi, i propri limiti libera dal senso di colpa; significa valorizzare i propri talenti senza sminuirsi e riconoscere che la cura di sé non è egoismo ma la base per relazioni sane la cui prima, è quella verso TE STESSA.
Amarsi è una competenza da allenare: richiede esercizi concreti come imparare a dire “no” senza paura, scegliere relazioni che nutrono invece che svuotare, concedersi tempo e spazio senza giustificazioni.
Quando una donna comprende che l’amore per sé stessa è un diritto e non un premio, diventa libera di amare gli altri in modo più vero e di affrontare la vita con coraggio e visione.
Amarsi: una competenza che si impara.
Spesso, senza rendersene conto, una donna inizia a vivere come un personaggio invece che come se stessa. Questo succede quando non conosce davvero chi è, o quando si misura costantemente con le aspettative altrui. Ogni sorriso forzato, ogni comportamento “per compiacere” o ogni scelta fatta solo per apparire in un certo modo richiede energia mentale ed emotiva, che si sottrae alla propria autenticità.
La mancata consapevolezza di sé trasforma la vita in una bellissima recita i cui spettatori sono i propri mostri, le proprie paure, esperienze o incertezze dalle quali si tenta di sottrarsi e disconoscersi.
Ci sono meccanismi sottili che si incastrano, regole sottintese che vanno fleggate e comportamenti “copia e incolla” che danno una parvenza di normalità. Così il personaggio diventa più visibile della persona reale: ci si adatta agli altri, si ignorano bisogni e desideri propri, e il senso di autenticità si affievolisce fino a scomparire.
“Io esisto, e per questo merito”: liberarsi dal personaggio.
Riconoscere il proprio valore è il primo passo per smettere di vivere come un “personaggio” imposto dagli altri, dalle aspettative sociali o da te stessa.
Quando interiorizzi “Io esisto e per questo merito”, inizi a vedere te stessa come centro della tua vita, non come semplice interprete di ruoli altrui. Questo non significa smettere di amare gli altri; al contrario, ti permette di amarli in modo autentico, leale e profondo, perché il tuo amore nasce dalla tua autenticità e non dal bisogno di compiacere o ottenere approvazione.
Come agire concretamente grazie a questa consapevolezza.
- Fermati e osserva: prima di agire, chiediti se la tua scelta nasce da te o dal desiderio di compiacere.
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Riconosci il tuo diritto a esistere: ogni bisogno, emozione o desiderio è legittimo. Non devi giustificarti per viverlo.
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Agisci con coerenza: fai piccoli gesti quotidiani che rispecchiano chi sei davvero, anche se non tutti approvano.
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Recupera energia: ogni volta che scegli te stessa, liberi energia precedentemente spesa per mantenere il personaggio, trasformandola in leggerezza, gentilezza e consapevolezza.
Con il tempo, questa pratica trasforma il modo in cui ti relazioni con te stessa e con gli altri: non reciti più un ruolo, vivi pienamente la tua vita.
E ogni giorno ripeti a te stessa: Io Esisto e per questo Merito.
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Gloria Chiarini, Consulente della formazione, Trainer e fondatrice dell’accademia Micaf