La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

Gloria Chiarini
La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

La violenza sulle donne e la manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile.

La violenza contro le donne è un fenomeno che si manifesta in molteplici forme, alcune visibili e drammatiche, altre più subdole e radicate nella struttura sociale. Mentre la violenza fisica ed emotiva colpisce l’integrità e l’autostima delle donne, la manipolazione economica rappresenta una gabbia silenziosa, ma altrettanto devastante, che limita la propria libertà e autonomia. Entrambe queste forme di soggezione si intrecciano in un ciclo sistemico che alimenta le disuguaglianze di genere, ostacolando il progresso verso una società realmente equa e inclusiva.

La violenza sulle donne: una verità sociale e culturale.

Scelgo scientemente di non entrare nel merito della violenza fisica. Essa è per natura contro natura. La nostra indole più profonda è quella di proteggere, di custodire, di costruire insieme una collettività forte e solidale. Prevaricare, schiacciare, demolire un altro essere umano è come demolire una parte di noi stessi. Ogni volta che qualcuno viene distrutto, è come se qualcosa si spezzasse dentro di noi e nel mondo che condividiamo e che abitiamo anche se ciò accade in modo invisibile.

Ogni ferita inferta a un altro è una ferita inferta all’umanità intera.

Tuttavia, esiste un’altra forma di oppressione, meno visibile ma altrettanto dannosa, di cui voglio parlare. È una realtà che emerge spesso nelle sessioni di lavoro con le donne che incontro ogni giorno, donne che scelgono di guardare al futuro in modo nuovo e di investire sulla propria individualità. Questa forma di oppressione si chiama manipolazione economica. 

È un gioco sottile e insidioso che limita la libertà di chi lo subisce, condizionando scelte, aspirazioni e, in ultima analisi, la vita stessa. Molte donne, purtroppo, si trovano intrappolate in dinamiche che minano la loro indipendenza economica e di conseguenza possibilità di valorizzare i propri talenti in favore di migliori sentimenti. 

La manipolazione economica: una gabbia invisibile.

La manipolazione economica è una delle forme di controllo meno conosciute e riconosciute, ma più diffuse.  La manipolazione economica è una forma di abuso che limita l’autonomia finanziaria delle donne, impedendo loro di gestire o accedere liberamente alle risorse economiche. Questa oppressione può assumere diverse forme, che emergono spesso nelle sessioni di lavoro in cui affrontiamo credenze limitanti e paure ricorrenti. Sono ostacoli che impediscono alle donne di vivere in piena libertà e autonomia. 

Eccone alcuni di seguito.

Dipendenza economica. Molte donne, soprattutto in contesti familiari tradizionali, non hanno accesso diretto al reddito. Spesso, il loro lavoro domestico e di cura non è riconosciuto né retribuito, costringendole a dipendere economicamente dai partner o da altri membri della famiglia.

Controllo sulle finanze. in alcune relazioni, i partner controllano le spese, vietano alle donne di lavorare o impediscono loro di aprire conti bancari indipendenti. Questo controllo finanziario limita la loro capacità di prendere decisioni autonome e di costruire un futuro indipendente.

Disparità salariali. anche quando le donne lavorano, guadagnano meno degli uomini per lavori equivalenti.

Le conseguenze della manipolazione economica.

Questa manipolazione finanziaria non è solo una questione di soldi: è una questione di potere. Senza indipendenza economica, le donne sono spesso intrappolate in relazioni violente o in situazioni di abuso. La paura di non avere un tetto sopra la testa, di non poter mantenere i propri figli o di non avere alcuna alternativa contribuisce a perpetuare il ciclo della violenza.

Inoltre, la mancanza di risorse economiche limita l’accesso delle donne a opportunità educative, professionali e personali, relegandole a ruoli di subordinazione e impedendo loro di esprimere appieno il proprio potenziale.

Gloria Chiarini
La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

Una società evoluta: lo spazio condiviso tra uomo e donna.

La lotta contro la violenza di genere e la manipolazione economica non può essere vista come una battaglia esclusivamente femminile.

Una società realmente evoluta è quella che non teme di perdere a causa dello spazio che occupa una donna, ma che, al contrario, riconosce il valore di uno spazio condiviso, in cui uomini e donne collaborano come alleati, portando ciascuno la propria umanità, unicità e talento.

L’idea di una società equa non si basa su una "gara" tra i sessi, ma su un modello di complementarità e rispetto reciproco. Un uomo non perde nulla nel riconoscere la libertà e i punti di forza di una donna; al contrario, la crescita di una donna è una ricchezza per tutta la comunità.

Lo spazio condiviso è un luogo dove uomini e donne non competono, ma si sostengono, costruendo relazioni basate sull’alleanza piuttosto che sulla gerarchia. È qui che nasce la vera innovazione sociale, culturale ed economica: quando le differenze non sono un ostacolo, ma una risorsa per creare un mondo più giusto.

Una strada verso l’autonomia e la libertà

Affrontare la violenza sulle donne e la manipolazione economica richiede un approccio integrato, che combini interventi educativi e culturali. Es.

Educazione alla parità: promuovere un’educazione che sfidi gli stereotipi di genere e insegni il rispetto reciproco fin dall’infanzia è fondamentale per costruire una società più equa.

Riconoscimento del lavoro di cura. Valorizzare economicamente il lavoro domestico e di cura, spesso svolto dalle donne, è un passo importante verso l’uguaglianza economica.

Coinvolgimento dei ragazzi nel processo di cambiamento culturale. La promozione di modelli maschili di rispetto e alleanza, in cui gli uomini non sono visti come dominatori, ma come partner e alleati delle donne, è fondamentale per abbattere le strutture di potere che alimentano la violenza e la manipolazione economica. Lavorare con i giovani ragazzi, con i nostri figli, educandoli fin dalla giovane età al rispetto delle donne e alla parità, è una delle chiavi per costruire una cultura di non violenza e di uguaglianza.

La violenza sulle donne e la manipolazione economica sono due facce della stessa medaglia: entrambe limitano la libertà femminile e perpetuano disuguaglianze di genere. Ma una società evoluta non ha paura di dare spazio alle donne, perché sa che uno spazio condiviso, basato sull’alleanza tra uomo e donna, è l’unica strada per costruire un futuro giusto e sostenibile.

La vera libertà non può esistere senza autonomia economica, e l’autonomia economica non può essere raggiunta senza abbattere le barriere culturali e sistemiche che ancora oggi opprimono le donne. Solo allora potremo parlare di una società in cui ognuno, indipendentemente dal genere, possa vivere una vita piena, libera e dignitosa.

Facciamo la nostra parte! Come una donna può agire in favore della propria indipendenza economica?

L’indipendenza economica è un passo fondamentale per la libertà personale e il benessere di ogni donna. Avere una  propria realizzazione economica non significa solo gestire il denaro, ma anche costruire una vita basata sulle proprie scelte, lontana da situazioni di abuso, manipolazione o dipendenza

Ecco alcune azioni concrete e ispirazioni utili su cui riflettere.

1.Trova una fonte di reddito indipendente

Avere un reddito personale è la base per costruire l’indipendenza. Anche un piccolo inizio può portare grandi risultati.

  • Monetizza le tue passioni: cucito, artigianato, cucina, fotografia o arte possono diventare fonti di reddito. Come? Studia, informati, chiedi aiuto, apriti al mondo.
  • Esplora nuove carriere o settori: se il tuo attuale lavoro non ti soddisfa o non offre opportunità di crescita, considera di arricchire le tue conoscenze per dedicarti a  settori più soddisfacenti. Oggi il mercato è ricco di nuove opportunità.
  • Crea una rete di contatti professionali: partecipa a eventi, incontri di networking per trovare opportunità lavorative e creare collaborazioni motivanti.

2.Gestione consapevole delle finanze

Saper gestire il denaro in modo consapevole è fondamentale per costruire la propria autonomia.

  • Impara a risparmiare. Inizia con piccole somme, ma fallo regolarmente. Apri un conto di risparmio separato dedicato ai tuoi obiettivi personali.
  • Riduci i debiti. Se hai debiti, crea un piano per ripagarli gradualmente, iniziando con quelli più onerosi.
  • Investi in modo intelligente. Anche piccole somme investite possono crescere nel tempo. Informati.
Gloria Chiarini
La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

3.Costruisci una mentalità di autonomia

L’indipendenza economica inizia dalla consapevolezza e dalla fiducia in se stesse.

  • Cambia il tuo mindset. Spesso le donne crescono con l’idea che il denaro sia un tema “maschile”. Ribalta questa mentalità e abbraccia la possibilità di essere tu la responsabile delle tue finanze.
  • Fatti domande sulle tue relazioni economiche. Se vivi in una relazione in cui non gestisci il denaro o dipendi completamente dal partner, inizia a proteggere il tuo spazio. 
  • Allena la paura di sbagliare. Gestire il denaro può sembrare complicato, ma ogni errore è un’opportunità per imparare.

4.Crea una rete di supporto femminile

Circondati di persone che ti incoraggino e ti sostengano.

  • Unisciti a gruppi di donne imprenditrici o professioniste. Esistono associazioni e reti dedicate all’empowerment economico femminile.
  • Condividi le tue esperienze. Parlare di soldi, lavoro e successi con altre donne può essere fonte di ispirazione e supporto reciproco.

5.Considera l’imprenditoria

Se hai un sogno o un’idea, trasformarla in realtà può essere una strada verso l’autonomia.

  • Fai un piano di business. Scrivi una strategia per trasformare la tua idea in un progetto concreto. Cerca corsi gratuiti su imprenditoria o fondi per startup.
  • Coltiva la resilienza. L’imprenditoria non è facile, ma è una delle forme più forti di indipendenza economica.

6. Riconosci il tuo valore

Infine, ricordati che l’indipendenza economica non è solo una questione di denaro, ma di consapevolezza del proprio valore.

  • Datti il permesso di essere indipendente. Non sentirti in colpa per il desiderio di costruire una vita autonoma, anche se altri cercano di sminuirti o scoraggiarti. Non importa quello che dicono. Importa quello che tu dici a te stessa.
  • Sii ambiziosa. Abbi il coraggio di puntare in alto. L’ambizione non è un difetto, ma una virtù che ti spinge a crescere ed espandere il tuo talento.

Ogni passo verso l’indipendenza economica è un passo verso una vita più libera, autentica e piena di possibilità.  Non importa da dove parti: con determinazione, formazione e una rete di supporto, è possibile costruire un futuro in cui sei tu a decidere per la tua vita. Ogni traguardo raggiunto non è solo una vittoria personale, ma anche un esempio per le altre donne, che possono trarre ispirazione dal tuo percorso. 

Quando una donna diventa economicamente indipendente, non è solo lei a crescere: cresce tutta la società e con lei, il proprio compagno di vita.

Gloria Chiarini
La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

Ri-scopri il valore della Responsabilità.

Assumersi la responsabilità della propria parte di donna significa riconoscere il proprio valore, accettare le proprie fragilità e trasformarle in forza. È scegliere di essere protagonista della propria vita, costruendo con coraggio e determinazione il futuro che si desidera. Significa agire con consapevolezza, rivendicando il diritto di essere libere, autonome e autentiche, senza delegare ad altri il potere sulle proprie scelte e sulla propria identità.

Lo spreco come forma compensativa e compulsiva.

Rinunciare agli sprechi, in particolare a quelli che si annidano nelle abitudini quotidiane, è un passo fondamentale per la crescita personale di ogni donna. Ogni piccola scelta, come fermarsi a riflettere prima di fare acquisti impulsivi, imparare a distinguere tra ciò che è veramente necessario e ciò che è solo un riflesso delle aspettative altrui, contribuisce a costruire una base solida di indipendenza e consapevolezza.

Non si tratta solo di risparmiare denaro, ma di mettere in pratica un atto di amore verso te stessa: investire in ciò che nutre davvero il tuo benessere, il tuo cammino, la tua realizzazione personale e professionale.

Ogni volta che una donna decide di non cedere al consumo immediato, ma di fermarsi, riflettere e fare scelte più consapevoli, sta prendendo in mano il proprio futuro.

Stai scegliendo di non disperdere la tua energia, le tue risorse, il tuo tempo in cose ti impoveriscono e che ti spostano dal tuo vero sé in cambio di un falso sé.

.Non si tratta di privarsi, ma di fare spazio a ciò che è veramente importante per la propria crescita interiore ed economica. È un passo verso l'autonomia, un atto di fiducia in se stesse, una dichiarazione che il proprio valore non dipende dall'avere di più, ma dall'essere più.

Investire in sé stesse significa fare scelte che potenziano la propria vita: spendere in formazione, in esperienze che ci fanno crescere, in opportunità che ci avvicinano al nostro vero potenziale.

Rinunciare agli sprechi è un atto rivoluzionario che, giorno dopo giorno, costruisce una donna più forte, più consapevole e libera dalle catene della manipolazione economica. Quando smettiamo di cercare soddisfazione immediata nel consumismo, ci apriamo a una libertà più profonda, quella di essere noi stesse, con tutto il nostro valore, senza paura di perdere, di perderci o di sentirci sole.

  • Ti sei mai fermata a riflettere su quanto, spesso, ciò che possiedi materialmente sembri avere più peso di ciò che porti dentro di te?
  • Come sarebbe se iniziassi a dare maggiore valore alla tua crescita interiore, alle tue emozioni e al tuo benessere, piuttosto che al possedere cose?
  • Cosa cambierebbe nella tua vita se scegliessi di nutrire prima il tuo talento, la tua indole, le tue capacità, la tua esperienza?
Gloria Chiarini
La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

Spesso mettere un punto alla propria vita, è il nuovo punto da cui ripartire per unire tutti i puntini.

https://youtu.be/4SmncPjYIjw

L'indipendenza economica è la prima forma di libertà.

Gloria Chiarini, fondatrice dell'accacdemia Micaf per donne dove il tuo talento diventa movimento.

https://www.facebook.com/groups/897439591041344