Mamme, donne e uomini.

 

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Per la prima volta mi trovo a scrivere degli uomini all'interno di un articolo il cui focus resta la valorizzazione del genere femminile. 

Mamme, donne e uomini.

Ho scelto con sicurezza, determinazione e passione di dedicarmi alle donne, non perché ritengo che la donna sia superiore all’uomo e non perché sottovaluto l'importanza dell'uomo, ma anzi, credo che la donna sia la chiave del cambiamento e sono certa che grazie al  lavoro che può fare su si sé potrà ispirare e guidare anche quell’ energia maschile che è complementare all'energia femminile e che insieme creano la vita stessa.

Essere donne, mamme e lavoratrici è un'impresa nell'impresa e avere al fianco uomini illuminati diventa esaltante e motivante per tutte noi!

Sicuramente nell'ambito lavorativo si intrecciano  in modo importante la vita familiare e personale. Gli impegni nel gestire una propria attività, la difficoltà nel restare in aziende le cui realtà sono vecchie e superate, piuttosto che il dover coordinare le attività quotidiane di una casa e di una famiglia, convincono spesso la donna a rinunciare ai propri sogni e ai propri desideri, complici la mancanza di tempo e un retaggio culturale educativo ancora intimamente  ancorato nella vita e nell'anima della donna.

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Quello che noto nelle sessioni di coaching con donne e  professioniste che si rivolgono a me per capire come superare paure, ansie, limiti, convinzioni e per avere un metodo efficace al rinforzare la fiducia in sé stesse è che uno dei il blocchi più imponenti è l'assenza di un uomo che le sappia sostenere, incoraggiare  e riconoscerne il valore perdendo così egli stesso l'opportunità di ricevere quell'amore che tanto teme di perdere all’idea che la propria compagna realizzi il sogno della propria vita. L'elemento che può destabilizzare un uomo è vedere che la propria donna cambia col trascorrere del tempo dimenticandosi che il cambiamento è parte integrante della vita stessa di un essere umano. 

Restare “tali e quali” equivale a cessare di vivere precludendosi la grande opportunità di guardare, di imparare, di conoscere, di crescere e di diventare migliori:  dovrebbe essere lo scopo della vita di ognuno di noi, ma in realtà il cambiamento della propria compagna fa paura forse ancora di più del proprio cambiamento. Viene percepito in modo distruttivo: genera insicurezza, confusione, dubbi,  “film mentali” inesistenti. E’ l'inizio di una fine preannunciata. Io stessa l’ho vissuta in prima persona quando decisi di realizzarmi professionalmente all’età di 44 anni.

Nulla di quello che scrivo è letto sui libri ma è parte del mio vissuto e delle storie di tante mie clienti.

Una donna felice è una donna migliore, una moglie migliore, una mamma migliore e una compagna che resterà accanto al proprio uomo per il resto della propria  vita con infinita gratitudine, gentilezza,  amorevolezza e stima nei confronti di un uomo che ha saputo amarla e valorizzarla al di là di quello che riteneva giusto e oltre le proprie convinzioni.

La versatilità e la capacità di organizzare le nostre giornate quando ci sentiamo appagate ha dell'immaginabile!

Una donna felice,

  • è una donna che si sveglia ogni mattina con entusiasmo,  
  • è una donna che sorride, 
  • è una donna che racconta la propria vita al mondo, 
  • è una è una donna che ispira i propri figli, 
  • è una donna che sostiene il proprio compagno, 
  • è donna fedele e grata. 
  • E’ una donna forte e coraggiosa capace di guidare, di ascoltare e di comprendere con pazienza.

Una donna realizzata professionalmente è una donna che risuona nella gioia ed è contagiosa in ogni ambiente. 

Una donna che si sente realizzata, è  capace di magie nella propria quotidianità: dedica spazio e tempo al proprio uomo e educa alla libertà individuale.

 Tutto questo diventa possibile grazie allo stato emotivo che risuona nel proprio cuore e alla sensazione che nutre la propria anima: la sensazione di essere vista, capita, riconosciuta e valorizzata per quello che è e non per quello che fa. 

L'idea più frequente e più comune è che si possa essere o una donna in carriera o una buona madre  e che le due cose non possano essere affiancate.

Invece alcuni studi hanno dimostrato che le madri lavoratrici sono più intuitive nel prendere di petto le situazioni di difficoltà e questo proprio grazie alla loro predisposizione in quanto madri. 

 

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Diventare madri è un privilegio, un mistero e allo stesso tempo è una magia. Mettere al mondo un figlio è un'esperienza unica e potente. Quando gli occhi di una madre incontrano gli occhi del proprio figlio appena nato, il mondo si racchiude in quello sguardo e nulla sarà più importante. Ma questo non significa che parallelamente una donna non possa realizzarsi professionalmente e possa dedicarsi come faceva prima, se non meglio, alla propria attività e al proprio uomo, il quale, dovrà egli stesso capire che nulla sarà come prima ma molto meglio!

Egoismo ed egocentrismo non sposano la buona riuscita di una famiglia.

Il tempo sarà distribuito in modo diverso: una piccola vita dipende dalla coppia genitoriale e la stessa felicità di mamma e papà contribuisce alla felicità  di quel bimbo o bimba.

Eppure molte donne si trovano a fronteggiare pregiudizi  e convenzioni vecchie e limitanti. 

Sono quelle stesse convinzioni che tolgono alla collettività la possibilità di vivere in un mondo migliore in cui la libertà di esprimere se stessi vince l'egoismo di definire cos'è giusto e cosa non lo è  per la vita altrui.

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Le mamme lavoratrici si ritrovano a dover gestire le emergenze familiari. Questo perché nella maggior parte dei casi gli uomini ritengono che “certe mansioni” come ad esempio il cambio del pannolino la notte, le riunione scolastiche, le lavatrici di casa, il pranzo o la cena da organizzare piuttosto che la visita dal pediatra siano compiti esclusivamente femminili. 

Sia chiaro: laddove è possibile condividere la gioia nel mantenere i ruoli tradizionali è bello ma mi chiedo..

  • potrebbero unirsi ruoli tradizionali ai ruoli più attuali in cui anche la donna possa sentirsi sostenuta e insieme vincere nella comunicazione e nella crescita dei propri figli?

E ancora, laddove è la donna che agisce, è possibile avere accanto un uomo che semplicemente le chieda: “hai bisogno di aiuto? “ o le dica: “sei davvero in gamba. Ti amo.”

E invece no. Nella maggior parte dei casi l’uomo è pieno di aspettative legate ad una tradizione che confina la donna senza darle lo spazio per occupare  il proprio posto sul palcoscenico della vita. Quel palcoscenico i cui spettacoli sono straordinari proprio per la partecipazione di più parti. 

 

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 Ma come sarebbe stato se….

  • ci fosse stato più rispetto e se il proprio compagno valorizzasse la propria compagna come egli stesso vorrebbe sentirsi valorizzato?

"Ama il prossimo tuo come te stesso” recitava un  vecchio "saggio."

E come sarebbe….

  • se la donna sentisse importanti le proprie idee e le proprie opinioni anziché sentirsi giudicata o sminuita? 
  • Se si sentisse amata incondizionatamente? Quando poni delle condizioni alla tua donna, limiti l’amore stesso.  
  • Se tu ti fermassi un po' più spesso ad ascoltarla in modo attivo, facendole delle domande per creare una conversazione propositiva e costruttiva anziché giudicante? 
  • Se tu la considerassi “meno scontata”, meno ovvia? 
  • Se tu la apprezzassi ogni giorno nelle più piccole cose anziché 

“abituarti alle piccole cose”?

Lei è la madre dei tuoi figli, ti ha scelto, ti ha voluto, l'hai scelta, l'hai voluta.

Ma è innanzitutto un  essere umano. 

Le persone cambiano. 

Le situazioni cambiano, la vita stessa cambia. Adattarsi al cambiamento pare essere il modo più intelligente che unisce persone intelligenti nel vivere la meravigliosa esperienza chiamata Vita. Ancor di più quando si è genitori.

Tocca a noi donne chiederci come poter contribuire a costruire quel pezzettino di mondo in cui i nostri figli possono manifestare i propri talenti   in modo sicuro e autentico. 

Tocca a noi donne prendere decisioni importanti e talvolta scegliere una strada piuttosto che un'altra anziché restare confinate in ambienti e situazioni che fanno vivere una vita diversa da quella che si vorrebbe.

Toccano ad ognuna di noi vivere al meglio il proprio ruolo insieme al dono della maternità. 

Essere madre non significa solo cambiare pannolini, scaldare biberon o litigare con gli omogeneizzati. Quello è solo l’inizio.

Essere madre significa cambiare la propria vita, il proprio tempo e il proprio modo di pensare per i propri figli.

 

Felice festa della mamma.

8 Maggio 2022

Gloria Chiarini, mamma e mental coach per donne.  Cell. 3282560986

https://youtu.be/DYFXFpFLLb8

 

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Mental Coach per Donne: come diventarlo?

 

 

 

PROFESSIONE MENTAL COACH AL FEMMINILE: LE ORIGINI.

Ho scelto, ho voluto, ho desiderato con tutto il mio cuore diventare una mental coach per donne. E' vero, commercialmente parlando ho perso una buona fetta di mercato ma ho guadagnato in coerenza e integrità, valori fondamentali nel mio modo di andare alla vita anche se a volte questo mi ha fatto pagare dei prezzi ingiusti:

il punto non è cosa è giusto o meno. Il punto è cosa vogliamo farne della vita. ed io ho scelto di farne un capolavoro.

Da donna riconosco l'unicità del genere femminile che non esclude il genere maschile, anzi! L'energia maschile diventa il portale grazie al quale la donna accede ad uno stato di  estasi e di piacere. Insieme, uomo e donna,  creano: l’energia maschile concepisce la nascita mentre l’energia femminile fa da custode per accogliere e far crescere la vita.  Quando si combattono l’un l’altro, le conseguenze sono disastrose. Ma i tempi stanno cambiando. Poiché ora, l’energia femminile sta riguadagnando la sua forza e superando il ruolo di vittima.

Questa rinascita proviene dal profondo dell’energia femminile. La donna si guarda con occhi diversi e oggi con coraggio dice quello che non le sta più bene, quello che desidera e riconosce il proprio valore indipendentemente da tutto, ma le manca un modo concreto per fare scelte importanti. Gli anni vissuti in balia di retaggi culturali e sociali limitanti, l'hanno condizionata. Ecco che i sensi di colpa, paura del giudizio, la paura della solitudine e di non farcela l'hanno portata inevitabilmente a vivere una vita lontana dalla propria isola:  in questo modo si è persa senza toccare la propria terra, ma coltivando e curando la terra di altri alla ricerca costante di riconoscimento e di amore.

ESSERE MENTAL COACH PER DONNE.

Ecco da dove nasce la spinta verso una professione che diventa ogni  giorno una missione: guidare donne e professioniste nella individuazione di un proprio riconoscimento, di una propria identità, di un proprio spazio in cui sentirsi realizzate indipendentemente dalle proprie scelte e da fattori esterni.

Se c'è una cosa di cui sono assolutamente certa è che tutte le donne meritano di vivere nella piena espressione del proprio potenziale, di sentirsi appagate, valorizzate e amate indipendentemente dalle proprie decisioni e dai propri sogni. La diversità delle scelte che si fanno nell'arco della propria vita è il dono che ogni donna può portare in proprio vantaggio e in beneficio delle persone che ama. Per diventare libera è fondamentale superare la paura di sentirti esclusa e non amata.

Essere una mental coach per donne significa essere un sostegno e guidarle verso la propria realizzazione liberandosi dal peso di una vita limitante e insoddisfacente. Significa dare voce al valore che appartiene a tutte le donne ed essere uno strumento in favore della loro felicità.

 

LA RINASCITA.

Non sempre lo dimostriamo, eppure solo alcune di noi si considerano, in fondo, davvero abbastanza capaci, adeguate e all’altezza per raggiungere la piena realizzazione personale e professionale. Altre sono ben consapevoli del proprio valore ma tendono talvolta a manifestarlo in modo eccessivamente determinato per il timore di essere prevaricate, rischiando però di perdere di vista l’importanza della relazione con gli altri e il potere di una sana diplomazia.

Alcune rincorrono un perfezionismo che riescono sì a raggiungere, ma a caro prezzo. Altre fanno tanto per gli altri, e ben poco per se stesse, per non sentirsi schiacciate dal senso di colpa o per ottenere un riconoscimento esterno che in realtà non arriva mai.
Molte donne subiscono disparità di trattamento sul luogo di lavoro rispetto ai colleghi uomini, altre sono “cape” troppo morbide e materne o al contrario eccessivamente direttive.
Qualsiasi sia l’area in cui ti identifichi sappi che, se desideri un cambiamento e se vuoi trasformarlo in un obiettivo, lo puoi raggiungere!

DIVENTA UNA DONNA DI SUCCESSO E VIVI IN MODO ECCELLENTE.

Conquistare una mentalità sempre più strategica è un passo fondamentale per garantirti una maggior affermazione professionale, una più ampia soddisfazione personale e diventare pienamente una donna di successo! Come donne abbiamo grandi responsabilità (e anche importanti privilegi):  siamo madri, mogli, compagne, figlie, amiche, sorelle. Tutto ruota intorno al nostro benessere e quando lo mettiamo in secondo piano, mettiamo in secondo piano il valore  della nostra vita e della vita di chi amiamo.

Cosa occorre fare per stare bene?

È una questione di equilibri: di una ruota che gira in modo armonico in un terreno i cui fondamentali sono una forte autostima, una buona sicurezza in sé stesse e chiarezza rispetto alle migliori azioni da intraprendere.

 «La fiducia in se stessi è il risultato di una situazione rischiosa superata brillantemente». - Jack Gibb -

Cosa vuol dire avere una sana autostima? L’idea che ognuna ha di sé trova le sue radici nella prima infanzia (0-9 anni) e si trasforma molto nel corso della vita. Il primo livello di autostima nasce generalmente da un confronto tra sé e il mondo circostante, influenzato dalle relazioni sociali e quindi dal giudizio degli altri. Spesso noi donne ci focalizziamo sui fallimenti, errori, difetti. La mancanza di un sano senso di auto apprezzamento è considerata una condizione presente in molti disagi come ansia, paura, problemi alimentari, scarso rendimento lavorativo., mancanza di motivazione e obiettivi.

LE RELAZIONI COME TEMA NELLE SESSIONI DI COACHING.

Con una sana autostima si è più inclini e aperte a creare relazioni, avendo rispetto e amore, poiché l’altro non sarà più considerato una minaccia.
La mancanza di autostima condiziona la nostra vita sociale e il nostro benessere psicofisico, molte donne con scarsa autostima hanno tendenza a lamentarsi continuamente del loro stato, dei loro rapporti, del loro lavoro, senza intervenire concretamente sul problema.

Se ci domandiamo quale possa essere lo stile di vita ottimale per una donna, dobbiamo considerare le aree più importanti della nostra esistenza, le tre aree dell’autorealizzazione: autonomia, relazionalità, competenza.  
Per raggiungere un buon equilibrio queste aree devono essere ben allineate. Allinearle vuol dire cambiare.

LA PAURA DEL CAMBIAMENTO.

Essere una mental coach per Donne significa sostenere la donna nel processo evolutivo della stessa che richiede inevitabilmente un cambiamento. E' il cambiamento la chiave che ti apre a nuove porte, a nuove relazioni, a migliori opportunità lavorative. Eppure il cambiamento fa paura! Come fare? L'AZIONE è il segreto! Nel metodo Micaf che ho fondato in favore esclusivamente di donne e professioniste, l'AZIONE è un pilastro portante: senza l'azione il cambiamento resta bloccato nella paura.

Scopri e accedi gratuitamente al gruppo privato MICAF riservato a donne e professioniste.  https://www.facebook.com/groups/897439591041344

Perché ci fa tanto paura il cambiamento? Come trasformarlo in una opportunità in modo concreto?  In che modo prendere decisioni importanti? Cosa vuoi realizzare per te stessa? In cosa fai difficoltà? Quale decisioni vorresti prendere da ora?

  • Essere una mental coach per donne significa aiutarti a fare chiarezza trovando la migliore soluzione per scrivere il capolavoro più importante al mondo: la piena realizzazione della tua vita!
  • Essere una mental coach per donne significa sostenerti e supportarti con determinazione nel fare azioni nuove e pensieri nuovi: l'inconscio ha delle regole ben precise e quando e conosci comandi il gioco!
  • Essere una mental coach per donne significa darti la possibilità di lavorare in modo concreto e disciplinato con l'obiettivo di valorizzare il tuo potenziale sviluppandolo in tuo favore.
  • Essere una mental coach per donne significa mettere al servizio di altre donne la mia vita, la mia esperienza, la mia conoscenza e la mia professionalità in modo costante e autentico.

 

Essere una mental coach per donne significa darti gli strumenti per creare il tuo mondo e come amo dire:

non serve cambiare il mondo ma iniziare da te stessa mi pare un buon inizio!

Se sei d'accordo con me, scrivimi e scopriamo insieme come realizzare i tuoi sogni!

Gloria Chiarini Mental Coach per donne. - Cell. 3282560986 - Mail:  Angyriki@live.it

VUOI DIVENTARE UNA MENTAL COACH PROPRIO COME ME?

Scopri la master class Micaf https://chiarinigloria.it/micaf/

 


RICONOSCI COME ELABORARE A TUO VANTAGGIO IL LUTTO DEL CAMBIAMENTO

NULLA SARA’ MAI COME PRIMA

In Giappone c’è un detto:

“L’uomo coraggioso non è l’uomo senza paura, quello è l’uomo incosciente; l’uomo coraggioso è l’uomo che passa attraverso le proprie paure."

Cara lettrice,
oggi a casa nostra, immaginandoci sedute a sorseggiare una buona tazza di tè, voglio darti strumenti importanti per poter guardare al momento presente in modo fiducioso e propositivo, al netto di paure e confusione che sento respirare ogni giorno dalle numerose call che fisso con clienti e persone che mi contattano per ricevere sostegno rispetto a come gestire la loro vita professionale e personale.

L’attuale momento che siamo chiamati a vivere, è un vero e proprio lutto epocale.
Con “lutto” intendiamo qualsiasi evento vitale che suppone il distacco da qualcosa o qualcuno di significativo per noi. Può essere la perdita di una persona cara, la fine di una relazione affettiva, perdere il posto di lavoro o addirittura lasciarsi alle spalle un ruolo che ci ha identificato e ci ha fatto sentire realizzate o ancora la decisione di fermarsi e di capire come RI-cominiciare. Tali eventi presuppongono la brusca scomparsa di un legame, l’estinzione di una realtà affettiva e professionale che siamo costrette a ricostruire, o la decisione di fissare un nuovo inizio che ci dia modo e spazio di farci trovare il nostro nuovo posto nel mondo.
Sebbene affacciarsi al cambiamento possa risultare faticoso e sfidante,è necessario ricordare il piccolo grande dettaglio: la capacità di resilienza dell’essere umano è immensa. Sebbene la vita “ci lavori”, quando diventiamo consapevoli e determinate nel voler fare chiarezza rispetto a noi stesse, ecco che fissare il presente per andare verso un futuro in cui il nostro posto nel mondo sia meritevole della nostra evoluzione, diventa possibile.Intuire, comprendere e accettare che nulla è come prima ci mette nella posizione di considerare i vantaggi e i benefici che impattano sulla nostra nuova vita.

Quanto è difficile andare verso il cambiamento ?

E’ difficile nella misura in cui accettare il nuovo, implica lasciare il vecchio e con esso certezze e sicurezze che sono tra i sei bisogni umani di ogni individuo. Fare questo passaggio richiede coraggio, richiede evolverci e avere una consapevolezza di sé rispetto a nuovi scenari e nuovi modi di vivere la collettività e la propria sfera personale. La paura è legittima: nasce dall'ignoto, dall’ affacciarsi ad una diversa realtà, a nuovi bisogni, a nuovi meccanismi. Prendere coscienza del nuovo è il primo passo per governare te stessa anziché essere governata dal cambiamento. Vivere il lutto, stare nel dolore e lavorarlo su di te, ti permette di fermarti, di scoprire una rinnovata consapevolezza e di trovare la migliore soluzione su cui fissare i nuovi pilastri del tuo successo.

Ecco allora che la fine di una relazione si trasforma in una straordinaria opportunità per imparare a conoscersi preparandoti ad accogliere un nuovo amore, ecco allora che la decisione di rivedere la tua professione si trasforma in una opportunità per scegliere l’'attività che alimenta il tuo entusiasmo, ecco allora che accettare il cambiamento di un contesto sociale in cui ogni precedente sicurezza viene a mancare, si trasforma in una opportunità per ri-creare la tua diversa realtà in cui puoi fissare valori diversi, nuove regole, nuovi modi di vivere, godendo del privilegio di lasciare andare quello che pur sentendo pesante, sopportavi per inquietudine  o per solitudine.

 

Guardare, ascoltare, sentire  per capire come decidere.

Oggi siamo obbligati a fermarci e a guardare “fuori” se vogliamo ri-cominciare.
Per fare questo, è necessario elaborare il lutto di ciò che è stato in prospettiva di quello che è e che sarà.
Se prima il denaro la faceva da padrone, oggi quel senso di potere dettato dal denaro scricchiola come mai prima d’ora. Pur arrancandolo, cercandolo, volendolo e piangendo, oggi il denaro assume un valore diverso. Abbiamo la possibilità di liberarci dalla schiavitù a cui ci aveva condotto. La libertà oggi sta proprio nel “nulla sarà’ mai come prima” e nonostante la resistenza di alcuni, la percezione è di tutti. Negare il passaggio in essere, equivale a rimanere ingabbiati in una realtà superata in cui esiste poco spazio per la felicità dell’essere umano: a chi resta aggrappato al vecchio è riservata una mera sopravvivenza condizionata dalla rabbia del “perché proprio a me” o dal puntare il dito contro tutti e tutto tranne che verso di sé.

 

Come fare ad accettare a tuo vantaggio il “nulla sarà mai come prima?”

Dobbiamo dare tempo al cervello di adattarsi ad una realtà che è cambiata e dare il modo e il tempo a noi stesse ad aprirci a nuovi pensieri che siano allineati al nostro sentito mutamento E’ necessario imparare ad elaborare il lutto in corso.

 

Come fare , che atteggiamento adottare, che sentimenti scegliere ?

È un’esperienza altamente individuale: non esiste un modo giusto o sbagliato per vivere un lutto.
La tua reazione alla perdita dipende da moltissimi fattori, inclusa la tua personalità, le tue esperienze di vita e il tipo di rapporto che hai con te stessa (dal tuo grado di autostima e di fiducia ).
Quello che devi sapere prima di tutto è che questo processo ha bisogno di tempo. E’ importante essere paziente con te stessa.

 

I falsi miti che voglio Tu fissi nella tua mente

- Il dolore andrà via velocemente se lo ignori. No. Il dolore merita ascolto.
- E’ importante “essere forti” di fronte alla perdita e al cambiamento: è molto più utile darti il permesso di vivere la tua fragilità e mollare una rigidità che ti toglie energia e salute.

Il lutto passa attraverso delle fasi specifiche: puoi negare la realtà per sopravvivere al cambiamento che fatichi ad accettare o che ti fa paura; puoi provare la rabbia, che spesso è direttamente proporzionale al dolore che senti; puoi fare di tutto per far sì che la tua vita ritorni come prima, rimpiangendo un passato che senti scivolare via e provando talvolta il senso di colpa per cose non fatte, per cose non dette o per scelte rimandate. E’ a questo punto che il sentimento di vuoto prevale, il dispiacere e la paura entrano nel tuo modus operandi generando confusione, frustrazione , depressione e ansia.

E’ rimanendo in questo sentimento di dolore, avendo il coraggio di attraversarlo che ti permetti di aprire la porta alla fase di rinascita in cui l'accettazione diventa la chiave del tuo più intimo cambiamento. Non esiste un tempo “giusto” per viverTi il lutto. Questo processo dipende da molteplici fattori quali la tua personalità,, i tuoi valori, le tue regole, la capacità di rivedere le tue convinzioni.

 

Come superare il lutto ?

1) Vivi a fondo ciò che provi.
Riconosci il tuo dolore, la tua paura. Puoi provare a sopprimere le tue emozioni distraendoti, ma non puoi evitarle per sempre. Per guarire devi riconoscere la tua sofferenza e viverla a fondo con i tuoi tempi. Non fuggire dalle emozioni dolorose, sono là per ricordarti chi eri e chi sei
Tu chiamale se vuoi emozioni”: ci sono, si muovono, ci muovono. Oppure, a volte, ti bloccano. La paura, è un’emozione che tende a fermare l’azione, manda facilmente in evitamento. La sua funzione è proteggerci dai pericoli, salvaguardare la nostra sopravvivenza; il vero problema è che scatta anche su una base immaginaria, non solo su fatti concreti. Tra essere sequestrati dalle paure, magari immaginarie, e pretendere di non averne, impossibile e rischioso, la terza via è passare dal cuore.

2) Esprimi ciò che provi.
Il tuo processo di guarigione è unico per te. Nessuno può dirti qual è il modo migliore per affrontare questo periodo così difficile. Potresti aver voglia di piangere da sola, scrivere o pensare a quello che avevi e che oggi senti poco certo. Puoi esprimere ciò che provi anche alle persone che ti stanno vicino: in questo modo condividi il il tuo dolore e ne dimezzi il peso.

3) Fissa nuovi hobby ed interessi.
Ritagliati uno spazio ed un tempo nel corso della giornata per stare sola in un luogo tranquillo e pensare alle cose che puoi fare per prenderti cura di te stessa in modo gioioso. Sii creativa.

4) Non permettere a nessuno di giudicarti (ed evita di farlo anche tu stessa.
Concedi a te stessa di sentire le tue emozioni senza giudicarti: è ok essere arrabbiata, è ok non aver voglia di parlare, è ok piangere oppure non piangere. Anche se gli altri non sono in grado di comprenderti fino in fondo e ti potranno far sentire giudicata, questo è il tuo mondo e puoi permetterti di viverlo come vuoi (evitando di far del male a te stessa o ad altri, sia chiaro).

5) Prenditi cura della tua salute fisica.
Il corpo e la mente sono strettamente connessi. Quando ti senti in salute fisica sarai maggiormente in grado di prenderti cura di te stessa anche a livello emotivo. Ho già sottolineato in altri articoli sui miei canali social, come l’esercizio fisico sia un ottimo rimedio ai sintomi depressivi e ansiosi.

6) Se temi di non farcela, rivolgiti al professionista che senti maggiormente in linea col tuo essere e con i tuoi valori.
Coach e terapeuti sono un valido strumento in un periodo così difficile come quello che stiamo attraversando. Con il loro aiuto, puoi imparare come vivere tutte le intense emozioni che seguono il cambiamento, ricostruire nuovi schemi, nuove abitudini e tornare alla tua vita riscoprendo nuove relazioni e nuovi obiettivi.
Riprendi in mano la tua vita personale e professionale. E’ il tempo del cambiamento.

Come ci si prepara a un tuffo?

Buttandosi dal trampolino! Formati, apprendi, impara: questo è fondamentale. Buttati, mettiti in gioco, sperimenta, esplora; apri la mano/la mente e lascia andare il “palloncino” della “formazione perfetta”, non esiste. All’inizio ti sentirai impreparata, insicura, farai qualche errore, è naturale; grazie a tutto questo diventerai più competente. L’importante è che tu faccia esperienza e che tu impari, anche dai tuoi errori. Questo è l’unico modo per scoprire il Tuo valore, con umiltà e con coraggio, con impegno e con fiducia.

Spero possa averti dato degli strumenti in più per comprendere ciò che provi e per attraversare questo periodo così SFIDANTE.

Se però ti rendi conto di non farcela da sola, chiedi aiuto. Fallo ora e preparati al tuo miglior futuro.

 

Ti abbraccio e ti lascio qui sotto  il questionario da compilare: scopri e fai  chiarezza sul come stai vivendo questo momento di forte cambiamento sociale ed economico.
Ricevi la mia consulenza via mail :

ti voglio dare strumenti di analisi efficaci per aiutarti ad affrontare al meglio le tue paure  e per sostenerti  nella realizzazione della tua sfera personale e professionale.

 

Gloria


L'importanza del femminile rispetto al cambiamento

“LE DONNE CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO NON HANNO MAI AVUTO BISOGNO DI DIMOSTRARE NULLA SE NON LA LORO INTELLIGENZA” - (Rita Levi Montalcini) -

Sperimenta la sensazione atavica nel sentirti preziosa come un diamante, immensa come il mare e forte come un uragano.

Oggi più di prima, sei Tu Donna la prima ad accompagnare e sostenere l'uomo verso il cambiamento.
Lavoro con tantissime donne. Noto, sento e annuso il crescente desiderio e bisogno di riappropriarsi della loro essenza attraverso quel senso di appartenenza che le fa sentire uniche e importanti. C’è bisogno di sentirci protette e sollevate dal ruolo appartenente “al vecchio tempo”: un ruolo ricercato con ostinazione nella convinzione che renderci simili agli uomini ci avrebbe fissato il nostro posto nel mondo. A conti fatti, abbiamo pagato un caro prezzo e mi vien da dire che alla luce di un oggi in cui le relazioni personali e professionali sono per lo più accomodanti e insoddisfacenti, abbiamo perso la partita “alla grande”. La bellezza che madre natura ci ha riservato, resta il primo valore al quale ricorrere per recuperare il nostro ruolo e restituire all’uomo il suo ruolo accanto a noi, come madre natura ha disegnato dalla notte dei tempi. E’ il nostro femminile a riportarci a madre terra: come in lei, anche in noi si semina la vita e allo stesso modo ce ne prendiamo cura con un istinto che ci appartiene in modo atavico.

Cosa stride oggi, cosa risuona in modo stonato e fastidioso rispetto al femminile perduto ?

Si è generata una confusione di ruoli appellandosi al l'illusoria certezza che per vivere una vita libera e indipendente, che per ottenere successo e affermazione personale e professionale, fosse necessario baipassare la tua natura, dimenticandoti che il successo della tua vita è conservato e alimentato dal tuo femminile: dal tuo saper amare, dal saper essere accogliente, dalla capacità di mediare per un fine comune, dal creare squadra, dal comunicare con i sentimenti e dal capire che ascoltando il tuo intuito, riesci a vedere ancora prima di capire.
Ho seguito più di 70 donne professioniste e non che, impaurite e confuse dalla realtà sempre più frenetica e travolte da problematiche aziendali, sentivamo di mettere a rischio la loro vita personale e i risultati della loro attività. Fare impresa oggi significa considerare che l’azienda è una realtà complessa e che come la famiglia, si poggia sulle relazioni, sui ruoli, sugli ordini che è importante rispettare.

Come fare ?

Società. famiglia, azienda: in ognuna di essi, la donna occupa un ruolo fondamentale e ne uscirà vincente mantenendo il suo ruolo di donna e attingendo alla risorsa più potente: il suo femminile.

Solo in questo modo, tutti ne usciremo vincenti e l’uomo potrà recuperare il suo posto nel mondo.

Il mondo sta attraversando una fase di profondo cambiamento che va di pari passo con i mutamenti culturali e sociali del nostro tempo: nulla sarà mai come prima.
Sono sempre di più le donne che oggi decidono consapevolmente di investire su se stesse e sul proprio valore, rifuggendo una realtà che sentono distante in termini di gioia e realizzazione personale o professionale.
Attraverso il lavoro che fanno su di sé’, colgono l'opportunità di imparare come abbracciare il cambiamento riappropriandosi del loro ruolo di donna e costruire relazioni più solide e vere, più originali e svincolate dagli ormai superati stereotipi sociali.
Ha prevalso fino ad oggi la durezza ed è proprio la durezza e questo voler “dimostrare” che esisti che ha legittimato l'uomo a "rimanere fuori dal gioco" .
L'uomo ha perso la sua identità e di fronte a questo sentirsi “fuori dal gioco”, reagisce chiudendosi difensivamente in sé, evitando ogni forma di confronto o mostrando aggressività e attaccando prima di essere attaccato.

Quando il principio maschile e femminile non si incontrano e non si integrano, predomina la volontà di potere: l’uno sull’altro e sulla realtà circostante. E soprattutto non c’è riconoscimento del valore, né da parte dell’uomo verso la donna, né da parte della donna all’uomo, né della ricchezza che può derivare da un diverso modo di essere e di vedere la realtà. È necessario riscoprire il valore dell’incontro tra uomo e donna, la diversità complementare tra loro e di come la fecondità del principio femminile sia in grado di arricchire l’orientamento razionale del principio maschile: pur avendo evoluzioni differenti nella modalità di approccio all’esistenza, uomo e donna non possono fare a meno l’uno dell’altro, ai fini dell’autorealizzazione.

Come recuperare il nostro femminile ?

È necessario, riscoprire il valore dell’incontro tra uomo e donna, la diversità complementare tra loro e di come la fecondità del principio femminile sia in grado di arricchire l’uomo. Uomo e donna non possono fare a meno l’uno dell’altro, ai fini dell’autorealizzazione.

Oggi la Donna assume un ruolo determinante nel cambiamento che siamo chiamati a fare: la donna torna a casa e lavora da casa, torna ad essere madre in casa e a ritrovare un dialogo perso per mancanza di tempo. Oggi siamo chiamate a guidare i nostri uomini con dolcezza, ed è quella dolcezza che, quando è sostenuta dall’amore, è capace di miracoli. Oggi siamo chiamate all'ascolto e a fissare nuove regole che mettano in protezione le nostre figlie dai nostri stessi errori in modo tale che da garantire loro la possibilità di vivere secondo natura ricordando che in noi vive il dono e il privilegio più forte al mondo: la preservazione della Vita.
Oggi è la donna col suo femminile che è chiamata a rivedere sé stessa:e ne ha la il coraggio. Le rivoluzioni sono state sostenute dalle donne che rimanevano a casa mentre l’uomo era in guerra. Eppure senza quelle donne a casa, le guerre forse non si sarebbero vinte. Oggi è la donna che col suo sguardo e col suo cuore può fissare le regole di un nuovo gioco, un gioco in cui la nostra affermazione personale e professionale passa dal nostro essere madri della vita anche verso l’uomo che in questa condizione, recupererà la sua identità sostenendo con la sua forza e la sua razionalità , quello che noi costruiamo : quella forza e quella razionalità che sono necessarie quanto la nostra emotività.

Il cambiamento:

Il cambiamento è in corso e se ti manca il coraggio di abbracciarlo voltando pagina, la sola cosa che ti rimane da fare è giocare in solitaria rinunciando al dono più prezioso che un uomo può fare ad una donna : la sua protezione.
E allora permettigli di amarti e permettiti di sentire quanto è affascinante essere donna.
Torna al piacere di farti corteggiare, torna ad abbracciare i tuoi figli e il tuo uomo e fai lo stesso con la tua professione. Vivila come fosse il tuo più grande amore, con dolcezza e indossando il tuo miglior abito ! Torna ad accogliere l’uomo: fatti offrire la cena e sii eccitata nel guardarlo mentre vuole conquistarti: gioca con lui ! Cucina per lui, di affidarti alle sue braccia, ascoltalo orgogliosa della fiducia che nutre in te. Torna a farti bella, abbi cura di te nonostante gli anni scivolano come sabbia al vento. Torna a dirgli "ti amo” e torna ad occupare il tuo posto nel mondo .

Sperimenta la sensazione atavica nel sentirti preziosa come un diamante, immensa come il mare e forte come un uragano. Questa è la tua opportunità per mollare il peso di una vita rigida e in solitudine verso te stessa. In Te vive la Vita. Sei collegata intimamente alla natura e al ciclo lunare. Sei la rappresentazione di un potere sottile, cosmico, universale, misterioso e mutevole. Quando ami sei capace di raggiungere lo stato di estasi e lui, è colui che ti conduce verso quel portale. Non confondere il farti amare con l'essere debole. Quando coesistono rispetto e stima , la vera debolezza è castrare la tua naturale essenza.
C'è bisogno che l'uomo "torni a casa". Nella tua umanità, nella tua femminilità, nel tuo saper amare è scritto il disegno per svoltare gli equilibri di un mondo che oggi nonostante una innegabile evoluzione, rende soli entrambi i mondi, eppure... in costante ricerca di amore.

Come andare in modo nuovo verso il cambiamento forte del tuo femminile ?
Chiediti quanto hai “ascoltato” con la voglia di ascoltare, quanto hai “sentito” con il desiderio di sentire, quanto hai guardato in religioso silenzio al netto di paure e condizionamento eterni.
Ascoltare, sentire e guardare non significa sopportare in silenzio. Significa restare presente.
Chiediti in che modo hai agito per far funzionare “quella” relazione, in che modo hai deciso per guidare i tuoi collaboratori in un clima ideale al bene comune. Chiediti quanto hai fatto per costruire un dialogo amorevole e sincero, chiediti quanto sei stata risoluta ma altrettanto condiscendente, chiediti quanto sei stata dolce e paziente.

Vuoi fare ancora tutto da sola ?

Non è necessario fare tutto da sola. Abbi il coraggio di fermarti. In che modo? Ascoltati, guardati e stai presente.  Il coraggio è dentro Te e se ne senti il bisogno, impara a chiedere: impara a mollare la rigidità che ti toglie la libertà di manifestare il tuo femminile.

Nulla sarà mai come prima e nel prossimo articolo te ne parlo.

Un abbraccio e buon cambiamento !!
Gloria.


L’Autostima rappresenta il valore che dai a te stessa

Carissima amica mia,
è già trascorso un mese dalla nascita del progetto SI ALLA VITA: abbiamo parlato di quanto l'autostima è un pilastro fondante per sostenere la nostra realizzazione privata e professionale. Strettamente connessa alla nostra autostima è il nostro sentirci donne certe e consapevoli del ruolo che abbiamo da sempre nel mondo ma che da pochissimo tempo ci viene continuamente “richiesto” dallo scorrere della vita stessa. L’attuale situazione che stiamo vivendo, è il forte richiamo al ritorno del nostro ruolo di madri, di donne, di detentrici del potere più grande al mondo che è la procreazione, al continuità la preservazione della vita !! Se pensi solo alla magia che si cela nel generare una vita umana, ti diventa chiaro quanto siamo potenti e indispensabili alla vita stessa !! Una carissima formatrice che stimo e alla quale mi sto affidando per innalzare la mia evoluzione e la mia crescita personale, mi disse queste parole che oggi conservo con gratitudine.
“Quando ci sono state le guerre, chi si tirava su le maniche erano le donne, la forza del femminile è potente: mentre gli uomini seminano più donne, la donna genera un figlio alla volta !! E genera la vita.”

Ti confido anche un mio intimo ricordo.
Io ero legatissima alla mia cara nonna materna . Ricordo che quando avevo bisogno di confidarmi con lei, ci chiudevamo nella sua camera, mi faceva sedere sul letto ed con i suoi piccoli occhi azzurri nascosti da un grande paio di occhiali color beige, mi guardava con quell'aria ferma e attenta che solo una nonna può possedere: è quell’aria che si respira grazie ad una vita fatta di sacrifici e di tribolazioni in cui fatica sopportata superava in gran misura le comodità e il comfort. Eppure in lei si percepiva una saggezza che pochi intellettuali oggi possono vantare. Quella volta mi disse:

“Gloria ricordati che non tutti gli uomini vanno e vengono ma i figli restano e i figli sono la vita nostra e sono il futuro del mondo.”

(L’articolo della prossima settimana è dedicato a come grazie al recupero del nostro femminile, possiamo guidare l’uomo al cambiamento in favore della vita.)
Oggi più che mai, il ruolo del femminile vuole essere la chiave del cambiamento in essere.

( QUA SOTTO TI ALLEGO IL POST PUBBLICATO SUL MIO PROFILO FACEBOOK IN CUI SCRIVO DI QUANTO IL RUOLO DEL FEMMINILE IMPATTA OGGI IN MODO CERTO E DETERMINATO SUL CAMBIAMENTO CHE STA PROVOCANDO PAURA E INSICUREZZA VERSO UN FUTURO APPARENTEMENTE FATTO DI INCERTEZZA MA DI FATTO, MOLTO PIù LIMPIDO SE GUARDATO CON OCCHI DIVERSI.)

https://www.facebook.com/gloria.chiarini.52/posts/10216013144593488

Ho seguito tante donne il cui desiderio era migliorare la propria condizione, impegnandosi ogni giorno per conciliare i tempi della loro vita personale con quelli della vita professionale. Sono mogli, madri, colleghe, amiche, sorelle, figlie. Sono piene di talento e disposte a grandi sacrifici per metterlo a frutto, quasi mai consapevoli del loro grande valore, sempre protese ad aiutare gli altri e capaci di occuparsene con amore.
Le donne hanno l’innata capacità di approfondire questioni complesse. Lo fanno da quando "sta in piedi" il mondo e la mia nonna me lo ricordava ogni volta: sette figli, un’azienda da condurre, un marito perso precocemente eppure la sua lucidità rispetto al suo ruolo come donna e come esempio a cui ispirarsi, le ha fatto mantenere quella dolcezza e quella sensibilità che è la forza più potente e che appartiene ad ogni donna consapevole che uomini e donne sono diversi, che la donna ha per natura delle qualità esclusive: l'accoglienza, il saper ascoltare, la comprensione, l’empatia, la fermezza, la presenza, la capacità di essere resiliente rispetto al bene e alla giustizia. La “modernità” e le comodità hanno fatto perdere il valore della femminile lasciando spazio all’illusione che per occupare il nostro posto nel mondo dovevamo essere come gli uomini ma in questo modo, abbiamo perso.

L’uomo ha un suo ruolo ben specifico e grazie a quel ruolo, possiamo essere noi stesse !!! La natura è perfetta e i ruoli sono perfetti. Se vogliamo vincere dobbiamo “tornare a casa” pur con l’ambizione di raggiungere il nostro successo professionale, ricordandoci quanto siamo intuitive e coraggiose, ma è necessario o tornare a casa, ri_fissare nuove regole e riassaporare il piacere di sentirci donne.
Per fare questo, dobbiamo ripartire da noi stesse. Ritrovare il la fiducia in noi, sentirci sorelle e sentirci parte di un progetto tanto grande che è la conservazione del genere umano pur investendo nella nostra crescita personale per vivere in modo certo la nostra unicità.
La formazione professionale è una necessità, ma la crescita personale è una scelta di vita.
Louise L. Hay, scrittrice statunitense e autrice del bestseller mondiale “Puoi guarire la tua vita”, ( che ti consiglio di leggere e che io ho letto ben 3 volte !), ha scritto che “rafforzare il potere delle donne è la cosa migliore che possiamo fare per il pianeta. Quando le donne vengono represse, tutti perdono. Quando le donne vincono, tutti noi vinciamo”.
Il potere del femminile è in quell’energia intensa e sublime, che bisogna imparare ad accrescere dall’interno, per farne il perno di un cambiamento che è anche miglioramento della propria vita. Rispetto alla generazione precedente e alla mia cara nonna, le donne oggi hanno sicuramente accesso con maggiore facilità agli studi universitari, hanno migliori opportunità di lavoro, possono decidere chi sposare e chi amare, ma quanto si sentono libere di seguire davvero la voce della loro anima?

Come fare ?
L’unica strada percorribile sembra essere quella della comprensione di sé, della conoscenza del mondo, della cultura che lo rende bello, della crescita personale che sostiene ogni cosa.
La crescita di cui parlo e che fa parte del processo di trasformazione che accompagna le donne che seguo nei miei percorso di coaching, ha il potere di aprirti gli occhi e permette alla tua mente di pensare, di sviluppare idee autonome al netto da qualunque pregiudizio sociale.
Le mie clienti questo lo sanno bene. Per questo molte di loro hanno smesso di vivere rassegnate una condizione di accettazione ed hanno iniziato a vivere nella condizione del “fare” per vivere nella gioia.
Esiste tuttavia nel sociale un divario ancora troppo grande tra il talento di cui dispongono e la capacità di metterlo a frutto, tra il potenziale che possiedono e la capacità di sfruttarlo.
Al di là di quale sia la loro condizione economica o psicologica, non riescono ad usare propriamente il potere interiore di cui sono dotate.
Ciò perché un conto è conoscere i meccanismi che regolano certi processi, un conto è saperli applicare con regolarità, facendone uno stile di comportamento e di vita.
Servono gli attivatori del “sapere”, che oltre a generare azione, sappiano valorizzare i punti deboli e trasformarli in punti di forza, spingendo a realizzare progetti e sogni ad ogni età e in ogni luogo.
I tempi sono cambiati e maturi perché il maschile e il femminile imparino come convivere armoniosamente, contribuendo insieme a realizzare quel l'impalcatura morale di cui tanto hanno bisogno le prossime generazioni.

Tra delusioni e speranze, le donne hanno sempre accettato la sfida di migliorare la propria condizione. Lo hanno fatto faticando il doppio degli uomini, senza mai abbandonare la voglia di essere madri e mogli.
Sono ben sette anni che lavoro con le donne: ne ho aiutato più di 200 a migliorare la loro forma fisica ritrovando l’amore per se stesse; ho aiutato più di 70 professioniste a realizzarsi e ad alleggerirsi dal peso di un’attività che toglieva loro entusiasmo e motivazione. Oggi sto aiutando donne nel ritrovare quella centratura e quella sicurezza che l’attuale pandemia sta facendo tremare e cadere, generando paura e confusione. Ognuna di loro, è fonte di ispirazione continua:
arriva il momento in cui sono capaci di prendere in mano la loro vita, nonostante i condizionamenti, anche inconsci, che subiscono ogni giorno e di investire tempo e denaro per smontare blocchi e per imparare come governare la loro vita anziché esserne vittima.

Mia nonna direbbe: “E’ la donna che "disfa" o regge la famiglia”.
Oggi mi vien da dire: “E’ la donna che tornando a casa, regge e sostiene il futuro della vita”

(Nel prossimo articolo ti scrivo di come, grazie al recupero del nostro femminile, possiamo guidare l’uomo al cambiamento in favore della vita.)

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Amica mia, ti abbraccio e ti auguro una buona giornata. Se anche Tu decidi di vedere la meravigliosa opportunità che questo momento storico ci sta regalando, fissa la tua consulenza on-line: per l’intero mese di aprile e di maggio ho deciso di favorire ogni donna che vede nel cambiamento uno strumento importante per dare una svolta al proprio futuro distinguendosi come donna nel proprio ruolo e riscoprendo il potere che c’é in Te.

In che modo ?

Dandoti l'opportunità di fissare la mia personale sessione di coaching di un’ora anziché ad euro 250.00, solo euro 70.00 !!

In che modo ?

Scrivendomi in privato al numero 328 2560986 oppure una mail al mio personale indirizzo mail: gloria@chiarinigloria.it