Sceglierti per scegliere la tua felicità

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Quanto tempo dedichi alla tua felicità?

Avevo 16 anni, ero in forte sovrappeso e il viso tempestato da brufoli !

IL CORAGGIO DI CREDERE IN TE STESSA.

COSA TI MANCA PER ESSERE FELICE ?

La felicità è uno stato dell’anima e non una mancanza da colmare.

 

SAI COME PROTEGGERTI DAI RISCHI ?

Ci lamentiamo continuamente per ciò che ci manca, che non abbiamo e che vorremmo…ma siamo sicure che la nostra felicità dipenda da qualcosa di esterno a noi?

SE AVESSI… lamentarsi è la tua miglior strada per fallire !

Se avessi più soldi, se avessi più tempo, se avessi un uomo che mi riempie di attenzioni, se avessi un lavoro diverso, se avessi più libertà, se potessi andare in vacanza, se fossi magra, se mi sentissi capita,...se avessi se fossi...se avessi se fossi... la lista dei SE potrebbe essere infinita.

Quanto troppo tempo  trascorso a lamentarci per ciò che non abbiamo, e quanto poco tempo investito nel capire come uscire da “quella situazione”, per cambiare o migliorare quello che ti toglie la vita che vuoi vivere. Sì, quanto tanto tempo trascorso a dare colpe, a giustificarti, a trovare scuse e quanto tanto tempo impiegato nel maturare la decisione peggiore della tua vita: quella di rinunciare ai TUOI sogni e alla TUA libertà ignorando il TUO potenziale e nel mentre, ti fai distrarre dalla vita di chi impegnandosi ed investendo in sé,  costruisce e vive con successo la propria vita.  (Giudicare gli altri è molto più facile che giudicare sé stesse). Tutto questo genera solitudine, insoddisfazione e il senso di rassegnazione che ti porta quasi a convincerti che la felicità è utopia, accontentandoti di una modesta serenità.

COSA CREDI ?

Sei davvero convinta che avere più soldi o tutto il resto ti porta direttamente alla felicità e al tuo successo personale ed economico? O forse occorre qualcosa di più profondo, che riempia cuore e anima, qualcosa di più motivante e che niente e nessuno può portarti via come accade per le cose materiali o come accade quando ti deludono?

DAI IL GIUSTO VALORE ? 

Siamo oneste ragazze, di sicuro una buona stabilità economica può aiutarci a vivere meglio, permettendoci di affrontare con più tranquillità gli eventi che la vita ogni giorno ci mette di fronte, ma se alla base manca una solida stabilità interiore emotiva, il rischio è quello di vivere in balia dell’incertezza e degli eventi. Ho imparato sin da adolescente che, quando abbiamo fiducia in noi stesse e nella nostre capacità, quando abbiamo alla base una forte autostima (un lavoro da fare assolutamente su noi stesse) tutto il resto diventa una bella cornice che impreziosisce il magnifico quadro che siamo noi.

AVEVO 16 ANNI, ERO IN FORTE SOVRAPPESO E IL VISO TEMPESTATO DA BRUFOLI !

All'età di 16 anni la mia migliore amica si chiamava Stefania. Era una delle più belle ragazze del mio paese:  longilinea, capelli lunghissimi color nero corvino, due labbra carnose che erano il fiore all’occhiello di un viso disegnato in modo dolce e perfetto. Il suo fisico armonico era esaltato dalla bellezza delle sue forme e da un lato B che avrebbe fatto invidia anche alla stupenda Belen ! Era il il richiamo ideale per tutte le ragazze che a 16 anni desiderano innamorarsi e attirare a sé il ragazzo più bello, quello a cui tutte fanno il “filo”, ma che solo una può permettersi ! Il suo portamento e la sua andatura raccontavano di una ragazza che sapeva il “fatto suo” e con la presenza di una top model vestiva solo abiti alla moda e griffati. Io, contrariamente ad oggi, ero in forte sovrappeso e l'acne aveva trovato il suo miglior terreno per crescere e fissare la sua ampia dimora !

Sceglievo di  vestirmi per coprirmi anziché vestirmi per il piacere di vestire. Prima di tre figli, pur essendo una fan della moda,  i miei abiti erano belli e ordinati ma certamente non erano griffati. Indossare i jeans che per un'adolescente erano un must, per me era una vera e propria sofferenza: non c’erano ancora i tessuti elasticizzati e il jeans ti segna in modo impietoso !!  Insomma, la differenza tra me e Stefania era netta. Eppure, se ti devo dire la verità, non la percepivo. Vivevo la mia vita in modo sereno con una sicurezza che oggi riconosco appartenermi per natura. Quella sicurezza in verità, nasceva dall’amore che la mia famiglia mi dava ogni giorno e dalla mia personale convinzione che anche io ero bella, pur non potendomi permettere abiti griffati, pur non avendo il corpo di una top  model e pur avendo delle normalissime labbra !

Ti starai chiedendo se mi sarebbe piaciuto "indossare" i panni di Stefania. Probabilmente qualche volta ci ho pensato,  ma questa apparente mancanza, non mi impediva di vivere felicemente  e non mi ha mai impedito di innamorarmi e di scegliere in funzione del mio bene. Non conosco e non conoscevo l’invidia o la paura di "non essere abbastanza". Sentivo che la mia generosità e il mio essere speciale, dipendeva da quello che avevo in me, non da un abito.

La  sicurezza che mi ha sostenuta all'età di 16 anni e che ancora oggi mi guida, noto che manca in tante donne: mi chiedo spesso cosa spinga una donna a investire in addobbi che abbelliscono il suo esterno anziché  puntare al tuo cuore  e alla tua mente !

 

SAI CHE SONO SEMPRE SINCERA: TROVO QUESTO COMPORTAMENTO DAVVERO TANTO SCIOCCO.

Un bel vestito, un paio di scarpe nuove alla moda, una cena in un posto esclusivo o la vacanza vista mare, sono “cose” bellissime che sicuramente possono regalarci attimi di benessere, ma non sono la felicità.

Se dentro di noi viviamo in conflitto per una realtà che non ci appartiene, se dobbiamo adeguarci a persone e situazioni, se vorremmo fuggire ma non troviamo il coraggio e ci costringiamo ad ingoiare bocconi amari per paura del cambiamento e di restare sole, se accettiamo un lavoro che ci penalizza personalmente ed economicamente, se aiutiamo gli altri ancora prima di aiutare noi stesse, posso garantirti che non bastano quelle “cose” a darti la gioia, il successo, la libertà e la sicurezza interiore che tanto desideri.

Il risultato è che i nostri armadi chiedono aiuto perché stipati come sardine, trucco e parrucco diventano un modo per farci belle nell'illusione di ingannare il tempo e il nostro corpo è stressato perché' sottoposto ad una costante  attività fisica che si trasforma in un dovere quotidiano ancor prima che un piacere:  il nostro stile di vita ci toglie tempo prezioso, mantenendoci  in uno stati di apnea e in costante  ricerca dell’approvazione altrui ancora prima dell’approvazione di noi stesse.

 

La  paura di sentirti giudicata e il bisogno di sentirti amata, condiziona e inquina la tua mente col risultato che vivi nell'insicurezza e nell'incertezza del tuo stesso futuro.

 

DECIDI DI VIVERE NELL'ABBONDANZA?

Il segreto sta nell’imparare ad apprezzarTI e sta nella tua sentita consapevolezza che SEI un essere speciale e unica. Fin quando ti manca la pace, la serenità interiore, l'ordine della tua vita e la certezza che tu puoi vivere felice se lo vuoi veramente, niente potrà farti stare bene.

La felicità è uno stato dell’anima e non una mancanza da colmare.

LA VITA è FATTA DI SCELTE. VUOI UNA VITA DI QUALITÀ'? FAI SCELTE DI QUALITÀ. VUOI UNA VITA MEDIOCRE ? FAI SCELTE MEDIOCRI.

 

NEL PROSSIMO ARTICOLO:  COME DIVENTARE UNA DONNA FORTE.

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Il punto non è perderti. Il punto è quanto vuoi ritrovarti!

 

IL PUNTO NON è PERDERTI, IL PUNTO è’ QUANTO VUOI RITROVARTI.
10 luglio 2020

Ho terminato da poco la sessione con una donna, mamma e imprenditrice che sta fissando i pilastri del suo futuro professionale.
Sono avvolta dall’emozione nel sentire e vedere come una donna può godere del suo successo, quando investe sulla persona più importante al mondo : SE STESSA.

Come donna e come professionista, mi sento tanto fortunata.
Credo anche di essermela cercata e meritata la “fortuna” che oggi dà forza alla mia vita, facendomi sentire felice e gratificata in ogni area della mia vita.

Ho vagato insistentemente. Ho camminato il mio sentiero con determinazione. Risuonava in me la certezza che la mia missione era prendermi cura delle Donne, riportarle al loro successo in modo sicuro e liberarle da una vita che le mette in ombra nella convinzione che non esiste via d’uscita!

Abbandonare quegli schemi che per tanto tempo tempo hanno condizionato la tua vita, è impegnativo: richiede uscire da un’ apparente sicurezza. Eppure quella stessa apparente sicurezza è la prigione in cui tantissime donne si chiudono gettando la chiave e rinunciando a vivere un mondo in cui oggi più che mai, sono chiamate a vivere in modo attento e vivace !

E’ stato un percorso intenso quello che ho scelto all’età di 44 anni. E’ stato un percorso deciso e voluto con tutta me stessa. E’ stato il miglior percorso della mia vita: mi ha portata ad esercitare una professione che oggi amo intimamente e infinitamente !
Ci vuole coraggio per seguire la propria strada nonostante le tempeste. Quel coraggio a volte ti manca e non per poca volontà: ti manca perché’ manca la fiducia in te stessa, manca la stima di te stesse e manca la motivazione che ti spinge a muoverti nonostante gli ostacoli, la confusione e l’indecisione nel percorrere la tua strada.

Quante volte ti sei sentita persa?
Quante volte ti sei sentita sola e giudicata?
Quante volte hai rinunciato ai tuoi sogni per paura di fallire?
Quante volte ti sei detta “era meglio che…”
Quante volte ti sei chiesta “perché’ tutte a me?”
Quante volte hai fatto un passo avanti e tre indietro perché ‘travolta paura?
QUANTE VOLTE…hai rinunciato alla tua felicità?

IL PUNTO NON è PERDERTI ! IL PUNTO E’ QUANTO VUOI RITROVARTI!
Quando una donna arriva da me e mi porta i suo “carico da novanta”: delusioni sentimentali, obiettivi professionali ambiziosi, mancanza di autostima, difficoltà nel gestire le relazioni, incapacità nel decidere o semplicemente voglia di migliorare la propria vita, quello che le chiedo è: “quanto sei disposta a risalire e a metterti al centro del tuo mondo?”
Ci vuole flessibilità, determinazione, passione e coscienza di te stessa: la tua felicità è strettamente connessa al nostro volere. Tu sei il centro del tuo sistema, sia familiare che professionale. Sei tu l’artefice delle situazioni che crei e sei tu l’artefice del tuo successo. Trovare la via d’uscita più veloce e sicura è possibile nella misura in cui punti su di te ed è una tua responsabilità. Usa su di te le tue potenzialità, la tua energia, le tue risorse, la tua unicità, il tuo carisma, e poi vai nel mondo e promuovi te stessa: il mondo ti restituisce quello che tu dai, quando impari a starci in fiducia. Non sai come fare ? Inizia ad investire sulla persona più importate al mondo: TE STESSA. Così ho fatto io all’età di 44 anni.

Oggi riconosco di essere stata e di essere una donna coraggiosa.Ho avuto fiducia nella vita anche quando la vita mi ha “lavorata” , e ho avuto fiducia in me stessa .
Non chiedermi come: credo sia un dono che la vita mi ha riservato per mantenere alto l’impegno che da anni ho preso nei confronti del mondo femminile. Allo stesso modo sono certa che ogni donna può fare sua la capacità di fare della propria vita il successo più straordinario, in favore di sé e del mondo stesso.

AUTOSTIMA E FIDUCIA
Oggi sono mossa e nutrita dalla stessa fiducia che vive dentro di me e che mi guida nel sostenere donne nel loro miglior percorso: il percorso verso una vita felice e realizzata da ogni punto di vista, sia economico che personale e professionale.
Sono Donne: vogliono una guida che le conduca fuori da quel labirinto in cui fatica e sacrificio rendono difficile decidere e agire in piena sicurezza di sé stesse.
Il coraggio che mi ha guidata in ogni attimo della mia vita e che mi ha sostenuta nel realizzarmi come donne e come professionista, oggi lo uso in TUO favore, solo se sei una donna che punta sulla persona più importante al mondo: TE STESSA.

Quante volte ti sei sentita persa?
Quante volte ti sei sentita sola e giudicata?
Quante volte hai rinunciato ai tuoi sogni per paura di fallire?
Quante volte ti sei detta “era meglio che…”
Quante volte ti sei chiesta “perché’ tutte a me?”
Quante volte hai fatto un passo avanti e tre indietro perché ‘travolta paura?
QUANTE VOLTE….hai rinunciato alla tua felicità?

IL PUNTO NON è PERDERTI ! IL PUNTO E’ QUANTO VUOI RITROVARTI!

Gloria Chiarini – Mental Coach per Donne – Cell. 3282560986


Sorellanza e Autostima: il potere delle Donne.

Sorellanza come empatia femminile, sorellanza come crescita.

Ho lavorato fino ad oggi con più di 200 donne: tra di loro libere professioniste, insegnanti, mamme e titolari d'azienda. Quello che respiro è l’alto prezzo che le donne stanno pagando in prima persona dovuto ad un' educazione esercitata in un contesto caratterizzato dal peso del patriarcato . Oggi ne hanno ampia chiarezza e vogliono capire come guarirne. E’ un'educazione che impatta anche nel modo in cui guardiamo alle altre donne percependole come rivali e concorrenti. Non è raro vedere a scuola, all’università o al lavoro donne che criticano altre donne. Innalzano muri e si mettono i bastoni tra le ruote, fino a generare un antagonismo senza senso, con il quale, anziché rafforzarci, ci indeboliamo. Quasi senza saperlo, si perde quell' alleanza che tanto ci ha definite in passato.

Sorellanza: il valore dell’Autostima nell’alleanza tra donne.

La sorellanza è un patto sociale, etico ed emotivo costruito tra donne. Prima di tutto è sapere che insieme si è più forti, che l’emancipazione è possibile solo creando forti alleanze, trattandoci come sorelle al netto da gelosie, rivalità e sensi di colpa. Siamo l'una lo specchio dell’altra e riconoscere che attraverso il sentirci unite unite possiamo “guarirci” a vicenda, equivale a mettere in vantaggio noi stesse e l’intera umanità alla quale noi siamo chiamate per la Vita. Attraverso la mia professione, ho consolidato la certezza che quando le donne si sostengono, si supportano e si tengono per mano, vincono e con esse vincono le donne in modo universale.

Essere Valore per le mie Donne e vincere in autostima.

Le mie clienti lo possono testimoniare. Sento da subito che il nostro è un lavoro di squadra. Sono ferma e decisa: noto che ognuna di loro (e anche Tu che ora mi stai leggendo), quando sente la totale di fiducia in sé stessa, si alleggerisce dal peso di convinzioni limitanti, abbracciano il cambiamento consapevoli del loro valore: si liberano da dipendenze affettive, dalla paura di fallire e da credenze che fino a quel momento le hanno condizionate nel tacere in prigioni di isolamento emotivo. Quando una donna viene da me, all'inizio non mi preoccupa tanto del problema. Quello che faccio da subito è lavorare sulla sua autostima e sull’amore per sé stessa. Ti accolgo nel mio spazio con sicurezza, con amore e con rispetto: la mia pozione magica per la tua guarigione nel vincere frustrazioni,  paura di fallire,  sensi di colpa o delusioni affettive, è l'amore per te stessa. Ti prendo per mano, ti sostengo, ti sprono, ti incoraggio con tenacia e determinazione , come se tu fossi parte del mio viaggio e di fatto , lo sei per un pezzo. Questa è la sorellanza nella mia professione. Questa è la sorellanza con la quale lavoro con ognuna di esse. Diventiamo complici ed in modo gioioso ma deciso, camminiamo verso il loro obiettivo coltivando autostima e fiducia.
E’ il viaggio verso un passaggio che ti porta a vivere in modo presente e consapevole. Un rapporto basato sul valore come gruppo, con l’intenzione di avviare un vero e proprio cambiamento.

 

“Sorellanza è un termine che trascende un senso di complicità femminile che cerca soprattutto di generare un cambiamento sociale a totale vantaggio di un bene comune che è la Vita.”

Sorellanza come empatia femminile, sorellanza come crescita.

Ho lavorato fino ad oggi con più di 200 donne: tra di loro libere professioniste, insegnanti, mamme e titolari d'azienda. Quello che respiro ogni volta, è l’alto prezzo che le donne stanno pagando in prima persona dovuto ad una educazione esercitata in un contesto caratterizzato dal peso del patriarcato . Oggi ne hanno ampia chiarezza e vogliono capire come guarirne. E’ un'educazione che include anche vedere le altre donne come rivali e concorrenti. Non è raro vedere a scuola, all’università o al lavoro donne che criticano altre donne. Innalzano muri e si mettono i bastoni tra le ruote, fino a generare un antagonismo senza senso, con il quale, anziché rafforzarsi, si indeboliscono. Quasi senza saperlo, perdono quella alleanza che tanto le ha definite in passato.

Ti consiglio la lettura del libro HERNAN HUARACHE MAMANI - "La Profezia della Curandera"

Nei tempi antichi, le donne hanno condiviso molto di più rispetto ad ora. Vivevano come un gruppo solido, orientato ad aiutarsi e arricchirsi emotivamente e psicologicamente. Le generazioni più vecchie davano consigli alle più giovani, venivano condivise le attività di allevamento, coltivazione e raccolta, il trattamento delle malattie attraverso piante naturali, etc. Forse, le più sensibili e fedeli al proprio sentire, erano un po’ “streghe”. Artigiane della natura e dei sapori antichi che si riunivano nella famosa “tenda rossa” durante le mestruazioni per condividere storie, sincronizzando i propri cicli e seminando affetto nelle proprie ferite emotive, in modo da riuscire tutte insieme a essere ogni giorno un po’ più forti. Coraggiose per se stesse e per il mondo. Più forti come madri, più forti come sorelle e figlie della vita costruendo una vera e propria sorellanza.

 

“La sorellanza ci permette di ritrovare il nostro potere come donne che si alimentano e alimentano gli altri. Siamo datrici di empatia, destinatarie di fratellanza, di un legame nel quale insieme siamo meglio che da sole.”

Come favorire una vera sorellanza.

La coscienza femminile della quale godevamo nei primi tempi delle nostre società, si è persa con il passare del tempo. Al giorno d’oggi manca questo vincolo genuino volto a generare cambiamenti. Il concetto di sorellanza va ben oltre il concetto di amiche. Parliamo di fratellanza, di complicità femminile, di un principio etico con il quale avere una mentalità trasformatrice, così come di un impegno sociale volto al miglior futuro delle nostre figlie.
La sorellanza è una rivoluzione che va da dentro verso fuori. Prendendo prima coscienza di ciò che si è, di ciò che si merita e di che cosa non si sta raggiungendo in una società che rimane, purtroppo, fortemente patriarcale. Successivamente questa coscienza deve impregnarsi in ogni donna che incontriamo nella nostra vita quotidiana, sostenendola, visualizzandola e riparando la femminilità scheggiata con il fine di rafforzarci reciprocamente.
Non meno importante, la sorellanza impone un esercizio di riconoscimento del sé e del proprio valore anziché sabotarci con credenze e paure. A volte noi stesse poniamo in essere comportamenti che ci danneggiano e alimentano una bassa autostima.

 

In che modo l’autostima alimenta e fortifica la sorellanza ?

Sentirti una donna degna di stima, sentirti capace e sicura di te, ti permette di dare sostegno, di alimentare te stessa e gli altri. E’ importante investire in te stessa, nella tua autostima, nel tuo potere interiore che ti dà forza e chiarezza rispetto al movimento della tua vita, imparando a governarla anziché esserne vittima governata. Parlarti in modo efficace e potenziante, riconoscere quali sono i pensieri per te buoni, imparare come mettere fuori gioco quella vocina che ti condiziona e ti scoraggia, è strategico per proiettarti verso il tuo futuro con coraggio e gioia. La tua autostima migliora e diventi contagiosa.

 

Il linguaggio delle donne è (spesso) depotenziante e poco vantaggioso per la tua autostima.

Quello che mi “balza all'orecchio” ogni volta che lavoro con donne che decidono di investire in sé stesse per migliorare la loro autostima, per sentirsi più forti e decise in ogni area della loro vita, è che il loro linguaggio è altamente depotenziante: “sono un disastro”, “non lo so fare”, “non fa per me”, “non sono portata”, “non ce la faccio” “non sono bella” “ormai è tardi” , sono frasi che di fatto si dicono per proteggersi, per stanchezza, per poca fiducia e talvolta perché’ gli è stato ripetuto da chi le giudica o da chi le vuole manipolare per fini personali. Il punto non è solo che se le dicono, che le pensano, che se le ripetono. Il punto è che ci credono: in questo terreno, la loro autostima rimane povera e carente di nutrimento sano, perde vita, lentamente muore, appassisce e con essa appassisce la consapevolezza del potere che ogni donna ha in sé in quanto donna.
Ristrutturare il tuo linguaggio serve per imparare a darti valore e a mostrare sicurezze o far valere una tua opinione. Serve per mettere a tacere critiche che ti dici, credenze radicate in te da tempo e che ad oggi, non hanno funzionato.

 

Essere insieme per rendere solida la nostra autostima e RI-allenarci alla Sorellanza.

Siamo sempre più individualiste, è vero. Delle donne amiche se ne dice di tutti i colori, Eppure fin dall'antichità, l'unione delle donne è sempre stata un punto di forza: per crescere i propri figli, per condividere problemi appartenerti solo alle donne (ciclo mestruale, gravidanza, ecc). E ancora oggi, in fondo, ognuna di noi ha l'amica del cuore, la sorella, la mamma, il gruppo di amiche del liceo o della palestra che arrivano pronte ad alleviare ogni male, o con un drink o con il gelato, se necessari. Le donne unite possono generare una grande energia vitale.

Il potere delle donne è ancestrale.

Il sostegno di una donna, di un'amica, o di un gruppo di amiche è importante:

stare CON altre donne aiuta a sviluppare la condivisione di sentimenti profondi e intimi, e a incoraggiare la sensazione di avere sempre un sostegno. In antichità esisteva il cerchio della sorellanza, in cui le donne unite si scambiavano energia positiva. Il potere delle donne è qualcosa di ancestrale e inalienabile. La forza di un gruppo di donne compatte permettere il libero confronto e la crescita, aiuta ad essere delle madri migliori, ad avere supporto morale, supporto fisico, emotivo e mentale.

TUTTO INIZIA DA TE !

E' fondamentale partire da te stessa, dal prenderti cura della tua forza, dal capire in che modo migliorare e crescere la tua autostima e dal tuo vivere in armonia e felice indipendentemente da chi o da cosa ti circonda. Riconosci CHI SEI, indipendente da cosa fai.

“Sorellanza è sinonimo di solidarietà, significa essere in grado di creare una rete di sostegno per aiutarci e ci rivendicare un reale cambiamento. “

 

Gloria Chiarini - Life e Business Coach per Donne


Autostima e felicità come forza vitale

 

Autostima e felicità come forza vitale
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Autostima e felicità.

L'autostima: il carburante della propria felicità e la regola del successo.

Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo visto cosa motiva una donna ad essere felice e a migliorare la propria autostima.

Scopri quali sono le 5 alleate per far crescere la propria autostima: https://chiarinigloria.it/lamore-e-lautostima-le-chiavi-della-tua-felicita/

Ti sei mai chiesta come la mancanza di autostima condiziona e limita la tua libertà e la tua realizzazione?

Dal tuo livello di autostima dipendono la tua indipendenza e la capacità di sentirti motivata in favore dei migliori obiettivi lavorativi e personali. Insomma, il tutto impatta e scende a cascata sulla tua felicità!

Maggiore fiducia in te stessa significa maggiore capacità di decidere, migliori soluzioni e maggiore capacità di  gestire stress ed emozioni.

Un buon grado di sicurezza e di fiducia in sé stesse permette di essere più aperte, disponibili, propense al cambiamento, flessibili, capaci di riconoscere i propri punti di forza. Diventiamo più ambiziose verso le infinite possibilità che la vita ci offre. L'autostima è il motore verso una corsa sicura e chiara.

In che modo la bassa autostima ti limita?

L’autostima è una conquista giornaliera, qualcosa su cui si puoi lavorare con metodo e che cresce quando scopri le regole sulle quali si costruisce.

Ostacoli, trappole emotive e convinzioni generano meccanismi che indeboliscono o al contrario possono rafforzare l’autostima. Averne consapevolezza ci permette di comprendere come lavorare e come trasformare qualsiasi esperienza in un punto di forza. Dipende solo da te.

Le nostre aspettative determinano il nostro successo o il nostro fallimento: la profezia auto-avverantesi.

Ti faccio un esempio concreto tratto dalla storia di una mia cara cliente che oggi, al termine del suo percorso di coaching Micaf, ha svoltato completamente il modo di percepire sé stessa, di darsi valore e di riconoscere nel suo futuro di mamma e professionista la migliore opportunità della sua vita!!

Autostima e felicità come forza vitale
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La storia di Maria.

Maria si sposa molto giovane, neo-laureata con una libera professione avviata da pochissimo tempo.  Il suo più grande sogno è quello di avere una famiglia numerosa, con tre figli e un giardino con tanti animali. E’ un sogno che coltiva sin da bimba. Si fidanza a 16 anni con il ragazzo a cui lei stessa aveva fatto la corte e del quale era profondamente innamorata. Bastano pochi anni per capire che quella relazione sarebbe stata la sua più grande fonte di sofferenza.

Bastano pochi anni di matrimonio e come lei dice, il velo cade!

I valori di Maria sono ancora oggi la sincerità e il rispetto, ma purtroppo non erano ricambiati. Col tempo si isola mettendosi in ombra e rinunciando ai  propri sogni finché muore suo papà al quale era profondamente legata. Da quel momento la sua vita cambia e non perché suo marito cambia. La sua vita cambia perché è lei a decidere di vivere e non di sopravvivere. Ha imparato ad ascoltarsi, a valorizzare le proprie sensazioni e ad onorarle: ha iniziato ad onorare sé stessa.

Oggi Maria ha compreso quanto le nostre sensazioni sono degli indicatori affidabili rispetto a quello che viviamo in prima persona.

Maria aveva poca consapevolezza di sé e del proprio valore. Aveva dimenticato i risultati ottenuti con successo (l'università terminata in tempi record, tre figli con una casa da curare, una professione che le stava dando riconoscimenti importanti) e all'interno di una relazione difficile trova la condizione migliore per dubitare di sé, delle proprie capacità e guardare al futuro con paura e con incertezza.

Fortunatamente, grazie alla sua sensibilità e alla sua intelligenza, è un evento estremo che la fa decidere: vuole il modo per ricostruirsi, per lavorare su di sé, per ritrovare quella sicurezza e quella stabilità che aveva perso non tanto a causa del matrimonio quanto a causa di un’autostima assente e debole che le aveva tolto entusiasmo e consapevolezza.

La mancanza di indipendenza emotiva genera scarsa fiducia in sé stesse.

Più abbiamo fiducia in noi stesse e meno sentiamo che gli altri possono rappresentare una minaccia per  la nostra realizzazione personale e professionale.
Oggi Maria è una donna di successo che vive libera con i suoi tre figli.

Il circolo vizioso della bassa autostima.

La convinzione di non essere all’altezza , sia in ambito lavorativo che relazionale, facilita la messa in atto di una serie di comportamenti poco funzionali alla propria felicità. Subire le emozioni anziché esserne padrone equivale a perdere potere e capacità decisionale legittimando sensi di colpa e paure che bloccano la propria vita. I fallimenti sono vissuti come percezione negativa di sé. I "no" facilitano nella convinzione di essere inadeguate e la paura del giustizio blocca le proprie ambizioni. In questo vortice si genera un circolo vizioso che limita il proprio potenziale.

Si arriva anche a legittimare mancate decisioni! Maria ogni volta che “mancava” un obiettivo pensava: “ ecco vedi, ha ragione lui “= percezione negativa di sé che rafforza la bassa autostima. 

Il circolo virtuoso della tua migliore autostima

Questo meccanismo funziona anche in senso positivo in favore di un circolo virtuoso dell’autostima. Quando si ha un'alta considerazione di sé e una bella fiducia nelle proprie capacità, è molto più probabile riuscire nei propri compiti, superare le difficoltà, trovare il modo per vincere gli ostacoli e perseverare fino a raggiungere l’obiettivo prefissato. Il buon risultato consolida l’opinione positiva che hai di te stessa e a nessuno permetti di mettere in dubbio il tuo valore e la tua capacità.

Accetti il confronti e non lo temi!

Autostima e felicità.

L’autostima è un vero e proprio motore che viaggia in favore della propria felicità; è qualcosa che influenza ogni ambito della propria esistenza. Anche e soprattutto nelle relazioni più intime.
L’adagio secondo il quale “se non ami te stesso non potrai mai amare un altro”, è assolutamente vero.
Quando hai un buon rapporto con te stessa, quando dai valore ai tuoi pensieri e ai tuoi sentimenti, sei in grado di apprezzare, ispirare e amare anche gli altri.
Ma se credi di non valere, di non essere capace, di essere al di sotto di altri, allora nel rapporto con il prossimo avrai poco da dare se non i tuoi vuoti emotivi, le tue paure e la tua infelicità.

In che modo la bassa autostima limita la felicità dei propri figli?

Madre e padre sono in grado di trasmettere ai propri figli una serie di messaggi che sono di sostegno nel costruire la propria autostima ma allo stesso modo possono minarla se ne sono sprovvisti.

Come fai ad educare ad una cosa che non ti appartiene?

Autostima e felicità come forza vitale
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I semi di un buon raccolto chiamato autostima.

1 - La certezza.
I nostri figli hanno bisogno di sentirsi al sicuro. Quando un bimbo nasce è completamente dipendente da chi lo accudisce ed è necessario che egli si trovi in un ambiente in cui può sentirsi sicuro e curato. TU LO SEI ?

2 - L’amore.
Altra componente fondamentale è sicuramente l’amore. Un bambino trattato con amore interiorizza il sentimento e sente di essere degno d’amore (il che riporta al tema delle relazioni di coppia). Un genitore che sa esprimere i propri sentimenti di collera o disapprovazione senza ricorrere al rifiuto ma mantenendo l'accoglienza e l’amore, è un genitore vincente. Riconoscere il proprio figlio indipendentemente dalle performance scolastiche o lavorative equivale  a riconoscerlo indipendentemente da ciò che fa e ad identificarlo come essere umano.

“Tu vali e ti accetto per quello che “SEI ” e non per i risultati che ottieni o che non ottieni “ .

3 - L’accettazione caposaldo alla base dell’autostima fin dall’infanzia.
Ciò significa che nostro figlio ha come bisogno primario, oltre a cibo e cure, quello di sentire che i suoi sentimenti e pensieri hanno diritto di esistere. Occorre ascoltare, accogliere pensieri e sentimenti propri incoraggiando e spronando. Occorre sostenere per rinforzare e creare fiducia.

Come accrescere l’autostima con il percorso di coaching.

Lavorare sulla propria autostima e rafforzarla è un percorso di coaching specifico. E’ IL percorso che ogni donna dovrebbe regalarsi per diventare libera, indipendente, per sentirsi amata e sicura di sé.
L’autostima, come abbiamo visto, è un perno fondamentale intorno al quale ruota la nostra intera esistenza e nutre la propria felicità. Attraverso dei passaggi specifici e strumenti che ti rimangono per tutta la vita, si ristruttura l’immagine di sé, si sviluppa fiducia e si recupera quella sicurezza che ti mette in protezione da aspettative esterne.
Uno dei miei compiti, è quello di creare un clima di ascolto non giudicante e di totale accettazione, in modo che tu possa innanzitutto soddisfare il tuo bisogno di ascolto emotivo puntando al tuo obiettivo principe, sia esso personale che professionale. Sentirsi accettate è il primo passo per accettarsi e cominciare a far brillare il proprio valore.
In quest’ottica ti invito a riflettere in che modo migliorerebbe la tua vita avendo alta autostima.

A cosa stai rinunciando per bassa autostima?

https://www.facebook.com/groups/897439591041344

 

Gloria 


L'Amore e l'Autostima: le Chiavi della Tua Felicità

Cara

Le persone più felici, sono quelle che alimentano armonia verso sé stesse, gioia verso il loro mondo e fiducia nei loro sogni. Le persone felici sono coloro che hanno scelto di essere felici piuttosto che lasciarsi sopraffare dalle negatività della vita.

COSA MOTIVA UNA PERSONA AD ESSERE FELICE E A MIGLIORARE LA PROPRIA AUTOSTIMA ?

A motivare queste persone è l'amore e la fiducia in sé stesse che passa attraverso la cura della propria autostima imparando come sentirsi fiere, certe di sé e delle proprie decisioni, assumendosene la responsabilità e godendo dei meritati successi.

Nelle ultime settimane ho avuto il privilegio di lavorare  con  donne che grazie a questo tempo in cui tutto si è rallentato, hanno deciso di fermarsi e di fissare i loro obiettivi, svoltando in modo importante dal punto di vista personale e professionale.

Mai come oggi, investire su di te e sulla tua autostima è fondamentale per allenarti a nuovi pensieri, a nuovi atteggiamenti, ad una vita che sia la tua e non quella di altri.

Quando impari ad avere stima in te stessa è facile sentirti  amata  e tenere con te persone che siano degne della tua stima:  i tuoi cari, i tuoi  amici, riscoprendo i tuoi nuovi ideali e i tuoi nuovi i valori che sono in linea con a tua crescita e con la tua evoluzione di donna e di essere umano.

Chi rimane nel dubbio e nell'incertezza, si indebolirà  rinunciando a vivere la propria vita adattandosi alle aspettative e al volere di un mondo che non sente suo.

 

COSA NUTRE LA TUA BASSA AUTOSTIMA ?

I conflitti e tutti i pensieri che alimentano la tristezza, la delusione, la rabbia e  e le rivalità sorgono nella mente a causa dell'attenzione ai pensieri negativi, continuando a sperimentare nella nostra vita sentimenti contrastanti, che ci allontanano dalla felicità e ci tolgono potere nelle decisioni che vogliamo prendere e che rimandiamo per  insicurezza, solitudine e paura.

Provare emozioni e sentimenti come l'amore,la gratitudine, la fiducia per sé e per gli altri è fondamentale per vivere una vita di abbondanza e avere un atteggiamento mentale positivo, praticando sane abitudini e azioni coerenti coi nostri valori umani.

Capisci bene quanto è importante sentirti certa e sicura di te per vivere nell’amore e nell’abbondanza e ricorda: nessun lo farà per te.

La responsabilità dei tuoi successi o insuccessi,  è nelle tue decisioni e le mie clienti lo sanno bene !!

 

LA VERA AUTOSTIMA...

La vera autostima è solida ed una volta che si è solidificata dentro di te, rimane nonostante le difficoltà della vita.

Per plasmare al tuo interno questa fiducia incrollabile nelle tue capacità, oggi più che mai, è strategico intraprendere un percorso graduale, un percorso che ho voluto simboleggiare con una scalinata bianca.

Ogni gradino di questa scalinata a sua volta rappresenta un’area ben definita della nostra autostima su cui dobbiamo intervenire.

 

LE 5 ALLEATE  DELL'AUTOSTIMA

  • Passo#1 – Ascolta. Lo ripeto ogni volta ad ogni mia cliente: “ La cosa più saggia che tu possa fare per te stessa è semplicemente ascoltarti“.                                                                    Il primo passo per riconquistare la tua autostima consiste proprio nel prendere consapevolezza di quella vocina che ci ronza in testa: capire quando ci racconta balle, scuse e zittirla o trasformarla nella nostra alleata.
  • Passo #2 – Accetta. Il termine “accetta” ci fa subito pensare ad una sottomissione passiva: nulla di tutto questo, accettare ed accettarsi richiede una gran dose di coraggio ed è la condizione necessaria per ripartire.

“Solo dopo aver accettato i nostri limiti siamo in grado di superarli.”

Brendan Francis

 

  • Passo #3 – Affronta. Nel momento in cui accettiamo noi stessi dobbiamo poi assumerci la responsabilità di ciò che stiamo vivendo, ma anche e soprattutto la responsabilità e la gioia del cambiamento.
  • Passo #4 – Afferma. Per aumentare la nostra autostima dobbiamo senza dubbio fare un importante lavoro interiore, ma non possiamo certo fermarci qui. Il passo successivo è quello di affermare noi stessi nel mondo, ovvero vivere in modo autentico e coerente ( anche qua le mie clienti lo sanno bene:  lavoriamo in profondità sul valore dell 'essere coerente con sè e con la propria natura ), lasciando respirare le nostre aspirazioni ed esprimendoci in modo limpido.
  • Passo #5 – Agisci. L’azione è l’ingrediente essenziale di qualsiasi percorso di sviluppo personale, ma non basta agire tanto per… è necessario agire in modo costante (ovvero con auto-disciplina), consistente (ovvero con auto-efficacia) e con la massima determinazione nel volere il meglio per sé.

 

Ho lavorato molto a questo percorso in cui l'autostima e la felicità alimentano il successo delle mie clienti e ho curato ogni singolo passo nei minimi dettagli.

Questo con lo scopo di accompagnare ogni donna che lo desidera, nella graduale riscoperta di sé e del proprio potenziale. 

Spetta a te ora decidere se nasconderti da scuse banali e simulare un’apparente sicurezza o intraprendere con determinazione e gioia,  la scalinata che ti porta alla vita che senti di meritare.

Ti aspetto in privato per fissare la tua prima tappa e scoprire in che modo migliorare, crescere e fare della tua autostima la tua prima alleate verso una vita felice  e di successo.

Chiarini Gloria

Cell. 3282560986

Mail: gloria@chiarinigloria.it


Autostima e mania del controllo

L’eccessiva mania di controllo: un pericolo per la TUA autostima.

Iniziamo con qualche esempio concreto. La vita quotidiana è la migliore palestra per imparare le lezioni più utili e funzionali alla nostra felicità.

Restare in osservazione, in ascolto e concedersi il tempo di guardare la vita con curiosità, è il modo più semplice ed immediato per riconoscere che in ognuno di noi c’è già tutto quello di cui abbiamo bisogno per fare della nostra vita, il più straordinario capolavoro al mondo !

 

In che modo Paola ha perso la stima si sé come donna e come professionista attraverso il peso della mania di controllo.

Paola, mamma, compagna e titolare d’azienda è vittima del senso del controllo da sempre: sin da giovane sacrificava tempo, passioni e  amicizie per rispettare in modo diligente e attento pianificazioni che coinvolgevano tutte le aree della sua vita.

Maniaca della perfezione e della precisione, Paola viveva in costante stress e in balia di stati d’animo pericolosi: rabbia, frustrazione, insoddisfazione e regole che solo apparentemente le davano sicurezza e ordine. Peccato che il suo umore fosse condizionato da “come” il suo controllo era funzionale ed efficace rispetto al raggiungimento dei suoi obiettivi personali e professionali. Peccato che di fronte ai mancati risultati, si sentisse inadeguata a “non abbastanza”. Peccato che la sua ostinata precisione facesse "terra bruciata" intorno a lei facendola sentire spesso sola.

 

Le  persone amano stare con persone felici e Paola si era dimenticata quanto fosse bello sentirsi felice e libera: l’ansia decideva per lei !

 

Il controllo, dunque, è una sorta di autoinganno: ogni volta che abbiamo l’impressione di esercitarlo, in realtà lo abbiamo appena perso, perché la nostra ansia ha deciso per noi. Lo scorso febbraio lei stessa mi ha contattata e mi ha chiesto uno specifico percorso di coaching con l’obiettivo di liberarsi dal peso di un quotidiano in cui stress e tensione erano diventati una costante penalizzando la sua vita privata e la sua attività lavorativa. Paola, consapevole che stava perdendo i suoi affetti più cari e stanca di assumersi responsabilità e doveri, aveva perso motivazione ed entusiasmo nei confronti alla sua una professione, una professione da sempre scelta con passione (titolare di una grande azienda metalmeccanica).
Paola decide di lavorare su di sé per alleggerirsi quel senso del dovere e del controllo che condiziona il successo della sua vita  mettendo a rischio la sua stessa salute e perdendo in autostima e sicurezza.
Nutrire la tua autostima significa anche sperimentare la paura di fidarsi e di affidarsi per comunicare a prendere fiducia prima verso te stessa e poi verso gli altri.
Grazie al superamento delle nostre paure, riconosciamo la nostra forza nel cambiamento e con fiducia ci muoviamo nell'ambiente in cui viviamo. Attraverso la capacità di passare da uno step a quello successivo, il nostro senso di sicurezza cresce insieme alla sensazione di conoscere ancora più in profondità il nostro valore e il valore di chi ci è accanto ogni giorno.

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Quando il controllo è alleato della nostra autostima ?

Se per controllo si intende una forma adeguata di verifica dell’andamento delle cose, possiamo considerarlo una strategia funzionale e utile.
Quando, invece, diventa un bisogno molto radicato nella vita della persona e la sola idea di perderlo genera spaesamento, inquietudine, nervosismo e confusione, allora parliamo di un aspetto problematico.
Andare in tilt quando un’amica ritarda di pochi minuti, essere intolleranti ai dettagli fuori posto, sentirsi turbati da un imprevisto o da tutto quello che non è sotto il proprio diretto esame, sono esempi comuni di ipercontrollo e lo stress ne diventa la naturale conseguenza.
Non si tratta solo di cercare di fare le cose sempre in modo “calcolato”, attraverso regole, programmi e schemi accurati e ripetitivi, ma anche di voler a tutti i costi sorvegliare o “guidare” le azioni altrui ( e talvolta le vite altrui !!).

 

I facilitatori della mania di controllo che oscurano la nostra autostima.

Ecco che si manifestano fattori facilitatori all’eccessiva mania di controllo che ci fa perdere di vista la nostra capacità di gestire ogni situazione in virtù di un’autostima che dovrebbe essere forte e presente:

- intolleranza per l’incertezza e l’ignoto;
- difficoltà a gestire lo stress;
- timore di commettere errori o perfezionismo;
- eccessivo senso di responsabilità;
- eccessivo bisogno di sicurezza;
- sfiducia negli altri.

Il bisogno di controllo si accompagna spesso a intransigenza, perfezionismo, rigidità e distacco. La persona si sforza di fare ordine, di prevedere l’imprevedibile, di non farsi trovare impreparata. Non si tratta di impegno e di responsabilità, ma di un’urgenza interiore.
Il bisogno di controllo aiuta a mantenere l’immagine ideale di sé, di indipendenza ed efficienza, ma diventa una maschera che soffoca la vitalità della persona, bloccando la spontaneità e lo slancio.
Iniziano a delinearsi un concetto associato ad una bassa autostima: l'insicurezza verso l'immagine di noi stesse e la presa di mania del controllo che in realtà ci rende schiave.

Avere autostima significa possedere una sicurezza su cosa fare e come comportarsi in una determinata attività e avere la tranquillità di sapere (in linea generale) cosa potrebbe accadere (controllo dell’ambiente).
La nostra autostima cresce quando impariamo a mollare il peso del senso di controllo in cambio della gioia nel sentirci sicure di contare su di noi imparando ad essere  flessibili nel posticipare impegni, nel permetterci di sbagliare e nel riconoscere il nostro valore indipendentemente da quanto siamo “brave” o “ belle”.

 

In che modo il controllo impoverisce la nostra autostima.

Il bisogno di controllo blocca il contatto con le proprie emozioni profonde (paura, sensi di colpa, rabbia, tristezza). Non a caso la persona ipercontrollante appare emotivamente trattenuta e rigida.  Tra le paure più profonde c’è quella di deludere, di sbagliare, di essere da meno, di mostrarsi vulnerabili, di tradire la stima o la fiducia di qualcuno di significativo.  In questo stato, l’autostima che vive di emozioni generate dai risultati che impattano sulla nostra felicità e sul nostro sentirci persone capaci, ne paga un caro prezzo: vittime di autocontrollo e di regole, subiamo il giudizio verso noi stesse sentendoci in costante rincorsa verso un’iillusoria perfezione togliendoci la gioia del vivere belle emozioni.

 

Come nutrire la tua autostima lasciando andare la mania di controllo.

Non si può “controllare il bisogno di controllo” bensì imparare ad allentare la presa.  Lasciare andare.

- Lasciar andare non significa smettere di agire, ma sviluppare la capacità di seguire il flusso delle azioni in piena fiducia di sé. Significa imparare ogni tanto a lasciare accadere ciò che accade, far sì che per un po’ le cose seguano il loro corso spontaneamente, senza il nostro intervento. Molto spesso l’imprevisto può rivelarsi una svolta sorprendentemente positiva. E in questo terreno abbiamo l’opportunità di dare spazio alla crescita della nostra autostima che gode della libertà di alimentarsi anche dai nostri “insuccessi” consapevole che anche da essi diventiamo persone migliori e più capaci, oltre che più felici.

- Lasciare andare vuol dire anche imparare a uscire fuori dall’ordinario, dalla routine cadenzata e iper calcolata: limitarsi al conosciuto vuol dire spegnersi lentamente.

- Altrettanto significativo risulta imparare a delegare. Fidarsi e affidarsi. Accettare che altri facciano al posto nostro e a loro modo. L’idea di bastare a se stessi, portata allo stremo, si scontra inevitabilmente con l’amara realtà del sovraccarico emotivo.
Piuttosto che focalizzarsi sul non commettere errori, risulta più utile ampliare la consapevolezza sui propri bisogni, che sono all’origine delle nostre scelte/decisioni.
te lo ricordo: Il controllo,  è una sorta di autoinganno: ogni volta che abbiamo l’impressione di esercitarlo, in realtà lo abbiamo appena perso, perché la nostra ansia ha deciso per noi.

 

La sana autostima nel sano controllo della tua vita.

All’interno di queste situazioni limite, c’è chi invece riesce ad assumere l’atteggiamento ideale della sana autostima attraverso il sano controllo di sé e delle aree della propria vita.

In che modo ?

- Accettazione totale di sé: si nutre la sensazione di sentirsi accettati, con i propri limiti e difetti certi che “il meglio deve ancora venire”: nutrimento meraviglioso per a nostra autostima.
- Consapevolezza di sé: si conoscono esattamente i propri punti di forza, di debolezza e i propri obiettivi e su quelli si traccia un piano d’azione preciso e determinato.
- Auto efficacia percepita: si è convinti di poter riuscire a gestire specifiche situazioni con successo e forza,  consapevoli che siamo responsabili e possiamo controllare solo una parte dei comportamenti e delle azioni verso un certo obiettivo. Comprendere che fattori esterni alla nostra volontà possono interferire nei risaltati delle nostre decisioni, ci mette in pace rispetto ad eventuali fallimenti ( in un matrimonio non puoi controllare il tuo amato/a. Tu puoi fare la tua parte al meglio e poi augurarti che lui/lei faccia altrettanto).

 

L'autostima di Paola, stava pagando il  caro prezzo del  "faccio tutto io perché mi fido solo di me”. SOLO LASCIANDO ANDARE, HA RIPRESO IL CONTROLLO DI SE'.

L’’autostima è l’atteggiamento favorevole o sfavorevole che si ha verso se stessi.

Paola, vittima del “faccio tutto io perché mi fido solo di me”, stava perdendo di vista la cosa più importante: la gioia della condivisione, del sentirsi supportata da persone che amava e che la stavano "allontanando" per il disagio e la reale difficoltà nel confrontarsi con una persona pretenziosa e inflessibile. La sua autostima ne stava pagando un caro prezzo.

L’ipercontrollo non è  sinonimo di diligenza, senso del dovere e scrupolosità. E’ piuttosto il risultato di credenze disfunzionali che possono diventare una gabbia, causando il persistere di quell’ansia da cui ci si tenta di proteggere.

Paola ha seguito in modo determinato ogni passo del suo meraviglioso percorso di coaching. Oggi ha recuperato rapporto con la sua famiglia e in azienda la guardano tutti con maggior rispetto e il sentirsi supportata attraverso la libertà di delegare,  ha svoltato completamente le sue giornate.

 

E’ nel momento stesso in  cui credi di avere tutto sotto controllo che in realtà hai perso il controllo e nello stesso tempo fai strike con la tua autostima che viene disintegrata dai birilli colpiti dall’ansia, dalla frustrazione e della paura di fallire.

 

 

Nel prossimo articolo : rimedi per accrescere la tua autostima e per mollare l’ansia del controllo.


Autostima: quanto incide sulla tua felicità ?

DAI AL TUO  CIGNO UNA CHANCE, NON PERMETTERE  A NESSUNO DI CONVINCERTI CHE SEI UN BRUTTO ANATROCCOLO E CHE NIENTE POTRÀ’ CAMBIARTI

TRE STORIE, TRE VITE, TRE DONNE CHE HANNO DECISO DI INVESTIRE NELLA LORO AUTOSTIMA:   DEBORAH, GRETA, ROBERTA HANNO FISSATO IL LORO FUTURO

AUTOSTIMA:  QUANTO INCIDE SULLA TUA FELICITÀ E SULLA TUA LIBERTÀ ?

Mia cara amica, oggi voglio guidarti in una riflessione importante che è il frutto di percorsi specifici di coaching individuali fatti con donne, mamme e libere professioniste.

Deborah, Greta, Roberta sono professioniste che hanno intrapreso il loro percorso di coaching. Mi hanno contattato che erano totalmente demotivate e spaventate: si vedevano poco belle, vittime di delusioni e in continua rincorsa alla ricerca dell'approvazione di tutti tranne che di se stesse.  Il mondo esterno  è incline a farti notare cosa non fai e/o chi non sei, anziché ricordarti che TU SEI IMPORTANTE.

Sono arrivate da me con un livello di autostima sbiadito : mancanza di sicurezza, di obiettivi, di un futuro certo e luminoso.

Alla base c’è sempre il bisogno di amore che diventa rischioso tanto più lo cerchi all’esterno anziché dentro di Te. Vivere in affanno nel voler dimostrare di essere all 'altezza  (all'altezza di essere una brava mamma, una brava moglie, un'attenta lavoratrice, una donna responsabile e "in gamba"),  rinunciando a quello che veramente senti  importante per te stessa,  ti mette nella condizione di sminuirTI, di focalizzarti sui tuoi punti deboli anziché sui tuoi pregi,  facendo morire la tua natura.  Inconsciamente rinforzi l’immagine svalutante che hai di te stessa vestendo un abito stretto e vivendo una vita diversa da quella che sogni:

“nello specchio della tua vita , vedi un’immagine diversa da quella che sogni.”

Tutti noi conosciamo la fiaba del brutto anatroccolo, diverso dagli altri: è fermamente convinto di essere, per l’appunto, brutto, inadeguato al gruppo e comprende solo alla fine della storia di non essere un’anatra malriuscita bensì un cigno. Decisamente un notevole cambiamento di prospettiva.

 

Il brutto anatroccolo è vittima della mancanza di autostima.

Il brutto anatroccolo ha imparato, sin da piccolo, a considerarsi inadeguato, ed è così convinto della sua visione delle cose che, quando vede riflessa nell’acqua la propria immagine di cigno, non si riconosce nemmeno. In questo stato, l’autostima è totalmente assente: lavorare su di essa per migliorarla e farla diventare la tua prima alleata,  è il modo più furbo ed efficace per liberarti dalla veste del brutto anatroccolo e dare una chance al cigno che vive in te.

Da dove nasce un simile atteggiamento?

Come mai una persona impara a vedersi brutta? A sentirsi incapace ? A vivere una vita che non sente sua distorcendo addirittura l'immagine di sè e  facendosi tiranneggiare da una smania di irrealistica perfezione?

Tre sono i processi che influenzano questo processo e che sabotano la nostra autostima:

- attacco diretto o indiretto;
- proiezione;
- etichettamento.

Nel primo caso la persona subisce un attacco, diretto o non, alla propria persona ( “oggi hai davvero un aspetto orribile!” - “Oggi hai lavorato in modo pessimo“);
nel secondo caso qualcuno, in modo inconsapevole e per liberarsi di proprie caratteristiche fisiche o personali che non accetta, le attribuisce a qualcun altro (la madre che dice alla figlia “Non metterti quel vestito, ti ingrossa” - La collega che ti dice “ Non cambiare procedura di lavoro: rischi di sbagliare e di farti richiamare”);
nell’ultimo caso vengono attribuite alla persona etichette (la “musona”,  “ la perfettina”, “la cicciona”).

Quando una persona viene costantemente sottoposta ad influenze negative di questo genere la naturale conseguenza è che avrà una percezione di sé stessa distorta: si vede unicamente attraverso le lenti distorte della disistima. E’ necessario considerare i danni e gli effetti di un tale atteggiamento e di come la mancanza di autostima ti penalizza e ti paralizza.   La nostra immagine , il modo in cui ci vediamo e ci presentiamo agli altri ha delle ripercussioni molto profonde a livello di sicurezza di sé e sull'opinione che abbiamo di noi stesse :  in altre parole, il vedersi “brutte”, il percepirsi inadeguate e diverse,  impatta in modo importante sul nostro presente e sul nostro futuro, influenzando lo stato di salute del nostro corpo, della nostra mente e sul modo di stare al mondo.

 

In che modo Deborah ha ritrovato la propria autostima.

Deborah è arrivata da me triste, sfiduciata e senza più alcun amore verso la sua professione.

Socia e contitolare dell’azienda di famiglia, a forza di sentirsi rimproverare e criticare per idee innovative che poi di fatto  hanno dato vantaggio all’azienda stessa, è caduta nella trappola di rinunciare alle sue intuizioni, perdendo entusiasmo e creatività. Solo attraverso un percorso strategico  in cui siamo andate a riprendere i suoi successi, le sue vittorie in termini di  interessi economici e di fatturato,  lei stessa si è RI-svegliata dal torpore in cui era caduta ritrovando un  rinnovato amore verso di sé e verso la SUA vita.

Chiaramente si tratta di un vissuto del tutto personale e soggettivo; esistono, come è possibile osservare nell’esperienza quotidiana di ciascuno di noi, persone considerate belle e brave che però, si vivono come costantemente inadeguate e sono sempre alla ricerca di un qualcosa che manca per sentirsi finalmente felici e sicure di sé.  Al tempo stesso, ci sono persone che, pur avendo dei piccoli difetti, si vogliono bene, vivono il proprio cigno  con gioia  e trasmettono tale serenità anche all’esterno, in termini di sicurezza di sé. E’ bene sapere  che  la mente è come una lente: la visione di sé stessi e del proprio corpo avviene attraverso questa lente che può modificare, deformare, ampliare o distorcere ciò che osserva. Dobbiamo quindi imparare a conoscere questa lente e i suoi filtri: essa influisce non solo sul modo in cui noi ci percepiamo, ma anche sui nostri risultati personali e professionali.  Il modo in cui vediamo noi stesse è a fondamento del nostro modo di porci rispetto all’ambiente, alla nostra vita. Per questo dobbiamo imparare a neutralizzare le visioni distorte che ci impediscono di amarci per come siamo. Ne è un esempio Greta, la mia cliente.

 

La rinascita di Greta  che ha imparato come fare della sua autostima, il suo più solido alleato.

Quando abbiamo iniziato il suo percorso di coaching, Greta si sentiva ingabbiata in una trappola dalla quale aveva paura di uscire: spesso ci mettiamo in gabbia per proteggerci da illusioni e delusioni. La mancanza di autostima si trasforma in una prigione chiusa a doppia mandata. E’ vero: ci risparmiano delusioni ma allo stesso modo perdiamo l’opportunità più importante: l'opportunità di vivere libere e di essere felici. Con lei, ho lavorato sulla consapevolezza di se’, portando alla luce i suoi punti di forza e i suoi pregi. Ho fatto allenare la sua mente a nuovi atteggiamenti, a pensieri diversi, a parole diverse: la mente è straordinaria quando capisci come funzione. Oggi Greta è una donna forte e consapevole del suo valore: ha trasformato la sua autostima nel suo più solido alleato !!

 

In che modo l'autostima condiziona la libertà e il tuo successo di essere umano.

L’autostima è la consapevolezza di poter contare prima di tutto su noi stessi perché persone degne di valore. L'autostima è il nutrimento essenziale  del tuo cigno. Stimare se stesse significa sentirsi certe della nostra  importanza e, di conseguenza, essere capaci di assumersi responsabilità nei confronti di noi stesse e degli altri . Avere autostima, significa avere rispetto per noi stesse, per i  nostri bisogni, significa avere  la capacità di governare emozioni e potenzialità, tutto ciò è di forte supporto per entrare in un rapporto costruttivo con noi stesse, con gli altri e con l’ambiente che ci circonda. Quando questo rispetto manca , anche il rapporto con gli altri ne viene profondamente condizionato e questo è un aspetto sul quale le persone sono poco abituate a riflettere. La convinzione di essere una persona degna di stima condiziona  il nostro rapporto con l’ambiente e ne influenza l’interpretazione e la percezione. Una forte autostima permette di affrontare le situazioni problematiche con assertività, evitando di interpretare come paralizzanti, senza via d’uscita o come sconfitte e rassegnazione. L’ autostima rappresenta il valore che dai a te stessa: l’idea più profonda che hai di te e delle qualità che senti di possedere o di non possedere !!

 

Quali sono i livelli di Autostima? Possiamo distinguere 3 livelli di Autostima.

PRIMO LIVELLO – AUTOSTIMA BASSA

Quando ci troviamo a questo livello non crediamo molto nelle nostre risorse e tendiamo a focalizzarci soprattutto sui nostri difetti.

Di solito una bassa Autostima nasce da profonde incertezze, da blocchi vissuti nella nostra vita e ancora oggi presenti, da condizionamento esterni, da sensi di colpa, dalla paura di sentirsi giudicate e dalla falsa percezione che si ha di sé. In questo contesto ogni decisione pesa e la più parte delle volte, si rinuncia a decidere in proprio favore. In  questo modo si rinuncia a vivere. E’ difficile decidere ? E’ difficile trovare il coraggio ? SI, ma quello che dico ad ogni mia cliente è che forse la cosa più difficile è vivere una vita di rinunce, in silenzio e all’ombra di noi stesse. E’ molto più facile decidere di farsi aiutare e decidere di capire come superare quei blocchi . Non è necessario fare tutto e subito ma ti posso garantire che fatto il primo passo, il secondo è molto più facile.

 

SECONDO LIVELLO– AUTOSTIMA MEDIA

Quando ci troviamo a livello di un’Autostima media, riusciamo a riconoscere i nostri limiti, ma anche le nostre risorse. Tuttavia, a volte ci capita di avere poca fiducia  e sicurezza nelle nostre capacità, alcune volte ci sentiamo a disagio con noi stesse e non ci piacciamo abbastanza !! Sfamiamo il brutto anatroccolo e facciamo soffrire di fame il cigno che gratificherebbe  la nostra natura e la  nostra felicità !

E’ la storia di Roberta la mia cliente:  vittima di delusioni personali e sfiduciata da un  contesto professionale pesante che la prosciugava in termini economici e di tempo, aveva deciso di cessare la sua attività nonostante 30 anni di esperienza nel campo della finanza e del commercio.

In che modo Roberta ha trovato il coraggio di avviare un'attività  on line nonostante il disappunto di familiari e amici ?

Abbiamo lavorato sui suoi valori, sulle sue regole, sulla sua identità:  la sua ritrovata autostima oggi le dà certezza e determinazione verso obiettivi ambiziosi e pianificati con successo. In questi casi, c’è  bisogno di imparare come incoraggiarci, come sostenerci e come trovare quel piacere di noi che ci fa sentire donne certe.

Chiedere supporto e sostegno è il primo modo per dare valore ai nostri talenti e dare valore a noi stesse. Siamo state educate a notare chi fa meglio di noi, ad essere di aiuto per gli altri ma siamo state poco educate ad aiutare noi stesse. Come possiamo essere di ispirazione e di aiuto agli altri se prima di tutto non lo siamo per noi stesse ?

 

TERZO LIVELLO– AUTOSTIMA BUONA

A questo livello di Autostima, conosciamo i nostri limiti e le nostre risorse e sappiamo come superare i primi e utilizzare le seconde. Siamo in grado di gestire bene le difficoltà della vita e viviamo focalizzate su noi stesse senza alcun timore di giudizio e/o critica esterna. In questo livello la consapevolezza di sé, del proprio valore e della propria persona è presente e solida. Nessun giudizio o avvenimento imprevisto, influenza il nostro decidere. E’ una condizione straordinaria di leggerezza !! Lo noto ogni volta che una mia cliente fa questo passaggio e trova il suo posto nel mondo .

 

E tu, conosci a fondo il tuo livello di autostima ? Compila il questionario di seguito e ricevi gratuitamente la mia sessione on-line sul tuo grado di 

autostima.

 

 

 

 

 

STRATEGIE UTILI ED EFFICACI PER AVERE CURA DELLA TUA AUTOSTIMA E PER INCREMENTARLA

Vuoi accrescere la percezione positiva di te stessa ?

Ecco alcune strategie attraverso le quali difendersi dagli attacchi mossi alla propria immagine di sé, anche e soprattutto quando questi attacchi vengono da persone significative.

- Nota e annota ogni volta che hai la capacità di risolvere problemi: non servono grandi imprese per essere un eroina. Per essere la tua eroina, sono necessarie piccole e costanti imprese: una cena ben organizzata, un  consiglio prezioso dato ad un’amica, la pazienza dimostrata ad un collega, il pagamento ben riuscito di un debito, il tempo dedicato alla famiglia, l’ascolto prestato ad un socio, ad un collaboratore etc. .. l’autostima è anche in funzione delle tue  capacità di risolvere i problemi.

- L'implementazione del tuo dialogo interno positivo; l’autostima, può essere incrementata e migliorata attraverso il dialogo positivo con te stessa , utilizzando la tua voce interiore. Se tu per prima  invii dei messaggi positivi alla tua  mente, è molto probabile che la percezione di te stessa,  migliori e si fortifichi !

- Migliora il tuo autocontrollo: respira, ascolta e osserva. Avere una buona autostima, significa imparare a darti il tempo di vivere il tempo certa che ti è riservato solo il meglio !

- Modifica i tuoi standard : fissandoti delle aspettative eccessivamente elevate,corri il rischio di non essere all’altezza di quelle attese e, quindi, di influenzare la percezione che hai di te stessa. E’ molto più utile fissare dei micro obiettivi: ti permetti di definire piccoli traguardi con minore fatica e maggiori possibilità di realizzare anche i tuoi più ambiziosi obiettivi .

- Nutri a capacità di vederti vincente anche nelle esperienze più difficili: la mente è un forte alleato quando impari ad usarla a tuo vantaggio !

- Rinforza le tue abilità comunicative.

 

La vita è troppo breve per rinunciare a viverla forte e certa della donna che sei.

Chiarini Gloria - Life e Business coach per donne

 


🌟15 MINUTI DI PURA MAGIA

Romina, mamma e titolare d'azienda, ti racconta come oggi guarda al suo futuro privato e professionale con entusiasmo, con fiducia, con sicurezza.
Ha chiarezza. Ha fissato obiettivi ambiziosi.
Si è tolta il peso della paura, della confusione e della preoccupazione verso sé stessa e verso la propria famiglia.

Oggi è UNA DONNA FELICE.

Avere il coraggio di investire in un momento tanto sfidante ?
Si.
E' grazie al tuo essere coraggiosa che vinci.

INFINITAMENTE GRATA A TE.

#Donne_in_Evoluzione