La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile
La violenza sulle donne e la manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile.
La violenza contro le donne è un fenomeno che si manifesta in molteplici forme, alcune visibili e drammatiche, altre più subdole e radicate nella struttura sociale. Mentre la violenza fisica ed emotiva colpisce l’integrità e l’autostima delle donne, la manipolazione economica rappresenta una gabbia silenziosa, ma altrettanto devastante, che limita la propria libertà e autonomia. Entrambe queste forme di soggezione si intrecciano in un ciclo sistemico che alimenta le disuguaglianze di genere, ostacolando il progresso verso una società realmente equa e inclusiva.
La violenza sulle donne: una verità sociale e culturale.
Scelgo scientemente di non entrare nel merito della violenza fisica. Essa è per natura contro natura. La nostra indole più profonda è quella di proteggere, di custodire, di costruire insieme una collettività forte e solidale. Prevaricare, schiacciare, demolire un altro essere umano è come demolire una parte di noi stessi. Ogni volta che qualcuno viene distrutto, è come se qualcosa si spezzasse dentro di noi e nel mondo che condividiamo e che abitiamo anche se ciò accade in modo invisibile.
Ogni ferita inferta a un altro è una ferita inferta all’umanità intera.
Tuttavia, esiste un’altra forma di oppressione, meno visibile ma altrettanto dannosa, di cui voglio parlare. È una realtà che emerge spesso nelle sessioni di lavoro con le donne che incontro ogni giorno, donne che scelgono di guardare al futuro in modo nuovo e di investire sulla propria individualità. Questa forma di oppressione si chiama manipolazione economica.
È un gioco sottile e insidioso che limita la libertà di chi lo subisce, condizionando scelte, aspirazioni e, in ultima analisi, la vita stessa. Molte donne, purtroppo, si trovano intrappolate in dinamiche che minano la loro indipendenza economica e di conseguenza possibilità di valorizzare i propri talenti in favore di migliori sentimenti.
La manipolazione economica: una gabbia invisibile.
La manipolazione economica è una delle forme di controllo meno conosciute e riconosciute, ma più diffuse. La manipolazione economica è una forma di abuso che limita l’autonomia finanziaria delle donne, impedendo loro di gestire o accedere liberamente alle risorse economiche. Questa oppressione può assumere diverse forme, che emergono spesso nelle sessioni di lavoro in cui affrontiamo credenze limitanti e paure ricorrenti. Sono ostacoli che impediscono alle donne di vivere in piena libertà e autonomia.
Eccone alcuni di seguito.
Dipendenza economica. Molte donne, soprattutto in contesti familiari tradizionali, non hanno accesso diretto al reddito. Spesso, il loro lavoro domestico e di cura non è riconosciuto né retribuito, costringendole a dipendere economicamente dai partner o da altri membri della famiglia.
Controllo sulle finanze. in alcune relazioni, i partner controllano le spese, vietano alle donne di lavorare o impediscono loro di aprire conti bancari indipendenti. Questo controllo finanziario limita la loro capacità di prendere decisioni autonome e di costruire un futuro indipendente.
Disparità salariali. anche quando le donne lavorano, guadagnano meno degli uomini per lavori equivalenti.
Le conseguenze della manipolazione economica.
Questa manipolazione finanziaria non è solo una questione di soldi: è una questione di potere. Senza indipendenza economica, le donne sono spesso intrappolate in relazioni violente o in situazioni di abuso. La paura di non avere un tetto sopra la testa, di non poter mantenere i propri figli o di non avere alcuna alternativa contribuisce a perpetuare il ciclo della violenza.
Inoltre, la mancanza di risorse economiche limita l’accesso delle donne a opportunità educative, professionali e personali, relegandole a ruoli di subordinazione e impedendo loro di esprimere appieno il proprio potenziale.
Una società evoluta: lo spazio condiviso tra uomo e donna.
La lotta contro la violenza di genere e la manipolazione economica non può essere vista come una battaglia esclusivamente femminile.
Una società realmente evoluta è quella che non teme di perdere a causa dello spazio che occupa una donna, ma che, al contrario, riconosce il valore di uno spazio condiviso, in cui uomini e donne collaborano come alleati, portando ciascuno la propria umanità, unicità e talento.
L’idea di una società equa non si basa su una "gara" tra i sessi, ma su un modello di complementarità e rispetto reciproco. Un uomo non perde nulla nel riconoscere la libertà e i punti di forza di una donna; al contrario, la crescita di una donna è una ricchezza per tutta la comunità.
Lo spazio condiviso è un luogo dove uomini e donne non competono, ma si sostengono, costruendo relazioni basate sull’alleanza piuttosto che sulla gerarchia. È qui che nasce la vera innovazione sociale, culturale ed economica: quando le differenze non sono un ostacolo, ma una risorsa per creare un mondo più giusto.
Una strada verso l’autonomia e la libertà
Affrontare la violenza sulle donne e la manipolazione economica richiede un approccio integrato, che combini interventi educativi e culturali. Es.
Educazione alla parità: promuovere un’educazione che sfidi gli stereotipi di genere e insegni il rispetto reciproco fin dall’infanzia è fondamentale per costruire una società più equa.
Riconoscimento del lavoro di cura. Valorizzare economicamente il lavoro domestico e di cura, spesso svolto dalle donne, è un passo importante verso l’uguaglianza economica.
Coinvolgimento dei ragazzi nel processo di cambiamento culturale. La promozione di modelli maschili di rispetto e alleanza, in cui gli uomini non sono visti come dominatori, ma come partner e alleati delle donne, è fondamentale per abbattere le strutture di potere che alimentano la violenza e la manipolazione economica. Lavorare con i giovani ragazzi, con i nostri figli, educandoli fin dalla giovane età al rispetto delle donne e alla parità, è una delle chiavi per costruire una cultura di non violenza e di uguaglianza.
La violenza sulle donne e la manipolazione economica sono due facce della stessa medaglia: entrambe limitano la libertà femminile e perpetuano disuguaglianze di genere. Ma una società evoluta non ha paura di dare spazio alle donne, perché sa che uno spazio condiviso, basato sull’alleanza tra uomo e donna, è l’unica strada per costruire un futuro giusto e sostenibile.
La vera libertà non può esistere senza autonomia economica, e l’autonomia economica non può essere raggiunta senza abbattere le barriere culturali e sistemiche che ancora oggi opprimono le donne. Solo allora potremo parlare di una società in cui ognuno, indipendentemente dal genere, possa vivere una vita piena, libera e dignitosa.
Facciamo la nostra parte! Come una donna può agire in favore della propria indipendenza economica?
L’indipendenza economica è un passo fondamentale per la libertà personale e il benessere di ogni donna. Avere una propria realizzazione economica non significa solo gestire il denaro, ma anche costruire una vita basata sulle proprie scelte, lontana da situazioni di abuso, manipolazione o dipendenza.
Ecco alcune azioni concrete e ispirazioni utili su cui riflettere.
1.Trova una fonte di reddito indipendente
Avere un reddito personale è la base per costruire l’indipendenza. Anche un piccolo inizio può portare grandi risultati.
- Monetizza le tue passioni: cucito, artigianato, cucina, fotografia o arte possono diventare fonti di reddito. Come? Studia, informati, chiedi aiuto, apriti al mondo.
- Esplora nuove carriere o settori: se il tuo attuale lavoro non ti soddisfa o non offre opportunità di crescita, considera di arricchire le tue conoscenze per dedicarti a settori più soddisfacenti. Oggi il mercato è ricco di nuove opportunità.
- Crea una rete di contatti professionali: partecipa a eventi, incontri di networking per trovare opportunità lavorative e creare collaborazioni motivanti.
2.Gestione consapevole delle finanze
Saper gestire il denaro in modo consapevole è fondamentale per costruire la propria autonomia.
- Impara a risparmiare. Inizia con piccole somme, ma fallo regolarmente. Apri un conto di risparmio separato dedicato ai tuoi obiettivi personali.
- Riduci i debiti. Se hai debiti, crea un piano per ripagarli gradualmente, iniziando con quelli più onerosi.
- Investi in modo intelligente. Anche piccole somme investite possono crescere nel tempo. Informati.
3.Costruisci una mentalità di autonomia
L’indipendenza economica inizia dalla consapevolezza e dalla fiducia in se stesse.
- Cambia il tuo mindset. Spesso le donne crescono con l’idea che il denaro sia un tema “maschile”. Ribalta questa mentalità e abbraccia la possibilità di essere tu la responsabile delle tue finanze.
- Fatti domande sulle tue relazioni economiche. Se vivi in una relazione in cui non gestisci il denaro o dipendi completamente dal partner, inizia a proteggere il tuo spazio.
- Allena la paura di sbagliare. Gestire il denaro può sembrare complicato, ma ogni errore è un’opportunità per imparare.
4.Crea una rete di supporto femminile
Circondati di persone che ti incoraggino e ti sostengano.
- Unisciti a gruppi di donne imprenditrici o professioniste. Esistono associazioni e reti dedicate all’empowerment economico femminile.
- Condividi le tue esperienze. Parlare di soldi, lavoro e successi con altre donne può essere fonte di ispirazione e supporto reciproco.
5.Considera l’imprenditoria
Se hai un sogno o un’idea, trasformarla in realtà può essere una strada verso l’autonomia.
- Fai un piano di business. Scrivi una strategia per trasformare la tua idea in un progetto concreto. Cerca corsi gratuiti su imprenditoria o fondi per startup.
- Coltiva la resilienza. L’imprenditoria non è facile, ma è una delle forme più forti di indipendenza economica.
6. Riconosci il tuo valore
Infine, ricordati che l’indipendenza economica non è solo una questione di denaro, ma di consapevolezza del proprio valore.
- Datti il permesso di essere indipendente. Non sentirti in colpa per il desiderio di costruire una vita autonoma, anche se altri cercano di sminuirti o scoraggiarti. Non importa quello che dicono. Importa quello che tu dici a te stessa.
- Sii ambiziosa. Abbi il coraggio di puntare in alto. L’ambizione non è un difetto, ma una virtù che ti spinge a crescere ed espandere il tuo talento.
Ogni passo verso l’indipendenza economica è un passo verso una vita più libera, autentica e piena di possibilità. Non importa da dove parti: con determinazione, formazione e una rete di supporto, è possibile costruire un futuro in cui sei tu a decidere per la tua vita. Ogni traguardo raggiunto non è solo una vittoria personale, ma anche un esempio per le altre donne, che possono trarre ispirazione dal tuo percorso.
Quando una donna diventa economicamente indipendente, non è solo lei a crescere: cresce tutta la società e con lei, il proprio compagno di vita.
Ri-scopri il valore della Responsabilità.
Assumersi la responsabilità della propria parte di donna significa riconoscere il proprio valore, accettare le proprie fragilità e trasformarle in forza. È scegliere di essere protagonista della propria vita, costruendo con coraggio e determinazione il futuro che si desidera. Significa agire con consapevolezza, rivendicando il diritto di essere libere, autonome e autentiche, senza delegare ad altri il potere sulle proprie scelte e sulla propria identità.
Lo spreco come forma compensativa e compulsiva.
Rinunciare agli sprechi, in particolare a quelli che si annidano nelle abitudini quotidiane, è un passo fondamentale per la crescita personale di ogni donna. Ogni piccola scelta, come fermarsi a riflettere prima di fare acquisti impulsivi, imparare a distinguere tra ciò che è veramente necessario e ciò che è solo un riflesso delle aspettative altrui, contribuisce a costruire una base solida di indipendenza e consapevolezza.
Non si tratta solo di risparmiare denaro, ma di mettere in pratica un atto di amore verso te stessa: investire in ciò che nutre davvero il tuo benessere, il tuo cammino, la tua realizzazione personale e professionale.
Ogni volta che una donna decide di non cedere al consumo immediato, ma di fermarsi, riflettere e fare scelte più consapevoli, sta prendendo in mano il proprio futuro.
Stai scegliendo di non disperdere la tua energia, le tue risorse, il tuo tempo in cose ti impoveriscono e che ti spostano dal tuo vero sé in cambio di un falso sé.
.Non si tratta di privarsi, ma di fare spazio a ciò che è veramente importante per la propria crescita interiore ed economica. È un passo verso l'autonomia, un atto di fiducia in se stesse, una dichiarazione che il proprio valore non dipende dall'avere di più, ma dall'essere più.
Investire in sé stesse significa fare scelte che potenziano la propria vita: spendere in formazione, in esperienze che ci fanno crescere, in opportunità che ci avvicinano al nostro vero potenziale.
Rinunciare agli sprechi è un atto rivoluzionario che, giorno dopo giorno, costruisce una donna più forte, più consapevole e libera dalle catene della manipolazione economica. Quando smettiamo di cercare soddisfazione immediata nel consumismo, ci apriamo a una libertà più profonda, quella di essere noi stesse, con tutto il nostro valore, senza paura di perdere, di perderci o di sentirci sole.
- Ti sei mai fermata a riflettere su quanto, spesso, ciò che possiedi materialmente sembri avere più peso di ciò che porti dentro di te?
- Come sarebbe se iniziassi a dare maggiore valore alla tua crescita interiore, alle tue emozioni e al tuo benessere, piuttosto che al possedere cose?
- Cosa cambierebbe nella tua vita se scegliessi di nutrire prima il tuo talento, la tua indole, le tue capacità, la tua esperienza?
Spesso mettere un punto alla propria vita, è il nuovo punto da cui ripartire per unire tutti i puntini.
https://youtu.be/4SmncPjYIjw
L'indipendenza economica è la prima forma di libertà.
Gloria Chiarini, fondatrice dell'accacdemia Micaf per donne dove il tuo talento diventa movimento.
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Diventa una Mental Coach: cosa vuol dire?
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PROFESSIONE MENTAL COACH
Come sarebbe scegliere di dare finalmente la risposta alle domanda che più ti tormentano?
- Come posso vivere la vita che sento di meritare?
- Come posso dare un senso a tutto quello che mi accade?
Credimi: un significato esiste e quando lo scopri trasformi dai una direzione certa e potente alla tua vita! Essere un esempio per altre donne significa dimostrare, attraverso comportamenti e azioni autentiche che è possibile raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri sogni, nonostante le sfide e gli ostacoli che potrebbero presentarsi lungo il percorso.
Significa anche ispirare altre donne a credere in se stesse, ad impegnarsi per i propri sogni e a farlo indipendentemente dall'età, dallo stato sociale o dal livello culturale: tutto ciò è migliorabile quando impari a superare pregiudizi o sensi di colpa.
Essere un esempio per altre donne significa sentirti motivata, agire con coraggio in modo concreto è diventare il capitano della tua vita!
COME DIVENTA TUTTO PIU' FACILE?
E' tutto più facile stando con donne con cui parlare la stessa lingua.
Stare con donne allineate e unite da intenti e valori è estremamente potente: ti fa sentire supportata, compresa e motivata.
Questo tipo di relazioni crea un ambiente positivo e incoraggiante in cui puoi esprimere liberamente te stessa, le tue opinioni e i tuoi pensieri al netto da giudizi o critiche. Quando condividi gli stessi valori e hai obiettivi comuni è più facile impegnarti per raggiungerli sentendoti sostenuta nel percorso.
Stare con donne allineate ti aiuta a mantenere una prospettiva positiva sulla vita e su te stessa focalizzandoti su ciò che è bene per te, sia a livello privato che professionale.
Ti senti parte di una realtà in cui vesti perfettamente te stessa e i tuoi abiti: ci stai proprio comoda!
Stare con donne allineate è fondamentale per la tua crescita personale, per il tuo benessere emotivo e ti aiuta a vivere una vita più piena e soddisfacente.
PERCHE' OGGI E' MEGLIO DI DOMANI?
Decidere oggi cosa fare per raggiungere velocemente la propria felicità è molto importante: il presente è il momento in cui puoi agire e fare la differenza nella tua vita. Rimandare la decisione al domani significa perdere l'opportunità di fare progressi e di avvicinarsi alla propria felicità.
Prendere decisioni consapevoli e proattive per raggiungere la propria felicità richiede coraggio e determinazione, ma il risultato finale vale sicuramente la fatica. Significa essere disposte ad affrontare le proprie paure, superare i propri limiti, investire tempo e appassionarti ai tuoi sogni!
Decidere oggi cosa fare e come fare per la tua piena realizzazione ti facilita nel mantenere una prospettiva positiva sul futuro e a re-agire con maggiore efficacia e motivazione alle difficoltà che potrebbero presentarsi lungo il percorso.
Diventa molto più semplice focalizzarti sulle opportunità e sulle soluzioni, invece che sulle difficoltà e sulle preoccupazioni!
Decidere oggi cosa fare per raggiungere prima la TUA felicità è un passo sicuro verso una vita più appagante, soddisfacente e ti dona la meravigliosa conoscenza di una vita ricca di gratitudine e gioia.
LA FORMULA VINCENTE DELLA FELICITA' NELL'ACCADEMIA MICAF
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Diventa una donna a cui ispirarsi e permetti ai tuoi talenti si fiorire su un un terreno fertile e ben nutrito.
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Non sei ancora stanca di piangerti addosso?
Smettere di piangersi addosso e avere disciplina, metodo e ordine nella propria vita è la sola via che conosco essere efficace per una donna che vuole ottenere il massimo sia in ambito personale che professionale.
Molte volte, le donne si sentono sopraffatte dalle difficoltà e tendono a lamentarsi o a sentirsi vittime. Tuttavia, piangersi addosso non porta a nulla di buono. Spesso vittime di sentimenti poco utili come la rabbia, la delusione, la solitudine, la malinconia etc. diventa quasi utopia percepire le opportunità che si presentano generalizzando lo stato di insoddisfazione all'intera esistenza: tutto fa schifo, tutto va male, nessuno mi capisce, etc.
Niente è tutto male o tutto bene. Ci sono sempre delle sfumature che ti danno indicazioni sulle possibili soluzioni, ma nel disordine, in assenza di disciplina e metodo, tutto è più complicato e confuso.
Al contrario, avere disciplina, metodo e ordine aiuta a gestire le difficoltà e a trovare soluzioni creative.
Disciplina, metodo, ordine.
- La disciplina implica avere una routine e seguirla, sia nella vita professionale che in quella privata. Essere disciplinata ti permette di organizzare il tempo e di fleggare progressi tangibili verso i tuoi obiettivi.
- Il metodo consiste nel seguire un ordine specifico per fare qualcosa: è utile per dribblare in modo abile tra gli imprevisti e ottenere i risultati tanto desiderati.
- L'ordine, inteso sia come ordine oggettivo che aiuta a ridurre lo stress e a fare le cose in modo costante sia ad avere un ordine mentale. Avere ordine mentale è fondamentale per pianificare i tuoi obiettivi in modo chiaro e motivante.
Avere uno scopo chiaro e una direzione nella vita è molto utile per focalizzarti su ciò che è importante e lavorare per raggiungere la TUA felicità. Avere ordine mentale implica avere una mente organizzata e concentrata su ciò che si stai facendo: ti aiuta a gestire meglio le emozioni, a prendere decisioni più facilmente e a fare progressi verso gli obiettivi.
Per avere ordine mentale è furbo imparare come adottare comportamenti e tecniche specifiche che ti aiutano a ridurre lo stress. Inizia a fare una lista delle cose da fare e stabilisci delle priorità in modo da avere una visione chiara delle tue responsabilità e delle tue attività.
Smettere di piangersi addosso e avere ordine mentale è la tua possibilità per vivere da Donna e non da Bambina: le donne trovano soluzioni, le bimbe piccole piangono e chiedono soluzioni agli adulti.
Punta su di Te
Investire su di te significa prendersi cura di te stessa, sia fisicamente che emotivamente e fare scelte che ti portano in alto nutrendo la tua crescita personale e il tuo benessere. Ciò può includere l'istruzione, la cura della proprie emozioni e l'investimento in nuove opportunità e avventure. Una donna che fa questo tipo di investimento su se stessa dimostra forza di volontà e determinazione nel perseguire i suoi obiettivi e nel migliorarsi ogni giorno!
Se sei stanca di piangerti addosso e vuoi una vita migliore, smettila di dare la colpa al mondo: può essere un buon inizio.
A volte, è facile sentirsi vittime delle circostanze e cercare colpevoli esterni per i nostri problemi. Tuttavia, dare la colpa agli altri non porta a nulla di buono e perdi opportunità a te favorevoli.
Invece di dare la colpa agli altri assumiti la responsabilità della tua vita e delle tue difficoltà. Fai chiarezza rispetto a cosa puoi fare per trovare la soluzione più efficace e per migliorare la tua situazione. Potrebbe essere necessario fare scelte difficili o uscire dalla tua zona di comfort, ma questo porta a una maggiore soddisfazione e felicità nel lungo termine.
Concentrarti su ciò che puoi controllare e lascia andare ciò che non puoi: tu non sei il centro del mondo!
Smettere di piangersi addosso e assumersi la responsabilità per la propria vita è il primo passo per vivere da DONNA!
Sei una donna che ama la lamentela?
La lamentela esiste per dare un senso alla tua insoddisfazione.
Da dove nasce la lamentela?
- Stress;
- insoddisfazione;
- frustrazione;
- senso di impotenza;
- aspettative disilluse;
- ansia;
- etc….
A volte, le persone vivono nel lamento perché hanno bisogno di sfogare le proprie emozioni o perché cercano comprensione o supporto. Altre volte, si lamentano perché vogliono cambiare le cose che non vanno bene nella loro vita, ma non sanno come fare.
La lamentela può essere anche un modo per evitare di affrontare i problemi o per sfuggire alla responsabilità. In questi casi diventa un'abitudine che impedisce di fare progressi o di cambiare le cose.
Inoltre, la lamentela può essere anche un modo per attirare l'attenzione o per ottenere qualcosa dalle altre persone. Tuttavia, questo tipo di lamentela spesso crea e accentua tensioni e distanze tra le persone.
Il coraggio di scegliere Te stessa
Il coraggio di scegliere se stesse e di dare voce alla propria voce è un passo importante per una donna che vuole vivere in modo autentico e soddisfacente. A volte, le donne possono sentirsi sopraffatte dalle responsabilità o dalle aspettative degli altri e possono avere difficoltà a esprimere le proprie opinioni e i propri desideri.
Scegliere te stessa e dare voce alla tua voce è una forma di liberazione grazie alla quale affermi la tua identità per poi vivere in modo autentico.
L'espressione di te stessa ti porta a vivere uno stato di grande soddisfazione e felicità. Conoscere te stessa, scoprire quali sono i tuoi punti di forza e i tuoi valori ti guida nel trovare la tua strada nella vita e a diventare la donna che vuoi essere. Smettere di piangersi addosso è un modo per aiutarti a coltivare la tua autostima. Fare scelte consapevoli ti farà sentire più sicura di te e ad allenare la fiducia in te stessa.
Fai cose che ti fanno sentire bene, come ad esempio fare attività che ti piacciono, prenderti cura della tua educazione emotiva o dedicare tempo alle tue conoscenze e alle tue passioni. Ciò ti farà sentire capace, soddisfatta, forte, consapevole!
Personalmente...
..mi ci è voluto poco tempo per capire che ognuna di noi è responsabile della propria vita e per comprendere che la mia sensazione di non sentirmi capita, amata, accolta, valorizzata e realizzata dipendevano esclusivamente da me, da quello che decidevo di fare o di credere. Le nostre convinzioni sono spesso il più grande limite ma la bella notizia è che puoi cambiarle e riprogrammare la tua mente! Nessuno è causa del male o del bene altrui. Ognuna di noi sceglie o non sceglie: anche la "non scelta è una scelta!"
E poi pretendiamo che gli altri si comportino esattamente come noi vogliamo dimenticando che anche loro forse si aspettano la stessa cosa e quindi chi ha torto e chi ha ragione?
Posso quindi lavorare sulle mie reazioni e sui miei pensieri?
Io non sono responsabile delle azioni altrui, ma sono responsabile delle reazioni che esprimo e che generano ulteriori reazioni.
Ciò che ho voluto fare investendo in me stessa è stato imparare come migliorare la mia comunicazione, il mio atteggiamento, il mio linguaggio, i miei pensieri e pensa un po': sono cambiate le mie decisioni, le mie azioni e di conseguenza le reazioni delle persone accanto a me! E aggiungo che scindere ciò che è mia responsabilità da ciò che è responsabilità altrui ha fatto il resto!
Non puoi salvare il mondo ma partire da te stessa mi pare un buon inizio!
Posso agire su me stessa, posso dare il mio supporto, condividere la mia esperienza e magari esprimere un mio punto di vista ma poi ognuno è responsabile di sé: Tu hai tutte le risorse necessarie per evolvere nella tua magnifica esistenza. Puoi scoprire come fare ma sei tu a scegliere di farlo o di non farlo!
Quindi ho smesso di essere lo sfogatoio delle insoddisfazioni altrui, ho smesso di assumermi carichi di altre persone e di sentirmi in colpa quando le mie scelte non sono condivise: va bene! Non posso piacere a tutti! Ho smesso di agire in nome del dovere e scelgo il volere: io voglio è bene diverso da io devo! La mia mente si è allenata alla FELICITA' e oggi i miei sogni sono indipendenti da fattori esterni: sono una mia responsabilità!
Smettila di piangerti addosso
Puntare su di te e diventare una donna felice è un processo che richiede tempo e impegno, ma tutto prende forma in modo naturale quando cuore, mente e anima vivono in armonia alimentati da un terreno generoso e amorevole: te stessa.
Puoi fare tantissime cose per seminare la tua felicità:
- impara a conoscere te stessa: conoscere le proprie abilità, i propri punti di forza e i propri limiti ti sostiene nel scegliere le opportunità più adatte a te stessa.
- Sperimenta e impara: fai cose nuove e impara da esperienze positive e negative. Sviluppa nuove abilità e a nel mentre cresci come persona.
- Trova modelli di riferimento. Guarda a donne che hanno raggiunto il successo in quei campi che tu desideri intraprendere: ISPIRATI, CHIEDI AIUTO E SUPPORTO MA RESTA TE STESSA.
- Prenditi cura della tua salute emotiva: vivi di belle emozioni e stai con persone che ti fanno bene.
Fissa la tua sessione gratuita con me e capiamo insieme come valorizzare te stessa e dare luce al tuo potenziale!
Gloria Chairini, Mental coach per donne - cell. 3282560986
https://www.facebook.com/groups/897439591041344
https://chiarinigloria.it/donne-lavoro-e-felicita/
Donne, lavoro e felicità.
Donne, lavoro e felicità. Abbiamo bisogno di realtà in cui creare percorsi di benessere, dove le donne possano imparare a rinunciare a giudicare sé stesse e gli altri scegliendo la curiosità come formula vincente per valorizzare la propria unicità.
Il cambiamento richiede tempo e la felicità esige speranza e la donna è nata per guidare, per ispirare, per educare, per proteggere, per sentire oltre ciò che è visibile alle comuni menti.
La felicità è nella scoperta dei propri talenti e nell’uso del capitale potentissimo che tutte noi abbiamo: l’immaginazione che stimola la curiosità e porta innovazione, diventa lo strumento più potente per aprire un futuro diverso.
Tutte le donne ri-cercano felicità.
- Ma che cos'è la felicità se tu potessi definirla?
- Riusciresti a darti una risposta?
È una domanda difficile e anche pericolosa, perché il rischio è quello di dover ammettere di non saperlo, però, è essenziale farlo perché almeno ci costringe a mettere a fuoco qual è il bersaglio della nostra vita: sarebbe un peccato dannarsi l'anima per essere felici e alla fine rendersi conto che tutti i tentativi che abbiamo fatto sono andati a vuoto, semplicemente perché avevamo mirato il bersaglio sbagliato.
Donne, lavoro e Felicità: la paura del peccato.
La parola peccato in greco significa esattamente questo, mancare il bersaglio.
La maggior parte dei peccati che commettiamo sono in realtà dei tentativi di essere felici, andati a male.
Il peccato più grande è quello di non essere felici e se non siamo felici forse è perché non sappiamo che cos'è la felicità, o forse perché l'abbiamo confusa con altro. Ad esempio potremmo averla confusa con la ricerca del piacere.
La vita è bella perché possiamo godere di molti piaceri: mangiare bene, fare sport, fare sesso ma tutto ciò non esaurisce la ricerca della felicità.
D'altra parte sono piaceri di loro natura sono momentanei. Quando finiscono rischiano di lasciarti un vuoto in fondo al cuore.
Alimentazione, salute, cura del corpo, meditazione, soldi. Tutto questo concorre alla felicità, ma non è tutto. Ci sono donne “sole” che sono felici nonostante vestano la loro casa in totale singletudine e donne tristi nonostante una famiglia definita normale ed una casa confortevole e vacanze meravigliose.
Potremmo aver confuso la felicità con la realizzazione individuale. E' doveroso impegnarci per diventare le donne quello che vogliamo essere dando forma e sostanza ai nostri desideri. Però non possiamo far dipendere la nostra felicità dal raggiungimento delle nostre ambizioni.
Ci sono donne realizzate dal punto di vista professionale, economico, che però se ascolti con attenzione non sono per niente felici e donne che stanno lasciando lavori e situazioni ormai esaurite che vivono in uno stato di beatitudine nonostante la scarsità di denaro ma loro sanno che è "un momento circoscritto della loro vita e che verranno tempi ricchi e pieni: hanno fiducia nella vita e in sé stesse.
Cos'é la Felicità?
La felicità non è solo il piacere, non è solo il benessere, non è solo la realizzazione individuale, quindi che cos'è?
Prima di rispondere a questa domanda, però, dobbiamo porci un'altra, forse più pericolosa:
Io sono felice?
Lavoro in sessione con donne che hanno perso la motivazione, che hanno perso la passione e che hanno dimenticato la fiamma che ti fa arricciare la pelle quando provi emozioni forti e potenti.
Ma come puoi vivere spenta, desolata, triste, amareggiata, frustrata, dimenticata?
Come puoi rinunciare alla tua felicità?
Non ci accontentiamo mai di niente e piuttosto di prendere in mano la nostra vita scappiamo per mari e monti sperando di ri-trovare quel brivido che in realtà è alimentato dal nostro cuore quando trova pace, direzione e gode nello stare con anime simili alla nostra: tutto si amplifica grazie all'amore che parla e mette a tacere ogni tipo di paura.
In ogni dove si respira il bisogno smodato di piacere, di tanto benessere e la rincorsa al dimostrare nel fare ancor prima della valorizzazione dell’essere dimenticando il potere che regna dentro ognuna di noi.
È questa la felicità che cerchi?
Lavoro con donne i cui atti di autolesionismo traducono un malessere interiore innegabile. Gli attacchi di panico sembrano ormai influenze all'ordine del giorno il cui vaccino più efficace resta l'amore verso sé stesse. Gli stati depressivi accompagnano giornate sempre più frenetiche eppur vuote mentre il tempo chiede tempo e attenzione.
Forse c'è qualcosa che non va.
La sensazione è che il sistema in cui vogliono farci gravitare non è più basato sulla felicità, sulla ricerca del senso, dell'essere, ma sulla produttività, sulla ricerca dell'utile, sul fare per ottenere riconoscimento, attenzione e amore. Il cuore del mondo pare non essere più l'uomo ma l'umanità è tale indipendentemente dall’utile o dalla produttività.
Una persona felice non produce utile.
Sono le donne infelici che fanno girare l'economia e muovono il capitalismo, perché chi compra tanto compra per colmare la propria infelicità.
Chi vive una vita felice ha un unico bisogno urgente: stare con persone felici, condividere momenti arricchenti, riconoscere nell’altro sé stessa e creare insieme per un bene comune e non per sé stesse.
Mettere la propria vita a disposizione degli altri è di certo una forma di felicità straordinaria ed è tale dalla notte dei tempi: la madre feconda partorisce la vita.
La parola felicità sposa la parola fecondità.
Donne, lavoro e felicità. La parola felice ha la stessa radice di fecondo. Felix, il latino indicava l'albero da frutto fecondo e ricco. Felix per il contadino era l'albero che portava frutta da mangiare in tavola oppure da usare per nuove semina.
L'albero felice è l'albero fertile che nutre e genera vita.
La donna felice e la donna “feconda” che arricchisce la vita degli altri con la propria e genera nuova vita intorno a sé: è la donna che mette a frutto le proprie competenze, i propri talenti per gli altri e genera relazioni autentiche.
La felicità che io vivo ogni giorno e nella quale sono immersa consiste proprio nell’ essere feconda per la vita degli altri.
La felicità é affinare i propri talenti fino a farli maturare.
La felicità é affinare i propri talenti fino a farli maturare e metterli a disposizione di altre persone quando anche dovesse richiedere sacrificio, tempo, energie: felicità é mettere al mondo un figlio, diventare maestri educatori quando anche dovesse significare mettere fra parentesi i propri interessi. Felicità é dare la vita per qualcosa o per qualcuno, quando anche dovesse significare perdere la pazienza o il sonno.
Certamente non è la felicità frizzante che ci propongono le pubblicità, quella che si stappa fa le bollicine e poi finisce lasciandoci peggio di prima.
Questa è una felicità reale che perdura nel tempo, che corrisponde alla verità della propria vita. E' importante imparare a concepirsi non solo come individuo ma innanzitutto come persona.
- Un individuo si definisce solo a partire da sé stesso: inizia con se stesso e finisce con se stesso.
- Una persona invece si definisce, a partire dalle sue relazioni.
Noi siamo le nostre relazioni, nel bene e nel male, siamo i nostri genitori, siamo i nostri amici, siamo le persone che ci hanno aiutato e purtroppo pure quelli che ci hanno ferito.
Se io voglio essere felice, innanzitutto io devo essere io: ti sei mai chiesta CHI SONO IO?
Se vogliamo una vita felice, cioè feconda e piena di senso ricordiamoci chi siamo.
Siamo persone. Siamo le nostre relazioni. Siamo fatti per amare e per sentirci amate.
E questo il nostro cuore, lo sa esattamente come quando arriva la felicità.
L’amore per se stesse
Una delle “soluzioni” utilizzate di frequente per uscire da periodi di vulnerabilità e solitudine è quella di ricercare sicurezza, stabilità e comprensione nella relazione con un'altra persona: affidiamo la responsabilità del nostro benessere e della nostra felicità al nostro partner e alteriamo l'amore, riducendolo a rapporti di dipendenza che talvolta diventano relazioni tossiche.
La verità è che c'è solo una persona con cui trascorri ogni secondo di ogni giorno della tua vita: te stessa. Imparare ad amare TE STESSA può essere un processo lungo e complicato, ma ti porterà anche ad una maggiore libertà, consapevolezza di te e felicità.
Donne, lavoro e Felicità è amare sé stesse.
Amare se stesse significa avere una grande considerazione per il proprio benessere e la propria felicità. Il significato di amare se stesse risiede nel prendersi cura dei propri bisogni e non sacrificare il proprio bene per compiacere gli altri.
Questo è il pilastro su cui poggia l'Accademia Micaf: amare te stessa per ispirare e guidarti con sicurezza. https://www.facebook.com/groups/897439591041344
L’amore verso se stesse non è semplicemente una sensazione di benessere, è un’azione: è una scelta o non scelta. L'accettazione del sé é un modo di relazionarsi con il proprio io che implica anche la comprensione dei propri errori e delle proprie sconfitte: significa essere capaci di comunicare efficacemente con noi stesse senza giudicarci o punirci duramente.
I sintomi del non amare se stessi implicano bassa autostima, malumore, tendenza alla chiusura in se stessi, insoddisfazione, rabbia. Ci sentiamo costantemente inadeguate e abbiamo paura di non essere abbastanza. La bassa autostima è una forza che divora e distrugge tutto ciò che di bello ti appartiene: il tuo potenziale, i tuoi talenti, i sogni, le relazioni.
Amare te stessa, concederti del tempo sono i pilastri fondamentali per una buona relazione con se stessi e gli altri.
Amare è un'arte.
Amare è un’arte e come tutte le arti non è una capacità istintiva e innata, ma richiede esercizi quotidiani attraverso un percorso di apprendimento.
Gli Amici dell'apprendimento della felicità.
- Comunicazione: l’amore è possibile quando le persone comunicano tra loro dal profondo del loro cuore sviluppando attivamente la propria personalità e restando in ascolto.
- Libertà: l’amore è strettamente collegato alla libertà di scelta e al libero arbitrio: rispetto è libertà.
- Prendersi cura: l'amore è un atto e un processo attivo, ma soprattutto è cura di sé e degli altri.
- Rispetto: amare significa rispettare l’altro esattamente per ciò che è e non per quello che secondo noi dovrebbe essere.
- Saper dire NO: imparare a dire NO è imparare a riconoscere te stessa.
- Scegliere ciò che è buono per te
- Imparare nuove strategie mentali per valorizzare te stessa e il tuo talento.
- Vivere e viverti in modo autentico portando nel mondo lo scopo della tua vita. l
- Chiedere aiuto quando ne senti il bisogno: le eroine sono solo fumetti!
https://www.facebook.com/gloria.chiarini.52/videos/1342056096567083?idorvanity=897439591041344
Donne, lavoro e Felicità.
Barbara mi chiede:
"Ma tu Gloria sapevi già di voler fare tutto questo?"
Come sottolineo nelle formazioni Micaf, possiamo ambire ad un cambiamento vero e autentico a patto che ci "mettiamo la faccia" senza delegare ad altri oneri limitandoci a godere dei risultati: che vigliaccheria sarebbe!
In questi minuti c'è molto di me. Mi auguro che possa ispirarti ad investire nei tuoi sogni rimandando al mittente chi ti dice: "chi ti credi di essere".
Tu sei molto più di quello che pensi o ti dicono e puoi viverti in modo stra-ordinario: c'è però bisogno che tu creda in te stessa e nella tua felicità!
Sono i tuoi sogni a salvarti da una realtà che senti diversa, stretta e limitante.
Cerca il tuo mondo, cerca quel luogo in cui sentirti a casa e poi...lasciati stupire dalla Vita.
Credici fino allo "sfinimento", anche quando ti diranno che sei folle. Bene. Cammina per la tua strada senza dar loro attenzione. Parlano una lingua diversa dalla tua e nessuno ha colpe.
Nessuno è sbagliato: siamo semplicemente diversi ma tu puoi scegliere: puoi scegliere Te stessa o il resto del mondo.
Fai una buona scelta.
Se vogliamo una vita felice, cioè feconda e piena di senso ricordiamoci chi siamo.
Siamo persone. Siamo le nostre relazioni. Siamo fatti per amare e per sentirci amate.
E questo il nostro cuore, lo sa esattamente come quando arriva la felicità.
Un pensiero felice per te.
UNA SERATA DI FORMAZIONE TOTALMENTE GRATUITA!
Preparati ad accogliere il nuovo anno con gioia e motivazione!
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MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE 2022 ORE 18.30 ON LINE!
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Con Amore, Gloria. - Cell. 3282560986
Felicità e paura di non essere abbastanza - Gloria Chiarini (chiarinigloria.it)
Mondo donna.
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C'è chi sta dando una svolta lasciando lavori svalutanti per andare verso una propria realizzazione dando finalmente voce alla propria voce.
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C'è chi sta trasformando il proprio modo di comunicare rinforzando la propria autostima e coltivando la fiducia in sé stessa.
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C'è chi ha deciso in modo coraggioso di salire su treni diversi con direzioni diverse e in modo consapevole sta dando ordine, metodo e importanza alla propria vita.
Età diverse. Città diverse. Storie diverse. Ma tutte unite da un grande cuore.
Sono loro le vere protagoniste del successo dell'Accademia Micaf che ho fondato in favore di tutte le Donne.
Grazie a tutte voi. Siete pura speranza.
https://youtu.be/ycjuR1SS-TQ
Ti sei mai chiesta come sarebbe se............................
Gloria Chiarini, mental coach per Donne
Mamme, donne e uomini.
Per la prima volta mi trovo a scrivere degli uomini all'interno di un articolo il cui focus resta la valorizzazione del genere femminile.
Mamme, donne e uomini.
Ho scelto con sicurezza, determinazione e passione di dedicarmi alle donne, non perché ritengo che la donna sia superiore all’uomo e non perché sottovaluto l'importanza dell'uomo, ma anzi, credo che la donna sia la chiave del cambiamento e sono certa che grazie al lavoro che può fare su si sé potrà ispirare e guidare anche quell’ energia maschile che è complementare all'energia femminile e che insieme creano la vita stessa.
Essere donne, mamme e lavoratrici è un'impresa nell'impresa e avere al fianco uomini illuminati diventa esaltante e motivante per tutte noi!
Sicuramente nell'ambito lavorativo si intrecciano in modo importante la vita familiare e personale. Gli impegni nel gestire una propria attività, la difficoltà nel restare in aziende le cui realtà sono vecchie e superate, piuttosto che il dover coordinare le attività quotidiane di una casa e di una famiglia, convincono spesso la donna a rinunciare ai propri sogni e ai propri desideri, complici la mancanza di tempo e un retaggio culturale educativo ancora intimamente ancorato nella vita e nell'anima della donna.
Quello che noto nelle sessioni di coaching con donne e professioniste che si rivolgono a me per capire come superare paure, ansie, limiti, convinzioni e per avere un metodo efficace al rinforzare la fiducia in sé stesse è che uno dei il blocchi più imponenti è l'assenza di un uomo che le sappia sostenere, incoraggiare e riconoscerne il valore perdendo così egli stesso l'opportunità di ricevere quell'amore che tanto teme di perdere all’idea che la propria compagna realizzi il sogno della propria vita. L'elemento che può destabilizzare un uomo è vedere che la propria donna cambia col trascorrere del tempo dimenticandosi che il cambiamento è parte integrante della vita stessa di un essere umano.
Restare “tali e quali” equivale a cessare di vivere precludendosi la grande opportunità di guardare, di imparare, di conoscere, di crescere e di diventare migliori: dovrebbe essere lo scopo della vita di ognuno di noi, ma in realtà il cambiamento della propria compagna fa paura forse ancora di più del proprio cambiamento. Viene percepito in modo distruttivo: genera insicurezza, confusione, dubbi, “film mentali” inesistenti. E’ l'inizio di una fine preannunciata. Io stessa l’ho vissuta in prima persona quando decisi di realizzarmi professionalmente all’età di 44 anni.
Nulla di quello che scrivo è letto sui libri ma è parte del mio vissuto e delle storie di tante mie clienti.
Una donna felice è una donna migliore, una moglie migliore, una mamma migliore e una compagna che resterà accanto al proprio uomo per il resto della propria vita con infinita gratitudine, gentilezza, amorevolezza e stima nei confronti di un uomo che ha saputo amarla e valorizzarla al di là di quello che riteneva giusto e oltre le proprie convinzioni.
La versatilità e la capacità di organizzare le nostre giornate quando ci sentiamo appagate ha dell'immaginabile!
Una donna felice,
- è una donna che si sveglia ogni mattina con entusiasmo,
- è una donna che sorride,
- è una donna che racconta la propria vita al mondo,
- è una è una donna che ispira i propri figli,
- è una donna che sostiene il proprio compagno,
- è donna fedele e grata.
- E’ una donna forte e coraggiosa capace di guidare, di ascoltare e di comprendere con pazienza.
Una donna realizzata professionalmente è una donna che risuona nella gioia ed è contagiosa in ogni ambiente.
Una donna che si sente realizzata, è capace di magie nella propria quotidianità: dedica spazio e tempo al proprio uomo e educa alla libertà individuale.
Tutto questo diventa possibile grazie allo stato emotivo che risuona nel proprio cuore e alla sensazione che nutre la propria anima: la sensazione di essere vista, capita, riconosciuta e valorizzata per quello che è e non per quello che fa.
L'idea più frequente e più comune è che si possa essere o una donna in carriera o una buona madre e che le due cose non possano essere affiancate.
Invece alcuni studi hanno dimostrato che le madri lavoratrici sono più intuitive nel prendere di petto le situazioni di difficoltà e questo proprio grazie alla loro predisposizione in quanto madri.
Diventare madri è un privilegio, un mistero e allo stesso tempo è una magia. Mettere al mondo un figlio è un'esperienza unica e potente. Quando gli occhi di una madre incontrano gli occhi del proprio figlio appena nato, il mondo si racchiude in quello sguardo e nulla sarà più importante. Ma questo non significa che parallelamente una donna non possa realizzarsi professionalmente e possa dedicarsi come faceva prima, se non meglio, alla propria attività e al proprio uomo, il quale, dovrà egli stesso capire che nulla sarà come prima ma molto meglio!
Egoismo ed egocentrismo non sposano la buona riuscita di una famiglia.
Il tempo sarà distribuito in modo diverso: una piccola vita dipende dalla coppia genitoriale e la stessa felicità di mamma e papà contribuisce alla felicità di quel bimbo o bimba.
Eppure molte donne si trovano a fronteggiare pregiudizi e convenzioni vecchie e limitanti.
Sono quelle stesse convinzioni che tolgono alla collettività la possibilità di vivere in un mondo migliore in cui la libertà di esprimere se stessi vince l'egoismo di definire cos'è giusto e cosa non lo è per la vita altrui.
Le mamme lavoratrici si ritrovano a dover gestire le emergenze familiari. Questo perché nella maggior parte dei casi gli uomini ritengono che “certe mansioni” come ad esempio il cambio del pannolino la notte, le riunione scolastiche, le lavatrici di casa, il pranzo o la cena da organizzare piuttosto che la visita dal pediatra siano compiti esclusivamente femminili.
Sia chiaro: laddove è possibile condividere la gioia nel mantenere i ruoli tradizionali è bello ma mi chiedo..
- potrebbero unirsi ruoli tradizionali ai ruoli più attuali in cui anche la donna possa sentirsi sostenuta e insieme vincere nella comunicazione e nella crescita dei propri figli?
E ancora, laddove è la donna che agisce, è possibile avere accanto un uomo che semplicemente le chieda: “hai bisogno di aiuto? “ o le dica: “sei davvero in gamba. Ti amo.”
E invece no. Nella maggior parte dei casi l’uomo è pieno di aspettative legate ad una tradizione che confina la donna senza darle lo spazio per occupare il proprio posto sul palcoscenico della vita. Quel palcoscenico i cui spettacoli sono straordinari proprio per la partecipazione di più parti.
Ma come sarebbe stato se….
- ci fosse stato più rispetto e se il proprio compagno valorizzasse la propria compagna come egli stesso vorrebbe sentirsi valorizzato?
"Ama il prossimo tuo come te stesso” recitava un vecchio "saggio."
E come sarebbe….
- se la donna sentisse importanti le proprie idee e le proprie opinioni anziché sentirsi giudicata o sminuita?
- Se si sentisse amata incondizionatamente? Quando poni delle condizioni alla tua donna, limiti l’amore stesso.
- Se tu ti fermassi un po' più spesso ad ascoltarla in modo attivo, facendole delle domande per creare una conversazione propositiva e costruttiva anziché giudicante?
- Se tu la considerassi “meno scontata”, meno ovvia?
- Se tu la apprezzassi ogni giorno nelle più piccole cose anziché
“abituarti alle piccole cose”?
Lei è la madre dei tuoi figli, ti ha scelto, ti ha voluto, l'hai scelta, l'hai voluta.
Ma è innanzitutto un essere umano.
Le persone cambiano.
Le situazioni cambiano, la vita stessa cambia. Adattarsi al cambiamento pare essere il modo più intelligente che unisce persone intelligenti nel vivere la meravigliosa esperienza chiamata Vita. Ancor di più quando si è genitori.
Tocca a noi donne chiederci come poter contribuire a costruire quel pezzettino di mondo in cui i nostri figli possono manifestare i propri talenti in modo sicuro e autentico.
Tocca a noi donne prendere decisioni importanti e talvolta scegliere una strada piuttosto che un'altra anziché restare confinate in ambienti e situazioni che fanno vivere una vita diversa da quella che si vorrebbe.
Toccano ad ognuna di noi vivere al meglio il proprio ruolo insieme al dono della maternità.
Essere madre non significa solo cambiare pannolini, scaldare biberon o litigare con gli omogeneizzati. Quello è solo l’inizio.
Essere madre significa cambiare la propria vita, il proprio tempo e il proprio modo di pensare per i propri figli.
Felice festa della mamma.
8 Maggio 2022
Gloria Chiarini, mamma e mental coach per donne. Cell. 3282560986
Auguri a tutte le donne e a tutte le mamme
Auguri a tutte le donne e a tutte le mamme.
Donne e Madri che insieme creano.
Essere donne felici e sentirsi realizzate significa essere mamme felici e far vivere la propria maternità in ogni dove e in ogni sua forma.
Donne di 50 anni che vincono
Ripartire a 50 anni
Negli ultimi anni sono tantissime le donne che hanno perso il proprio lavoro. Numerose sono le donne che ho seguito nei propri percorsi di coaching e che sono arrivate in sessione con la paura e la confusione nel cuore. A 50 anni la percezione della propria vita è completamente diversa. Sai cosa vuoi, sai cosa ti piace, scopri lati del tuo carattere che vorresti valorizzare e difficilmente accetti compromessi a lungo termine. Come se non avessi più nulla da perdere.
Eppure fare quel primo passo è sempre difficile.
La fanno da padrona la paura di restare sola, di affrontare difficoltà economiche magari oggettive, di sentirti dire: "alla tua età chi vuoi che ti assuma". E forse hanno ragione ma forse no!
Ho imparato che la responsabilità della buona riuscita della propria vita e dei nostri 50, 60, 70 anni non dipende dalle opinioni della gente ma dall'opinione che abbiamo di noi stesse.
Ripartire a 50 anni: una lotta anche psicologica
Il lavoro, oggi, è un valore centrale nella vita di una donna non solo come mezzo di sostentamento economico ma anche come strumento di espressione e realizzazione personale e sociale.
Il disagio provocato dalla sua perdita in età matura viene vissuto per certi aspetti con maggiore intensità rispetto a quello giovanile sia per le caratteristiche di questa delicata fase della vita sia per la consapevolezza delle difficoltà che s’incontreranno nel mettersi in gioco e ricominciare. La seconda età adulta per noi donne (dai 45 ai 65 anni) infatti, è già caratterizzata da importanti cambiamenti dal punto di vista fisico e psico- sociale. Facciamo un po' il bilancio personale su ciò che si è realizzato per sé, per la propria famiglia, sui progetti portati a termine e su quelli ancora in corso, sui propri successi o fallimenti a livello sociale, personale e in campo lavorativo.
Anche i cambiamenti fisici (menopausa nelle donne, perdita di capelli, la comparsa di rughe etc), sono fonte di stress, ansia o malinconia.
Si è più vulnerabili. E' più facile rimettere in discussione aspetti di sé anche attraversando un periodo di crisi che può avere un forte impatto psicologico: molto dipende da chi la vive e da come la si affronta.
Rimettersi in gioco vuol dire fare i conti con una realtà sociale e lavorativa poco interessata ad investire su donne di 50 anni o con più di 50 anni di età, seppur competenti e significa gestire l’incertezza e l’instabilità nella ricerca di un posto di lavoro in cui l’assenza di opportunità e l'assenza di risposte disorientano mettendo sempre più sotto pressione la donna riguardo al proprio futuro.
Vuol dire altresì, vincere il timore di cambiare attività lavorativa e di svolgere nuovi incarichi, consapevoli di trovarsi spesso in competizione con giovani ambiziosi . Tutti aspetti che contribuiscono a minare la propria autostima e l’affermazione personale considerando che a quest’età si sente maggiormente il bisogno ed il desiderio di mantenersi attivi e di essere utili non solo a stessi ma anche alle generazioni future.
Ripartire a 50 anni è possibile
Considerando quanto detto, ripartire a 50 anni è certo difficile ma non impossibile! Lo sprint migliore per mantenere alta la motivazione è agire con determinazione e fiducia nelle proprie capacità ricordando la donna che sei stata!
Ricorda le tue potenzialità e investi su di te
Fai un elenco delle tue competenze e risorse personali (contatti compresi). L’obiettivo è quello di potenziare o colmare eventuali gap formativi restando in linea con le richieste del mercato del lavoro, ampliare le opportunità da valutare, dare rilevanza a quelle proposte in cui viene considerata adeguatamente la propria situazione contributiva ai fini pensionistici. (Ogni età ha i suoi vantaggi!)
Il tuo cavallo vincente: l'esperienza maturata
L’esperienza che hai acquisito con la precedente occupazione lavorativa è il tuo cavallo vincente su cui puntare. Aver lavorato come dirigente in settori specifici, saperti relazionare con il pubblico o con i clienti, sono elementi che spesso nel processo organizzativo di un’azienda rappresentano un punto di riferimento importante in termini di tempo e denaro su cui vale la pena investire. E se decidi di aprire un'attività realizzando il sogno ella tua vita, fallo! Hai tutta l'esperienza dalla tua parte!
Non sempre però le opportunità piovono dal cielo: bisogna crearsele!
Reinventati nella piena fiducia di te stessa
Reinventarsi escogitando nuove soluzioni è un’altra possibilità da non sottovalutare per ripartire a 50 anni, riconquistando un posto nel mercato del lavoro. Ciò dipende molto dalle proprie inclinazioni, da ciò che ti piace fare! Puoi decidere di avviare una tua professione, o di trasformare un hobby in una attività lavorativa. La passione per la fotografia, per la cucina, per il cucito, la cura di sé per il fai da te possono essere il primo passo per un nuovo inizio.
L’importante è credere in te stessa.
Questo è quello che ho fatto io e che auguro a te se sei una donna come me. Tu sei unica e speciale. Lo puoi fare.
Oggi 15 marzo, compio 51 anni e il mio desiderio è di vedere sempre più donne felici e consapevoli del proprio valore.
Con affetto, Gloria.
Donne leader
Donne leader
Una cosa è certa: il mercato di oggi viaggia sull'onda dell'incertezza.
E allora,
- come diventare una leader efficace a cui ispirarsi con fiducia?
- Come dare stabilità al proprio business?
- Come farti percepire credibile altamente competente?
- Come ispirare, incuriosire e attrarre clienti?
- Come sentirti sicura in un mare di insicurezza?
- Come realizzare un adeguato fatturato emozionale ed un altrettanto ricco fatturato economico?
Nel gruppo privato Micaf (l'Accademia che ho fondato e che è riservata esclusivamente alle donne) ho evidenziato le prime due soft skill necessarie per una leader efficace: la fiducia e l'autenticità. (Accedi gratuitamente al gruppo e scopri contenuti ricchi di formazione al femminile). (https://www.facebook.com/groups/897439591041344 )
Oggi scopriamo insieme altre due competenze necessarie per sentirti riconosciuta come una leader efficace:
- l'empatia;
- l'intelligenza emotiva.
I concetti di empatia e intelligenza emotiva sono assimilabili: sono competenze che alcune donne posseggono dalla nascita, ma che possono anche essere acquisite e allenate.
Leader motivanti e ispiranti.
Per essere una leader motivante ed ispirante è necessario che tu abbia la capacità di riconoscere le emozioni dei tuoi collaboratori e clienti avendo chiara la comprensione degli effetti di ogni azione, decisione o avvenimento.
E' necessario generare un clima favorevole e allo stesso modo sentirti preparata nel gestire qualsiasi situazione con efficacia.
- L’assenza o la scarsa empatia può causare un calo della motivazione nel gruppo di lavoro, della fiducia reciproca e della qualità della performance.
- L’assenza o la scarsa empatia può allontanare clienti nuovi e già conquistati.
Nella maggior parte dei casi si tratta più di una mancanza di esperienza nel praticare l’intelligenza emotiva nell’ambiente di lavoro o della mancanza di strategie concrete ed efficaci.
- coinvolgere emotivamente i tuoi collaboratori;
- supportarli e rafforzare lo spirito di squadra;
- attenzionare i tuoi clienti con professionalità.
- Pianificare con metodo e disciplina.
- Gestire il TUO STATO EMOTIVO IN QUANTO LEADER E CAPOGRUPPO!
IL 22 MARZO alle ore 18.30, E' PROGRAMMATA LA FORMAZIONE ON LINE DEDICATA AL TEMA DELLA LEADERSHIP E AL COME DIVENTARE UNA LEADER CERTA PUR IN UN MERCATO INCERTO!
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Volti le spalle a te stessa?
VOLTI LE SPELLE A TE STESSA?
La fiducia in noi stesse è il valore, il giudizio e la sicurezza che abbiamo delle nostre capacità di compiere azioni e in generale di vivere liberamente la nostra vita. È evidente quindi che una scarsa sicurezza in noi stesse ci limita e ci rallenta quando cerchiamo di raggiungere un obiettivo, qualunque esso sia.
La maggior parte delle donne con cui ho lavorato e che hanno ottenuto risultati eccellenti mancavano di fiducia in sé stesse: delusioni, difficoltà economiche, solitudine e mancanza di autostima sono le mine più pericolose per mettere in pericolo la fiducia in sé stesse e delle proprie capacità.
La mancanza di autostima non si traduce però in un una totale assenza di autostima ma nell'incapacità di credere in sé stesse, di decidere in proprio favore soddisfacendo i propri bisogni indipendentemente da fattori o da persone esterne. Il prezzo da pagare si traduce nella rinuncia ad una vita libera e pienamente realizzata, ricca d'amore e di successo.
Osserva le persone attorno a te: hai notato quante di loro vivono al di sotto del proprio potenziale espressivo? Tu stessa stai vivendo al massimo del tuo splendore e delle tue possibilità?
Tantissime donne e tu stessa puoi avere dalla vita molto più di quello che ottieni ora. Te lo sei mai chiesta?
Ti accontenti di un secondo posto in una gara dove dimentichi che l'unica partecipante in gara sei TU! Ci sono donne che ammainano la vela e che hanno un mare di infinite possibilità ma rinunciano a navigare in mare aperto!
VOLTI LE SPALLE ALLA PAURA MA ANCHE ALLA TUA POSSIBILITA' DI REALIZZAZIONE!
E dietro l'incapacità di guardare negli occhi le proprie paure c'è sempre, sempre, sempre la mancanza di fiducia in sé stesse.
Ecco perché quando trovi una persona che ha trovato il suo "centro" e che vive una via piena, ricca e gioiosa noti da subito la sicurezza in sé stessa, in quello che fa, in quello che dice , in quello che pensa e percepisci subito una forza magnetica.
Ti piacerebbe essere quella persona? Non lei! Ma godere della stessa sicurezza, dello stesso entusiasmo e magari degli stessi risultati?
La fiducia in se stesse è una delle più grandi potenze per raggiungere il successo in qualsiasi campo della vita. La mancanza o la scarsa fiducia in te stessa è il motivo per cui le risorse disponibili vengono ripartite a favore di chi ne ha di più ovvero il motivo per cui chi vive la vita dei propri sogni riesce più facilmente a realizzare i propri desideri mentre chi vive in uno stato di frustrazione vive sempre più spesso situazioni frustranti e limitanti.
Chi crede di valere (chi ha fiducia) ottiene riscontri concreti del suo valore, mentre chi non crede di valere (chi non ha fiducia) finisce per creare forme di mancanza e di insoddisfazione.
RAGIONIAMO IN MODO CONCRETO
Consideriamo, per esempio, due persone con le stesse qualifiche, la cui unica differenza è che una crede in se stessa e l’altra ha zero autostima. A chi credi verranno date più opportunità? Chi credi che finirà per “avere di più”? Se le due candidate si presentassero allo stesso colloquio di lavoro, chi credi farebbe più bella figura?
Che tu ci creda o no la mancanza di stima personale è visibile all’occhio umano e influenza, inconsciamente, l’impressione che si ha di una persona. E così fa anche la stima personale, che viene anch’essa “comunicata” dalla postura, dal modo di vestire, di parlare, di sorridere.
Diceva mia nonna: "non c'è mai una seconda possibilità per fare una buona impressione!"
HAI CHIARO COSA VUOI?
Se vuoi avere fiducia in te stessa devi prima definire la tua intenzione e i tuoi obiettivi. La fiducia in sè stesse non può essere un obiettivo a sé stante, ma può essere solo considerata in relazione a una motivazione che definisce il contesto in cui si vuole agire.
Prima di dire che vuoi avere più fiducia devi dunque capire cosa ti serve.
Ti serve a trovare un lavoro, conquistare un amore, viaggiare di più o semplicemente decidere di rimetterti in forma!
- Perché proprio quel lavoro, quell'amore, quella vacanza?
La risposta che dai sarà la tua base, il tuo punto di partenza da dove costruire una fiducia reale e solida. Così come non ci fidiamo di chi non ci ama e ci fidiamo di chi ci ama, riusciremo a fidarci di noi stessi solo quando scopriremo cosa amiamo e perché lo amiamo.
DEFINISCI LA TUA INTENZIONE
Quando la nostra reale intenzione sarà chiara, la fiducia nascerà in modo naturale.
Un ultima indicazione per ritrovare fiducia in se stesse: so che buttarsi in situazioni nuove può far paura, ma è uno dei pochi modi di mettersi alla prova, di costruire la propria fiducia sul campo. Una cosa che ripeto spesso è che scegliere una vita programmata e pianificata in ogni virgola è la cosa più rischiosa di tutte.
Ti voglio incoraggiare a trovare quello che ti piace fare e a farlo ignorando le tue incertezze e le tue paure, oppure chiederti come vincerle anziché restare nel limbo dell'indecisione! Solo così potrai acquisire più sicurezza. Solo se scegli di trovare e poi batterti per una giusta causa, la tua causa, potrai sentire la vera connessione con la piena realizzazione e con essa la vera fiducia in te stessa.
Per fare un’impressione positiva, accattivante o attraente alla persona che abbiamo davanti, dobbiamo mantenerci sempre fedeli a noi stessi, perché la mancata coerenza è percepita come un elemento di poca fiducia e di scarsa professionalità.
SII SEMPRE TE STESSA
Segui l'intervista di domani 14 settembre ore 16.00 nel gruppo privato MICAF riservato esclusivamente a Donne e Professioniste che si stanno realizzando in modo concreto, autentico e fiero. https://www.facebook.com/groups/897439591041344
La famosa frase “sii sempre te stessa” non è un semplice cliché, è una realtà, perché sotto l’autenticità si estendono molte radici che la nutrono e le danno forma. Queste radici sono la fiducia in se stesse, una giusta crescita personale, la certezza di meritare ciò che desideriamo e un tocco di magica disinvoltura che si acquisisce poco a poco con l’esperienza.
All'evento live ECCELLENZA DONNA del prossimo 30\31 ottobre verrà dato ampio spazio alle relazioni, al come lasciare andare quello che oggi ti blocca, al vincere la paura della solitudine, al valorizzare quello che per te stessa è importante sia in ambito lavorativo che personale. La qualità della tua vita e la possibilità di ottenere risultati eccellenti è strettamente connessa alla qualità delle tue relazioni!
QUANTO E' IMPORTANTE VIVERE DI RELAZIONI CHE TI FACCIANO SENTIRE SUPPORTATA, SOSTENUTA, INCORAGGIATA, AMATA E STIMATA?
Scopri il programma Eccellenza Donna e prenota ora il tuo posto in aula!
https://chiarinigloria.it/prodotto/leccellenza-e-donna/
Gloria Chiarini - Mental coach per Donne -