Amarsi: una competenza che si impara.

Poter dire, "Io Sono Mia" non è solo un modo di dire ma è un diverso modo di stare al mondo. Nella parola alleanza, vive e si percepisce il significato più profondo del tornare ad essere Tua insieme all'atto gentile che puoi decidere di agire verso te stessa: imparare come amarti.

Amarsi: una competenza che si impara.

Molte donne non sono state educate ad amare sé stesse. Questo vuoto interiore porta a cercare nell’esterno la conferma, l’affetto, il riconoscimento, l'apprezzamento, la cura, la stima, la sicurezza, la presenza che non ci si concede da sole. Ma quando il proprio valore dipende dallo sguardo degli altri, la fragilità si trasforma nell'incapacità di definire i propri confini, i propri spazi, il proprio posto nel mondo: ogni giudizio pesa, ogni rifiuto sembra una sconfitta personale e ci si auto-definisce in base a come ci definiscono persone o situazioni intorno a noi.

Il mancato amore per sé genera la mancata autostima e la mancanza di essa, condiziona la fiducia in sé. Senza autostima è difficile fidarsi degli altri in modo sano o avere il coraggio di agire senza garanzie. Eppure la vita raramente offre certezze: ciò che sostiene davvero non è la sicurezza esterna, ma la forza interiore. Una donna che non coltiva questa fiducia in sé stessa rischia di rinunciare alle naturali opportunità che la vita ci riserva, sia in ambito professionale che nelle relazioni, perché teme di non essere “abbastanza” o di non farcela da sola.

Il mancato amore per sé, la difficoltà nel sentirsi davvero “Tua” e, a volte, la semplice mancanza di strumenti per imparare a farlo, alimentano confusione e smarrimento: non si sa da dove cominciare. Il punto di partenza, invece, è chiaro e potente: “Io esisto, e per questo merito. Tu esisti, e per questo meriti.”

Formazione Donna - Gloria Chiarini
Formazione Donna - Accademia Gloria Chiarini

Senza autostima, è difficile credere di meritare alcune occasioni o avere il coraggio di agire senza garanzie. La vita raramente offre certezze: ciò che sostiene davvero non è la sicurezza esterna, ma la propria forza interiore.

Quando una donna rinuncia a coltivare questa fiducia in sé stessa, rischia di perdere:

  • opportunità professionali. Non si candida ad un lavoro che sente essere migliore, non chiedere una promozione o non esprimere le proprie idee in un contesto di responsabilità, perché la convinzione di “non essere abbastanza” blocca l’azione. Così altre persone meno competenti, ma più sicure, avanzano.

  • Opportunità personali. Si paga il prezzo di restare in relazioni che non nutrono, accettare compromessi dolorosi o rinunciare a nuovi incontri per paura del rifiuto. In questo modo si rinuncia a esperienze di crescita, amore autentico e scelte che potrebbero rendere la vita più ricca e nutriente.

In entrambi i casi, il risultato è un auto-sabotaggio silenzioso: la donna non perde perché non è capace, ma perché non si permette di provare.

Per questo amarsi non è un lusso, ma una necessità. Significa imparare a distinguere la voce della società (che spesso dice “devi essere perfetta”) dalla propria voce interiore, che chiede autenticità. Vuol dire rispettare i propri tempi, i propri limiti libera dal senso di colpa; significa valorizzare i propri talenti senza sminuirsi e riconoscere che la cura di sé non è egoismo ma la base per relazioni sane la cui prima, è quella verso TE STESSA.

Amarsi è una competenza da allenare: richiede esercizi concreti come imparare a dire “no” senza paura, scegliere relazioni che nutrono invece che svuotare, concedersi tempo e spazio senza giustificazioni.

Quando una donna comprende che l’amore per sé stessa è un diritto e non un premio, diventa libera di amare gli altri in modo più vero e di affrontare la vita con coraggio e visione.

Formazione donna - accademia Micaf Gloria Chiarini
Formazione donna - accademia Micaf Gloria Chiarini

Amarsi: una competenza che si impara.

Spesso, senza rendersene conto, una donna inizia a vivere come un personaggio invece che come se stessa. Questo succede quando non conosce davvero chi è, o quando si misura costantemente con le aspettative altrui. Ogni sorriso forzato, ogni comportamento “per compiacere” o ogni scelta fatta solo per apparire in un certo modo richiede energia mentale ed emotiva, che si sottrae alla propria autenticità.

La mancata consapevolezza di sé trasforma la vita in una bellissima recita i cui spettatori sono i propri mostri, le proprie paure, esperienze o incertezze dalle quali si tenta di sottrarsi e disconoscersi.

Ci sono meccanismi sottili che si incastrano, regole sottintese che vanno fleggate e comportamenti "copia e incolla" che danno una parvenza di normalità. Così il personaggio diventa più visibile della persona reale: ci si adatta agli altri, si ignorano bisogni e desideri propri, e il senso di autenticità si affievolisce fino a scomparire.

“Io esisto, e per questo merito”: liberarsi dal personaggio.

Riconoscere il proprio valore è il primo passo per smettere di vivere come un “personaggio” imposto dagli altri, dalle aspettative sociali o da te stessa.

Quando interiorizzi “Io esisto e per questo merito”, inizi a vedere te stessa come centro della tua vita, non come semplice interprete di ruoli altrui. Questo non significa smettere di amare gli altri; al contrario, ti permette di amarli in modo autentico, leale e profondo, perché il tuo amore nasce dalla tua autenticità e non dal bisogno di compiacere o ottenere approvazione.

Come agire concretamente grazie a questa consapevolezza.

  1. Fermati e osserva: prima di agire, chiediti se la tua scelta nasce da te o dal desiderio di compiacere.
  2. Riconosci il tuo diritto a esistere: ogni bisogno, emozione o desiderio è legittimo. Non devi giustificarti per viverlo.

  3. Agisci con coerenza: fai piccoli gesti quotidiani che rispecchiano chi sei davvero, anche se non tutti approvano.

  4. Recupera energia: ogni volta che scegli te stessa, liberi energia precedentemente spesa per mantenere il personaggio, trasformandola in leggerezza, gentilezza e consapevolezza.

Con il tempo, questa pratica trasforma il modo in cui ti relazioni con te stessa e con gli altri: non reciti più un ruolo, vivi pienamente la tua vita.

E ogni giorno ripeti a te stessa: Io Esisto e per questo Merito.

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Gloria Chiarini, Consulente della formazione, Trainer e fondatrice dell'accademia Micaf


La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

Gloria Chiarini
La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

La violenza sulle donne e la manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile.

La violenza contro le donne è un fenomeno che si manifesta in molteplici forme, alcune visibili e drammatiche, altre più subdole e radicate nella struttura sociale. Mentre la violenza fisica ed emotiva colpisce l’integrità e l’autostima delle donne, la manipolazione economica rappresenta una gabbia silenziosa, ma altrettanto devastante, che limita la propria libertà e autonomia. Entrambe queste forme di soggezione si intrecciano in un ciclo sistemico che alimenta le disuguaglianze di genere, ostacolando il progresso verso una società realmente equa e inclusiva.

La violenza sulle donne: una verità sociale e culturale.

Scelgo scientemente di non entrare nel merito della violenza fisica. Essa è per natura contro natura. La nostra indole più profonda è quella di proteggere, di custodire, di costruire insieme una collettività forte e solidale. Prevaricare, schiacciare, demolire un altro essere umano è come demolire una parte di noi stessi. Ogni volta che qualcuno viene distrutto, è come se qualcosa si spezzasse dentro di noi e nel mondo che condividiamo e che abitiamo anche se ciò accade in modo invisibile.

Ogni ferita inferta a un altro è una ferita inferta all’umanità intera.

Tuttavia, esiste un’altra forma di oppressione, meno visibile ma altrettanto dannosa, di cui voglio parlare. È una realtà che emerge spesso nelle sessioni di lavoro con le donne che incontro ogni giorno, donne che scelgono di guardare al futuro in modo nuovo e di investire sulla propria individualità. Questa forma di oppressione si chiama manipolazione economica. 

È un gioco sottile e insidioso che limita la libertà di chi lo subisce, condizionando scelte, aspirazioni e, in ultima analisi, la vita stessa. Molte donne, purtroppo, si trovano intrappolate in dinamiche che minano la loro indipendenza economica e di conseguenza possibilità di valorizzare i propri talenti in favore di migliori sentimenti. 

La manipolazione economica: una gabbia invisibile.

La manipolazione economica è una delle forme di controllo meno conosciute e riconosciute, ma più diffuse.  La manipolazione economica è una forma di abuso che limita l’autonomia finanziaria delle donne, impedendo loro di gestire o accedere liberamente alle risorse economiche. Questa oppressione può assumere diverse forme, che emergono spesso nelle sessioni di lavoro in cui affrontiamo credenze limitanti e paure ricorrenti. Sono ostacoli che impediscono alle donne di vivere in piena libertà e autonomia. 

Eccone alcuni di seguito.

Dipendenza economica. Molte donne, soprattutto in contesti familiari tradizionali, non hanno accesso diretto al reddito. Spesso, il loro lavoro domestico e di cura non è riconosciuto né retribuito, costringendole a dipendere economicamente dai partner o da altri membri della famiglia.

Controllo sulle finanze. in alcune relazioni, i partner controllano le spese, vietano alle donne di lavorare o impediscono loro di aprire conti bancari indipendenti. Questo controllo finanziario limita la loro capacità di prendere decisioni autonome e di costruire un futuro indipendente.

Disparità salariali. anche quando le donne lavorano, guadagnano meno degli uomini per lavori equivalenti.

Le conseguenze della manipolazione economica.

Questa manipolazione finanziaria non è solo una questione di soldi: è una questione di potere. Senza indipendenza economica, le donne sono spesso intrappolate in relazioni violente o in situazioni di abuso. La paura di non avere un tetto sopra la testa, di non poter mantenere i propri figli o di non avere alcuna alternativa contribuisce a perpetuare il ciclo della violenza.

Inoltre, la mancanza di risorse economiche limita l’accesso delle donne a opportunità educative, professionali e personali, relegandole a ruoli di subordinazione e impedendo loro di esprimere appieno il proprio potenziale.

Gloria Chiarini
La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

Una società evoluta: lo spazio condiviso tra uomo e donna.

La lotta contro la violenza di genere e la manipolazione economica non può essere vista come una battaglia esclusivamente femminile.

Una società realmente evoluta è quella che non teme di perdere a causa dello spazio che occupa una donna, ma che, al contrario, riconosce il valore di uno spazio condiviso, in cui uomini e donne collaborano come alleati, portando ciascuno la propria umanità, unicità e talento.

L’idea di una società equa non si basa su una "gara" tra i sessi, ma su un modello di complementarità e rispetto reciproco. Un uomo non perde nulla nel riconoscere la libertà e i punti di forza di una donna; al contrario, la crescita di una donna è una ricchezza per tutta la comunità.

Lo spazio condiviso è un luogo dove uomini e donne non competono, ma si sostengono, costruendo relazioni basate sull’alleanza piuttosto che sulla gerarchia. È qui che nasce la vera innovazione sociale, culturale ed economica: quando le differenze non sono un ostacolo, ma una risorsa per creare un mondo più giusto.

Una strada verso l’autonomia e la libertà

Affrontare la violenza sulle donne e la manipolazione economica richiede un approccio integrato, che combini interventi educativi e culturali. Es.

Educazione alla parità: promuovere un’educazione che sfidi gli stereotipi di genere e insegni il rispetto reciproco fin dall’infanzia è fondamentale per costruire una società più equa.

Riconoscimento del lavoro di cura. Valorizzare economicamente il lavoro domestico e di cura, spesso svolto dalle donne, è un passo importante verso l’uguaglianza economica.

Coinvolgimento dei ragazzi nel processo di cambiamento culturale. La promozione di modelli maschili di rispetto e alleanza, in cui gli uomini non sono visti come dominatori, ma come partner e alleati delle donne, è fondamentale per abbattere le strutture di potere che alimentano la violenza e la manipolazione economica. Lavorare con i giovani ragazzi, con i nostri figli, educandoli fin dalla giovane età al rispetto delle donne e alla parità, è una delle chiavi per costruire una cultura di non violenza e di uguaglianza.

La violenza sulle donne e la manipolazione economica sono due facce della stessa medaglia: entrambe limitano la libertà femminile e perpetuano disuguaglianze di genere. Ma una società evoluta non ha paura di dare spazio alle donne, perché sa che uno spazio condiviso, basato sull’alleanza tra uomo e donna, è l’unica strada per costruire un futuro giusto e sostenibile.

La vera libertà non può esistere senza autonomia economica, e l’autonomia economica non può essere raggiunta senza abbattere le barriere culturali e sistemiche che ancora oggi opprimono le donne. Solo allora potremo parlare di una società in cui ognuno, indipendentemente dal genere, possa vivere una vita piena, libera e dignitosa.

Facciamo la nostra parte! Come una donna può agire in favore della propria indipendenza economica?

L’indipendenza economica è un passo fondamentale per la libertà personale e il benessere di ogni donna. Avere una  propria realizzazione economica non significa solo gestire il denaro, ma anche costruire una vita basata sulle proprie scelte, lontana da situazioni di abuso, manipolazione o dipendenza

Ecco alcune azioni concrete e ispirazioni utili su cui riflettere.

1.Trova una fonte di reddito indipendente

Avere un reddito personale è la base per costruire l’indipendenza. Anche un piccolo inizio può portare grandi risultati.

  • Monetizza le tue passioni: cucito, artigianato, cucina, fotografia o arte possono diventare fonti di reddito. Come? Studia, informati, chiedi aiuto, apriti al mondo.
  • Esplora nuove carriere o settori: se il tuo attuale lavoro non ti soddisfa o non offre opportunità di crescita, considera di arricchire le tue conoscenze per dedicarti a  settori più soddisfacenti. Oggi il mercato è ricco di nuove opportunità.
  • Crea una rete di contatti professionali: partecipa a eventi, incontri di networking per trovare opportunità lavorative e creare collaborazioni motivanti.

2.Gestione consapevole delle finanze

Saper gestire il denaro in modo consapevole è fondamentale per costruire la propria autonomia.

  • Impara a risparmiare. Inizia con piccole somme, ma fallo regolarmente. Apri un conto di risparmio separato dedicato ai tuoi obiettivi personali.
  • Riduci i debiti. Se hai debiti, crea un piano per ripagarli gradualmente, iniziando con quelli più onerosi.
  • Investi in modo intelligente. Anche piccole somme investite possono crescere nel tempo. Informati.
Gloria Chiarini
La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

3.Costruisci una mentalità di autonomia

L’indipendenza economica inizia dalla consapevolezza e dalla fiducia in se stesse.

  • Cambia il tuo mindset. Spesso le donne crescono con l’idea che il denaro sia un tema “maschile”. Ribalta questa mentalità e abbraccia la possibilità di essere tu la responsabile delle tue finanze.
  • Fatti domande sulle tue relazioni economiche. Se vivi in una relazione in cui non gestisci il denaro o dipendi completamente dal partner, inizia a proteggere il tuo spazio. 
  • Allena la paura di sbagliare. Gestire il denaro può sembrare complicato, ma ogni errore è un’opportunità per imparare.

4.Crea una rete di supporto femminile

Circondati di persone che ti incoraggino e ti sostengano.

  • Unisciti a gruppi di donne imprenditrici o professioniste. Esistono associazioni e reti dedicate all’empowerment economico femminile.
  • Condividi le tue esperienze. Parlare di soldi, lavoro e successi con altre donne può essere fonte di ispirazione e supporto reciproco.

5.Considera l’imprenditoria

Se hai un sogno o un’idea, trasformarla in realtà può essere una strada verso l’autonomia.

  • Fai un piano di business. Scrivi una strategia per trasformare la tua idea in un progetto concreto. Cerca corsi gratuiti su imprenditoria o fondi per startup.
  • Coltiva la resilienza. L’imprenditoria non è facile, ma è una delle forme più forti di indipendenza economica.

6. Riconosci il tuo valore

Infine, ricordati che l’indipendenza economica non è solo una questione di denaro, ma di consapevolezza del proprio valore.

  • Datti il permesso di essere indipendente. Non sentirti in colpa per il desiderio di costruire una vita autonoma, anche se altri cercano di sminuirti o scoraggiarti. Non importa quello che dicono. Importa quello che tu dici a te stessa.
  • Sii ambiziosa. Abbi il coraggio di puntare in alto. L’ambizione non è un difetto, ma una virtù che ti spinge a crescere ed espandere il tuo talento.

Ogni passo verso l’indipendenza economica è un passo verso una vita più libera, autentica e piena di possibilità.  Non importa da dove parti: con determinazione, formazione e una rete di supporto, è possibile costruire un futuro in cui sei tu a decidere per la tua vita. Ogni traguardo raggiunto non è solo una vittoria personale, ma anche un esempio per le altre donne, che possono trarre ispirazione dal tuo percorso. 

Quando una donna diventa economicamente indipendente, non è solo lei a crescere: cresce tutta la società e con lei, il proprio compagno di vita.

Gloria Chiarini
La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

Ri-scopri il valore della Responsabilità.

Assumersi la responsabilità della propria parte di donna significa riconoscere il proprio valore, accettare le proprie fragilità e trasformarle in forza. È scegliere di essere protagonista della propria vita, costruendo con coraggio e determinazione il futuro che si desidera. Significa agire con consapevolezza, rivendicando il diritto di essere libere, autonome e autentiche, senza delegare ad altri il potere sulle proprie scelte e sulla propria identità.

Lo spreco come forma compensativa e compulsiva.

Rinunciare agli sprechi, in particolare a quelli che si annidano nelle abitudini quotidiane, è un passo fondamentale per la crescita personale di ogni donna. Ogni piccola scelta, come fermarsi a riflettere prima di fare acquisti impulsivi, imparare a distinguere tra ciò che è veramente necessario e ciò che è solo un riflesso delle aspettative altrui, contribuisce a costruire una base solida di indipendenza e consapevolezza.

Non si tratta solo di risparmiare denaro, ma di mettere in pratica un atto di amore verso te stessa: investire in ciò che nutre davvero il tuo benessere, il tuo cammino, la tua realizzazione personale e professionale.

Ogni volta che una donna decide di non cedere al consumo immediato, ma di fermarsi, riflettere e fare scelte più consapevoli, sta prendendo in mano il proprio futuro.

Stai scegliendo di non disperdere la tua energia, le tue risorse, il tuo tempo in cose ti impoveriscono e che ti spostano dal tuo vero sé in cambio di un falso sé.

.Non si tratta di privarsi, ma di fare spazio a ciò che è veramente importante per la propria crescita interiore ed economica. È un passo verso l'autonomia, un atto di fiducia in se stesse, una dichiarazione che il proprio valore non dipende dall'avere di più, ma dall'essere più.

Investire in sé stesse significa fare scelte che potenziano la propria vita: spendere in formazione, in esperienze che ci fanno crescere, in opportunità che ci avvicinano al nostro vero potenziale.

Rinunciare agli sprechi è un atto rivoluzionario che, giorno dopo giorno, costruisce una donna più forte, più consapevole e libera dalle catene della manipolazione economica. Quando smettiamo di cercare soddisfazione immediata nel consumismo, ci apriamo a una libertà più profonda, quella di essere noi stesse, con tutto il nostro valore, senza paura di perdere, di perderci o di sentirci sole.

  • Ti sei mai fermata a riflettere su quanto, spesso, ciò che possiedi materialmente sembri avere più peso di ciò che porti dentro di te?
  • Come sarebbe se iniziassi a dare maggiore valore alla tua crescita interiore, alle tue emozioni e al tuo benessere, piuttosto che al possedere cose?
  • Cosa cambierebbe nella tua vita se scegliessi di nutrire prima il tuo talento, la tua indole, le tue capacità, la tua esperienza?
Gloria Chiarini
La manipolazione economica: una doppia gabbia per la libertà femminile

Spesso mettere un punto alla propria vita, è il nuovo punto da cui ripartire per unire tutti i puntini.

https://youtu.be/4SmncPjYIjw

L'indipendenza economica è la prima forma di libertà.

Gloria Chiarini, fondatrice dell'accacdemia Micaf per donne dove il tuo talento diventa movimento.

https://www.facebook.com/groups/897439591041344


Donna e libertà personale: l’importanza di decidere con consapevolezza nel nuovo anno

Donna e libertà personale: l’importanza di decidere.

Donna e libertà personale: l’importanza di decidere con consapevolezza nel nuovo anno.
Donna e libertà personale: l’importanza di decidere con consapevolezza nel nuovo anno.

L’inizio di un nuovo anno è sempre un’occasione per fare il punto su di sé, sui propri obiettivi e sulla direzione che vogliamo dare alla nostra vita. Per una donna, questo momento può rappresentare molto più che semplici buoni propositi: è un’opportunità per riaffermare la propria libertà personale, valorizzare i propri talenti e scegliere con determinazione come investire tempo ed energia.

La società ci pone spesso davanti a pressioni e aspettative che rischiano di allontanarci dai nostri veri desideri. Ecco perché è fondamentale sviluppare una solida indipendenza emotiva: imparare a riconoscere le emozioni che ci guidano, senza esserne sopraffatte, è il primo passo per fare scelte consapevoli e allineate ai nostri valori più profondi. La libertà di una donna passa anche dalla capacità di dire "no" a ciò che non la arricchisce e "sì" a ciò che nutre il suo potenziale.

Fare amicizia con i "no" significa riconoscerli non come atti di rifiuto, ma come strumenti di protezione del proprio tempo, delle proprie energie e dei propri valori. Ogni "no" detto con convinzione è un passo verso una maggiore libertà personale, verso scelte che nutrono il nostro potenziale e ci avvicinano ai nostri obiettivi.

Al contrario, dire "sì" per compiacere gli altri o per paura di deluderli rischia di allontanarci da ciò che conta davvero, svuotandoci e aumentando la frustrazione. Accettare i propri limiti, ascoltare le proprie emozioni e avere il coraggio di mettere confini sani è essenziale per vivere una vita più allineata ai propri desideri autentici.

La libertà di una donna passa dal sapere che ogni "no" detto con il cuore non chiude porte, ma apre lo spazio per ciò che davvero conta. Un aspetto cruciale è la focalizzazione del proprio tempo: imparare a considerare il tempo come una risorsa preziosa e limitata significa scegliere con cura dove e con chi spenderlo. Pianificare in modo strategico, evitando distrazioni e dedicandosi alle attività che valorizzano i nostri talenti unici, permette di costruire una vita in cui sentirsi realizzate.

Con il nuovo anno alle porte, il messaggio è chiaro: non lasciare che il caso o le circostanze decidano per te. È il momento di scegliere con consapevolezza e determinazione chi vuoi essere e dove vuoi arrivare.

Donna e libertà personale: l’importanza di decidere.

Per aiutarti a riflettere, poniti queste domande.

  1. Qual è il mio sogno più grande che sto trascurando? Come posso avvicinarmi a realizzarlo quest'anno?
  2. Quali sono i miei talenti unici? Sto dando loro il giusto spazio nella mia vita?
  3. Dove sto spendendo il mio tempo senza reale valore? Cosa posso fare per liberarlo e usarlo meglio?
  4. Se potessi scegliere una sola cosa per sentirmi pienamente realizzata quest’anno, quale sarebbe?

Questo è l’anno in cui puoi brillare davvero. Decidi di farlo?

Donna e libertà personale: l’importanza di decidere.
Donna e libertà personale: l’importanza di decidere con consapevolezza nel nuovo anno.

Donna e libertà personale: l’importanza di decidere.

Quanto ti costa rimandare?

Quante volte hai sentito il peso delle tue giornate schiacciarti, mentre lasciavi che priorità di altri occupassero il tuo tempo? Quante volte hai rimandato il momento di ascoltarti davvero, mettendo da parte i tuoi sogni per paura, insicurezza o perché "non è il momento giusto"?

Rimandare decisioni importanti, trascurare il valore di sé e svalutare i propri talenti è come vivere a metà, come percorrere una strada senza una meta chiara, lasciandosi guidare dal caso o dalle aspettative altrui.

Il prezzo da pagare è alto: stanchezza emotiva, insoddisfazione, e quella voce interna che continua a sussurrare che stai perdendo qualcosa di prezioso. È una sensazione sottile, ma costante, che ti ricorda che meriti di più, che potresti brillare se solo smettessi di nasconderti dietro alle scuse.

Non è mai troppo tardi per invertire la rotta e riprendere quel cammino che hai abbandonato per paura di fallire, di restare sola o perché forse hai pensato che fosse tardi. Ad ogni età puoi decidere di ricominciare: l'unica cosa da fare è capire come fare! Il modo esiste.

Donna e libertà personale: l’importanza di decidere.
Donna e libertà personale: l’importanza di decidere con consapevolezza nel nuovo anno.

Luce, chiarezza, insieme: verso un nuovo inizio

Ogni donna porta dentro di sé una forza capace di elevarla, di innalzarla oltre i suoi limiti percepiti. Con il nuovo anno, hai l’opportunità di fare luce su ciò che conta davvero, di scegliere con chiarezza dove vuoi dirigere la tua energia e il tuo tempo. Non sei sola in questo percorso: è scegliendo di stare insieme, attraverso il confronto e la condivisione che possiamo trovare la forza, la motivazione, il coraggio e l'entusiasmo di guardare di nuovo avanti e costruire una vita vera che ti appartiene, che seti essere autentica e luminosa.

Guarda in alto. Questo è il momento di riallinearti con i tuoi valori, di riscoprire i tuoi talenti e portarli in primo piano.

La libertà personale non è solo un’idea: è una scelta quotidiana, che inizia dal rispetto per le tue emozioni e dal coraggio di pianificare un futuro che rifletta chi sei davvero.

Focalizza il tuo tempo sulle cose che contano, sulle persone che ti arricchiscono e sugli obiettivi che ti fanno sentire viva. Valorizzare te stessa significa anche decidere con consapevolezza e determinazione, prendendo il comando delle tue giornate e guardando al futuro con fiducia e ottimismo.

Domande per illuminare il tuo percorso:

  1. cosa ti sta frenando oggi? È davvero più grande della forza che hai dentro di te?
  2. Come ti sentiresti se smettessi di rimandare e iniziassi a lavorare su ciò che ami?
  3. Chi o cosa nella tua vita ti dà luce? Come puoi dare loro più spazio?
  4. In che modo i tuoi talenti possono arricchire la tua vita e quella degli altri quest’anno?

Questo è il tuo momento. Eleva te stessa, guarda oltre e porta la tua luce nel mondo.

Donna e libertà personale: l’importanza di decidere.
Donna e libertà personale: l’importanza di decidere con consapevolezza nel nuovo anno.

IL MIO INVITO PERSONALE

Ti invito a unirti alla formazione esclusiva dell'Accademia MICAF, dedicata a donne che vogliono riprendere in mano la propria vita, riscoprire la propria libertà personale e imparare a valorizzare i propri talenti.

Durante l’incontro, approfondiremo come sviluppare indipendenza emotiva, come focalizzare il tuo tempo in modo strategico e come pianificare il futuro con chiarezza e determinazione.

E' un’occasione per illuminare i tuoi obiettivi, innalzare la tua visione e portare in alto i tuoi sogni, in un contesto di condivisione e supporto al femminile.

Decidi di essere tu a fare il primo passo verso te stessa.

Questa formazione è il primo gesto d'amore per scoprire come anche tu puoi diventare un esempio per altre donne e spostare l'orizzonte di donne che invece pensano di non potercela fare e si arrendono. Invece tu sai che puoi farcela.

📅 Quando: Martedì 10 dicembre 2024
Orario: 18:30
📍 Dove: Online, comodamente da casa tua.

Scrivimi in privato IO BRINDO CON TE  (Cell. 3282560986)

Accedi gratuitamente al gruppo privato facebook dell'accademia Micaf

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Gloria Chiarini, consulente di formazione aziendale e fondatrice dell'accademia Micaf riservata a donne.