SEMPLICEMENTE GRAZIE
Cara,
siamo arrivate insieme al capolinea di un anno che ricorderemo per tutta la vita e che probabilmente le prossime generazioni studieranno sui libri MA,
capiranno cosa ha significato per ognuno di noi questo anno cosi diverso?
Probabilmente no e se così fosse, vorrà dire che la libertà sarà di nuovo una condizione naturale e non un comportamento punito e sanzionabile.
Un anno assurdo vero ma straordinario per alcuni aspetti. A gennaio pianificavamo come sviluppare il nostro lavoro, la meta delle vacanze, feste e compleanni.
La strana abitudine di vivere per il domani trascurando il presente !
LA VERITÀ’
La verità è che ci siamo ritrovati prigionieri delle nostre stesse case, quelle case che da tempo avevano bisogno di cura…ecco allora che i garage hanno ritrovato ordine, gli armadi si sono alleggeriti, le pareti di casa tinteggiate, i giardini si sono trasformati in aree di relax in cui abbronzarsi e trascorrere pomeriggi. Ci siamo improvvisate parrucchiere e abbiamo imparato a farci la tinta ai capelli da sole e sperimentare maschere di pulizia viso come non ci fosse un domani ! Studiare e lavorare in cucina, in camera o in sala si è rivelata tutto sommato, una comodità !
A quale prezzo ?
Abbiamo compreso il valore degli abbracci, di una stretta di mano, di un contatto: quel contatto che ci rende umani e che fino a pochi mesi fa, era ovvio. Quel contatto che sentiamo per la prima volta quando nasciamo e che ci viene dato dal calore della nostra mamma. Quel contatto che è atavico, oggi ci è stato tolto. Ancora una volta, abbiamo imparato che nulla è ovvio. Ancora una volta, i cellulari sono diventati uno strumento per sfogare le proprie frustrazioni (perdendo l’ennesima opportunità di contagiare con sentimenti di speranza, di ascolto e di silenzio).
Il vero problema era trovare “il lievito di birra !”
Se ci pensi, tutto ‘sta storia, ha un aspetto tragicomico ma di comico c’è ben poco: molte famiglie hanno perduto familiari e hanno vissuto sulla loro pelle il dolore delle morte e la paura di essere contagiati da un virus sul quale è stato detto di tutto e il contrario di tutto.
SI. E’ stato un anno strano eppure in modo umile e con quella curiosità che mi guida da sempre, sono stata in ascolto, in osservazione e in assenza di giudizio. Ho “guardato” da lontano e con stupore, giorno dopo giorno ho notato dettagli e particolari invisibili ad alcuni, su un palcoscenico calcato da tanti: erano troppo impegnati nel darsi da fare per rimanere su quel palco. La paura di essere sconfitti e di non essere visti, era forte. Eppure più guardavo quell’angolo ignorato dalla più parte, più ne ero attratta: era l’angolo di una nuova luce, di una bella opportunità,
di un diverso modo di andare alla vita!
Giorno dopo giorno ne percepivo il potere: più mi avvicinavo a quella luce e maggiore era la distanza tra me e “quella roba” che tanti avevano messo in palcoscenico pur volendola distruggere eppure,
più ne parlavano, maggiore era il potere che gli davano!
Ecco, a me non interessava. Non per superficialità ma perché mi piaceva molto di più quell’altra manifestazione: quella sensazione che mi faceva sorridere, che mi stimolava , che mi faceva ancora una volta sentire diversa dal resto del mondo ma ormai, ci sono allenata:
per me è uno stato di normalità la mia diversità.
Di fatto, la mia professione ha navigato come mai. Nella mia rotta, nel mio mondo ho conosciuto donne che come me, sentivano, vedevano e volevano cose diverse: donne che stanche di una vita vissuta in ombra, sentivano risuonare in modo prepotente il il bisogno di lasciare andare situazioni sfavorevoli che fino quel momento le avano bloccate, imprigionate, deluse e solo apparentemente sconfitte. La reazione al contesto che stava contagiando l’intera umanità, per ognuna di loro è stata una benedizione: finalmente hanno preso i mano la loro vita pur consapevoli che era necessario partire proprio da sé stesse, lavorare sulle proprie insicurezze, sulle loro ferite ma basta al dolore:
il loro era ed è un SI ALLA VITA !
Oggi è a Te che dedico questa lettera, a te che mi hai scritto, che mi hai contattata per chiedermi in che modo superare la paura di non farcela, a te che mi hai scritto per capire come condurre una professione bloccata da un cambiamento sociale ed economico imprevisto quanto nuovo, a te che mi hai chiesto come trasmettere attraverso i social la tua competenza e la tua esperienza, a te che mi hai chiesto come sganciarti da esperienze passate che pesavano ancora sul presente, a te che mancava la fiducia in te stessa, a te che avevi paura di parlare perché condizionata dal giudizio, a te che mi segui e commenti con interesse quello che scrivo, a te che mi scrivi in privato e mi ringrazi, a te che vedi in me una donna a cui ispirarsi eppure quello che faccio è condividere la mia vita in favore della tua.
Il mio è un grazie intimo e profondo: da donna a donna grazie, grazie per la fiducia che mi hai concesso.
Cosa voglio augurarti per il nuovo anno ?
Voglio augurarti la libertà di vivere fedele ai tuoi sogni e a quello aggiungo: che tu possa realizzarli guidata da quella luce che mi ha guidata in questi mesi. Ti auguro che quella luce possa toccare la tua vita e che ti possa guidare con occhi diversi verso un mondo in cui il rispetto per la vita umana e per la vita, possano prevalere sulla convinzione che le cose non cambiano: come ho scritto più volte, le cose cambiano quando sei Tu a farle cambiare. Ti auguro ancora una volta di avere la voglia di capire in che modo migliorare con lo scopo di vivere la Tua Vita al meglio, seguendo le tue inclinazioni e sviluppando tuo potenziale.
SE NON TI RITROVI ANCORA IN UNA DONNA CHE RISPLENDE NELLA GIOIA DELLA SUA ETÀ, SAPPI CHE PUOI RECUPERARE IL TEMPO PERDUTO: AMARE E FARTI AMARE, GIOCARE, RACCONTARE, CRESCERE ANCORA E REALIZZARTI VIVENDO CON PIENEZZA UNA VITA PER NULLA FINITA, PREPARANDOTI COSÌ AD ANDARE SICURA PER LA TUA STRADA CON LA SERENITÀ DI UN’ESPERIENZA PIENA.
Qua sopra, una delle classi del Micaf. ( https://chiarinigloria.it/micaf ). Sono donne e professioniste con vite diverse, ambizioni diverse, età diverse ma hanno un obiettivo comune:
scoprire il modo più efficace per realizzare sé stesse, per dare sicurezza al loro futuro e per contribuire in modo importante al bene della vita.
Ti abbraccio.
Buon Natale Amica mia e che il nuovo anno sia il tuo miglior anno.
Semplicemente Grazie – GLORIA –